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Con Roma-Virtus Entella, in programma lunedì 14 gennaio alle 21 allo Stadio Olimpico di Roma, si chiudono gli ottavi di finale di Coppa Italia. La vincente andrà a giocare i quarti di finale contro la Fiorentina, che domenica ha eliminato il Torino per 2-0 con doppietta di Chiesa nel finale. Per la Roma è l’esordio stagionale in coppa mentre la Virtus Entella, la squadra di Chiavari che gioca in Serie C, è arrivata fin qui dopo aver eliminato nei turni precedenti Siena, Salernitana e il Genoa nel derby ligure.

E’ senza dubbio la partita dell’anno per l’Entella che si ritroverà sotto le luci del maestoso Stadio Olimpico e per tutto il periodo d’avvicinamento, la società ha deciso di sfruttare con grande spirito d’ironia i social con una serie di curiosità che hanno creato tanta simpatia attorno al club e a una sfida che, sulla carta, sembrerebbe proibitiva.

Una serie di sfide a distanza, paragoni “imparagonabili”, un countdown tutto speciale soprattutto su Twitter con delle grafiche e dei numeri che hanno provato a ridurre la distanza storica tra Roma e Chiavari. Così si va dal numero abitanti di Roma e Chiavari (2.873 milioni contro 27.429) all’incredibile differenza tra i gol segnati dalla bandiera Francesco Totti nella Roma e quelli di tutto l’Entella in Serie B (308 contro i 183), passando per il paragone azzardato tra le diverse capienze degli impianti sportivi (72.698 posti dell’Olimpico contro i 5.535 posti dello Stadio Comunale di Chiavari, 13 volte più piccolo) fino alle presenze in Serie A degli attuali giocatori delle due squadre (mismatch eloquente tra 2481 e 89).

Poi, l’ultimo esilarante tweet, postato domenica, su due momenti celebri e folkloristici con una punta di differenza: «A ciascuno i suoi tifosi. Per festeggiare lo scudetto della Roma si spogliò la mitica Ferilli, e chi se la dimentica. L’Entella, invece, in occasione della promozione in serie B, ebbe in regalo un DJ set bollente del suo più affezionato meccanico, un mito anche lui!»

Complimenti ai media manager della Virtus Entella. Loro, almeno sui social, hanno già vinto.

Probabili formazioni di Roma-Virtus Entella

Roma (4-2-3-1) Olsen; Santon, Fazio, Jesus, Kolarov; Cristante, Pellegrini; Under, Pastore, Perotti; Dzeko

Virtus Entella (4-3-1-2) Paroni; Belli, Pellizzer, Baroni, Crialese; Eramo, Paolucci, Nizzetto; Adorjan; Mota, Mancosu

Qui le quote Replatz sulla partita

 

«Mi mancherai», poi la firma. Totti, 10. L’ultimo dieci di un’era calcistica al tramonto. L’ha scritto con un pennarello blu su un pallone da calciare in curva Sud. Un pallone dalle sfumature arancioni e viola, ipermoderno, stiloso, impensabile se immaginiamo il pallone di cuoio tutto bianco scaraventato in rete di sinistro, contro il Foggia, il 4 settembre 1994. Allo stadio Olimpico, fu il primo gol di Francesco Totti con la Roma.
Aveva esordito l’anno prima, nel 1993, e domenica 28 maggio ha concluso la vita sul rettangolo verde. Dopo un quarto di secolo con un’unica maglia.

Toccanti, profondi ed eterni sono stati gli istanti che hanno preceduto il lancio di Totti, sotto la sua curva, della palla da lui firmata: la guardava con occhi lucidi e teneri, l’ultimo tiro nel suo stadio, rivolto a chi tanto l’ha amato, incondizionatamente.
Sono passati allenatori, presidenti, tanti calciatori e tanta fantasia, la Roma ha traversato stagioni negative, altre pessime, altre trionfanti. Tante variabili e una sola certezza: «Entra Totti e ci cambia la partita, ci fa tornare il sorriso».

Quel pallone Totti l’ha calciato senza guardare, stracolmo di sentimenti.
Tra mille anime che all’unisono hanno alzato le braccia la cielo per ricevere il dono, Thomas Lintozzi è stato il più fortunato. E da oggi anche il più invidiato. L’ha afferrato, tenuto stretto con la forza, mentre attorno si creava la tipica ressa. Lui, tifoso giallorosso di curva di 26 anni, ha il compito di conversare quello che diventerà un cimelio storico a tutti gli effetti:

Non lo lascio neanche per dormi’ e non me ne separerò mai, neanche per tutte le offerte che mi stanno arrivando

E’ il commento riportato dalla Gazzetta dello Sport. E’ tra le sue braccia, lo coccola, non se ne separa come Linus con la sua copertina. Arrivano offerte, si sparano prezzi assurdi, ma niente, lui non ci pensa minimamente:

Per me è sacro. Sono un ragazzo di curva, innamorato della Roma e quindi di Totti, sono passato dalle lacrime del giro di campo alla gioia di stringere forte questo pallone. L’ho amato da quando andavo all’asilo, per me il calcio è stato lui, lo ringrazierò tutta la vita per quello che ha dato alla gente e, soprattutto, in questo caso a me

Anche questa è eterna fedeltà come quella dimostrata per oltre 25 anni dal capitano Totti. La stessa che il popolo romanista riserverà nei secoli dei secoli all’ultima bandiera del calcio.

L’appuntamento con il Golden Gala è per giovedì 8 giugno (ore 20) allo Stadio Olimpico per l’edizione numero 37 del meeting internazionale di atletica leggera in Italia, quarta tappa della IAAF Diamond League 2017.

Oggi a Roma in occasione della conferenza stampa dell’evento sono stati annunciati 17 ori olimpici (10 di Rio 2016), 44 iridati (11 in carica, compresi 20 indoor) e 58 europei (10 in carica, 23 indoor).

L’elenco del cast comprende 36 medaglie di Rio 2016, con i podi al completo di ben quattro specialità: giavellotto maschile, alto, asta e triplo femminili. “Il Golden Gala quest’anno segna anche il rientro di due grandi atleti russi – ha detto il presidente della Fidal Alfio Giomi – l’ostacolista Sergey Shubenkov e la saltatrice in alto Mariya Kuchina, entrambi campioni mondiali in carica. Un messaggio importante. Mi auguro che il Golden Gala potrà mostrare a tanti spettatori il volto bello di un’Italia che cresce”. In gara Fabrizio Donato, Andrew Howe, Alessia Trost e il 18enne Filippo Tortu per la prima volta nel palcoscenico dei grandi sui 200 metri.

“L’atletica è alla base di tutto – la riflessione del presidente del Coni Giovanni Malagò – e ci attende un quadriennio chiave, per raccogliere risultati in progressione da qui al 2020. Una sfida complicata, ma siamo consci delle responsabilità e vogliamo prendercele insieme”.

Stelle tra le stelle, attesi in pista al Golden Gala tre primatisti del mondo: lo statunitense Aries Merritt (110hs) e al femminile le etiopi Genzebe Dibaba (1500) e Almaz Ayana (10.000) che all’Olimpico saranno entrambe in gara sui 5000 metri. Justin Gatlin va a caccia del quinto successo consecutivo nei 100. Altro big della velocità pronto a sbarcare nella Capitale è Andre De Grasse che a Rio ha conquistato la bellezza di tre medaglie: argento nei 200 metri, bronzo nei 100 e nella staffetta 4×100. Gotha nel giavellotto con l’olimpionico tedesco Thomas Röhler.