Tag

spareggi mondiali

Browsing

Al fischio finale del turco Cakir Giampiero Ventura guarda avanti, alla gara di ritorno di lunedì e ai novanta minuti in cui l’Italia si giocherà le ultime chance di poter volare a giugno in Russia. Resta il rammarico per una partita decisa da una deviazione di De Rossi in una delle pochissime occasioni concesse agli svedesi:

“Ora dobbiamo solo vincere, dobbiamo ribaltare a Milano un risultato non corretto. San Siro ci deve prendere per mano, come noi dobbiamo prendere per mano San Siro”.  La sconfitta è immeritata – dichiara Ventura – loro non hanno fatto nemmeno un tiro in porta verso Buffon, noi abbiamo avuto delle occasioni e abbiamo preso un palo. Il pari era il minimo a cui potevamo ambire per quanto visto, ma non è una giustificazione”.

Il Ct non ha gradito il gioco duro degli svedesi, che hanno chiuso il match con un solo cartellino giallo, quello sventolato da Cakir dopo due minuti all’indirizzo di Berg “Spero che a Milano concedano a noi quello che hanno concesso a loro, in una partita con una posta in palio così alta serviva più attenzione”.

italia

Ventura, che lunedì non potrà contare sullo squalificato Verratti, preannuncia che cambierà qualcosa nel match di ritorno:

“Sicuramente la velocità di trasmissione della palla può essere migliorata e contestualmente migliorerebbe anche il gioco. Loro hanno una fisicità importante, mandavano la palla da una parte all’altra del campo: lo sapevamo e sotto questo aspetto abbiamo sofferto un po’, ma non abbiamo concesso assolutamente niente. Lunedì conteranno la testa e la voglia di ribaltare questo risultato, spero con l’aiuto del pubblico e con un po’ più di correttezza nella gestione della partita”.

Anche Marco Parolo è già proiettato al match di lunedì:

“E’ stata una partita sporca, decisa da un tiro deviato. Spesso anche gli episodi ti possono condannare. C’è rabbia, vogliamo ribaltare il risultato. Servirà la partita della vita – avverte – ora vogliamo cancellare questa perché l’Italia deve per forza andare ai Mondiali”.

C’era Ibra, nel 2004 in Portogallo, quando il 2-2 di Svezia-Danimarca eliminò l’Italia di Trapattoni, un “biscotto” mai digerito dagli azzurri. “Nella mia mentalità una cosa del genere non esiste, chi mi conosce sa che non accetto queste cose”, assicura Ibra che ha aggiunto: “La verità è che ci siamo giocati la partita a viso aperto ed è uscito un 2-2 – racconta a Sky -. Non è stata una partita combinata, anche perché non avrei potuto permettere una cosa del genere: è assolutamente contro i miei principi, chi mi conosce lo sa. Poi è ovvio che dopo la partita ci sono state tante parole, ma appunto restano tali, scuse o alibi per giustificare un’eliminazione”.

Così Zlatan Ibrahimovic alla vigilia dell’andata dei play-off validi per la qualificazioni ai Mondiali del 2018 in Russia. Secondo Ibra i suoi ex compagni avranno un vantaggio rispetto agli azzurri:

“quando c’ero io – spiega l’attaccante del Manchester United ai microfoni di Sky Sport 24 – tutti si aspettavano di vincere Mondiali ed Europei, ma questa è la pressione che do sempre a me stesso e che mi arriva da fuori, oggi se la Svezia vince o perde non è la stessa cosa rispetto a quando c’ero io, le pressioni non sono uguali. Saranno due belle partite, non facili, complicate per entrambe, la Svezia farà di tutto per passare e la stessa cosa farà l’Italia”.

L’ex Juventus, Inter e Milan non ci sarà, sta recuperando da un infortunio e comunque ha lasciato la Nazionale dopo gli Europei del 2016. Secondo lui l’Ibra azzurro, come peso, classe e personalità potrebbe essereVerratti nessuno è più forte di lui, però devi farlo giocare nella maniera giusta per averlo al massimo, bisogna schierarlo come fa il Psg come centrale in un centrocampo difensivo”.