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Dopo l’oro olimpico anche quello mondiale. L’azzurra Diana Bacosi aggiunge un altro titolo alla sua già ricca bacheca, imponendosi nella gara di Skeet donne della rassegna iridata del tiro a volo, conclusasi mercoledì 10 luglio sulle pedane del Tav Concaverde a Lonato.

La Campionessa Olimpica di Rio 2016 ha giganteggiato in casa ed è così riuscita a firmare una doppietta d’antologia, detenendo contemporaneamente il titolo iridato e quello a cinque cerchi. In finale la Bacosi ha dominato, arrivando a giocarsi l’oro con la cinese Meng Wei, battuta per 58-53. Bronzo alla svedese Victoria Larsson con 44. Invece la Bacosi aveva faticato per arrivare fra le prime 6 che hanno disputato la finale, visto che per superare le qualificazioni aveva dovuto disputare uno spareggio, per due posti a disposizione, con la Larsson e con la britannica Amber Hill. Lo ha vinto colpendo 6 piattelli contro i 5 della svedese e i 3 della Hill. Le altre due azzurre Chiara Cainero (oro olimpico a Pechino) e Simona Scocchetti, si sono piazzate 8/a e 9/a. L’Italia del tiro a volo chiude quindi i Mondiali di Lonato 2019 con 3 ori (Double Trap,Mixed Team Skeet e Skeet donne) e 2 argenti (Fossa uomini e Skeet uomini).

Le sue parole, ai microfoni della Fitav, a termine del torneo:

È stata una gara sofferta dal primo all’ultimo piattello. Ho sbagliato l’ultima serie di qualifica e sono stata costretta allo spareggio di ingresso alla finale, però poi mi sono chiusa e finalmente sono salita sul gradino più alto del mondo. Questa medaglia l’ho voluta con tutta me stessa e me la tengo stretta con tanto orgoglio. È un riconoscimento importante che premia i tanti sacrifici fatti ed il tempo che sottraggo a mio figlio, a mio marito ed alla mia famiglia. Il titolo di Campionessa del Mondo è tanto mio quanto loro. La condivido molto volentieri anche con la Federazione e con il Presidente Luciano Rossi, che ci garantisce tutti i mezzi di cui abbiamo bisogno per farci esprimere al meglio, così come anche con l’Esercito Italiano e con gli sponsor, che non mancano mai di supportarmi

È proprio il caso di dirlo: “dalle stelle alle stalle”! Spesso purtroppo le strade che anche grandi campioni nello sport prendono sono davvero inaspettate e ci si ritrova lontanissimi da quei tempi d’oro in cui si è osannati e ammirati.

È il caso di Michael Diamond, il grande campione australiano di tiro a volo che ha vinto l’oro olimpico nella fossa ad Atlanta 1996 e nei Giochi di casa di Sydney 2000. Da allora ne sono cambiate di cose per l’australiano, che oggi si trova coinvolto in situazioni spiacevoli di denunce e processi.

 

Una famiglia sulle spalle da mantenere e un debito di circa 200 mila dollari australiani: ecco il peso che si porta sulle spalle Diamond, che è costretto a prendere una decisione difficile per affrontare questa difficile situazione.

Non ho alternativa e ho deciso di mettere all’asta le medaglie vinte alle Olimpiadi e i cinque ori e i tre argenti conquistati ai Giochi del Commonwealth

Ecco cosa è disposto a fare il campione per sostenere le ingenti spese legali!

Gli errori purtroppo si pagano a caro prezzo, anche se hai un passato da eroe. E così Diamond deve fare i conti con la guida in stato di ebbrezza, le armi nel bagagliaio dell’auto e le varie liti violente anche coi familiari.

Insomma, non si può certo dire che sia vittima delle ingiustizie dello Stato, ma c’è di buono che ha imparato dai suoi errori e sta cercando di risalire la china, pian piano, cominciando proprio dalla vendita dei suoi beni preziosi per poter ricominciare, magari, proprio dalle prossime Olimpiadi di Tokyo del 2020.

