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Il gran premio di Formula 1 a San Paolo ci ha lasciato altre impressioni: un Lewis Hamilton già campione che continua a vincere, una Mercedes sempre forte e che grazie ai suoi piloti ha vinto anche il titolo costruttori e un Max Verstappen sempre più protagonista del circus.

Il pilota olandese infatti, dopo la grande gara in Messico si è ripetuto sul circuito brasiliano che per poco non ha vinto. Per poco perché a rovinargli la festa è stato il pilota della Racing Point Force India, Esteban Ocon, reo di aver speronato Verstappen da doppiato quando l’olandese era leader della gara; per la cronaca poi la gara l’ha vinta Hamilton superando proprio il pilota della Red Bull andato in testacoda.

Da questa azione è scaturita una lite post gara in cui Verstappen ha più volte spintonato il francese durante le fasi di pesatura. Ai microfoni, inoltre, ha rincarato la dose dicendo di “esser stato buttato fuori da un idiota”. Il transalpino ha poi ribattuto: “Rifarei la stessa manovra, anzi allungherei la staccata ancora di più!”.

A causa della reazione avuta, il giovanissimo Verstappen è stato punito dalla FIA a due giorni di lavori socialmente utili da scontare entro sei mesi.

Non è la prima volta che in Formula 1 avvengono questi tipi di litigi tra piloti.

SALAZAR – PIQUET 1982

Uno scontro che è rimasto nella storia della Formula 1. Il pilota Piquet guida indisturbato la gara ad Hockenheim in Germania. Un po’ com’è successo a Verstappen a rovinarglia la festa è stato un doppiato. Il cileno Eliseo Salazar, invece di far passare il leader del Gp chiude improvvisamente sulla Brabham guidata da Piquet, ponendo fine alla gara per entrambi. La reazione del francese è stata ripresa da tutte le tv mondiali: sceso dalla vettura Piquet cerca subito il faccia a faccia con Salazar, il quale si prende due pugni sul casco e schiva pure un calcio.

SCHUMACHER – SENNA 1992

Puramente nostalgica è stato lo scontro verbale tra il compianto Ayrton Senna e l’allora giovanissimo e inesperto Michael Schumacher. Al Gp di Magny-Cours, il tedesco manda fuori gioco il campione del mondo in carica al primo giro. Il brasiliano si presenta sulla griglia di partenza in borghese e si avvicina al giovane Schumacher, il quale viene “bacchettato” dallo stesso brasiliano, ma con toni pacati.

La ramanzina di Senna a un giovane Schumacher per del Gp di Francia

SCHUMACHER – COULTHARD 1998

Meno pacato è stato invece lo scontro tra Schumi e il pilota McLaren David Coulthard al Gran Premio del Belgio a Spa del ’98. Il ferrarista era al comando della gara e una vittoria avrebbe riaperto i discorsi in ottica campionato, complice il forfait di Mika Hakkinen. Il tedesco compie il sorpasso di doppiaggio sul britannico, il quale però frena di colpo, distruggendo la Rossa del tedesco e la sua monoposto. Per Schumacher addio vittoria. Al rientro nei rispettivi box, Schumi scende dalla sua F300 per si dirige in quello McLaren arrabbiato più che mai e intenzionato a risolvere la faccenda con lo scozzese. Memorabili sono i tentativi di Jean Todt e Stefano Domenicali per cercare di calmare il tedesco. I due si rappacificarono qualche giorno più tardi in pubblico.

FISICHELLA – VILLENEUVE 2006

Durante le qualifiche del Gp d’Europa a Nürburgring va in scena un siparietto acceso tra il pilota romano della Renault Giancarlo Fisichella e Jacques Villeneuve su Bmw Sauber. L’italiano accusa il canadese, reo di aver rallentato il giro lanciato, restando fuori dai primi 10 in griglia. “Fisico” si presenta nei box Sauber insultando in maniera palese Villeneuve.

MASSA – ALONSO 2007

Sempre a Nürburgring un anno più tardi, i protagonisti di un battibecco furono Alonso e Massa. Lo spagnolo della McLaren durante l’ultimo giro si tocca con il ferrarista e, prima della premiazione sul podio, accusa il brasiliano di aver cercato volontariamente la collisione. Massa non accetta l’accusa e tra i due volano insulti in lingua italiana, con il brasiliano che sembra più nervoso.

VETTEL – WEBBER 2013

Al Gran Premio di Sepang in Malesia i due piloti della Red Bull sono rivali per il titolo. L’australiano guida la gara e il muretto ordina a Vettel di non attaccare. Il tedesco, però, non rispetta l’ordine ed effettua il sorpasso pericoloso andando a vincere la gara. Il loro rapporto si rompe e la tensione nel box Red Bull sarà palpabile fino al termine del campionato (vinto da Vettel).

Vettel vince il Gp di Sepang davanti a un visibilmente arrabbiato Mark Webber

VETTEL – HAMILTON 2017

A Baku duello tra Vettel e Hamilton. Il britannico guida la gara in regime di safety car. Il tedesco lo segue alle spalle. Dopo una curva Hamilton frena, secondo il ferrarista in maniera troppo brusca, e Vettel lo tampona danneggiando la sua Ferrari. Il tedesco perde le staffe e si affianca alla Mercedes dell’inglese, insultandolo e speronandolo con le gomme anteriori.

