Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato conquistano la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest nel duet mixed free. Il mondiale del nuoto sincronizzato si chiude con gli azzurri al top che rientrano in Italia con una medaglia d’oro, quella di Minisini in coppia con Manila Flamini nel tech, e una d’argento.
Gli azzurri ricevono 91.1000 punti, secondi soltanto alla coppia russa formata da Mikhaela Kalancha e Aleksandr Maltsev, che vince con 92.6000. Alle loro spalle gli Stati Uniti di Bill May e Kanako Kitao Spendlove con 88.7667.
Nel loro “Paradiso perduto” interpretano la storia di Adamo ed Eva, i progenitori dell’umanità, lasciando al pubblico la possibiità di scegliere il finale che desiderano. All’ingresso in pedana i due sembrano allontanarsi, poi lui l’avvicina a sé e la bacia. Si tuffano in acqua e inizia lo show sulle musiche ideate da Michele Braga e con la coreografia di Anastasija Ermakova.
Sono gli ultimi in ordine di apparizione e non deve essere facile gareggiare con la pressione dei 92.6000 punti dei russi, gli 88.7667 degli americani e gli 88.0000 dei giapponesi. Trentanove giorni per preparare un esercizio che richiede almeno un anno di lavoro. Il merito è di tutti: staff tecnico, preparatori atletici ed acrobatici, registi e coreografi e della Federazione che li ha messi nelle condizioni ottimali per lavorare al Centro Federale di Pietralata e nella piscina di Savona.
giorgio minisini
“Qui dentro ci sono tutte le fatiche – dice Giorgio guardando la scatola che custodisce la medaglia d’argento – e le paure di non raggiungere l’obiettvo e ansie per il poco tempo a disposizione per preparare l’esercizio”.
Mariangela Perrupato
“Per me era già un sogno essere arrivata qui – afferma visibilmente emozionata Mariangela – aver vinto questa medaglia è una gioia grandissima che mi ripaga di tutto. La mia è stata una stagione travagliata; il 30 novembre mi sono operata di ernia del disco, non ho partecipato ai campionati assoluti ed ho ripreso ad allenarmi lentamente a marzo. Ero in ritardo con la preparazione ma grazie all’aiuto di tutti, dei tecnici e dello staff fisioterapico della Federazione, del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e dell’Aurelia Nuoto (stesse società di Minisini e di Manila Flamini, ndr) ce l’ho fatta. Un ringraziamento speciale a Giorgio; partner ideale, unico, che riesce a dividersi tra me e Manila con pari entusiasmo e dedizione”.