Purtroppo la sua storia ha preso una piega piuttosto spiacevole e ha dovuto rinunciare a diverse competizioni importanti, come i Giochi di Rio del 2016, ma la federazione australiana ha promesso di non abbandonarlo, aiutandolo a partecipare alle prossime olimpiadi.

Nel frattempo però bisogna pagare i debiti. Ecco tutta la disperazione di Diamond:

La mia reputazione è stata rovinata e ora non trovo lavoro. Non riesco più a mantenermi e sono disperato, perché non so come pagare l’affitto e le rette della scuola dei miei figli

Nel corso della storia non è il primo (e probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo!) che è stato costretto a vendere i suoi trofei per risollevarsi finanziariamente. Ma c’è anche chi le medaglie le regala, facendo dei gesti davvero apprezzati e rinunciando ad un ricordo prezioso per dare gioia a chi in quel momento ne ha bisogno.

Alcuni nomi? Bebe Vio (impegnata proprio in questi giorni nei Mondiali di scherma paralimpici), Sonny B Williams (rugby), Daniele Garazzo (scherma) sono solo alcuni esempi.

Ecco le loro incredibili storie in questo link.

Tra le vittorie e i successi coronati nel podio dai nostri azzurri non si può non menzionare la grande prova di Diana Bacosi, che è riuscita a portare all’Italia un’altra medaglia d’argento nello skeet mondiale femminile.

Le è toccata forse la sfida più difficile di questa Coppa del Mondo che si è appena conclusa in India, a Nuova Delhi, ma è stata capace di affrontarla a testa alta e con tanta grinta, riuscendo a dare qualche grattacapo perfino alla più grande tiratrice del momento, la sei volte olimpica americana Kimberly Rhode.

Diana Bacosi arriva in finale dopo aver superato la cinese Meng Wei e le americane Caitlin Connor, Dania Vizzi e Chloe Tipple.

Il suo inizio, però, non è certo dei migliori e non rispecchia il talento dell’azzurra, che forse presa dall’ansia per l’importanza della competizione, si lascia andare a diversi errori. Per sua fortuna, la cinese Meng Wei ne commette un numero maggiore e le consente di continuare la corsa verso il titolo.

La paura di non farcela le dà la carica necessaria per sbaragliare tutte le altre avversarie e giungere al duello conclusivo con l’americana Rhode. Entrambe le tiratrici mantengono una concentrazione massima e non agevolano l’avversaria commettendo errori. Un punteggio shock di 56/60 totalizzato a pari merito porta la sfida allo shoot-off per decidere il titolo di campionessa dello skeet mondiale.

Una finalissima al cardiopalma che è stato anche interrotta da qualche fuori programma, come il transito di alcuni animali durante la gara. Lunga e difficile, si è conclusa solamente dopo 22 piattelli, a causa di un errore della nostra azzurra.

Finisce così una sfida degna di due grandissime tiratrici, con Diana Bacosi al secondo posto e con la riconferma dell’americana al primo gradino del podio.

Ma, anche se con un pizzico di rammarico, l’azzurra commenta così il suo risultato: 

Peccato per non aver conquistato la Coppa, ma posso dirmi comunque molto soddisfatta di come ho sparato. Confrontarsi con un talento puro come quello di Kimberly dandole parecchio filo da torcere non è cosa da tutti. Questo mi fa ben sperare per la prossima stagione. Ci sarà il Mondiale in Corea del Sud, che assegnerà le prime carte olimpiche per Tokyo

Per l’azzurra campionessa olimpica a Rio, quindi, un grande trionfo anche a livello personale che la spinge a fare sempre meglio in vista delle prossime competizioni.

Quinto posto, invece, per l’altra connazionale italiana in gara, Simona Scocchetti, che accompagna la Bacosi in finale ma si ferma prima di lei, nonostante un’ottima performances che si è rovinata solo per due errori.

