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Maverick Vinales si aggiudica le qualifiche del Gp di San Marino, tredicesima prova stagionale del Mondiale MotoGp in programma a Misano Adriatico.

Con il tempo di 1’32″439 lo spagnolo della Yamaha soffia in extremis la pole ad Andrea Dovizioso: il leader del Mondiale, su Ducati, è staccato di 177 millesimi.

gp d'austria

Terzo crono per Marc Marquez (1’32″636), protagonista di una caduta senza conseguenze nel finale. Ad aprire la seconda fila Cal Crutchlow su Lcr Honda, quindi l’altra Ducati di Jorge Lorenzo e Johann Zarco. Completano la top ten Dani Pedrosa, Danilo Petrucci, Aleix Espargaro e Alvaro Bautista, chiudono la quarta fila Michele Pirro e Karel Abraham.

dovizioso

Andrea Dovizioso non può nascondere la propria soddisfazione per la seconda posizione da cui partirà domani nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, classe MotoGp

“È stata una giornata stranissima, con alti e bassi continui – ha commentato a Sky Sport il leader del Mondiale piloti – Prima della qualifica, stavamo provando molte cose e non avevo un gran feeling; poi, quando sono partito per la Q2, le gomme andavano veramente bene e ho capito che c’ero. Infatti, ho fatto un gran bel giro, anche se non perfetto: a quel punto sapevo che sarei stato in prima fila e, d’altronde, l’obiettivo era rientrare nelle prime due. Adesso aspettiamo di vedere come sarà domani il tempo”.

Valentino Rossi, attraverso un comunicato della Yamaha, esprime tutto il suo rammarico per non poter prendere parte nel weekend al Gp di San Marino dopo la caduta in enduro che gli è costata la frattura della tibia e del perone della gamba destra.

“E’ davvero un peccato non poter essere nel mio Gp di casa e non vedo l’ora di tornare a Misano l’anno prossimo perché correre davanti a questi tifosi è qualcosa di molto speciale. Ma devo curarmi con attenzione. Il team mi sta sostenendo durante il processo di riabilitazione, fortunatamente sto bene e sono già riuscito a iniziare una leggera fisioterapia. I tempi di recupero non sono corti ma farò tutto il possibile per tornare in pista quanto prima. Voglio ringraziare tutti per l’affetto che mi avete mostrato in questi giorni, ci vediamo presto”.

Senza Rossi, la Yamaha si presenta a Misano col solo Maverick Viñales, reduce dal secondo posto di Silverstone e ora terzo nel Mondiale, a -13 da Dovizioso e -4 da Marquez.

“E’ un peccato che non ci sia Valentino, so quanto sia speciale per lui questo Gp, è la sua gara di casa e non sarà lo stesso senza di lui. Spero di riaverlo accanto il prima possibile”. Guardando al weekend, lo spagnolo assicura che “siamo molto motivati dopo il podio di Silverstone, stiamo lavorando di nuovo nella giusta direzione. Comincio ad avere lo stesso feeling sulla M1 che avevo a inizio stagione e questo mi rasserena e mi permette di concentrarmi sull’andare a punti in ogni gara. E’ molto positivo che siamo stati in grado di fornire delle buone prestazioni a Misano nei test di qualche settimana fa, abbiamo migliorato molte cose per quanto riguarda l’assetto e come sempre darò il 100% per regalare una nuova vittoria alla Yamaha”.

Missile Marc Marquez che nel sabato di qualifiche del GP di Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone, conquista la 71esima pole della sua carriera con un grande tempo (1’59″941).

Dietro il formidabile spagnolo della Honda Rossi conferma di essere a suo agio a Silverstone e chiude in seconda posizione con un ritardo minimo (+0.084). Terza casella per il padrone di casa Cal Crutchlow (+0.165). Poi in seconda fila partiranno la Yamaha di Vinales e le Ducati di Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. CHiudono Pedrosa, Zarco, Espargarò e Folger.

valentino rossi

“Sono contento, anche se non ho compiuto il giro perfetto: rispetto alle prove di ieri, però, ho registrato progressi notevoli. Posso dire che il passo-gara non è per niente male, a questo punto spero di poter lottare concretamente per la conquista di un posto sul podio, nel Gp di domani”.

marc marquez

“Non mi aspettavo di andare sotto i due minuti ma quando ho visto il primo giro mi sono reso conto che si poteva fare un po’ di piu’”.

