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Poco più di un mese, 32 giorni per l’esattezza dal 10 ottobre 2018 quando, in seguito all’esonero di Lorenzo D’Anna, ha raccolto l’incarico di allenatore del Chievo Verona, fino all’11 novembre e al pareggio per 2-2 in casa contro il Bologna. Tanto è durata l’esperienza di Gian Piero Ventura sulla panchina della squadra veneta, tanto è durato il ritorno in Serie A dell’ex ct della Nazionale dopo due stagioni. Ventura, stando a indiscrezioni, lotta ancora con i fantasmi del passato, lo stress, tutta l’Italia pronta a sbeffeggiarlo al minimo errore dopo la storica debacle della mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiale.

Certo, poi, la situazione del Chievo è drammatica con zero punti in classifica, partendo da -3 di squalifica, ancora a secco di vittorie con il peggior attacco e la peggior difesa del campionato. Eppure, dopo tre sconfitte consecutive, alla quarta partita, il Chievo Verona ha strappato il primo pareggio, ma nulla è servito per far cambiare decisione a Ventura, spiazzando tutto l’ambiente.

I 32 giorni di Ventura al Chievo Verona non saranno celebri e dannati come i 44 di Brian Clough al Leed United o come i 39 di Paul Gascoigne al Kettering, ma c’è chi ha fatto meglio (o decisamente peggio, dipende dalla prospettiva), restando alla guida di una squadra per molto meno tempo. Ecco la top 5:

8 giorni: Sinisa Mihajlovic allo Sporting Lisbona

Il 18 giugno 2018 Sinisa Mihajlovic firma con lo Sporting Lisbona e diventa allenatore della squadra portoghese  voluto direttamente dal presidente del club Bruno de Carvalho. Otto giorni dopo, però, il tecnico serbo viene sollevato dal suo incarico perché la Commissione di gestione del club ha deciso di cambiare presidente e di rivedere i piani anche tecnici. Per l’ex allenatore del Torino, dunque, non c’è stato neanche il tempo di sedersi in panchina;

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5 giorni: Zé Maria al Ceahlaul

L’ex terzino di Perugia e Inter ha vissuto una commedia tragicomica: unico allenatore ad essere stato esonerato due volte in una settimana dalla stessa squadra. È successo in Romania, dove la dirigenza della squadra ha dimostrato di non avere le idee molto chiare: Zé Maria, infatti, è stato mandato via, richiamato e poi nuovamente esonerato, in appena 5 giorni;

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2 giorni: Marcelo Bielsa alla Lazio

Una storia leggendaria tra due caratteri forti e scontrosi come Lotito e l’allenatore Marcelo “El loco” Bielsa. Secondo il tecnico non ci sono state garanzie alle tante promesse fatte: il presidente della Lazio e il suo staff, infatti, non avrebbero rispettato l’accordo di comprare i cinque giocatori richiesti. Così non si fa, e Bielsa, sentitosi mancare di rispetto ha rassegnato le dimissioni dopo solo due giorni. Senza nemmeno entrare negli uffici della Lazio;

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1 giorno: Attilio Tesser al Cagliari

Zamparini, Preziosi…e Cellino. Quando uno di questi tre presidente “mangia-allenatori” prende una decisione, il racconto diventa senz’altro epico. Attilio Tesser è stato allenatore del Cagliari nella stagione 2005-06, ma chi se lo ricorda? Prima partita,  alla vigilia della prima giornata contro il Siena il presidente Cellino gli disse «vediamo se lei è un uomo fortunato». In seguito alla sconfitta per 2-1, il massimo dirigente isolano lo esonera;

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10 minuti: Leroy Rosenior allo Torquay

Record imbattibile. La panchina più breve della storia spetta a lui. Rosenior aveva preso accordi con la squadra inglese Torquay e il 17 maggio 2007 si era presentato per firmare il contratto. Il tempo di recarsi in conferenza stampa e rispondere alle domande di tre giornalisti e la situazione cambia inesorabilmente: il proprietario del club vende il 51 percento delle sue azioni e il nuovo presidente decide subito la sua prima mossa: esonerare, ovviamente, l’allenatore.

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“Il problema non è solo Ventura e le sue dimissioni. Come sanno bene in Figc, mi sento di dire che l’inizio del suo progetto era legato a un’altra filiera di carattere tecnico che prevedeva un ruolo significativo di Lippi che poi non è più andato a buon fine. Probabilmente nell’impostazione del ruolo di Ventura, che poi è diventato responsabile di tutte le squadre nazionali, c’è stata una valutazione sbagliata. Purtroppo è stata una scommessa persa”.

Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della presentazione del nuovo stadio dell’Atalanta al salone d’onore del Coni. Malagò ha anche parlato del contratto di Ventura che “sarebbe stato rinnovato solo esclusivamente in caso di qualificazione dell’Italia al Mondiale. Che si dimetta oggi, o fra un mese cambia poco. Mi sembra che su Ventura gli elementi sono acclarati”.

buffon

Dal presidente del Coni anche un ringraziamento a Buffon “perché ieri ci ha messo la faccia. Il suo grido di dolore non era solo per il fatto di non essere il primo giocatore della storia a disputare sei mondiali, ma sentiva il peso della sconfitta per i giovani e per tutto il Paese. Con lui ringrazio tutta quella generazione di calciatori che ci hanno dato grandi soddisfazioni”. E i complimenti alla città di Milano.

“C’era gente che veniva da tutta Italia, da nord a sud. Quando all’82’ si sono messi a cantare l’inno d’Italia tutti in piedi. Che io ricordi non era mai successo, veramente una prova strepitosa di spingere, di dare la famosa carica dodicesimo uomo in campo. Milano ha strarisposto”.

È il giorno di Italia-Svezia. È il giorno della verità. Dentro o fuori. Gli azzurri, dopo la deludente prestazione di venerdì a Stoccolma, e la conseguente sconfitta per 1-0, sono costretti a vincere per strappare il pass per i Mondiali di Russia 2018.

Ma a chi Ventura affiderà l’operazione rimonta? È probabile che il ct cambierà molto nella formazione iniziale. Non il modulo: confermato il 3-5-2 con Gabbiadini e Immobile a far tandem in attacco. Ad uscire quindi il Gallo Belotti. In difesa confermata la BBC (BarzagliBonucciChiellini). Squalificato Verratti, le chiavi della regia dovrebbero essere affidate a Jorginho, con ai fianchi, come intermedi, Florenzi e Parolo. Sulle fasce: a destra Candreva, a sinistra Darmian. Di nuovo fuori quindi Insigne. Fuori dall’11 di partenza anche Daniele De Rossi.

In porta capitan Buffon, che rischia il capolinea della sua eterna carriera azzurra.

Insomma, qualcosa di sicuro cambierà rispetto al match di Stoccolma. E proprio la tattica potrebbe rivelarsi decisiva. Ma non solo. Ieri in conferenza stampa il ct ha detto che la tattica “è importante come tutte le altre componenti. Tattica, corsa, determinazione da sole non bastano. Se le centri tutte e tre, probabilmente hai successo. Se le cose all’andata non sono andate bene, evidentemente una di queste non c’era”, ha aggiunto.

Per l’impresa, servirà anche la carica passionale dei 73mila sugli spalti. Al Meazza sarà tutto esaurito, qualche vuoto soltanto nello spazio degli ospiti: erano stati riservati loro 4.500 biglietti, ne sono stati venduti 1.800.

Queste le probabili formazioni di Italia-Svezia, Play-off di ritorno per la qualificazione al Mondiale 2018, in programma stasera a San Siro alle ore 20,45

Italia (3-5-2): 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 6 Candreva, 8 Parolo, 14 Jorginho, 7 Florenzi, 4 Darmian, 11 Immobile, 23 Gabbiadini (12 Donnarumma, 2 Rugani, 13 Astori, 21 Zappacosta, 8 D’Ambrosio, 5 Gagliardini, 16 De Rossi, 20 Bernardeschi, 10 Insigne, 9 Belotti, 17 Eder, 14 Perin). All.: Ventura

Svezia (4-4-2): 1 Olsen, 2 Lustig, 3 Lindelof, 4 Granqvist, 6 Augustinsson, 17 Claesson, 7 Larsson, 13 Johansson, 10 Forsberg, 20 Toivonen, 9 Berg. (12 Johnsson, 23 Nordfeldt, 16 Krafth, 5 Olsson, 11 Guidetti, 14 Helander, 15 Svensson, 18 Jansson, 19 Rohden, 21 Thelin, 22 Sema). All.: Andersson. Arbitro: Lahoz (Spagna).

La Nazionale ha raggiunto nel tardo pomeriggio di ieri Stoccolma per trasferirsi alla ‘Friends Arena’ di Solna, l’impianto da 50.000 posti che stasera (ore 20.45 – diretta Rai 1) ospiterà la gara d’andata del play off Mondiale con la Svezia.

