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Per gli amanti del calcio non è un giorno come gli altri, tutti vorrebbero vederlo ancora correre verso la bandierina del calcio d’angolo e strisciare con le ginocchia sul prato verde del campo di gioco dopo un gol realizzato, ma la decisione è stata presa e Didier Drogba ha deciso di lasciare il calcio giocato.

Un attaccante come l’ivoriano che ha affascinato il popolo calcistico qualsiasi sia stata la squadra per cui ha giocato.

A 40 anni ha scelto di dire basta con pallone e scarpini e l’ha voluto fare ringraziando chi c’è stato e chi l’ha aiutato a farlo diventare ciò che è diventato. Parole scritte sui suoi canali social descrivendo la sua carriera ricca di successi come un viaggio iniziato sin da piccolo, seguendo quel sogno che poi è diventato realtà e quella realta che poi è diventata la sua vita.

 

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1989 or where it all started!! When I think of the last 20 years of my professional career, looking at this picture can’t make me more proud of what I’ve achieved as a player but most importantly how this journey as shaped me as a man. If anyone tells you your dreams are too big, just say thank you and work harder and smarter to turn them into reality. #alwaysbelieve I wanna thank all the players, managers, teams and fans that I have met and made this journey one of a kind!!! Also a huuuuge thank you and love to my family ♥️, my Personal Team for supporting me all my career during all the ups and downs no matter what. Looking forward to the next Chapter and hoping God will Bless me as much as he did for my football career 🙏🏾🙏🏾🙏🏾 DD11 1989 Là où tout à commencé !! Quand je pense aux 20 dernières années de ma carrière professionnelle, regarder cette photo de ma première licence, ne peut que me rendre plus fier de ce que j’ai accompli en tant que joueur mais plus important encore, comment cette aventure à fait de moi l’homme que je suis aujourd’hui. Si quelqu’un vous dit un jour que vos rêves sont trop grands, acquiescez et travaillez plus dur plus intelligemment pour les rendre réalité!!!! J’aimerai remercier tous les joueurs, coachs, équipes, et supporters, que j’ai rencontré et ont fait de cette carrière un moment très spécial. Un grand merci du fond du cœur à toute ma famille, mon « équipe personnelle » de m’avoir soutenu durant toute ma carrière, dans les bons comme dans les mauvais moments. Hâte de démarrer le prochain chapitre en espérant que Dieu me bénisse une fois de plus comme il l’a fait pendant toute ma carrière 🙏🏾🙏🏾🙏🏾 DD11 #Dunkerque #Abbeville #Tourcoing #Vannes #LevalloisPerret #Lemans #Guingamp #Marseille #Chelsea #Shanghai #istanbul #Montreal #phoenix @usldunkerqueofficiel @levalloisfootball @lemansfc.officiel @eaguingamp @olympiquedemarseille @chelseafc @shanghaishenhua @galatasaray @impactmontreal @phxrisingfc

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LE GIOVANILI IN FRANCIA E IL DEBUTTO IN LIGUE 2

Il ricordo della sua carriera parte da una foto sui campi di Niaprayodove in Costa d’Avorio dove tutto è cominciato all’età di 11 anni nel 1989. L’alternanza con la scuola, il trasferimento in Francia e le giovanili prima a Levallois e poi a Le Mans con i conseguenti debutti in prima squadra in Ligue 2, con i primi veri contratti da professionista e con le convocazioni tra gli Elefanti d’Africa di cui è ampiamente il miglior marcatore della storia con 65 reti in 105 presenze.

IL PASSAGGIO ALL’OM

Il salto di qualità avviene quando l’Olympique Marsiglia lo acquista dal Guingamp. In una sola stagione riesce a segnare molti gol in campionato e a trascinare i francesi in finale di Coppa Uefa, persa contro il Valencia per 2-0. In quella stagione ha punito anche l’Inter nei quarti di finale d’andata con il gol dell’1-0 al Vélodrome.

IL TRASFERIMENTO AL CHELSEA
Didier Drogba alla sua prima stagione con la maglia del Chelsea

La svolta della sua carriera, però, avviene l’anno successivo, quando lo stesso José Mourinho, fresco allenatore dei Blues, gli telefona per convincerlo a volare a Londra. Da quella chamata Drogba è diventato l’idolo di tutti i tifosi del Chelsea e un calciatore amato e stimato da tutti. Con il Chelsea in otto anni vince tutto, coronando il sogno della Champions League nella stagione 2011/12, segnando una quantità enorme di gol importanti in tutte le competizioni.

IL RITORNO A LONDRA, PRIMA DELL’AMERICA
Drogba con la maglia dei Phoenix Rising in Usl

Il suo amore per il Chelsea lo riporta in Inghilterra nella stagione 2014/15 dopo le parentesi in Cina e al Galatasaray in Turchia e prima del trasferimento in America, prima al Montréal Impact in Mls e poi in Usl nei Phoenix Rising.

Una carriera che gli ha permesso di essere un vincente e di essere uno dei calciatori africani più affermati a livello mondiale, oltre a essere molto vicino al suo Paese attraverso aiuti umanitari.

A dirgli addio anche alcune squadre avversarie e qualche “conoscente”

Nella lettera ha ribadito che comincerà un nuovo capitolo e ora siamo curiosi di sapere di cosa si tratta.

Mancherà un po’ a tutti Didier, ma quello che ha fatto in campo difficimelmente sarà dimenticato.