Tennis

Primo azzurro che vince a San Paolo: Fognini dedica il successo ad Astori

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Fabio Fognini ce l’ha fatta: dopo tanti sacrifici è riuscito finalmente a vincere un premio che gli vale il 19esimo posto nel ranking mondiale e che gli fa raggiungere il sesto titolo di carriera.

Alla finalissima del “Brasil Open”, torneo ATP World Tour 250, che si è concluso ieri a San Paolo, nello scontro con un grintoso Nicolas Jarry è Fognini ad avere la meglio ed aggiudicarsi il titolo in tre set.

1-6 6-1 6-4 è il punteggio finale di un match che ha avuto alti e bassi per il nostro azzurro, ma che ha decretato poi il suo successo finale dopo una rimonta sorprendente. Fognini batte il numero 73 Atp e diventa il primo italiano che vince a San Paolo.

Riesce finalmente a compiere l’impresa che ad altri suoi colleghi non è mai riuscita. Negli anni precedenti la vittoria è stata sfiorata da Volandri nel 2012, da Lorenzi nel 2014 e da Vanni nel 2015.

Fognini, la cui ultima vittoria risale all’anno scorso, finalmente raggiunge un obiettivo da tempo inseguito:

Sono contento. Finalmente. Non è stata una partita facile perché lui aveva voglia di fare bella figura nella sua prima finale. Ringrazio il pubblico che è venuto a sostenerci per tutta la settimana, il mio team e la mia famiglia

Ma, nonostante la gioia del momento, il suo cuore è qui in Italia e il suo pensiero va a Davide Astori, capitano della Fiorentina, la cui vita è stata interrotta bruscamente nel pieno dei suoi anni e della sua carriera.

Così è a lui che decide di dedicare la sua vittoria. Si, perché la notizia del tragico evento che ha scosso tutto il mondo, sportivo e non, lo ha raggiunto anche in Brasile e a fine partita ecco quali sono state le parole del tennista:

Oggi è un giorno triste per lo sport italiano, è morto un calciatore, un ragazzo di 31 anni. Non lo conoscevo, ma voglio testimoniare la mia vicinanza alla famiglia di Davide Astori, cui dedico questo trofeo

Un gesto commovente quello del tennista italiano, che mette per un attimo da parte il suo grande momento per dedicarlo al giovane calciatore che ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti. Un pensiero che testimonia come davanti a tragedie simili non esistono più distinzioni di alcun tipo, né di sport né di squadre, ma solo un unico grande mondo dove non è possibile non sentirsi coinvolti.

Laureata in materie umanistiche ha fatto della sua passione per la scrittura e il giornalismo un vero lavoro a cui si dedica a tempo pieno. Vive in Sicilia ma gira il mondo coi suoi pezzi che trattano di tutto e di tutti, con particolare attenzione per l'affascinante mondo dello sport.

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