L’Italia, anche se non tutti i suoi partecipanti sono saliti sul podio, può vantare una grandissima presenza di azzurri in finale e ben 6 medaglie conquistate. Confermata la classe dei suoi tiratori ora guarda avanti e chiude soddisfatta questa esperienza di tiro a volo che l’ha vista protagonista nei campi indiani di Nuova Delhi.

Nella Coppa del mondo di tiro a volo 2017 è ancora il tricolore italiano a primeggiare sugli altri paesi. Un altro argento, un altro trofeo: nella finalissima di trap maschile conquista il secondo posto il nostro azzurro Daniele Resca.

La gara si è rivelata molto difficile e combattuta fino alla fine perché il tiratore italiano si è scontrato con avversari davvero temibili: lo spagnolo Alberto Fernandez e il croato Giovanni Cernogoraz.

La concentrazione in gara ha fatto la differenza e un errore di troppo nell’ultimissima sfida ha portato Fernandez in cima al podio e Resca al secondo gradino. Il tiratore croato, invece, guadagna la medaglia di bronzo nonostante una prova perfetta: purtroppo per lui nessuno dei tre commette errori e avendo il minor punteggio deve accontentarsi del terzo posto.

Nella lotta per il primo posto con lo spagnolo, i due contendenti dell’oro riescono a mantenere la gara a livello di parità. Gli errori di Resca, però, portano in vetta il tiratore spagnolo con 48 piattelli colpiti e un nuovo record mondiale da festeggiare.

Con 46 piattelli colpiti Daniele Resca si aggiudica la medaglia d’argento in una coppa del mondo di tiro a volo davvero emozionante per i nostri connazionali in gara, che sono riusciti ad emergere conquistando 2 ori, 3 argenti e un bronzo.

Il carabiniere di Bologna che a settembre è stato incoronato Campione ai Mondiali di Mosca sperava ovviamente di vincere la sfera di cristallo ma si dice comunque soddisfatto di una brillante stagione e delle sue ottime performances recenti. Ecco come commenta questa ultima gara in India:

E’ stata una gara difficile perché in pedana c’erano i migliori tiratori della stagione. La finale è stata molto combattuta, non faceva zero nessuno e restare tra i primi tre non è stato semplice. Sono comunque contentissimo del risultato. Alla mia quarta partecipazione torno finalmente a casa con un Coppa di Cristallo. E’ quella più piccola che viene consegnata a chi si piazza secondo in queste finali, ma per me vale molto. La mia è stata una stagione straordinaria, che si chiude nel migliore dei modi

Gli altri azzurri in gara

E mentre il nostro azzurro si gode il suo secondo posto, l’altro connazionale in gara Giovanni Pellielo deve accontentarsi del quinto posto senza poter, quindi, giocarsi il titolo di campione. Un doppio errore gli è costato molto caro e non gli ha permesso di andare oltre per conquistare l’oro.

Una gara ancora più deludente, invece, per Simone D’Ambrosio che si è giocato la sua qualificazione allo shoot-off contro Fernandez ed Heading, ma a causa di un errore non conquista il diritto di accedere alla finale. Chiude la competizione mondiale al settimo posto.

L’ultimo giorno di finalissime lasciano ancora sognare l’Italia: un grande successo che dimostra quanto sia forte il talento degli azzurri nel tiro a volo. E così anche questa competizione mondiale di tiro a volo si è conclusa definitivamente con un ottimo risultato da parte dei nostri azzurri che hanno lasciato un segno indelebile nel medagliere.

Ancora una volta gli italiani si rendono protagonisti della finale di Coppa del Mondo di tiro a volo 2017 che si sta disputando in India a Nuova Delhi.

Dopo l’oro conquistato nello skeet mondiale da Riccardo Filippelli e l’argento della coppia Jessica Rossi e Giovanni Pellielo nel trap misto, nella giornata di ieri l’Italia si aggiudica anche un bronzo.