Giampiero Ventura è fiducioso, pur sapendo bene che l’Italia non è attesa da un compito facile:

“Abbiamo un grandissimo rispetto per la Svezia, ma da parte nostra ci sono la voglia e la convinzione di andare al Mondiale. E’ una sfida che si gioca in 180 minuti e stasera sarà estremamente importante fare gol, i giocatori hanno preparato questa partita in maniera ottimale. Se farò un discorso alla squadra prima della partita? E’ una gara così importante che non ha bisogno di parole: c’è bisogno di serenità, consapevolezza e convinzione e sono tre componenti che già fanno parte del bagaglio dei giocatori”.

 

 

spareggi

Ieri mattina in allenamento si è fermato Simone Zaza:

“Ha avuto un piccolo problema – conferma Ventura in conferenza stampa – ma non disperiamo. Se sta bene gioca, altrimenti cercheremo di recuperarlo per lunedì”. Il Ct può contare su Andrea Belotti, recuperato dall’infortunio che lo aveva tenuto fuori contro Macedonia e Albania: “Ha lavorato tanto e qualora ci fosse bisogno sarebbe in grado di dare il suo contributo”.

buffon

Accanto a Ventura in conferenza stampa c’è come di consueto Gigi Buffon, l’unico tra gli Azzurri ad aver già giocato vent’anni fa un play off Mondiale, quando a Mosca fece il suo esordio in Nazionale sostituendo tra i pali Gianluca Pagliuca:

“Queste due gare possono permetterci di staccare il pass per una competizione grandiosa e alla quale siamo abbonati e di conseguenza dobbiamo fare il massimo perché questo abbonamento continui. Giocatori come il sottoscritto vivono per i traguardi più importanti, che a volte sono anche sogni di bambino. Finché rimarranno tali e riusciranno a darmi entusiasmo e motivazione per continuare a performare lo farò”.

E’ cominciato il ritiro della nazionale del ct Ventura in vista del doppio spareggio per l’ammissione ai Mondiali, contro la Svezia (venerdì 10 e lunedì 13). I primi ad arrivare nel centro tecnico federale di Coverciano sono stati ovviamente il viola Astori e i giocatori della Roma che avevano giocato poche ore prima al Franchi. Poi è toccato a quelli della Lazio, successivamente alla spicciolata sono arrivati gli altri.

Intanto il Ct Giampiero Ventura, ai microfoni de La Domenica Sportiva, ha dichiarato:

“E’ una vigilia serena. Siamo consapevoli dell’importanza e delle difficoltà di queste due partite. Incontriamo una squadra che ha battuto la Francia e ha eliminato l’Olanda, quindi non possiamo non rispettarla. Ma c’è anche grande fiducia. In Russia dobbiamo andarci tutti insieme: i calciatori e tutta l’Italia. Abbiamo voglia di fare qualcosa di importante. Jorginho? Ci aspettano due gare così complicate che è bene aprirsi a svariati modi di giocare. Non si può andare al Mondiale con un solo modulo: una volta superato lo spareggio, avremo tre settimane per lavorare tutti insieme e questo ci aiuterà. Un appello agli italiani? Andiamo insieme al Mondiale”.

convocazioni play off

Anche Ciro Immobile attaccante della Lazio ha parlato delle responsabilità e dell’importanza del match:

L’attaccante dal centro tecnico di Coverciano, sede del ritiro dell’Italia, è stato intervistato da SkySport«Sono pronto, a disposizione completa di mister Ventura. Sto a posto, adesso abbiamo altri quattro giorni per preparare la partita e possiamo gestire meglio le cose. La qualificazione al Mondiale? Abbiamo una grande responsabilità, è molto importante giocare questa partita. Forse si può dire che è la più importante della mia carriera perché ti porta ad una competizione talmente bella dalla quale l’Italia non può mancare. Sappiamo delle responsabilità e che dobbiamo rimanere sereni per prepararla bene, al 100% insieme al mister»

Il Commissario tecnico Giampiero Ventura ha convocato 27 calciatori per la doppia sfida con la Svezia valida per il play off della Coppa del Mondo FIFA Russia 2018 in programma a Stoccolma (‘Friends Arena’ di Solna, 10 novembre ore 20.45 diretta Rai 1) e Milano (Stadio ‘Giuseppe Meazza’, 13 novembre ore 20.45 diretta Rai 1).

