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C’è una certezza nello sport azzurro, ovvero aspettarsi di vedere il Settebello o il Setterosa sempre competitivi. O quanto meno provarci fino alla fine delle proprie forze per raggiungere il traguardo finale. Così l’Italia di pallanuoto maschile, allenata da coach Campagna, pur soffrendo nel primo quarto, ha superato l’Ungheria per 12-10. Il che significa avere al collo certamente una medaglia, che mancava dal 2011, e ottenere sicuramente il pass per i Giochi di Tokyo 2020. Ora sabato 27 luglio, la finale per il titolo contro la Spagna che ha superato la Croazia 6-5 (ore 11.30  in diretta tv su Rai Due).

La finale che fa ricordare l’ultimo oro olimpico di Barcellona ’92. O la finale che fa ricordare l’ultimo oro mondiale a Shanghai 2011. O quella che ci porta direttamente all’Olimpiade di Tokyo 2020. Un’altra doppia pesantissima missione compiuta per il Settebello ai Mondiali: battuti i giocolieri ungheresi in semifinale dopo una partita soffertissima gol a gol, gli azzurri vanno fino in fondo e sabato giocheranno contro la Spagna per il titolo iridato. Gli spagnoli hanno eliminato la Croazia campione del mondo e argento a Rio. Nella storia del medagliere azzurro ci sono 3 ori, 2 argenti e un bronzo.

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LA PARTITA

Di Fulvio apre le marcature del match, Pohl e Sedlmayer ribaltano in superiorità (1-2). Di Fulvio riprende i magiari con un’esecuzione balistica: 2-2. Colpo su colpo: Manhercz sfrutta anche l’uomo in più per il 3-2. Idem Vamos: 4-2. Il Settebello soffre. Il secondo parziale si apre con la doppietta di Gonzalo Echenique che riporta in equilibrio la semifinale. Poi è ancora Di Fulvio l’uomo del destino a riportare avanti l’Italia: 5-4. Ed Echenique il mancino sfrutta in diagonale la superiorità: 6-4. Zalanki in superiorità sigla il 5-6. E il var ci dà una mano confermando il pallone oltra la linea nell’appoggio in rete di Bodegas: 7-5. Il secondo parziale di 5-1 è consistente per gli azzurri, che a metà partita possono gestire un doppio vantaggio. Gli ungheresi cambiano portiere. Del Lungo è efficace in alcuni interventi, poi deve arrendersi a Harai di rimbalzo (6-7). Angyal pareggia in superiorità a 1’23” dalla fine del 3° parziale. Il match resta in bilico. Figari a 46” riporta avanti l’Italia in superiorità. Un gol pesantissimo. Un rigore trasformato da Pietro Figlioli vale il 9-7 a un tempo dalla fine. Vamos segna il -1. Di Figari in extra player il 10-8 e di Zalanki il 10-9. Poi Echenique si conferma provvidenziale per l’11-9 a 2 minuti dalla fine. Il var assegna ad Angyal il 10-11, Luongo mette la firma a 1’42” dalla fine sul 12-10. E’ finale!

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TABELLINO

Ungheria-Italia 10-12 (4-2, 1-5, 2-2, 3-3)
UNGHERIA:
Nagy, Angyal 1, Manhercz 1, Zalanki 2, Vamos 2, Mezei, Sedlmayer 1, Jansik, Pohl 1, Den. Varga, Batori, Harai 1, Vogel. All. Marcz.
ITALIA: De Lungo, Di Fulvio 3, Luongo 1, Figlioli 1 rig., Di Somma, Velotto, Renzuto, Echenique 4, Figari1, Bodegas 1, Aicardi, Dolce, Nicosia. All. Campagna.
ARBITRI: Zwart (Ola) e Margeta (Slo).
NOTE: Vsup.num. Ungheria 14 (6 gol); Italia 15 (5 fol), usc. 3 f. Vogel 3° tempo, Velotto e Renzuto nel 4° tempo.

 

Realizzate con materiali riciclati raccolti da vecchi smartphone: questa la novità delle medaglie con cui saranno premiati gli atleti alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, in programma dal 24 luglio al 9 agosto. Le medaglie sono state presentate dagli organizzatori dei 32esimi Giochi olimpici, a un anno esatto dall’inizio dell’evento, con l’obiettivo di “assomigliare a pietre grezze che sono state lucidate e che ora brillano”.

I premi in oro, argento e bronzo hanno ciascuno una superficie ruvida, quasi meringata sull’anello esterno, che circonda un centro liscio e brillante. Le medaglie sono state svelate nel corso di una cerimonia ad un anno esatto dall’inizio dei Giochi, alla presenza del presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, il quale ha detto: «Posso dire di non aver mai visto una città olimpica preparata come Tokyo a anno prima delle Olimpiadi».

