Non è uno spareggio, ma ci assomiglia molto, almeno per gli Azzurri. Portogallo Italia in programma questa sera all’Estádio da Luz di Lisbona alle 20.45 (diretta Raiuno) dirà molto sulle ambizioni nostrane nella Uefa Nations League. Dopo il pareggio per 1-1 a Bologna contro la Polonia, acciuffato grazie a un rigore di Jorginho, arriva già un piccolo momento verità per la Nazionale di Roberto Mancini.

L’esordio nella nuova competizione europea non ha convinto: la squadra del Mancio è apparsa ancora imballata e senza molte idee, soprattutto in alcuni suoi uomini chiave come Balotelli, Insigne e l’intero centrocampo. Determinante è stato l’apporto di Chiesa nel secondo tempo, che ha assicurato brillantezza e fantasia assieme all’estro di Bernardeschi. E infatti il ct sembra intenzionato a ripartire proprio dai due ex compagni di squadra nella Fiorentina, che supporteranno Ciro Immobile in attacco. Clamorosa bocciatura per Balotelli, spedito addirittura in tribuna assieme a Zappacosta, Biraghi e Pellegrini (tutti titolari contro la Polonia) oltre a Cragno, Rugani e Zaniolo.
Cambi anche a centrocampo e in difesa: dentro Bonaventura e Criscito, fuori, rispetto a venerdì scorso, Pellegrini e Biraghi. Mancini non vuole fallire, sa che ci sono molte attese su una Nazionale ancora scottata dalla bruciante assenza al Mondiale di Russia e che non può permettersi di snobbare la Uefa Nations League. Un eventuale arrivo all’ultimo posto retrocederebbe l’Italia in Lega B, con ulteriori pesanti ripercussioni in termini di immagine e ranking internazionale.

I padroni di casa, e campioni europei in carica, debuttano nella manifestazione continentale orfani di Cristiano Ronaldo. Il tecnico del Portogallo, Fernando Santos, ha deciso di non convocarlo perché l’asso della Juventus gli ha manifestato l’intenzione di voler utilizzare la pausa per le Nazionali per ambientarsi nella nuova realtà di Torino. Nessun caso CR7 per una Seleção lusitana che torna in campo dopo un Mondiale di Russia anonimo, iniziato sotto i migliori auspici con lo scoppiettante 3-3 contro la Spagna e poi arenatosi agli ottavi di finale di fronte all’Uruguay. All’ex milanista Andre Silva, oggi al Siviglia, il proibitivo compito di non far rimpiangere Cristiano, ma i grattacapi del ct Santos derivano soprattutto dalla difesa, apparsa decisamente incerta nell’amichevole del 6 settembre terminata 1-1 contro la Croazia.
