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Dani Pedrosa firma la pole position al GP di Catalogna e, per la seconda volta in questa stagione partirà al palo in un GP. 1:43.870s il tempo del portacolori Repsol Honda; quando fece il primo corno in qualifica a Jerez vinse la gara.

Bene le Ducati e bene Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing), autore del terzo tempo dietro a Jorge Lorenzo (Ducati Team). Le Yamaha continuano a fare fatica, la prima è quella di Jonas Folger (Monster Tech 3) che partirà dalla ottava casella.

Marc Marquez con la moto gemella paga ben quattro decimi e mezzo al poleman di giornata e partirà dalla seconda fila con il quarto tempo. Il campione del mondo ha fatto registrare l’ennesima caduta della giornata, questa volta scivolato alla curva tre.

Continua a fare bene nelle prove di casa Aleix Espargaro. Il pilota Aprilia Gresini, autore del quinto tempo, partirà dalla seconda fila; non accadeva dal 2014 ma è la prima volta sulla moto veneta. Al suo fianco l’altro iberico Hector Barbera con la Ducati del team Avintia a poco più di mezzo secondo.


Solo settimo Andrea Dovizioso. Il vincitore del GP d’Italia scatterà dalla terza fila. Fanno fatica le Yamaha che piazzano la prima M1, quella di Jonas Folger (Monster Tech 3) all’ottavo posto davanti a quella ufficiale di Maverick Vinales.

Il leader della MotoGP, qualificatosi attraverso la Q1 non riesce a fare meglio. Peggio è andata a Valentino Rossi che è rimasto escluso dalla sessione decisiva per 40 millesimi e partirà dalla tredicesima casella aprendo la quinta fila. In quarta si schiereanno le Ducati di Alvaro Bautista e Scott Redding e la Suzuki di Andrea Iannone.

Una fila più indietro, accanto al “Dottore” partirà la M1 Tech 3 del francese Joahnn Zarco e la Honda di Jack Miller. Cal Crutchlow con quella del Team LCR è solo diciassettesimo e prenderà il via dalla sesta, in mezzo alle Ducati di Loris Baz e Karel Abraham. La gara di domani con i suoi 25 giri sarà molto impegnativa e decisiva sarà la durata delle gomme. Chi ne avrà di più nelle fasi finali potrà giocarsi la vittoria.

Il venerdì del Gran Premio di Catalunya è nel segno di Marc Marquez. Il Campione del mondo in carica ha messo la sua Honda Hrc davanti a tutti. Con 1’44″295 ha preceduto di quattro decimi la Ducati di Jorge Lorenzo.

Il pilota mallorchino ha mostrato di essere a proprio agio sulla pista di casa. Qualche problema, invece, per le Movistar Yamaha che sembrano essere molto lontane dal trovare il giusto setup. Sia per Rossi, alla fine decimo e anche per Maverick Vinales, diciassettesimo, grande difficoltà nel trovare la gomma giusta per far rendere al meglio le proprie M1 ufficiale su un asfalto abbastanza sconnesso come quello di Montmelò.

gp austin

A rendere le corse ancora più difficile la pioggia caduta al mattino. Anche se nel pomeriggio si è girato con una temperatura alta e umida, il grip ne ha risentito. Le Ducati escono bene anche se, sulla carta, quella di Barcellona non è il tracciato favorevole alle moto di Borgo Panigale.

Merito come detto di Lorenzo ma anche di Andrea Dovizioso. Il vincitore al Mugello, infatti, è quarto a 58 millesimi dal mallorchino. Dietro al forlivese c’è la GP17 del Pramac Racing di Danilo Petricci. Il ternano è quinto a poco meno di sei decimi da Marquez. Tra i piloti Ducati si è inserito Jonas Folger. Il rookie tedesco, infatti, ha portato la sua Monster Yamaha Tech 3 al terzo posto a 544 millesimi dal campione di Cervera.

