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Solo un grande evento poteva salutare Andrea Pirlo come merita. Il calciatore, simbolo del calcio a partire dagli anni 90 ed eroe del Mondiale del 2006, ha organizzato la sua ultima partita riunendo le leggende che hanno fatto grande questo sport.

Si chiama “La Notte del Maestro” ed è una partita speciale dove i grandi del calcio si sfideranno a San Siro per una causa benefica. Due squadre, white stars e blue stars, l’una contro l’altra per dare spettacolo, emozioni e momenti di vero gioco.

Lo stesso Pirlo ha scelto i convocati ed è fiero di aver richiamato a sé ex compagni, ma anche ex avversari di cui ha il pieno rispetto e una forte ammirazione. Qualche nome? Da Baggio a Totti, da Buffon a Ronaldinho.

Una rosa di giocatori che preannunciano una serata ricca di adrenalina dove si vuole celebrare uno dei più grandi calciatori che abbia mai giocato. Perché Pirlo non è solo un ex giocatore italiano che ha appeso le scarpette al chiodo, ma è anche uno degli azzurri che ha contribuito a rendere l’Italia campione nei Mondiali di Germania e uno straniero in campo negli Stati Uniti che era chiamato Maestro per il suo talento.

Una grande carriera che, in Italia come all’estero, lo rende celebre nel panorama calcistico e che oggi corona questo grande percorso con un’ultima partita insieme alle stelle che hanno avuto un ruolo importante nella sua vita.

Ecco chi sono i convocati di entrambe le squadre:

WHITE STARS

Portieri: Christian Abbiati e Nelson Dida

Difensori: Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Alessandro Costacurta, Giuseppe Favalli, Marek Jankulovski, Paolo Maldini, Alessandro Nesta, Massimo Oddo, Dario Simic, Gianluca Zambrotta, Javier Zanetti

Centrocampisti: Roberto Baronio, Mauro German Camoranesi, Gennaro Gattuso, Frank Lampard, Leonardo, Simone Pepe, Andrea Pirlo, Manuel Rui Costa, Marco Verratti, Arturo Vidal

Attaccanti: Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Antonio Di Natale, Vincenzo Iaquinta, Filippo Inzaghi, Alessandro Matri, Alexandre Pato, Ronaldo “Il Fenomeno”, Francesco Totti, Christian Vieri.

Allenatori: Antonio Conte e Carlo Ancelotti

BLUE STARS

Portieri: Gianluigi Buffon e Marco Storari

Difensori: Daniele Adani, Andrea Barzagli, Daniele Bonera, Marcos Cafu, Aimo Diana, Ciro Ferrara, Kakha Kaladze, Marco Materazzi, SergInho

Centrocampisti: Demetrio Albertini, Massimo Ambrosini, Cristian Brocchi, Daniele De Rossi, Alessandro Diamanti, Claudio Marchisio, Simone Perrotta, Clarence Seedorf

Attaccanti: Marco Borriello, Antonio Cassano, Fabio Quagliarella, Ronaldinho, Andriy Shevchenko, Carlos Tevez, Luca Toni, Nicola Ventola.

Allenatori: Massimiliano Allegri, Roberto Donadoni, Mauro Tassotti

L’appuntamento con l’evento che celebra la carriera di Andrea Pirlo è per il 21 maggio alle ore 20.30 allo Stadio di San Siro, Milano.

Anche la data scelta per questa parata di stelle non è casuale: per il giocatore rappresenta infatti un giorno del tutto speciale, perché proprio 23 anni fa, nel 21 maggio del 1995, ha fatto il suo esordio in serie A.

La partita sarà trasmessa in diretta su Sky sport e in chiaro su Tv8.

«Mi mancherai», poi la firma. Totti, 10. L’ultimo dieci di un’era calcistica al tramonto. L’ha scritto con un pennarello blu su un pallone da calciare in curva Sud. Un pallone dalle sfumature arancioni e viola, ipermoderno, stiloso, impensabile se immaginiamo il pallone di cuoio tutto bianco scaraventato in rete di sinistro, contro il Foggia, il 4 settembre 1994. Allo stadio Olimpico, fu il primo gol di Francesco Totti con la Roma.
Aveva esordito l’anno prima, nel 1993, e domenica 28 maggio ha concluso la vita sul rettangolo verde. Dopo un quarto di secolo con un’unica maglia.

Toccanti, profondi ed eterni sono stati gli istanti che hanno preceduto il lancio di Totti, sotto la sua curva, della palla da lui firmata: la guardava con occhi lucidi e teneri, l’ultimo tiro nel suo stadio, rivolto a chi tanto l’ha amato, incondizionatamente.
Sono passati allenatori, presidenti, tanti calciatori e tanta fantasia, la Roma ha traversato stagioni negative, altre pessime, altre trionfanti. Tante variabili e una sola certezza: «Entra Totti e ci cambia la partita, ci fa tornare il sorriso».

Quel pallone Totti l’ha calciato senza guardare, stracolmo di sentimenti.
Tra mille anime che all’unisono hanno alzato le braccia la cielo per ricevere il dono, Thomas Lintozzi è stato il più fortunato. E da oggi anche il più invidiato. L’ha afferrato, tenuto stretto con la forza, mentre attorno si creava la tipica ressa. Lui, tifoso giallorosso di curva di 26 anni, ha il compito di conversare quello che diventerà un cimelio storico a tutti gli effetti:

Non lo lascio neanche per dormi’ e non me ne separerò mai, neanche per tutte le offerte che mi stanno arrivando

E’ il commento riportato dalla Gazzetta dello Sport. E’ tra le sue braccia, lo coccola, non se ne separa come Linus con la sua copertina. Arrivano offerte, si sparano prezzi assurdi, ma niente, lui non ci pensa minimamente:

Per me è sacro. Sono un ragazzo di curva, innamorato della Roma e quindi di Totti, sono passato dalle lacrime del giro di campo alla gioia di stringere forte questo pallone. L’ho amato da quando andavo all’asilo, per me il calcio è stato lui, lo ringrazierò tutta la vita per quello che ha dato alla gente e, soprattutto, in questo caso a me

Anche questa è eterna fedeltà come quella dimostrata per oltre 25 anni dal capitano Totti. La stessa che il popolo romanista riserverà nei secoli dei secoli all’ultima bandiera del calcio.