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E finalmente quel giorno è arrivato, torna un nuovo Schumacher in Ferrari.

È Mick, figlio maggiore del grande Michael, il quale ha detto sì alla Rossa e farà parte della Driver Academy della scuderia di Maranello.

Ovviamente uno Schumi in Ferrari non fa che evocare piacevoli ricordi, con i grandi successi del sette volte campione del mondo.

L’arrivo del giovane pilota classe ’99 è stato promosso anche da Sebastian Vettel. I due hanno avuto modo già di affrontarsi alla Race of Champions in Messico, una gara d’esibizione con auto ben diverse da quelle di Formula 1.

Quando debuttai alla Roc feci coppia con Michael e ricordo il modo in cui lo ammiravo. Oggi sono qui con suo figlio Mick. Sono certo che Michael sarebbe estremamente orgoglioso di lui!

Mick Schumacher è riuscito a battere il connazionale per 55 secondi, facendo esaltare le sue doti tecniche. I due, poi, hanno anche gareggiato insieme cogliendo un buon secondo posto.

 

Ad accogliere il figlio del Kaiser in accademia è stato anche il nuovo Team principal Mattia Binotto. Per Schumi e compagni si prospetta un anno di apprendistato in cui ci saranno anche i test con la Rossa per sviluppi e affidabilità.

Il gran premio di Formula 1 a San Paolo ci ha lasciato altre impressioni: un Lewis Hamilton già campione che continua a vincere, una Mercedes sempre forte e che grazie ai suoi piloti ha vinto anche il titolo costruttori e un Max Verstappen sempre più protagonista del circus.

Il pilota olandese infatti, dopo la grande gara in Messico si è ripetuto sul circuito brasiliano che per poco non ha vinto. Per poco perché a rovinargli la festa è stato il pilota della Racing Point Force India, Esteban Ocon, reo di aver speronato Verstappen da doppiato quando l’olandese era leader della gara; per la cronaca poi la gara l’ha vinta Hamilton superando proprio il pilota della Red Bull andato in testacoda.

Da questa azione è scaturita una lite post gara in cui Verstappen ha più volte spintonato il francese durante le fasi di pesatura. Ai microfoni, inoltre, ha rincarato la dose dicendo di “esser stato buttato fuori da un idiota”. Il transalpino ha poi ribattuto: “Rifarei la stessa manovra, anzi allungherei la staccata ancora di più!”.

A causa della reazione avuta, il giovanissimo Verstappen è stato punito dalla FIA a due giorni di lavori socialmente utili da scontare entro sei mesi.

Non è la prima volta che in Formula 1 avvengono questi tipi di litigi tra piloti.

SALAZAR – PIQUET 1982

Uno scontro che è rimasto nella storia della Formula 1. Il pilota Piquet guida indisturbato la gara ad Hockenheim in Germania. Un po’ com’è successo a Verstappen a rovinarglia la festa è stato un doppiato. Il cileno Eliseo Salazar, invece di far passare il leader del Gp chiude improvvisamente sulla Brabham guidata da Piquet, ponendo fine alla gara per entrambi. La reazione del francese è stata ripresa da tutte le tv mondiali: sceso dalla vettura Piquet cerca subito il faccia a faccia con Salazar, il quale si prende due pugni sul casco e schiva pure un calcio.

SCHUMACHER – SENNA 1992

Puramente nostalgica è stato lo scontro verbale tra il compianto Ayrton Senna e l’allora giovanissimo e inesperto Michael Schumacher. Al Gp di Magny-Cours, il tedesco manda fuori gioco il campione del mondo in carica al primo giro. Il brasiliano si presenta sulla griglia di partenza in borghese e si avvicina al giovane Schumacher, il quale viene “bacchettato” dallo stesso brasiliano, ma con toni pacati.

La ramanzina di Senna a un giovane Schumacher per del Gp di Francia

SCHUMACHER – COULTHARD 1998

Meno pacato è stato invece lo scontro tra Schumi e il pilota McLaren David Coulthard al Gran Premio del Belgio a Spa del ’98. Il ferrarista era al comando della gara e una vittoria avrebbe riaperto i discorsi in ottica campionato, complice il forfait di Mika Hakkinen. Il tedesco compie il sorpasso di doppiaggio sul britannico, il quale però frena di colpo, distruggendo la Rossa del tedesco e la sua monoposto. Per Schumacher addio vittoria. Al rientro nei rispettivi box, Schumi scende dalla sua F300 per si dirige in quello McLaren arrabbiato più che mai e intenzionato a risolvere la faccenda con lo scozzese. Memorabili sono i tentativi di Jean Todt e Stefano Domenicali per cercare di calmare il tedesco. I due si rappacificarono qualche giorno più tardi in pubblico.

FISICHELLA – VILLENEUVE 2006

Durante le qualifiche del Gp d’Europa a Nürburgring va in scena un siparietto acceso tra il pilota romano della Renault Giancarlo Fisichella e Jacques Villeneuve su Bmw Sauber. L’italiano accusa il canadese, reo di aver rallentato il giro lanciato, restando fuori dai primi 10 in griglia. “Fisico” si presenta nei box Sauber insultando in maniera palese Villeneuve.

MASSA – ALONSO 2007

Sempre a Nürburgring un anno più tardi, i protagonisti di un battibecco furono Alonso e Massa. Lo spagnolo della McLaren durante l’ultimo giro si tocca con il ferrarista e, prima della premiazione sul podio, accusa il brasiliano di aver cercato volontariamente la collisione. Massa non accetta l’accusa e tra i due volano insulti in lingua italiana, con il brasiliano che sembra più nervoso.

VETTEL – WEBBER 2013

Al Gran Premio di Sepang in Malesia i due piloti della Red Bull sono rivali per il titolo. L’australiano guida la gara e il muretto ordina a Vettel di non attaccare. Il tedesco, però, non rispetta l’ordine ed effettua il sorpasso pericoloso andando a vincere la gara. Il loro rapporto si rompe e la tensione nel box Red Bull sarà palpabile fino al termine del campionato (vinto da Vettel).

Vettel vince il Gp di Sepang davanti a un visibilmente arrabbiato Mark Webber

VETTEL – HAMILTON 2017

A Baku duello tra Vettel e Hamilton. Il britannico guida la gara in regime di safety car. Il tedesco lo segue alle spalle. Dopo una curva Hamilton frena, secondo il ferrarista in maniera troppo brusca, e Vettel lo tampona danneggiando la sua Ferrari. Il tedesco perde le staffe e si affianca alla Mercedes dell’inglese, insultandolo e speronandolo con le gomme anteriori.