Quarto al Gp d’Italia vinto da Dovizioso e terzo nella classifica piloti della MotoGp, Valentino Rossi è pronto a rilanciare la sfida nel week-end del Gp di Catalunya a Barcellona sul circuito di Montmelò.

“Mi sarebbe piaciuto avere una sosta di una settimana dopo la gara del Mugello per recuperare nel migliore dei modi. Comunque, sono contento della gara che ho fatto, la moto è andata bene e a Barcellona spero che posso andare ancora meglio: vorrei salire sul podio. Barcellona è un circuito che mi piace veramente, anche se è una pista con meno grip e dobbiamo cercare di trovare un buon set-up per rendere i pneumatici migliori”.

“Lunedì avremo anche una giornata di test e la useremo per provare altre soluzioni. Questo è un altro Gran Premio dove c’è una bella atmosfera, con tanti appassionati entusiasti. Siamo pronti a fare del nostro meglio”.

Maverick Vinales

“Montmeló è una pista molto speciale per me, è come fosse casa mia. È una pista che mi piace, adatta al mio stile di guida e spero lo sia anche per la moto. Siamo in un buon momento, forti e sicuri, e abbiamo molti set-up a disposizione e per questo vado a Montmeló veramente motivato. Cercheremo di ottenere quanti più punti possibili e alla fine cercheremo di stare sul podio, ma per farlo dobbiamo essere intelligenti, anche con la selezione di pneumatici”.

Andrea Dovizioso ha vinto il Gran Premio d’Italia, sesta prova del motomondiale della Motogp. Si completa il tris tutto italiano al Mugello dopo i successi di Mattia Pasini e Andrea Migno, rispettivamente in Moto2 e Moto3.

Il pilota della Ducati, al primo successo stagionale, ha preceduto il leader del mondiale Maverick Vinales con la Yamaha che allunga ancora il suo vantaggio in classifica. Sul gradino più basso del podio un altro italiano, Danilo Petrucci, con la Ducati del team Octo Pramac Racing. Quarto Valentino Rossi con la Yamaha, davanti a Bautista (Ducati) e Marc Marquez (Honda). Ottavo Jorge Lorenzo (Ducati).

Gp di Sepang

Dovizioso

”Tante sono state le emozioni durante la gara – è stato il commento di Andrea Dovizioso , fresco vincitore del Gran premio d’Italia di MotoGP al Mugello – Prima della gara le mie condizioni fisiche non erano tante e non stare bene prima di una gara al Mugello non è la situazione migliore. Abbiamo avuto un grandissimo sostegno dalla Ducati e da tutti i fans, il team, poi, ha lavorato benissimo. Volevo davvero questa vittoria, è un sogno che si realizza per ogni pilota italiano quindi oggi per me”.

Con la vittoria di oggi ‘Desmo Dovi’ è secondo in campionato alle spalle di Viñales e davanti a Rossi. I due piloto Honda ufficiali sono quarto e quinto a 68 punti.

Maverick Viñales partirà dalla pole position nel Gp d’Italia. Ma la bella notizia è che Valentino Rossi c’è, ha recuperato dal suo incidente in motocross ed è pronto a dare battaglia nella gara del Mugello.

Il “Dottore”, dopo aver fatto il miglior tempo nella FP3 era caduto nella FP4 ma in qualifica ha dato tutto, conquistando la seconda piazzola della prima fila, pagando 239 millesimi al leader del mondiale e dal suo 1’46″575.

Vicinissimo al pesarese anche Andrea Dovizioso. Il forlivese con al Ducati numero 4 è più lento di 21 millesimi. Una prestazione che dimostra come domani la gara avrà molti protagonisti visto che sul passo gara c’è un plotoncino che gira sugli stessi tempi. Dalla Q1 si qualificano per la manche che disegna la griglia Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3) e Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing).

Il francese alla fine sarà undicesimo, mentre il pilota di Terni deve rinunciare alla possibilità di partire con i primi a causa di una penalizzazione per aver superato il limite esterno della curva cinque. Scatterà dalla terza fila con il nono tempo.

