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Una doppietta contro il Real Madrid non vale una carriera, ma può essere il fiocco rosso di un regalo inestimabile, quello di ritornare a giocare a calcio dopo due anni da incubo. Che non è un modo di dire, non per Santi Cazorla, l’esterno spagnolo 34enne del Villareal che proprio contro i madrileni freschi vincitori del Mondiale per club ha segnato i due gol della sua rinascita.

Una serata magica terminata 2-2 nel recupero della 17esima giornata della Liga tra Villareal e Real Madrid con l’ex Arsenal protagonista finalmente dopo esser tornato in estate in forza al sottomarino giallo. E che c’erano i presupposti per una notte irreale lo si era percepito sin dall’inizio con Cazorla che sblocca le ostilità dopo 4 minuti, poi la rimonta del Real firmata Varane-Benzema prima del definitivo 2-2 all’81’ grazie ancora a Cazorla, con un colpo di testa. Nonostante i suoi 168 centimetri di altezza.

Prima del ritorno in campo di giovedì 3 dicembre e prima di questa stagione, l’esterno non scendeva in campo dal 19 ottobre 2016, giorno di Arsenal-Ludogorets, partita terminata 6-0 in favore dei Gunners. I problemi per lo spagnolo erano iniziati tre anni prima durante l’amichevole Spagna-Cile con una frattura ossea al tallone d’Achille; nulla di grave apparentemente, una sosta di un mese e mezzo, poi l’inizio del calvario: dal 2013 al 2018 Cazorla si è sottoposto a undici operazioni al tallone, causa due batteri nel tendine e un terzo nel malleolo che stavano mangiando l’osso. Ha rischiato addirittura l’amputazione del piede, ora ha il tatuaggio con il nome di sua figlia India è diviso in due parti: una è sul braccio sinistro, dove originariamente era stato fatto, un’altra sulla caviglia.

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Sei anni all’Arsenal, poi il ritorno a casa, a Villareal che l’ha accolto come un figlio della sua terra. Il ritorno a giugno, la magica presentazione all’Estadio de la Ceramica, il ritorno al gol lo scorso 4 ottobre nel match di Europa League contro lo Spartak Mosca, una rete che mancava da due anni e da oltre sette in Europa. Fino all’indimenticabile doppietta di giovedì sera al Real Madrid che è valsa un punto al Villareal e la convinzione per Santi di non essersi mai arreso.

Tra i campionati di calcio europei più belli e importanti c’è sicuramente la Liga spagnola. Tanti sono i campioni presenti nel calcio spagnolo attuale, così come sono stati tanti i fenomeni che hanno avuto modo di misurarsi in Spagna.

Dal passato al presente sono stati molti i calciatori italiani che hanno voluto misurarsi nel campionato iberico da Amedeo Carboni a Bobo Vieri, da Christian Panucci a Giuseppe Rossi. Tante storie di tanti calciatori che hanno avuto tanta o poca fortuna in un torneo sempre ricco di gol e di entusiasmo.

Attualmente il numero degli italiani non è elevatissimo e solo poche giorni fa si è aggiunto un altro nella lista: il neoacquisto del Las Palmas, Alberto Aquilani.

Il centrocampista 33enne cresciuto nella Roma ha deciso di firmare un biennale con la squadra delle Canarie dopo gli ultimi anni passati in molte piazze calcistiche come Sassuolo, Pescara, Fiorentina, Milan e Juventus oltre a due esperienze estere prima a Liverpool e poi allo Sporting Lisbona.
Aquilani è pronto a rilanciarsi in un campionato in cui il Las Palmas la scorsa stagione è stata la rivelazione. Dalla prossima partita sarà pienamente a disposizione della squadra.

¡El saludo de Alberto Aquilani para la afición! ?? #PíoPío

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Dal Las Palmas a Villareal ci sono ben tre italiani che vestono la maglia del Submarino Amarillo (Sottomarino Giallo): il difensore Daniele Bonera, il centrocampista Roberto Soriano e l’attaccante Nicola Sansone.

Il primo a trasferirsi nel club in cui è stato grande protagonista Giuseppe Rossi (soprannominato Pepito), è stato Bonera dopo gli anni trascorsi al Milan. Il trasferimento avviene a costo zero all’età di 34 anni. Ora che le primavere sono 36, per Bonera non c’è continuità nella titolarità nelle partite però è un buon ripiego per far ruotare i compagni di reparto, soprattutto in Coppa del Re.

¡Buongiorno, Italia??! ¡Buongiorno, Inter de Milán! ???

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Titolari inamovibili sono certamente Roberto Soriano e Nicola Sansone, giunti in Spagna nel calciomercato estivo del 2016. Alla loro prima stagione non hanno certo sfigurato. Il centrocampista è una pedina fondamentale per il gioco di mr Fran Escribá oltre che un buon finalizzatore date le 10 reti segnate in 40 presenze. Una botta al ginocchio subita in allenamento lo terrà lontano dai campi per tre settimane (saltando così anche l’impegno della Nazionale azzurra per i match validi per le Qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018).

Si è invece ripreso da poco da un infortunio, Nicola Sansone. L’attaccante ex Sassuolo e Parma ha giocato gli ultimi dieci minuti della partita persa contro la Real Sociedad, ma piano piano ritornerà a riprendersi il posto da titolare. La sua velocità e il suo dribbling aiuteranno di certo la fase offensiva della squadra che, nonostante lo strapotere di Real Madrid e Barcellona, cerca di piazzarsi tra le prime sei della classifica.

A guidare l’attacco del Valencia, invece, c’è Simone Zaza. L’ex calciatore di Sassuolo e Juventus ha intrapreso l’avventura spagnola dopo l’Europeo 2016. Dal suo arrivo al Mestalla i tifosi hanno apprezzato sacrificio, buona volontà e gol. La passione per la squadra bianconera è cresciuto sempre di più tanto che in campo ha fatto qualcosa di molto particolare.

Dario Sette