Nella finalissima di double trap l’azzurro Davide Gasparini conquista il terzo posto con un punteggio di 56/60.

Nonostante non fosse tra i favoriti è riuscito a farsi largo tra i suoi avversari e salire sul podio insieme al primo classificato, il cinese Binyuan Hu e al secondo, l’indonesiano Sangra Dahiya.

La gara è stata davvero combattuta tra tutti e tre i contendenti: altissima concentrazione e tiri molto precisi senza margine di errore. Insomma, sono stati i punteggi a decretare il vincitore con 60 piattelli, portando al collo del tiratore cinese la medaglia d’oro.

Ma Gasparini è soddisfatto: ha fatto un’ottima gara e ha conquistato un altro titolo importante per l’Italia. Ecco le sue parole di trionfo:

Ho sparato bene e sono soddisfatto. E’ stata una stagione impegnativa, sia dal punto di vista tecnico sia da quello mentale. Siamo stati condizionati dalla decisione della Issf di eliminare la nostra gara dal programma olimpico (a beneficio della gara di Trap a coppie miste n.d.r.) e non è stato semplice mantenere la concentrazione e andare avanti. Questo risultato lo dedico a me, al ct nostro ct Mirco Cenci e ai miei compagni

Grande sfortuna, invece, per l’altro connazionale in gara, Daniele di Spigno. Purtroppo la sua corsa verso la finale viene bruscamente interrotta alle qualificazioni, con l’eliminazione a causa di un punteggio piuttosto basso. Una grande delusione e un certo rammarico per non essere riuscito a giocarsi la finale per soli due punti. Si qualifica, infatti, solo all’ottavo posto e non è sufficiente per continuare la gara.

Gioisce comunque per il risultato conseguito da Gasparini, che porta un altro trofeo direttamente dall’India al nostro paese.

Nella giornata odierna si stanno disputando le finalissime di skeet mondiale femminile e tutta l’Italia fa il tifo per le azzurre Alessia Iezzi, grande favorita, e Jessica Rossi.

La coppa di tiro a volo 2017 si sta rivelando per l’Italia un grande palcoscenico per far vedere al mondo il talento dei tiratori azzurri, che stanno conquistando posizioni più o meno importanti, mantenendo una presenza fissa sul podio.

Ancora due giorni per continuare a sognare e magari portare a casa altri titoli iridati, con le ultime finalissime in gara fino a domani.

È proprio lui, il tiratore di Pistoia, il grande campione del mondo nello skeet 2017: Filippelli Riccardo.

Contro tutti i pronostici che vedevano favorito il suo compagno Gabriele Rossetti, già vincitore delle Olimpiadi di Rio 2016, riesce a battere tutti e imporsi primo vincendo la medaglia d’oro.

La Coppa del Mondo di tiro a volo 2017 che si sta disputando in India in questi giorni ieri ha proclamato vincitore nello skeet mondiale maschile il nostro azzurro Filippelli, che ha compiuto anche un’altra impresa storica. Con il suo punteggio, infatti, ha anche siglato il nuovo record mondiale di specialità.

Un risultato che permette al giovane italiano di prendersi la sua rivincita, dopo la bruciante delusione dovuta alla mancata convocazione alle Olimpiadi di Rio. È stata l’ultima gara che ha fatto la differenza e ha portato il tiratore di Pistoia proprio in cima al podio.

L’unico errore nel quarto piattello della prima pedana, contro i due sbagli del campione olimpico Rossetti, non è servito a impedirgli di andare dritto verso il primo posto nella lotta contro l’inglese Ben Llewellin, dopo aver battuto l’avversario Federico Gil, che si qualifica al terzo posto. 

Dopo l’iniziale pareggio si è dovuto ricorrere allo shoot-off per decretare il campione del mondo. I due tiratori hanno fatto una gara perfetta, concentrati sull’obiettivo e determinati a non fare errori e agevolare l’avversario. Ma proprio all’ultimo è l’inglese a fare uno sbaglio nel terzo piattello che gli costa la medaglia d’oro e Filippelli diventa il nuovo Campione.