Che le Desmosedici da queste parti vanno veloci e possono dire la loro anche il gara, lo dimostra il quarto tempo fatto segnare da Michele Pirro a 43 millesimi da Dovizioso. Jorge Lorenzo, invece, è settimo a 0″577 dal connazionale in pole. In seconda fila al fianco di Pirro le due Honda Hrc di Dani Pedrosa e Marc Marquez. In terza fila tra le due GP17 l’altra Ducati (Pull&Bear Aspar) di Alvaro Bautista. In quarta, decimo tempo per Tito Rabat con la Honda mentre ottimo dodicesimo è Aleix Espargarò con l’Aprilia.

Maverick Viñales torna a primeggiare in qualifica e al GP di Francia diventa ancora una volta il riferimento. Una partenza al palo che al pilota Movistar Yamaha mancava dalla gara di Losail. Ma è il sabato delle moto di Iwata con Valentino Rossi (Movistar Yamah) e Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3) che monopolizzano la prima fila del via. La miglior Honda ancora una volta non è ufficiale: quella LCR di Cal Crutchlow.

Le seconde qualifiche della classe regina si svolgono sotto un cielo velato. La pioggia però sembra lontana e non un pericolo per gli ultimi quindici minuti di sessioni del sabato della massima serie.

La sfida sembra tutta tra le Honda e Scott Redding, migliore della FP3. Il più veloce delle quarte libere però è stato Viñales. Proprio il talentuoso catalano domina da subito le qualifiche e, passaggio veloce dopo passaggio veloce, è pole con il tempo di 1:31.994s.

Colpo di scena a pochi minuti dall’apertura della pit-lane: Marc Marquez è vittima di una caduta alla curva 2 ma che non pregiudica di tanto le sue qualifiche. Il pilota HRC chiude con il quinto tempo ma la prima Honda non sarà quella colorata Repsol e al suo fianco partirà Crutcholw autore del quarto crono.

Andrea Dovizioso tiene alto il nome Ducati ed è sesto in seconda fila.

Valentino Rossi, a meno sette minuti dalla fine, sale in seconda posizione; riprova il giro veloce ma è in scia a Jack Miller (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) che cade. Per il Dottore, forse disturbato dall’errore dell’australiano, il secondo tempo grazie al giro successivo e un ritardo di 0,106s dal compagno di scuderia. È la prima fila e, dopo quella in Texas, altre ottime qualifiche per il nove volte iridato.

I numeri del “Dottore” nove volte campione sulla pista andalusa sono impressionanti; a sette vittorie nella classe regina (2001, 2002, 2003, 2005, 2007, 2009 e 2016) se ne aggiungono due: in 125cc nel 1997 e in 250cc nel 1999.

Il primato in classifica è arrivato grazie alla continuità di piazzamenti nelle posizioni che contano e ottime prestazioni in gara ma, la consapevolezza, è quella che c’è ancora da lavorare per raggiungere la massima competitività.

“Mai avrei pensato di arrivare a Jerez come leader del campionato. Sono molto contento perché abbiamo iniziato a risolvere alcuni problemi che ci hanno rallentato durante i test invernali; per questo abbiamo potuto fare delle buone gare. Sicuramente però dobbiamo ancora migliorare la moto. Questa è la prima gara europea e la pista mi piace molto. Ad Austin abbiamo fatto dei passi in avanti sin dalla prima sessione di prove e sarà importante farlo anche qui a Jerez. Capiremo ancora come lavorare e sono sicuro che saremo in grado di trovare le giuste soluzioni”.

Dopo il deludente risultato di Austin sono felice di non aver riportato delle lesioni – sottolinea invece l’altro centauro della Yamaha, lo spagnolo Maverick Vinales, caduto durante il Gp americano – Abbiamo inoltre dimostrato che abbiamo il potenziale per lottare per la vittoria in ogni gara e questo mi motiva anche in vista di Jerez. Su questa pista le Yamaha sono sempre andate veloci, e lo sarò ancora, così come accaduto ad Austin e nelle altre gare di questo inizio di stagione. Dobbiamo essere concentrati, trovare un buon set-up per la moto e spingere fino alla fine della gara“.

