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È iniziata con la partita inaugurale tra Emirati Arabi Uniti – Bahrein la 17esima edizione della Coppa d’Asia 2019.

Il torneo continentale si sta giocando negli stadi degli Emirati Arabi e si concluderà con la finale del primo febbraio prossimo allo stadio Zayed Sports City di Abu Dhabi.

Sono tante le novità di questa edizione. Le nazionali partecipanti sono 24 (non più 16) divise in sei gironi da quattro. Le prime due di ogni gruppo si qualificano direttamente agli ottavi di finale, a cui si aggiungono successivamente le quattro migliori terze. L’altra novità è l’eliminazione della finale per il terzo-quarto posto.

Tutte presenti le formazioni più blasonate: in primis l’Australia (ultima trionfatrice nel 2015), ma anche Corea del Sud, Giappone, Iran e Arabia Saudita.

Due le formazioni allenate da commissari tecnici italiani: Alberto Zaccheroni, mister dell’UAE, e Marcello Lippi, alla guida della Cina.

Il tecnico romagnolo, sulla panchina della nazionale degli Emirati dall’ottobre 2017, ha sposato il progetto della federcalcio emira che cercava un allenatore d’esperienza (ha già vinto una Coppa d’Asia nel 2011 e una Coppa d’Asia Orientale nel 2013 col Giappone) per far crescere un paese in cui il calcio è ancora poco praticato nonostante ci siano impianti idonei e fiorenti casse.
Alla prima uscita mister Zac non è andato oltre l’1-1 contro il Bahrein, nel girone A in cui sono presenti anche India e Thailandia.

Oggi tocca ad Australia – Giordania, India – Thailandia e Siria – Palestina.

Domani è la volta della Cina di Lippi contro l’esordiente Kirghizistan. Partita sulla carta semplice, ma occhio alle sorprese. La stella cinese è Wu Lei, ala dello Shanghai SIPG con cui è il top scorer con 169 reti, mentre con i Dragoni ha realizzato 13 reti in 59 apparizioni.

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Wu Lei con la maglia dello Shanghai SIPG

Le altre nazionali debuttanti sono Yemen e Filippine, ma ci sono anche grandiritorni come il Libano, assente dall’edizione casalinga del 2000, il Turkmenistan, che mancava dal 2004, il Vietnam e la Thailandia, che hanno segnato l’ultima presenza “casalinga” nel 2007.

Gli altri “italiani” presenti sono l’iracheno Ali Adnan dell’Atalanta e i nordcoreani Kwang-Song Han del Perugia e Song Hyok Choe dell’Arezzo.

La stella in assoluto non può che essere il sudcoreano del Tottenham Son Hueng-min, ma ci sono anche altri talenti da tener d’occhio come già detto il cinese Wu Lei, ma anche il “Messi iraniano” Azmoun, il vietnamita Nguyen Cong Phuong, il giordano Musa Al-Taamari e il nipponico Gaku Shibasaki.

Sardar Azmoun, Nguyen Cong Phuong, Musa Al-Taamari e Gaku Shibasaki

Insomma non resta che gustarci questo grande torneo per vedere chi avrà la meglio e per scoprire quale calciatore potrà fare il salto di qualità nel calcio europeo.

Era nell’aria, ma l’ufficialità è arrivata solo ora Da oggi è ufficiale il passaggio di Fabio Aru alla UAE Team Emirates. Il campione d’Italia lascia così l’Astana Pro Team con cui militava dal 2012 per legarsi alla compagine di matrice italiana ma di licenza emiratina. Il sardo ha siglato un accordo triennale.

Il team manager Carlo Saronni spiega:

“Diamo il benvenuto a un campione come Fabio Aru, le sue qualità si abbinano alla perfezione alle ambizioni della squadra. Oltre a sottolineare l’enorme potenziale di Aru, mi piace rimarcare come Fabio sia un corridore in grado di suscitare la passione dei tifosi e come sia amato per la sua generosità in bici: contribuirà con le sue prestazioni a veicolare un’ottima immagine del team e a raggiungere importanti traguardi agonistici”.

Dal canto suo Aru ha aggiunto:

“Sono onorato per la volontà espressa dalla dirigenza e dagli sponsor dell’UAE Team Emirates di unire i nostri percorsi ciclistici, ringrazio per la fiducia accordatami e spero di ripagare presto le aspettative. Vorrei rivolgere un ringraziamento anche a tutti coloro che mi hanno accompagnato fino a ora nella mia carriera, sono stati tutti importanti per la mia crescita”.

Fabio Aru, il campione d’Italia in carica, l’unico quest’anno ad essere riuscito a vestire la maglia gialla ad eccezione di Chris Froome, cambia squadra per dare inizio ad una nuova avventura.