Tag

vicenza

Browsing

Roberto Baggio avrà una storia a lui dedicata su Netflix. Non sarà un documentario ma un film vero e proprio, un biopic. Non si sanno ancora durata e data di uscita, si parla del 2020 o 2021, ma per ora basta l’annuncio: la pellicola si chiamerà “Il Divin Codino”, sarà diretto da Letizia Lamartire, regista pugliese classe ’87 che con Netflix ha già lavorato per la serie Baby e a interpretare il delicatissimo ruolo di Baggio sarà il 26enne abruzzese Andrea Arcangeli, capelli biondi, occhi chiari e uno sguardo che ricorda molto quello dell’ex campione azzurro

Il film coprirà i 22 anni di carriera di Baggio, dagli esordi nel Lanerossi Vicenza all’ultimo step della sua immensa carriera a Brescia, senza dimenticare ovviamente le esperienze in maglia azzurra. Non si parlerà però solo di campo ma si analizzerà anche l’uomo che con il suo carattere introverso e la sua semplicità è riuscito a conquistare il cuore di tutti i tifosi. Lo stesso Roberto Baggio seguirà di persona l’intera realizzazione della pellicola e la regista Lamartire ha detto:

E’ la storia di un uomo umile con un talento smisurato che con le sue giocate ha cambiato il calcio italiano. Racconteremo anche il percorso di una persona che attraverso le sofferenze personali ha raggiunto grandi trionfi in campo

La storia sarà tratta dal libro di Raffaele Nappi che parla di “un ragazzino prodigio, con 220 punti interni di sutura e un menisco perforato a 17 anni. La storia di chi davano tutti per spacciato, e si è ritrovato con un Pallone d’oro tra le mani. Questa è la storia di scontri, tafferugli, incendi in nome di un calciatore. È la storia di un’estate italiana, di piazze e di feste, di bandiere e di vespe, di monaci e di cacciatori. Questa è la storia dell’uomo che non ha nemici. Questa è la storia di una generazione. Questa è la storia di un campione. Questa è la storia di Roberto Baggio”.

Il Divin Codino è una delle sette pellicole che nasceranno dall’accordo fra Netflix e Mediaset: non resta che sedersi in poltrona e aspettare con un pizzico di pazienza l’uscita di questi prodotti italiani che andranno prima su Netflix e poi, a distanza di 12 mesi, su Canale 5.

A luglio scorso aveva cercato lavoro come tanta gente comune che usa il social network LinkedIn, e alla fine c’è riuscito.

Il difensore campione del mondo Cristian Zaccardo, dopo aver cercato occupazione tramite web, ha trovato squadra e giocherà a Malta nella società dell’Hamrun Spartans militante nel massimo campionato maltese.

Per Zaccardo una nuova avventura estera dopo la parentesi al Wolfsburg in Bundesliga tra il 2008 e il 2009. All’epoca la vittoria del campionato del mondo e delle grandi stagioni nel Palermo, ne facilitarono il salto di qualità in quella che sarà la squadra vincitrice del Meisterschale 2009.

Stavolta il curriculum vitae ha fatto il suo dovere come milioni di altri utenti di LinkedIn. Rimasto svincolato dopo la parentesi nel Vicenza in Serie B con addosso la maglia numero 9, il terzino destro ha prontamente preso la decisione di trasferirsi a Malta.

Potrei giocare ancora due anni a livelli alti. Chi mi prende farà un affare. Sono serio, professionale e forte!

Era tra le note presenti nell’annuncio di Zaccardo sul suo profilo e, tuttavia, molta gente nei mesi scorsi ha preso a cuore questo gesto comune.

A 35 anni il difensore non voleva smettere e c’è chi ha creduto in lui e gli ha offerto un contratto. L’Hamrun attualmente è al sesto posto e il campione del mondo si è posto l’obiettivo di cercare di far arrivare la sua squadra tra i primi tre posti che significherebbero i preliminari per l’Europa.

È la prima volta che un campione del mondo va a giocare a Malta.

Durante il calciomercato ha ascoltato varie proposte, da Cipro, dall’Olanda, qualcuna anche dalla Serie C italiana (su tutte il Catanzaro). Discussioni anche con dei club di A e di B, ma niente di concreto. Sostanza che, invece, ha trovato nei dirigenti maltesi.

Mi hanno fatto sentire importante. Hanno un progetto, anche di business e marketing.

Indosserà la maglia numero 81, il suo anno di nascita, stesso numero che ha indossato nella parentesi rossonera a Milano, città dove ha lasciato moglie e figli e che vedrà per due giorni a settimana.

Dario Sette