22 aprile 2018, finale del torneo Masters 100 di Montecarlo: scendono in campo Rafael Nadal e Kei Nishikori per giocarsi il titolo. Una sfida importante ma che non dura molto e in soli due set, conclusi 6-3, 6-2 il maiorchino si conquista un posto nella storia del tennis festeggiando la sua undicesima vittoria a Montecarlo.

Un record che non ha eguali e che lo consacra come il più forte di tutti i tempi e non solo nel mondo del tennis. Il re della terra rossa, così come è stato battezzato dopo l’ennesimo successo, è riuscito a superare anche traguardi importanti come quello di Valentino Rossi, sbalzato dal trono per aver vinto “solo 10 volte” nei circuiti di Assen e Barcellona.

E guardando indietro ai più grandi sportivi che hanno ottenuto riconoscimenti simili è chiaro che al momento Rafael Nadal è in cima ad una sorta di classifica simbolica che lo vede l’unico ad aver avuto la meglio per undici volte nello stesso torneo.

Al secondo posto ecco Valentino Rossi, 10 volte campione in Olanda e in Spagna. Il dottore deve cedere il suo posto al tennista con il quale condivide anche il record di vittorie vinte nel torneo di Barcellona.

Al terzo posto troviamo il fantino inglese Lester Piggott, che nella sua carriera ha vinto 9 volte il derby di Epsom, sempre con cavalli diversi.

Per scoprire la posizione successiva ci spostiamo nel mondo dello sci, dove trionfa lo svedese Ingemar Stenmark con le sue 8 volte da campione a Madonna di Campiglio. Per lui 5 slalom e 3 giganti di Coppa del mondo.

Sono 8 anche i successi del grande Michael Schumacher nel Gp di Francia, che ha reso grande la Formula 1 prima di quel tragico incidente che ha messo in stand-by sia la sua vita che la sua carriera di pilota.

Subito dopo, a questa classifica si aggiunge un ciclista belga, Eddy Merckx, 7 volte vincitore nella Milano-Sanremo.

Chiude questa escalation di talenti sportivi il campione Ayrton Senna, per sei volte vincitore al Gp di Montecarlo.

Sette fuoriclasse che hanno fatto grande il loro sport e hanno saputo raddoppiare i loro successi nel tempo conquistandosi un posto nella storia. Al momento Nadal è il primo fra tutti ma non è ancora abbastanza e il tennista spagnolo, ritrovata la forza fisica e superati i problemi al ginocchio, è deciso a siglare un altro successo anche a Barcellona.                  

10 è il numero di vittorie che finora ha collezionato in questo torneo ma l’obiettivo è già fissato: riuscirà a entrare nella leggenda raggiungendo le 11 vittorie anche a Barcellona? 

Appuntamento, quindi, per la grande finale dove quasi certamente il nome di Nadal figurerà ancora una volta per suggellare ancora il suo dominio sulla terra rossa.

Le monoposto di Formula 1, nonostante possano trascorrere anni, conservano quel fascino e quella innata bellezza che accomuna molte persone.

Molti sognano di poterla guidare almeno una volta, ma c’è chi addirittura potrebbe comprarsela!

Non si tratta di una macchina qualunque, ma la McLaren MP4/8A: la monoposto guidata da Ayrton Senna nella stagione 1993 con cui ha vinto l’ultimo di Gran Premio di Montecarlo.

Ebbene sì, un vero e proprio capolavoro di ingegneria per quegli anni messo in vendita in occasione del 25esimo anniversario di quel trionfo del brasiliano nel GP monegasco. L’asta si terrà alla casa d’aste Bonhams nel maggio prossimo.

A distanza di anni dalla sua scomparsa, tutto ciò che ruota intorno al pilota Senna ha ancora tanto fascino e il suo ricordo è ancora impresso nelle menti di tutti coloro che hanno avuto il piacere di vederlo correre nell’arco della sua carriera.

La monoposto MP4/8A, prodotta a Woking con telaio numero sei e motorizzata Ford, corse altre 7 gare nell’arco di quella stagione. Per Ayrton Senna fu il suo ultimo mondiale completo della sua carriera e l’ultimo da pilota McLaren. In quella stagione fu il rivale Alain Prost a vincere il campionato con 16 punti di vantaggio sul brasiliano. La stagione successiva, la prima nella Williams, fu quella del disastroso incidente mortale a Imola.

Tornando a Montecarlo, il campione sudamericano vinse per ben 6 volte sul circuito del principato. Dopo la gara in Italia, nella quale Senna si ritirò in seguito ad un contatto con Damon Hill e Martin Brundle, il telaio numero sei fu usato sul muletto in Giappone e Australia, corse che videro il brasiliano vincitore.

Dopo quel 1993 quindi, tornerà a brillare quella bellissima monoposto guidata dalle mani di quello che è stato uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1.

Sicuramente la MP4/8A sarà venduta a suon di milioni così com’è stata per la Ferrari F2001 di Schumacher. La Rossa, qualche mese fa, è stata venduta al prezzo record di 7,5 milioni di euro e anche quella monoposto vinse il GP di Monaco.