Con 60 piattelli colpiti senza sbagliare un colpo Filippelli regala la Coppa del Mondo al suo paese, soddisfatto e orgoglioso per aver raggiunto un tale risultato facendo una gara straordinaria.

Ecco come commenta la sua performances e il trofeo:

E’ stata una bellissima gara, che ho interpretato bene fin dall’inizio. Ho affrontato la finale con la consapevolezza con non era possibile sbagliare. Mi sono chiuso ed ho pensato solo al bersaglio tenendo il fucile ben saldo al viso. Ringrazio chi mi sostiene quotidianamente, la Federazione che ci segue in tutto, il Gruppo Sportivo dell’Esercito che mi permette di continuare a fare questo meraviglioso sport ed i miei sponsor. Questa Coppa di Cristallo è anche loro

Il connazionale Gabriele Rossetti si è classificato al quinto posto, a causa di qualche errore di troppo che ha pregiudicato l’intera gara e la corsa verso il titolo.

La Coppa del Mondo di skeet maschile a Nuova Delhi fa trionfare dunque l’Italia, ma non è detto che questa competizione mondiale non regali altre soddisfazioni. Fino al 29 ottobre è tempo di finali e altri azzurri sono in corsa per conquistare la medaglia d’oro.

Oggi è la volta delle finali di double trap e i nostri azzurri in gara sono Daniele di Spigno e Davide Gasparini.

Dopo l’argento conquistato dalla coppia Jessica Rossi e Giovanni Pellielo nel trap misto e l’oro di Filippelli nello skeet, adesso i riflettori sono puntati verso questa nuova gara che sarà disputata in mattinata.

E’ ufficialmente iniziato il count down per l’ultimo appuntamento della stagione agonistica internazionale di Tiro a Volo, la Finale di Coppa del Mondo in programma a New Delhi (IND) dal 23 al 29 ottobre 2017. I primi a partire alla volta dell’India saranno gli specialisti di Trap del Direttore Tecnico Albano Pera, che lasceranno l’Italia venerdì 20 ottobre.

Per preparare al meglio i sei qualificati il Tecnico toscano li ha radunati al Tav Montecatini Terme fino a domani, mercoledì 18 ottobre. A capitanare il gruppo sarà Giovanni Pellielo, quattro volte Campione del Mondo e quattro volte medagliato olimpico. Il vercellese delle Fiamme Azzurre è alla sua ventunesima presenza nella gara che assegna la prestigiosa Coppa di Cristallo ed in bacheca ne ha già sette, oltre a sei argenti e due bronzi. In pratica sono solo sei le edizioni in cui il fuoriclasse azzurro non ha centrato il podio.

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Con lui in gara nella classifica maschile ci saranno anche Daniele Resca (Carabinieri) di Pieve di Cento (BO), qualificato alla sua terza Finale grazie al Titolo Iridato conquistato a settembre a Mosca (RUS), ed il debuttante Simone D’Ambrosio (Fiamme Oro), ventenne di Crispano (NA), che ha meritato il diritto di partecipazione vincendo la 1ª Prova di Coppa del Mondo di quest’anno proprio nella capitale indiana.

Al femminile la nostra coppia d’assalto sarà formata da Jessica Rossi e Alessia Iezzi. Per la poliziotta di Crevalcore (BO), Campionessa Olimpica a Londra 2012 e tre volte Campionessa del Mondo, il 2017 ha segnato il ritorno sul podio dopo un periodo di assenza e la vittoria al Mondiale di Mosca le è valsa il pass per la sua sesta partecipazione ad una Finale. Per ora nel suo palma res ci sono già una Coppa di Cristallo, conquistata nel 2011 ad Al Ain (UAE) e due argenti. Per la Iezzi, carabiniera di Manoppello (PE), qualificata grazie al quarto posto centrato nella 3ª Prova di Coppa di Acapulco (MEX), questa sarà le seconda partecipazione consecutiva (la prima nel 2016 a Roma, ndr).