Tornano a vestire la maglia della Nazionale Jorginho, convocato per l’ultima volta in occasione dell’amichevole del 6 giugno 2016 con la Finlandia, Alessandro Florenzi e Simone Zaza, assenti rispettivamente dall’ottobre e dal novembre 2016. Dopo aver saltato per infortunio le due gare di ottobre con Macedonia e Albania, sono nuovamente a disposizione del Ct anche Andrea Belotti, Marco Verratti e Daniele De Rossi.

convocazioni play off

Gli Azzurri si raduneranno domani sera al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove si alleneranno fino a giovedì, quando è prevista la partenza per Stoccolma. Il giorno successivo alla gara di andata, la Nazionale farà rientro in Italia e si trasferirà al ‘Centro Sportivo Suning’ di Appiano Gentile, dove preparerà il match di ritorno.

L’elenco dei convocati

Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Genoa);
Difensori: Davide Astori (Fiorentina), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Milan), Giorgio Chiellini (Juventus), Danilo D’Ambrosio (Inter), Matteo Darmian (Manchester United), Daniele Rugani (Juventus), Leonardo Spinazzola (Atalanta), Davide Zappacosta (Chelsea);
Centrocampisti: Federico Bernardeschi (Juventus), Antonio Candreva (Inter), Daniele De Rossi (Roma), Stephan El Shaarawy (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Roberto Gagliardini (Inter), Lorenzo Insigne (Napoli), Jorge Luiz Frello Jorginho (Napoli), Marco Parolo (Lazio), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Eder Citadin Martins (Inter), Manolo Gabbiadini (Southampton), Ciro Immobile (Lazio), Simone Zaza (Valencia).

Centottanta minuti che valgono la qualificazione alla Coppa del Mondo: è iniziato il conto alla rovescia per il play off mondiale con la Svezia, un doppio confronto in programma prima a Solna e poi a Milano che metterà in palio il pass per Russia 2018.

Nel pomeriggio di sabato 4 novembre il Commissario Tecnico Giampiero Ventura diramerà le convocazioni per i due match e domenica sera gli Azzurri si raduneranno al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove il giorno seguente saranno impegnati nella prima seduta di allenamento. La squadra partirà giovedì 9 novembre alla volta della Svezia, venerdì 10 scenderà in campo alla ‘Friends Arena’ di Solna per l’andata del play off e all’indomani della partita farà rientro a Milano, dove preparerà il match di ritorno sul campo del Centro Sportivo Suning di Appiano Gentile.

Intanto il ct svedese Andersson ha parlato alla Gazzetta dello Sport:

“La storia non scende in campo. Abbiamo rispetto e non paura”. “Dovremo giocare al nostro top, concentrati al massimo sempre. Se ci riusciamo possiamo vincere contro tutti” E su Ventura aggiunge: “Non credo che lo staff azzurro ci sottovaluti, sono dei professionisti. Ma se dovessero farlo, allora tanto meglio per noi…”. Il giorno del sorteggio non ha tanto guardato a chi avrebbe voluto incontrare: “Più che altro sono stato contento di conoscere l’avversario. Così ho potuto cominciare a studiarli, a prepararmi. A lavorare invece di aspettare. Prima di sapere chi avremmo incontrato nei playoff, non aveva nessun senso studiare altre squadre”.

“La posizione di Ventura non è mai stata in discussione, lo ripeto da vari giorni. Non c’è assolutamente nessun problema. La Federazione ha intrapreso un percorso di cui è soddisfatta”.

Così il dg Figc Michele Uva a “Tutti convocati” su Radio 24, all’indomani della vittoria contro l’Albania che ha garantito agli azzurri l’accesso come teste di serie al playoff per le qualificazioni ai Mondiali e alla voci di un possibile ritorno di Antonio Conte terminati i Mondiali.

“Ci sono ovviamente cose da migliorare, sul versante tecnico, ma anche organizzativo, gestionale – ha aggiunto il vicepresidente dell’Uefa -, ma non ci passa per la testa nessun tipo di messa in discussione dell’allenatore, ora sarebbe deleteria”. Non c’è assolutamente spaccatura fra gruppo e allenatore – ha detto poi Uva sul rapporto tra ‘senatori’ e ct -. Mi dispiace che sia una sensazione esterna, dall’interno assolutamente non vedo. C’era probabilmente la necessità di fare un passo avanti, tutti. Dopo Torino ieri si è visto il primo risultato nell’atteggiamento, nell’approccio di tutti. Ora – ha concluso – bisogna essere compatti con obiettivo Mondiali, andarci sarebbe successo di un’intera nazione non di una persona nè tantomeno di una Federazione”.

E’ un clamoroso ritorno di Antonio Conte alla guida della nazionale italiana la notizia che rimbalza oggi dall’Inghilterra. Secondo quanto scrive il “Daily Express”, i vertici della Figc starebbero infatti pensando ad una importante offerta nel tentativo di riportare il tecnico del Chelsea alla guida degli azzurri, che andrebbe a materializzarsi una volta conclusa la prossima Coppa del Mondo.

