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Il 29 settembre è uscito in esclusiva in Italia il gioco di calcio più venduto e amato del mondo: FIFA 18.

Un gioco che ogni anno si migliora graficamente e per giocabilità. Un game che appassiona grandi e piccoli e che più viene sviluppato e più si avvicina alla realtà.

Quest’anno, inoltre, sono state inserite icone leggendarie del calcio mondiale. Campioni come Maradona, Pelé, Ronaldo e tanti tanti altri. Tuttavia in un modo o nell’altro ci sarà l’occasione da parte dell’utente di provare a usare campioni di altri tempi.

Ma facciamo un passo indietro, agli anni ’70. In quell’epoca, c’è da sottolineare che esistevano già i videogames, però certo non perfezionati come ora , e senza un vero e proprio gioco di calcio.
Esisteva però il gioco del Subbuteo, molto più famoso dei videogames e in commercio dal 1947 e che quest’anno compie proprio 70 anni. Un gioco da tavolo che accomuna piccoli e grandi e che fa rivivere su un vero campo di gioco gli schemi e la tattica calcistica.

Nel 1970 al Mondiale del Messico, fu realizzata la prima versione del “Subbuteo Mondiale”. Tale versione arrivò persino in Italia alla bella cifra di 10mila lire. In quella specifica creazione, il Subbuteo conteneva le squadre Brasile, Germania, Inghilterra e proprio l’Italia. Si optò per queste squadre perché le più mediatiche: il Brasile era la squadra da battere con il gioiello Pelél’Inghilterra e la Germania, rispettivamente campione e vicecampione del mondo ’66 e l’Italia che era comunque una nazionale dalla cultura calcistica e con due coppe Rimet in bacheca.

Nella famosa scatola erano presenti anche due palloncini di plastica bianchi e marroni, un tappeto di panno verde come campo, le porte, l’arbitro, i segnalinee e una lillipuziana riproduzione della storica Coppa Rimet.

Ora le cose sono un po’ cambiate, tuttavia l’uso del Subbuteo, nonostante la presenza ingombrante delle console da gioco, ha resistito, tanto che puntualmente vengono organizzati tornei a livello nazionale e internazionale.