L’appuntamento texano della classe regina si conclude con la vittoria di Marc Marquez (Repsol Honda). Il campione del mondo fa suo per quinto anno di fila il GP degli Stati Uniti, nessuno come lui al COTA. Domenica da dimenticare per Maverick Viñales (Movistar Yamaha) che cade dopo pochi giri, dall’altra parte del box di Iwata è grande soddisfazione: Valentino Rossi chiude in piazza d’onore davanti a Dani Pedrosa (Repsol Honda) ed è nuovo leder iridato. La prima Ducati è quella di Andrea Dovizioso, sesto finale.

Cinque edizioni, cinque pole position per Marc Marquez, dunque, ed adesso anche cinque vittorie di fila. Il campione del mondo della Honda Hrc ha approfittato del suo feeling con il circuito a stelle e strisce ed è riuscito a fare lavorare al meglio la sua moto utilizzando le gomme Michelin della mescola più dura sia davanti che dietro. Ha saputo pazientare al via quando il compagno di squadra Daniel Pedrosa è scattato come un fulmine approfittando del pneumatico più morbido usato ma, quando la sua ha cominciato a funzionare al meglio e quella dei suoi avversari, invece, hanno cominciato a calare, ha salutato tutti e se ne è andato, arrivando come un cavaliere solitario all’arrivo mettendo a segno l’hat-trick con pole, vittoria e giro più veloce.

Un successo più che meritato che non è stato minimamente sminuito dal non aver potuto battagliare con Maverick Vinales, primo sia in Qatar che in Argentina, ma caduto nelle fasi iniziali della corsa. Fuori il giovane pilota catalano, la Movistar Yamaha si è affidata alla classe dell’immarcescibile Valentino Rossi. Il “Dottore” è partito bene, ha cercato di tenere il passo delle due Hrc e, quando, Marquez si è involato, ha portato il suo attacco alla moto di Pedrosa, che montando il suo stesso tipo di gomme era un pò in crisi. Lo ha attaccato, passato e poi si è preso anche il giusto vantaggio che ha annullato la piccola penalizzazione di tre decimi che la direzione gara gli aveva comminato per un taglio di curva a causa di una quasi collisione con la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco.

Ora Rossi guida la classifica della classe regina con sei lunghezze di vantaggio sul catalano e 18 sul trionfatore di Austin. L’ultima volta che il 38enne pilota di Tavullia era stato al comando era stato in Malesia nel 2015, quando passò Lorenzo prima dell’ultima discussa gara di Valencia.

“È una sorpresa speciale per noi, il mio miglior risultato ad Austin. Marquez era più veloce, Viñales è caduto e ho avuto la meglio su Pedrosa ma è stata dura. Dopo un precampionato nel quale non siamo stati veloci e delle prime gare impegnative questo risultato è una grande cosa. La mia moto ha bisogno di un po’ di tempo per essere capita ma abbiamo visto che ha un ottimo potenziale e va benissimo con le gomme usate. Sono molto contento per oggi”.

Superpole per Marc Marquez con 2’02″741 al Gp Austin che conferma che il COTA è casa sua. Ma al termine della qualifica del Gran Premio delle Americhe il campione del mondo della Honda Hrc scopre di avere uno scomodo vicino di casa. Maverick Vinales trionfatore nei primi due Gran Prix della stagione, infatti, ha portato la sua Movistar Yamaha a soli 130 millesimi.

Questa sera quindi, si prospetta un nuovo duello all’OK Corral con i due spagnoli che andranno con il gas a manetta. Ad aspettare che i due commettendo qualche errore ci sarà Valentino Rossi.

test di phillip Island

Il “Dottore” si è conquistata l’ultima piazzola in prima fila, anche se paga otto decimi al vicino di box. E stasera si una pista così lunga sarà importante avere un buon passo. Marquez nella FP4 ha mostrato di averlo, mentre i due della Yamaha hanno girato con gomme diverse e quindi non si può fare una comparazione. Il warm up di domenica mattina prima del via chiarirà ulteriormente le forze in campo. Ma è indubbio che per Captain America non sarà facile prendere la testa della gara e andarsene in solitario fino al traguardo.