Progettate da Junichi Kawanishi, che ha vinto un concorso a cui hanno aderito 400 designer, a livello di dimensioni avranno un diametro di 85 millimetri, e saranno spesse 12,1 mm. Le medaglie d’oro useranno 6 grammi di placcatura in oro su argento puro, mentre quelle che saranno date ai secondi classificati saranno fatte totalmente d’argento. A concludere il cerchio ci sono quelle di bronzo, che useranno una lega di ottone rosso composta da rame al 95% e zinco al 5%.

I regolamenti del Cio imponevano che il design includesse i cinque anelli, il nome ufficiale dei giochi e la dea greca della vittoria di fronte allo stadio Panatheniac. Due anni fa il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 lanciò una campagna di raccolta di vecchi dispositivi elettronici, allo scopo di riciclarli per ottenere i materiali per le medaglie: sarebbero state ricevute 78.895 tonnellate di gadget, di cui 6,21 milioni di smartphone che hanno permesso di ottenere 32 chilogrammi di oro, 3.500 chilogrammi di argento e 2.200 di bronzo.

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L’avevamo lasciata con un tuffo bomba durante la sua ultima trionfante apparizione agli Assoluti italiani di nuoto e ora ha deciso di voler tornare sul trampolino per provare a fare l’impresa.

Stiamo parlando della tuffatrice azzurra più vincente di sempre, Tania Cagnotto, la quale ha deciso di voler ritornare a fare quello che ha sempre fatto, tuffarsi.

Lo farà da mamma e lo farà insieme alla sua amica e collega Francesca Dellapé anche lei neomamma come Tania. Sarà un spot per tutte le mamme atlete, un messaggio importante per sottolineare che anche con dei figli si può essere sportivi ad alti livelli.

Tania Cagnotto e Francesca Dallapé con la medaglai d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016

Le due campionesse si sono ritrovate dopo due anni e mezzo dalla storica medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e con due tifose d’eccezione: Maya (10 mesi) figlia della Cagnotto e Ludovica (17 mesi) figlia della Dallapé.

 

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Oggi sincro in 4 con le nostre polpettine ❤️❤️

Un post condiviso da Tania Cagnotto (@cagnottotania) in data:

È una sfida importante ma loro due non hanno paura e vogliono provarci. Tania Cagnotto è stata coinvolta dalla sua amica, convinte che si possa realizzare qualcosa di unico.

Non l’avrei mai detto, all’inizio pensavo che fosse una follia ma poi mi sono detta che si poteva fare. È una piccola sfida e se non ci dovessimo riuscire vorrà dire che ci siamo allenate e divertite di nuovo insieme.

L’obiettivo è arrivare a disputare le Olimpiadi di Tokyo 2020, per il 2019 ci saranno una serie di competizioni a cui le due mamme dovranno partecipare: la Coppa Tokyo (che però si disputa a Bolzano) dal 22 al 24 febbraio, gli Assoluti invernali dal 29 al 31 marzo oppure gli Assoluti estivi dal 24 al 26 maggio. La certezza è legata alla presenza nel Grand Prix di Bolzano dal 14 al 16 giugno.

Il vero ostacolo è in casa azzurra e sono le due giovanissime tuffatrici: la ventiquattrenne Elena Bertocchi e la sedicenne Chiara Pellacani, già campionesse d’Europa dal trampolino da tre metri e con un futuro roseo.

Il feeling sembra essere quello di sempre e lo ribadisce anche l’onnipresente Giorgio Cagnotto, papà di Tania. Il cammino per le due mamme è iniziato, ora non resta che vedere cosa sono ancora capaci di fare.

Oggi, 16 ottobre, prendono il via i Mondiali di tiro con l’arco 2017. Dapprima cominceranno le qualificazioni per il compound maschile e femminile e sul tardi avranno luogo anche le qualificazioni dell’arco olimpico maschile.

In attesa di vedere i nostri azzurri in gara, c’è grande curiosità intorno alla prova mixed team che rappresenta la grande novità delle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.

Proprio di qualche mese fa, infatti, è la decisione di inserire anche questa prova all’interno delle gare olimpiche, che da 4 diventano quindi 5.

Ma in cosa consiste esattamente? La prova mixed team è una gara di coppia, dove i partecipanti sono un maschio e una femmina della stessa nazione. In questa competizione mista gli atleti devono gareggiare head-to-head in tutta la partita con il sistema della gara a squadre.

Inserire questa gara all’interno dei Giochi Olimpici ha rappresentato una grande conquista nell’ambiente e lo stesso presidente del tiro con l’arco mondiale, Prof. Ugur Erdener, si è mostrato davvero soddisfatto della novità che vedremo nelle olimpiadi giapponesi. Così si esprime a riguardo:

L’evento della squadra mista si è rivelato un’eccellente aggiunta alla concorrenza internazionale sin dal suo inizio nel 2011 e ringrazio il presidente del CIO Thomas Bach ei miei colleghi del consiglio direttivo per riconoscere il valore porta ai Giochi Olimpici

La World Archery non è l’unica che apprezza il grande cambiamento, perché questa forma di competizione promuove il concetto di uguaglianza fra sessi differenti e già dagli stessi mondiali darà risalto agli atleti in gara, che ne daranno un assaggio in vista delle prossime Olimpiadi.