Lo ha detto Marc Marquez commentando la pole position ottenuta sul circuito di Silverstone per il Gp di Gran Bretagna in programma domani. “Non ho fatto il giro perfetto ma è molto difficile in una pista così lunga”.

E’ stato Cal Crutchlow il più veloce nella seconda sessione di prove libere di Silverstone in vista del Gp di Gran Bretagna, classe MotoGp, in programma domenica.

Il pilota inglese, in sella a una Honda non ufficiale, ha fatto segnare il tempo di 2’00″897, precedendo le Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Il ‘Dottore’ accusa un ritardo di 241 millesimi, mentre lo spagnolo è staccato di 271 millesimi.

Quinto crono per la Honda di Marc Marquez (+0,714), le due Ducati di Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso sono rispettivamente sesta e nona a 758 e 996 millesimi. Sedicesima la Ducati non ufficiale di Danilo Petrucci.

A fine sessione sperimentata la nuova procedura per il flag to flag, ancora da approvare, con delle linee prefissate in pit lane, sia per ‘parcheggiare’ la moto, sia per riprenderla, e dei percorsi guidati per evitare problemi di precedenza. In apparenza nessun problema, ma serve il verdetto dei piloti. Così Petrucci al riguardo: “Pare più sicuro perché è regolamentato, ma a tanti piloti non piacerà perché non possono fare il salto da una moto all’altra”.

Doppietta Honda con Marc Marquez davanti a Dani Pedrosa a Brno in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca, decimo appuntamento della stagione della Motogp. Un altro spagnolo sul gradino più basso del podio, ovvero Maverick Vinales su Yamaha. Quarto posto dopo una bella rimonta per il nostro Valentino Rossi.

La chiave della gara è stata una, ovvero la tempestività di Marc Marquez di tornare ai box dopo due giri per cambiare la moto e puntare sull’asciutto, scelta non frutto di strategia, come lui stesso ha ammesso, ma di un errore iniziale quando ha optato per la soft da bagnato. Un rientro ai box anticipato rispetto a tutti gli altri che gli ha consentito di ottenere un cospicuo vantaggio sugli avversari, che poi è riuscito a gestire nel migliore dei modi. Un problema alla moto che ha fatto anticipare il cambio? L’essersi fatto sfilare dai suoi principali avversari per non farsi vedere rientrare?  Ovunque stia la verità va dato atto a Marc Marquez che tra furbizia e fortuna ha indovinato proprio tutto.

Un tris spagnolo dedicato ad Angel Nieto, 13 titoli iridati nel motomondiale che ne fanno il secondo pilota più vincente di sempre dietro il solo Giacomo Agostini. Nieto si è spento il 3 agosto dopo essere stato in coma per diversi giorni in seguito all’incidente che lo ha visto travolto da un’auto mentre era alla guida del suo quad.

Alla fine Marquez ha conquistato il terzo successo stagionale con oltre 12 secondi di vantaggio sul compagno di box Pedrosa.

Maverick Viñales ha iniziato la sua gara dalla settima posizione, ma anche lui una volta montate le gomme da asciutto è stato protagonista di una bella rimonta fino al terzo posto.
Valentino Rossi è stato uno degli ultimi ad entrare nella pit-lane insieme a Dovizioso. Una segnalazione ritardata di un giro che alla fine è costato un podio al “Dottore” che sembrava essere alla portata per via dei tempi da giro collezionati. Nonostante tutto una bella rimonta con sorpassi, non facili, nei riguardi di Petrucci e Crutchlow (LCR Honda) per chiudere al quarto posto.

Marc Marquez si scalda nelle ultime due sessioni di libere del Gp di Brno e in qualifica, come spesso gli accade, tira fuori dal cilindro il giro perfetto: 1’54″981 e pole numero 69 della carriera, la quarta stagionale.

Un risultato che non sorprende più di tanto il box Honda, a metà luglio in pista proprio a Brno per alcuni test le cui indicazioni si sono rivelate utilissime per Marquez.

“La pole è frutto di quei giri – riconosce lo spagnolo – In questo circuito di solito faccio fatica per il mio stile di guida ma il weekend sta andando bene, anche il passo è buono”.

La Repsol già pregustava la doppietta, con Dani Pedrosa che viaggiava su tempi non lontani da quelli del connazionale ma lo spagnolo si è dovuto accontentare del terzo tempo: a rovinare la festa ci ha pensato il solito Valentino Rossi, che col circuito ceco ha un feeling particolare (14 podi compreso il secondo posto dello scorso anno).