Sesto azzurro in gara sarà Valerio Grazini (Carabinieri) di Viterbo, qualificato alla prima Finale di Coppa del Mondo del Mixed Team insieme ad Alessia Iezzi. Con loro nella gara a squadre anche il Team formato da Giovanni Pellielo e Jessica Rossi. Proprio alle Coppie Miste spetterà l’onere dell’apertura. La loro gara ci sarà martedì 24 ottobre e la finale è prevista per le 11.30 italiane, mentre quelle individuali ci saranno sabato 28 e domenica 29 ottobre.

“Ho deciso di preparare la squadra con un raduno pre partenza per aiutare i miei ragazzi e le mie ragazze a mantenere alta la tensione – ci ha spiegato Pera – Veniamo da una stagione molto impegnativa. Soprattutto il Mondiale, da cui siamo tornati con un bel bottino di medaglie, ha rappresentato un grande sforzo, sia fisico sia mentale. La Finale di Coppa del Mondo è una gara atipica e raggruppa tutti i migliori tiratori della stagione, quindi è di per se ma gara complicata. Quella in India lo sarà in maniera particolare per il calendario che ci vedrà protagonisti nel primo giorno con le due squadre del Mixed Team e negli ultimi due con le gare individuali. Per quelli che spareranno in entrambe le gara sarà impegnativo mantenere la concentrazione per tutto il periodo. Noi ce la metteremo tutta e, come di consueto, partiamo con la ferma intenzione di fare del nostro meglio e di vincere. Il 29 sera tireremo le somme e vedremo cosa saremo riusciti a fare”.

«Avete lasciato qualche medaglia agli avversari?!», chiede ironicamente un utente sulla pagina Facebook della Federazione italiana Tiro a volo. Sorride la Nazionale e mostra con orgoglio le tante medaglie conquistante in questo Mondiale disputato in Russia e appena concluso.
Se nei giorni passati, tra Senior e Junior, sono fioccate medaglie d’oro (ricordiamo su tutti Jessica Rossi, Daniele Resca e Maria Lucia Palmitesssa), anche in prossimità del gong finale, l’Italia piazza altri due colpi d’assoluto prestigio.

Dalla Russia arriva una conferma prima di equivoci: Gabriele Rossetti è sempre il numero uno del mondo nello Skeet. Lo era un anno fa dopo la vittoria alle Olimpiadi di Rio e si è riconfermato al Fox Lodge della capitale russa con la conquista del titolo iridato del 2017. Un titolo individuale che è ulteriormente impreziosito da un perfetto oro a squadre in collaborazione con Tammaro Cassandro e Riccardo Filippelli.
Gabriele Rossetti ha affrontato il Mondiale russo con la consapevolezza di essere al top della preparazione e lo ha voluto ribadire componendo un perfetto percorso di approccio alla finale. L’azzurro di Ponte Buggianese ha conquistato l’accesso al sestetto dei duellanti da primo della classe con un solidissimo 123/125 che nessun altro dei fuoriclasse in gara a Mosca aveva saputo imitare. In finale, dopo che il cipriota Achilleos è rimasto fuori dalla corsa al titolo e si è classificato terzo, l’ostacolo tra Gabriele e la vittoria iridata è stato soltanto la rivelazione tedesca Vincent Haaga, battuto per 54 a 52.

Ma non è tutto perché la spedizione russa si conclude con un’altra medaglia: bronzo nello skeet misto conquistato da Tammaro Cassandro e Katiuscia Spada, bravissimi a restare sempre coi primi e a strappare alla Cina l’ultimo gradino del podio, alle spalle di Russia e
Usa. Mentre tutti si aspettavano il colpaccio della coppia formata dai campioni olimpici Gabriele Rossetti e Diana Bacosi, gli applausi, invece, se li sono presi Cassandro e Spada, lui ventiquattrenne campano nipote di Ennio Falco, oro ad Atlanta e mito dello skeet, lei trentasei anni, umbra di una famiglia di tiratori, entrambi cresciuti a pane e piattelli e fame di vittoria che li ha portati a vincere una medaglia di bronzo che vale oro.

