La sua carriera ha rischiato di stroncarsi prima ancora di decollare, a 23 anni, alla sua prima partita da professionista, a causa di un infortunio al tendine rotuleo. «Tu col calcio hai finito», le dissero dopo l’operazione. Pochissime possibilità di giocare ad alti livelli, poi, durante il recupero è rimasta incinta: per molti, il chiaro segnale di una carriera ormai finita.
Ma non per Jessica McDonald, attaccante del North Carolina Courage, alla sua prima esperienza in una Coppa del Mondo. A 31 anni è riuscita a coronare il suo sogno, quello che si scrive sulla lista dei desideri quando si è bambini e si ambisce a giocare a calcio. E ad assistere i quarti di finale contro la Francia, c’è anche Jeremiah, suo figlio di sette anni, che è arrivato a Parigi giusto in tempo per tifare sua mamma e gli Stati Uniti in un match molto delicato.
Welcome to France, son!!! 🇺🇸🥰#FWWC2019 #HesHere pic.twitter.com/JYwjbxeMv9
— Jessica McDonald (@J_Mac1422) 26 giugno 2019
E’ stata la stessa giocatrice a pubblicare su Twitter l’emozionante momento dell’incontro tra i due: è un cerchio che si chiude dopo otto anni difficili in cui McDonald non ha mai gettato la spugna. All’ottavo mese di gravidanza si stava ancora allenando tenacemente e qualche settimana dopo il parto era in Australia, già in campo, a lottare nuovamente nel calcio professionistico.
Jessica McDonald ha fatto il suo debutto assoluto nel Mondiale contro il Cile nella fase a gironi, da subentrata e per lei una medaglia se l’è già messa al collo: «Un giorno Jeremiah realizzerà tutto questo che sta vivendo, gli spiegherò il percorso che ho fatto nella mia vita e le scelte. Gli dirò che se vuole avere successo nella vita non dovrà seguire una linea retta, ma una strada molto tortuosa».