Il Dottore si prende la seconda piazza e, a dirla tutta, quasi quasi soffia pure la pole a Marquez, più veloce solo di 92 millesimi.

“Ma volevo almeno partire in prima fila. Stamattina abbiamo visto che con la morbida potevo essere competitivo, abbiamo migliorato la moto per il pomeriggio e con la seconda gomma ho fatto un bel giro”. Con le gomme da gara siamo un po’ più in difficoltà e mi toccherà fare di tutto sin dal primo giro per salire sul podio, gli altri dietro possono essere veloci”.

A partire dalle Ducati, a cui Rossi riconosce un buon passo gara: seconda fila per Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, rispettivamente col quarto e sesto tempo e divisi dal solo Cal Crutchlow. Più in difficoltà Maverick Vinales con l’altra Yamaha, solo settimo: “il set-up non era quello giusto e in qualifica abbiamo avuto tanti problemi”, mastica amaro lo spagnolo. Ma occhio alla gara di domani, con la pioggia che potrebbe sparigliare le carte.

Ad Assen è una domenica tricolore, Valentino Rossi vince l’ottavo GP della stagione battendo un combattivo Danilo Petrucci. Andrea Dovizioso è protagonista di una gara in rimonta e, pur perdendo la sfida per l’ultimo gradino del podio, sale al comando della classifica iridata anche grazie allo zero di Maverick Viñales (Movistar Yamaha), caduto a meno quindici giri dalla fine. Dopo oltre 365 giorni Rossi torna sul gradino più alto del podio, Petrucci è al suo secondo arrivo nelle posizioni che contano e una Ducati in testa al campionato non si vedeva dai tempi di Stoner.

Dunque Valentino Rossi torna ad ascoltare l’inno di Mameli dal gradino più alto del podio a oltre un anno dall’ultima volta (Gp Catalunya 2016) e lo fa su una pista che, parole sue, è “speciale” per lui. Una vittoria cercata, costruita, voluta fortemente dal pilota pesarese che dopo 11 giri si prende la testa alla gara e non la molla più, se non per poche curve. Succede quando inizia a piovere, quando Danilo Petrucci, altro straordinario protagonista di giornata, torna a farsi sotto, lo supera e poi finisce di nuovo dietro, maledicendo i doppiati che nei giri finali gli impediscono di sferrare l’ultimo disperato attacco.

Per il pilota ternano arriva comunque un ottimo secondo posto (“ma per ora sono più arrabbiato che contento”), altro podio stagionale dopo la terza piazza al Mugello, mentre Andrea Dovizioso non riesce a completare la tripletta italiana in terra orange, infilato nelle curve finali da Cal Crutchlow e soprattutto da un astuto Marc Marquez, che si porta a casa la terza posizione tirando fuori la zampata giusta al momento giusto.

Il pilota forlivese della Ducati chiuderà quinto ma poco male perchè l’altra notizia di giornata è la rovinosa caduta a metà gara di Maverick Vinales, che perde il controllo della sua Yamaha e finisce al tappeto.

ROSSI

“Meglio di così non poteva andare. Corro in moto e lavoro tutto l’anno per queste sensazioni, per quello che si prova dopo una vittoria. E dopo un anno è ancora più bello. Anche quest’anno sono riuscito a vincere una gara e me la merito per quanto fatto negli altri Gp e per la vittoria sfumata a Le Mans. In classifica cambia tutto da una domenica all’altra, ora vediamo cosa succede in Germania”

Johann Zarco mette a referto il miglior tempo delle qualifiche al GP d’Olanda. Per il rookie francese è la prima pole position in MotoGp e un pilota transalpino davanti a tutti allo spegnersi del semaforo non si vedeva dal 2002 con Olivier Jacque al GP di Germania. Grande sabato, ancora, di Danilo Petrucci. Il ternano del team Octo Pramac Racing mette la sua DesmosediciGP in prima fila al terzo posto dopo la stessa posizione a Barcellona. Piazza d’onore per Marc Marquez (Repsol Honda).

“Quando le condizioni sono complicate come oggi c’è qualcosa per cui giocare – se la ride il 26enne di Cannes – Sia sul bagnato che quando la pista si va asciugando mi sono sempre trovato bene, anche in Moto2, e ho sfruttato l’occasione”.