Sono in corso, in questi giorni, i Mondiali di Tiro a volo in Russia, 37esima edizione iridata.
Ultimi colpi ancora in canna per gli atleti, ma sulle pedane Mondiali del Foxlodge Shooting Range di Mosca, per i colori azzurri, le emozioni non sono di certo mancate.

Jessica Rossi torna a dominare il Trap femminile e si mette al collo, con classe e coraggio da fuoriclasse, il terzo titolo iridato della carriera. Dopo tre serie di qualifica chiuse con l’ottimo punteggio di 73 su 75, la poliziotta di Crevalcore ha raccolto tutta la concentrazione e le energie per affrontare la manche decisiva al meglio.
Ad attenderla sul campo di finale tiratrici del calibro della Campionessa Olimpica di Rio 2016, Catherine Skinner, e della due volte medaglia d’argento olimpica, Zuzana Stefecekova (Pechino 2008 e Londra 2012). Ed è proprio con queste due tiratrici che l’olimpionica di Londra 2012 si è giocata le medaglie in palio, mettendole in riga, una dopo l’altra. Dopo quello di Maribor nel 2009 e quelli di Lima del 2013, questo è il terzo titolo iridato per lei.

Ma il Trap parla ancora italiano, anzi emiliano: dopo l’oro di Jessica Rossi, medaglia preziosa anche per Daniele Resca, classe 1986 di Pieve di Cento, conquista l’oro con una finale da brividi. Meritatosi il pass per il round decisivo con un ottimo 122/125, il talentuoso carabiniere solo nello scontro finale con l’inglese Edward Ling, medaglia di Bronzo lo scorso anno a Rio, ha dato qualche cenno di cedimento, ma si è ripreso immediatamente ed ha regolato il britannico con 42 a 40.

Gioie tra i Senior, dunque, ma grandissimi sorrisi anche nella categoria Junior perché nella finale femminile, il tricolore invade il podio. A diplomarsi Campionessa del Mondo è stata Maria Lucia Palmitesssa, diciottenne di Monopoli, provincia di Bari, che dopo il bronzo nell’Europeo Juniores dello scorso anno a Lonato, ha confermato di avere nelle canne risultati importanti. Poco meno di un mese fa, infatti, la portacolori delle Fiamme Oro era salita sul secondo gradino del podio della Coppa del Mondo Juniores di Porpetto, iniziando la rincorsa che oggi l’ha portata fino alla vetta.

Sul podio anche Diana Ghilarducci. Dopo uno spareggio di ingresso alla finale con il punteggio di 65/75, la viareggina del Gruppo Sportivo dei Carabinieri ha messo nel suo mirino il podio e con 26/40 si è assicurata il bronzo. Ma le emozioni non finiscono per le due atlete perché, assieme a Greta Luppi di Crevalcore, undicesima con 64, è arrivato anche l’oro ed il titolo di Campionesse del Mondo a squadre con il totale di 200/225, davanti alle padrone di casa russe ed alle statunitensi, rispettivamente argento con 191 e bronzo con 187.

Medaglia d’argento, invece, per Matteo Marongiu nella categoria Junior. Dopo essersi qualificato alla finale con il punteggio di 117 su 125, il diciassettenne di Sassari è arrivato a contendersi il titolo iridato con il francese Clement Bourgue negli ultimi 10 piattelli della serie decisiva.
Pur mantenendo una pressione costante sull’avversario, l’azzurrino non è riuscito a recuperare tutto lo svantaggio accumulato nelle prime fasi e con lo score finale di 43 a 42 si è dovuto accontentare dell’argento. Per lui, già medaglia d’argento all’Europeo di Lonato 2016, è comunque una gran bella soddisfazione che lo conferma tra le giovai promesse di questa specialità.

