Grande attaccante brasiliano giunto in Italia a metà anni ’90: Marcio Amoroso è stato un calciatore con il vizio del gol, apprezzato da tutti.
A portarlo in Europa è stata l’Udinese, che lo preleva dal Flamengo nell’estate 1996, all’età di 22 anni.
Nella prima stagione europea realizza 12 reti in campionato.
In questi giorni, a Udine dopo quasi 23 anni, è tornato un altro Amoroso. Si tratta di Matteo figlio proprio dell’indimenticato Marcio. I tifosi friulani sono legati al brasiliano ed è per questo che la notizia dell’arrivo del secondogenito riempie di gioia la piazza bianconera.
Matteo è un centrocampista offensivo classe 2003 e ha firmato un contratto con la società dei Pozzo. La famiglia, proprietaria del club, ha voluto ricreare il binomio Amoroso-Udine per cercare di seguire le orme di papà Marcio.
Il giovane arriva da Granada, ex squadra di proprietà dei Pozzo, città in cui la famiglia Amoroso vive. Tuttavia l’ex attaccante ha deciso di seguire il proprio figlio e pertanto dalla prossima estate si ritrasferirà nel capoluogo friulano.
La salita per diventare un professionista è ancora lunga, intanto Matteo si è unito al gruppo degli Under 16 del club.
Ovviamente il sogno è quello di ripercorrere la strada di suo padre, come spesso accade nel mondo del calcio, con altri figli di ex campioni.
Non sempre il percorso è facile e spesso il cognome che si porta è troppo pesante da reggere in campo. Il cognome Amoroso, certo è uno di questi.
A Udine Marcio Amoroso ha lasciato ricordi indelebili: nella stagione 1998/99 ha vinto il titolo di capocannoniere in serie A con 22 reti, trascinando l’Udinese a uno storico terzo posto in classifica. È stato, inoltre, l’ultimo brasiliano a imporsi nella graduatoria dei marcatori in Italia.
Il club friulano l’ha poi venduto al Parma di Callisto Tanzi per ben 64 miliardi di vecchie lire, con cui ha giocato due stagioni vincendo una Supercoppa Italiana, prima del trasferimento ai tedeschi del Borussia Dortmund. Con i gialloneri ha conquistato un Meisterschale nella stagione 2001/02.
Dopodiché una serie di avventure nuovamente in Brasile, tra cui al San Paolo con cui ha trionfato in Coppa Libertadores e al Mondiale per Club, nel 2005.
Un’altra breve apparizione italiana è avvenuta nella seconda parte di stagione 2006 a Milano, sponda rossonera. In cinque presenze (quattro in campionato e una in Coppa Italia) ha ralizzato una sola rete.
Con la nazionale brasiliana 19 presenze e 10 reti. Nel 1999 è stato tra i protagonisti della vittoria della Coppa America, in Paraguay.