Ad alimentare l’indiscrezione, avrebbero contribuito sia i deludenti risultati ottenuti da Giampiero Ventura nell’ultimo periodo, che l’insoddisfazione di Conte per non aver visto il Chelsea rinforzato come avrebbe voluto.

Solo la scorsa settimana, l’ex ct della nazionale aveva dichiarato:

“Ho nostalgia dell’Italia. Una volta fatta qualche altra importante esperienza all’estero, ritornerò’ sicuramente nella mia nazione. Non so ancora quando, ma questo e’ l’obiettivo”.

Il tecnico e’ legato al Chelsea da un contratto di tre anni, ed i vertici del club londinese sarebbero pronti a spendere in modo significativo nel mercato di gennaio proprio nell’intenzione di trattenere Conte in panchina. Il “Daily Express” scrive comunque che non tutti nella Figc sarebbero d’accordo con questa scelta, poiché’ alcuni non avrebbero gradito il modo con cui Conte si e’ congedato dalla nazionale una volta trovato l’accordo con il Chelsea. L’allenatore dei “Blues” sarebbe inoltre nel mirino del Milan, poco soddisfatto del rendimento di Vincenzo Montella, per il quale si parla già di ‘panchina a rischio’ in caso di sconfitta nel derby.

Intanto nella serata di ieri, con la qualificazione al play off Mondiale già in tasca, l’Italia ha battuto 1-0 l’Albania e festeggiato nel migliore dei modi la partita numero 800 della sua storia. E’ un successo prezioso quello degli Azzurri, che possono così presentarsi da teste di serie al sorteggio per gli spareggi in programma il prossimo 17 ottobre a Zurigo. A Scutari decide il gol messo a segno nel finale da Antonio Candreva, una rete che suggella la prova di carattere della Nazionale contro un’Albania volenterosa e ben messa in campo da Christian Panucci.

“Non andare al mondiale sarebbe una catastrofe”. E’ in piena emergenza Giampiero Ventura in vista del doppio impegno dell’Italia contro Macedonia e Albania. Il tecnico azzurro dovrà fare a meno di Verratti, Pellegrini, Belotti e De Rossi:

“Sono cose che capitano. Anche De Rossi è out e andrà via: oltre a lui dovremo fare a meno anche di Pellegrini e Verratti. Il Paris Saint Germain ci ha inviato la risonanza. Per Belotti abbiamo fatto un favore al Torino e non lo abbiamo portato a Coverciano per permettergli di fare gli esami strumentali con il club che ci ha chiesto un piacere. Non è importante che non sia arrivato in ritiro. Mancheranno tutti e tre, che sono molto importanti, ma chi giocherà spero che possa dimostrare di poter essere una risorsa in più per la nostra Nazionale”.

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Poi gli viene chiesto del modulo, e del suo 4-2-4: “Il problema non è il modulo ma è come si interpreta. In due giorni avremmo potuto affrontare determinati discorsi, ma Barella, Cristante e Gagliardini non sono mai stati parte di questo gruppo. Siamo comunque l’Italia e dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista. Quando si incontrano squadre più forti dobbiamo essere ben preparati, prima del Mondiale faremo tanti allenamenti, mentre adesso abbiamo solo 48 ore di tempo”.

Dopo alcune polemiche riguardanti la Var, il tecnico dice la sua: “Sono a favore, fino a ieri ha risolto una miriade di problemi togliendo tantissime polemiche. Dobbiamo dare il tempo a tutti di metabolizzarlo, come ogni cosa nuova che viene introdotta. Sono d’accordo con Rizzoli quando parla di millimetri: dobbiamo discutere solo delle cose clamorose”.

Poi gli viene chiesto dell’idea di Sarri di cambiare il calendario delle Nazionali:

“Se mi danno più tempo e più giorni io sono contento. Quando ho chiesto di anticipare il campionato è successo il finimondo, adesso non voglio commentare tutto questo. Le Nazionali comunque ci sono sempre state e un allenatore che ha tanti giocatori convocati nelle varie selezioni deve essere contento”. “Quando facciamo gli stage non dobbiamo pensare alle prestazioni e ai risultati, nei club invece sì. Per questo gli allenatori devono pensare soprattutto alle cose pratiche. In Italia non c’è una squadra che gioca come il Napoli, così come non ce n’è una che gioca come l’Atalanta o come la Juventus. in base alle caratteristiche dei giocatori si studia un modo di giocare che possa farli rendere al meglio” conclude.