La concorrenza mista della squadra rispecchia la natura equilibrata dello sport, che riflette la divisione degli uomini e delle donne 50-50 nella competizione di tiro con l’arco alle Olimpiadi e la parità di livello tra i migliori uomini e donne del mondo in concorrenza. Siamo anche incredibilmente eccitati che gli atleti di tiro con l’arco avranno l’opportunità di contestare una quinta medaglia d’oro nel 2020

Non è la prima volta che vediamo la prova mixed team all’interno di una competizione internazionale: prima dei Mondiali di tiro con l’arco, che anche nel 2017 che presenteranno questa gara, si era già visto nei Giochi Olimpici Junior che si sono svolti a Singapore e a Nanjiing.

Programma Mondiali di Tiro con l’arco 16 ottobre

Per vedere gli atleti in gara in questa disciplina nei Mondiali 2017 che prendono il via proprio oggi si dovrà aspettare qualche giorno. Nel frattempo ecco il programma odierno, con gli azzurri in gara:

1 turno: Qualificazioni compound maschile (con Sergio Pagni, Federico Pagnoni, Alberto Simonelli) e femminile (con Marcella Tonioli, Irene Franchini, Sara Ret)

2 turno: Qualificazioni arco olimpico maschile (con Marco Galiazzo, Mauro Nespoli, David Pasqualucci)

Sfortunatamente, non è prevista nessuna diretta Tv per questa competizione.

Amedeo Tonelli ci mostra, con orgoglio e fierezza, dopo una gara estenuante, la sua medaglia d’oro conquistata nella finale dell’arco ricurvo. Battuto il più quotato alla vigilia, lo statunitense Brady Ellison per 61-58. Una grande prova che porta in alto i colori dell’Italia. Ma un momento: medaglia d’oro, podio, inno nazionale. Ci sono nuovamente le Olimpiadi? Facciamo un passo indietro.

Ufficialmente si chiamano World Games (in italiano conosciuti anche come Giochi Mondiali) e in parole povere sono le Olimpiadi degli sport non olimpici. O meglio, di quei sport che “da grandi” sperano di entrare nel circuito ufficiale olimpico.
Un po’ più chiaro adesso? Niente cinque cerchi, niente fiamma olimpica accesa, dunque, ma l’agonismo e la determinazione dei numerosi atleti sono gli stessi. Fino a domenica 30 luglio, ben 110 nazioni si sfidano per la decima edizione dei World Games, in corso a Breslavia (Wrocław), in Polonia.

Nel panorama delle discipline inserite nei Giochi Mondiali c’è spazio per tutti, da quelli spettacolari come paracadutismo o l’aliante acrobatico che invitano gli spettatori ad alzare il naso all’insù o quelli un po’ più strambi come il fistball, il floorball (simil hockey ma senza pattini) o il lacrosse. C’è anche il frisbee, la danza sportiva come la salsa o il latino americano e anche due sport da “bar”, quelli insomma che si fanno tra una sigaretta e un bicchiere. Sì, c’è anche una competizione per il bowling e per il biliardo diviso in carambola a tre sponde, snooker e pool con 9 palle.

Non mancano poi alcune specialità di sport olimpici non inseriti nei calendari a cinque cerchi: prendete, per esempio, il tiro con l’arco con le varianti ricurvo, compound e arco nudo e, come se non bastasse gli organizzatori hanno aggiunto altri quattro sport dimostrativi ovvero il football americano, canottaggio indoor, kickboxing e lo speedway.

Come detto in apertura, tutte le discipline sognano di fare il salto nelle Olimpiadi: in passato ce l’hanno fatta il badminton, il beachvolley, il rugby a sette, il taekwondo e triathlon. I prossimi sport promossi e che vedremo ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 sono il karate e l’arrampicata, alla loro ultima apparizione in Polonia.

I World Games esistono dal 1981 e questa in Polonia è la decima edizione. Dopo Taipei e la Colombia, i Giochi Mondiali tornano così in Europa a dodici anni dall’edizione tedesca di Duisburg, mentre la prossima andrà in scena a Birmingham in Alabama nel 2021.
E sapete qual è la nazione più vincente nella storia degli sport non olimpici? Proprio l’Italia con 137 ori e 394 medaglie complessive.

Aspettiamo la fine di questa edizione per tirare le somme. Insomma, prendete appunti: tra questi sport ci può essere un futuro “olimpico”.