Valentino Rossi sin dai primi giri si pone al comando della tabella tempi. Un sabato di pioggia dove il nove volte campione del team Movistar Yamaha ha dimostrato un grande senso di adattamento e delle ottime prestazioni. Il Dottore resta agganciato alla pole; prova a sottrargliela Petrucci e subirà poi il ritorno di Zarco e Marquez. Per Rossi una quarta casella allo spegnersi del semaforo e 0,564s di ritardo dalla M1 Tech 3.

Trova invece la prima fila come in Catalunya un bravissimo Danilo Petrucci. Il ternano del team Octo Pramac Racing accarezza a lungo la possibilità di centrare la sua prima pole in sella alla DesmosediciGP ma alla fine deve accontentarsi del terzo tempo.

“Pensavo di avercela fatta e invece ho commesso un errorino. Ho spinto per tutta la durata delle qualifiche e forse dovevo essere più calmo all’inizio per aver più gomma verso la fine. Ma è un’altra prima fila, vedremo che tempo farà domani, sembra che le condizioni peggioreranno ma anche sull’acqua non siamo andati malissimo”.

Maverick Vinales è il piu’ veloce al termine della seconda sessione di libere del Gp di Assen, ottava prova del Mondiale MotoGp in programma in Olanda. Lo spagnolo della Yamaha ha chiuso in 1’33″130 precedendo di 367 millesimi il tedesco Jonas Folger (Monster Yamaha) e Marc Marquez (Honda, a 0″652). Come stamattina, quarto tempo per la Ducati di Andrea Dovizioso, reduce da due vittorie di fila. Segue Cal Crutchlow (LCR Honda). Grazie a un ottimo strappo nel giro conclusivo, Valentino Rossi chiude con il sesto crono a 7 decimi esatti dal compagno di squadra. Chiudono la top ten Danilo Petrucci (al comando nella prima sessione), Johann Zarco, Alvaro Bautista e Dani Pedrosa.

In Moto2 sorride Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS). Il pilota italiano, con il tempo di 1’38″061, precede il giapponese Takaaki Nakagami (+0″155) e lo svizzero Thomas Luthi (+0″181), che questa mattina aveva fatto registrare il miglior crono. Al quarto posto Alex Marquez (1’38″380), seguito da Axel Pons (1’38″454) e Miguel Oliveira (1’38″463). Tra i migliori dieci del pomeriggio anche Dominique Aegerter, Xavi Vierge, Lorenzo Baldassarri e Hafizh Syahrin.

Parla spagnolo la Moto3: miglior tempo per Jorge Martin (Del Conca Gresini Moto3, 1’42″414) davanti ad Aron Canet (1’42″593) e Joan Mir (1’42″919). Quarta piazza per Fabio Di Giannantonio, a 547 millesimi da Martin. A seguire, Marcos Ramirez, Enea Bastianini, Ayumu Sasaki, Romano Fenati, Jules Danilo e Bo Bendsneyder.

Il Gp di Assen potrebbe essere nel segno della ripresa per il nove volte campione del team Movistar Yamaha che adesso occupa il quinto posto iridato con 83 punti. Per Rossi, nel 2016, la prova olandese si chiuse con una delusione: dopo essere scattato dalla prima fila ed essere rimasto al comando, fu costretto ad abbandonare la seconda gara (avviata dopo l’arrivo della pioggia) per una caduta. Il Dottore ha vinto sette volte in MotoGP™ sulla pista della Drenthe, l’ultima delle quali nel 2015. A queste si aggiungono anche i successi in 250cc nel 1998 e in 125cc l’anno precedente.

“Sono contento di arrivare ad Assen, specialmente dopo i due giorni di test a Barcellona a seguito di una gara non positiva. Durante le prove catalane abbiamo trovato delle soluzioni positive e adesso vogliamo provarle su un’altra pista per capire se ci faranno percorrere la giusta strada. Quello d’Olanda è sempre un grande fine settimana e il tracciato di Assen è molto bello; spero di essere competitivo e voglio fare una bella gara”.

vinales
A fargli eco il compagno di squadra Maverick Vinales:

“Assen è un buon circuito per le nostre moto e anche per il mio stile di guida è abbastanza buono. In passato ho fatto gare veramente positive in Olanda. Dopo la difficile gara in Catalunya, arriviamo ad Assen molto motivati perché abbiamo veramente bisogno di salire sul podio e di prendere quanti più punti possibile”.