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Inizio di stagione 2004. Federer è reduce dal successo di Wimbledon, conquistato nel 2003, e Nadal era un ancora ragazzino, ma in rampa di lancio pronto a esplodere. In quel momento la differenza di Slam vinti tra i due futuri campionissimi era pari a uno, ovviamente.

Eppure quel momento lì, agli esordi di quello che poi sarebbe consacrato come il duello del nuovo secolo nel tennis, è stato l’unico e il primo con il minimo scarto di Slam vinti. Prima di oggi. Con il successo agli US Open contro il russo Daniil Medvedev, il maiorchino ha infatti quasi completato la sua rimonta: è tornato vicinissimo a Re Roger anche se le bacheche dei due sportivi sono leggermente più piene.

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Roger Federer 20 titoli dello Slam, Rafael Nadal 19 e mettiamoci anche Novak Djokovic che di successi ne ha 16. In totale, 55 Majors conquistati da tre soli giocatori in un lasso di tempo di 66 tornei: gli altri stanno a guardare mentre i tre scrivono ancora livelli che nessuno poteva immaginarsi a inizio degli anni 2000. Prima dell’avvento di Roger Federer, infatti, resistevano i 14 titoli della Slam di Pete Sampras e già quello sembrava un limite impossibile.

Ma al contrario di quanto successe anni fa, quando Roger era già affermato (nel 2004 vinse tre Slam), adesso è Rafa a viaggiare alla velocità maggiore. «Quando aggancerà Federer?», è stata una delle domande più gettonate del post sfida a Medvedev. Pochi hanno trovato una risposta convincente, anche se l’evento potrebbe verificarsi già la prossima primavera, con il nuovo Roland Garros. Sedici anni sono passati, dalle prime acerbe sfide…vorremmo rivivere tutto per almeno altrettanti 16 anni.

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Paolo Lorenzi non finisce di stupire. E a 35 anni ha conquistato per la prima volta gli ottavi degli Us Open: New York sorride al senese, che non aveva fin qui mai avuto grande feeling con i tornei dello Slam, con 13 sconfitte di fila al primo turno, prima di sfatare il tabù guarda caso proprio a Flushing Meadows, nel 2014.

Così, il derby azzurro contro Thomas Fabbiano, si è trasformata in una prima volta assoluta per Lorenzi, terzo tennista azzurro a riuscire in questa impresa, dopo Davide Sanguinetti nel 2005 e Fabio Fognini due anni fa. Sara’ il sudafricano Kevin Anderson, numero 32 del ranking mondiale e 28esima testa di serie (6-4, 6-3, 6-2 al croato Borna Coric), a contendere al senese i quarti.

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“A inizio torneo ero un po’ contrariato perché per un soffio non ero entrato tra le teste di serie – racconta -. Mi bruciava perché puoi avere un sorteggio migliore. Qui ho battuto nell’ordine Sousa e Muller, e soprattutto il secondo su questi campi è un avversario molto difficile. Poi ho vinto il derby con Thomas. Essere tra i primi 16 di un torneo dello Slam è una grande soddisfazione”.

Continuano a fioccare le sorprese nel torneo maschile, in particolare nella parte bassa del tabellone. Dopo l’uscita di scena del tedesco Alexander Zverev, quarta testa di serie, e del francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 8 del seeding, il terzo turno è infatti fatale a Marin Cilic, numero 7 della classifica mondiale e quinto favorito del seeding, che però dopo il ritiro di Andy Murray era stato spostato nella posizione occupata dallo scozzese (era la seconda testa di serie), come previsto dal regolamento. Fuori anche il gigante a stelle e strisce John Isner, testa di serie numero 10.

Garbine Muguruza vince il torneo di Wimbledon. La 23enne spagnola si è imposta nettamente in due set 7-5, 6-0, nella finale sull’erba londinese, sulla 37enne statunitense Venus Williams.

La Muguruza diventa così la seconda spagnola a vincere lo Slam sull’erba dopo Conchita Martinez regina nell’edizione del 1994.

The final – Credit: AELTC/Joel Marklund.

Primo set combattuto e vinto dall’iberica in 52 minuti, con la campionessa americana che ah sprecato due set point sul 5-4 per poi incassare i tre giochi a seguire. Senza storia il secondo set con il ‘falco’ che ha decretato il punto della vittoria. 

Venus Williams, 37 anni compiuti il 17 giugno scorso non riesce quindi a conquistare il torneo per la sesta volta a 37 anni suonati. Grazie a questo successo la Muguruza sale al quinto posto del ranking Wta, mentre Venus Willias si ferma al nono posto.