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Il suo soprannome è Filippa proprio come il beniamino di cui è fan sfegatata: Filippo Inzaghi. Lei si chiama Ni-Min vive a Shanghai e ha macinato migliaia di chilometri per salutare il suo mito, l’allenatore del Bologna. O meglio, ex-allenatore perché nella giornata di lunedì 28 gennaio, Inzaghi è stato esonerato dopo la pesante sconfitta per 4-0 subita contro il Frosinone.

Tempismo davvero notevole, quello di Ni-Min che si è presentata al centro allenamenti di Casteldebole per scattare una foto assieme a Inzaghi e ha scoperto la rottura del rapporto tra l’ex giocatore del Milan e la società emiliana. E dire pure che la cinese era sotto l’ombra delle Due Torri da quattro giorni, s’è vista pure la brutta partita allo stadio Dall’Ara pur di aumentare la collezione di cimeli a tema “SuperPippo” tra foto, autografi e calendari.

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Ai giornalisti fa vedere i video di qualche incontro passato come quello dell’anno scorso quando era ancora sulla panchina del Venezia, ma a questo giro, la sua giornata tutta speranzosa e positiva si è trasformata in una mattinata infelice.  Un incubo che unisce la tifosa e Inzaghi: entrambi hanno perso il sorriso.

La storia di Ni-Min ricorda un episodio altrettanto rocambolesco vissuto nel 2012 da un giornalista giapponese, Daisuke Nakajima, esperto di calcio scozzese per aver seguito, per diversi anni, le gesta del mito nipponico Shunsuke Nakamura nel Celtic. Lui, però, era tifoso dei rivali protestanti, i Rangers che in quegli anni, dopo il fallimento, era scesi nei bassi fondi della piramide calcistica scozzese.

Nakajima non aveva smarrito l’entusiasmo e quando gli si presentò l’opportunità di assistere a un match dal vivo, si imbarcò sull’aereo in direzione Scozia, precisamente a Elgin, città dove si sarebbe svolta la partita. Ben 10mila chilometri, 14 ore di viaggio in aereo e circa cinque in treno, poi l’amara scoperta: il match tra Elgin e Rangers era stato annullato.

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Il motivo? Il presidente dell’Elgin City, fiutando affari e soldi facili per un partita di così altro prestigio nonostante fosse in terza divisione, aveva deciso non solo di alzare i prezzi dei singoli biglietti, ma di venderne molti di più della capienza massimo dello stadio. La polizia, dunque, per motivi di sicurezza aveva deciso di chiudere i cancelli dello Borough Briggs e rinviare la partita.

Ma c’è un lieto fine, se così si può dire, per Daisuke Nakajima (e chissà magari si concretizza anche a Ni-Min): i dirigenti del Rangers, venuti a conoscenza dell’assurda disavventura, l’hanno invitato a partecipare ad un tour all’interno della sala trofei dell’Ibrox Stadium.

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“Love is in the air” cantava John Paul Young alla fine degli anni ’70. L’amore è nell’aria, magari svolazza leggero all’interno di una torçida calorosa, tra un coro e un’esultanza. Nello stadio del Corinthians.
Perché oltre alla passione che unisce due tifosi, ci può anche scappare un autentico colpo di fulmine. Ma cosa succede se, da imbranato, riesci solo a strappare il nome della persona per cui ti sei preso una cotta senza chiederle un numero di telefono o un modo per rivederlo in futuro?

Dominique, la tifosa che si è invaghita di un altro supporter, deve averci pensato molto e, tremendamente combattuta e desiderosa di rincontrare quel ragazzo, ha direttamente contattato la squadra brasiliana. Così il Corinthians per un momento, ha svestito i panni di club calcistico per indossare quelli di Cupido:

 

La donna ha inoltrato un video-appello al club brasiliano che a sua volta ha deciso di pubblicarlo sul proprio account Twitter lanciando l’hashtag #CadêORaphael. Di questo ragazzo, infatti, si sa sol il nome, Raphael per l’appunto, ma Dominique non si rassegna:

E’ molto difficile trovare una persona di cui sai solo il nome. Il suo sorriso mi ha incantata quanto il tatuaggio sul suo braccio

Dominique ha anche aggiunto di essere tifosa del Corinthians sin da bambina quando andava allo stadio con suo padre prima e suo patrigno dopo, ma che ultimamente, per questioni economiche, non sempre riesce ad andarci.

 

Oltre al club paulista anche il profilo social dello stadio e altre emittenti stanno retwittando il messaggio per aiutare la ragazza a trovare il suo amore.
Perché, in fondo, il calcio è amore e lo dice anche la scienza: alcuni ricercatori dell’università di Coimbra, in Portogallo, hanno infatti affermato che quando guardiamo una partita della nostra squadra del cuore, si mettono in moto le stesse aree del cervello che regolano il funzionamento dell’amore.

Per Dominique, dunque, una doppia storia d’amore! Attendiamo nuove puntate….