Si preannuncia, quindi, un’altro spettacolo entusiasmante come in Qatar e Argentina. Tra i protagonisti potranno rientrare anche gli altri componenti del Mucchio Selvaggio. Dani Pedrosa con l’altra Honda Hrc aprirà la seconda fila ed al suo fianco avrà un velocissimo rookie come Johann Zarco ed un mastino come Jorge Lorenzo. I primi due sono divisi da sassanta millesimi, mentre il mallorchino, dopo essere passato dalla Q1 è ha tre decimi dal pilota di Sabadell.

Marc Marquez

“È stato difficile fare la pole, i piloti Yamaha sono molto forti. Ma alla fine ci sono riuscito e sono felice. Nella mattinata la pista era critica. Il secondo incidente è stato molto strano, non ho fatto alcun errore. Le condizioni della pista domani saranno molto importanti per il comportamento delle gomme. Il passo mio e di Maverick è molto simile, so che lui vorrà vincere e ci proverò anche io”.

valentino Rossi

“Sono contento, è stata la prima qualifica dell’anno completamente asciutta. Sapevo che avrei potuto fare un buon giro. Bene la prima fila. La cosa importante sarà fare una buona partenza e vediamo se riuscirò a stare con Marquez e Viñales. Ho migliori sensazioni con la gomma media, per cui credo che può rappresentare una buona opzione”.

La categoria regina del campionato del mondo si appresta a vivere il Gp Austin, il suo terzo appuntamento e la classifica iridata è comandata da Maverick Viñales. Il pilota catalano del team Movistar Yamaha è a punteggio pieno dopo le due vittoria consecutive in Qatar e a Termas de Rio Hondo. Un dominio della classe fino ad ora intatto. Viñales sembra in grado di poter fare tutto quello che vuole. Domina la situazione, l’incertezza delle condizioni ambientali come è successo nei due GP passati, è velocissimo e vince. Nessun avversario fino ad ora è lo ha veramente impensierito.

Il terzo GP del 2017, in Texas, sarà una grande prova per Maverick Viñales e il team Movistar Yamaha. Il numero 25, primo in classifica generale a punteggio pieno, arriva sulla pista preferita del campione del mondo in carica Marc Marquez (Repsol Honda) provando a contrastare le statistiche.

test di Losail

“Ho tanta voglia di affrontare il GP ad Austin dove ho vinto la mia prima gara in Moto. Sono sempre andato molto bene su questa pista e, anche l’anno scorso, è stato uno dei miei migliori risultati. Credo che il tracciato si adatti bene al mio stile di guida, mi piacciono molto i cambi di pendenza che presenta la pista americana. Voglio vedere come andrà la mia M1 fino ad adesso ottima. Sono fiducioso”.

Il Dottore arriva da due GP molto positivi; soprattutto le gare, concluse sul podio come epilogo però di due fine settimana complicati. Un po’ tutto il precampionato di Rossi è stato in salita, ma nelle domeniche di Losail e di Termas de Rio Hondo il numero 46 ha messo in pista il meglio.

Phillip Island

“Sono contento di essere in Texas, mi piace molto la pista di Austin. Le prime due gare della stagione sono andate bene e spero di migliorare le mie prestazioni sin dei primi giorni di prove. Abbiamo tanto lavoro da fare e confido molto nella mia moto e nella scuderia. Il COTA è una pista difficile e mi piace molto. Ho un conto in sospeso con questa pista perché l’anno scorso ho fatto bene fino al warm up ma poi la gara non si è conclusa nei migliori dei modi. Quest’anno voglio rifarmi. Mi piace molto l’atmosfera che circonda questo appuntamento, vengo in America sempre molto volentieri”.