Sono in corso, in questi giorni, i Mondiali di Tiro a volo in Russia, 37esima edizione iridata.
Ultimi colpi ancora in canna per gli atleti, ma sulle pedane Mondiali del Foxlodge Shooting Range di Mosca, per i colori azzurri, le emozioni non sono di certo mancate.

Jessica Rossi torna a dominare il Trap femminile e si mette al collo, con classe e coraggio da fuoriclasse, il terzo titolo iridato della carriera. Dopo tre serie di qualifica chiuse con l’ottimo punteggio di 73 su 75, la poliziotta di Crevalcore ha raccolto tutta la concentrazione e le energie per affrontare la manche decisiva al meglio.
Ad attenderla sul campo di finale tiratrici del calibro della Campionessa Olimpica di Rio 2016, Catherine Skinner, e della due volte medaglia d’argento olimpica, Zuzana Stefecekova (Pechino 2008 e Londra 2012). Ed è proprio con queste due tiratrici che l’olimpionica di Londra 2012 si è giocata le medaglie in palio, mettendole in riga, una dopo l’altra. Dopo quello di Maribor nel 2009 e quelli di Lima del 2013, questo è il terzo titolo iridato per lei.

Ma il Trap parla ancora italiano, anzi emiliano: dopo l’oro di Jessica Rossi, medaglia preziosa anche per Daniele Resca, classe 1986 di Pieve di Cento, conquista l’oro con una finale da brividi. Meritatosi il pass per il round decisivo con un ottimo 122/125, il talentuoso carabiniere solo nello scontro finale con l’inglese Edward Ling, medaglia di Bronzo lo scorso anno a Rio, ha dato qualche cenno di cedimento, ma si è ripreso immediatamente ed ha regolato il britannico con 42 a 40.

Gioie tra i Senior, dunque, ma grandissimi sorrisi anche nella categoria Junior perché nella finale femminile, il tricolore invade il podio. A diplomarsi Campionessa del Mondo è stata Maria Lucia Palmitesssa, diciottenne di Monopoli, provincia di Bari, che dopo il bronzo nell’Europeo Juniores dello scorso anno a Lonato, ha confermato di avere nelle canne risultati importanti. Poco meno di un mese fa, infatti, la portacolori delle Fiamme Oro era salita sul secondo gradino del podio della Coppa del Mondo Juniores di Porpetto, iniziando la rincorsa che oggi l’ha portata fino alla vetta.

Sul podio anche Diana Ghilarducci. Dopo uno spareggio di ingresso alla finale con il punteggio di 65/75, la viareggina del Gruppo Sportivo dei Carabinieri ha messo nel suo mirino il podio e con 26/40 si è assicurata il bronzo. Ma le emozioni non finiscono per le due atlete perché, assieme a Greta Luppi di Crevalcore, undicesima con 64, è arrivato anche l’oro ed il titolo di Campionesse del Mondo a squadre con il totale di 200/225, davanti alle padrone di casa russe ed alle statunitensi, rispettivamente argento con 191 e bronzo con 187.

Medaglia d’argento, invece, per Matteo Marongiu nella categoria Junior. Dopo essersi qualificato alla finale con il punteggio di 117 su 125, il diciassettenne di Sassari è arrivato a contendersi il titolo iridato con il francese Clement Bourgue negli ultimi 10 piattelli della serie decisiva.
Pur mantenendo una pressione costante sull’avversario, l’azzurrino non è riuscito a recuperare tutto lo svantaggio accumulato nelle prime fasi e con lo score finale di 43 a 42 si è dovuto accontentare dell’argento. Per lui, già medaglia d’argento all’Europeo di Lonato 2016, è comunque una gran bella soddisfazione che lo conferma tra le giovai promesse di questa specialità.