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Quando è partito dall’Italia non se lo sarebbe mai aspettato di rientrare con il sorriso e la soddisfazione di aver fatto qualcosa di veramente grande e importante: un sogno.

È quello che è successo a New York al 42enne Cristian Marianelli,  operaio umbro originario di Umbertide, cresciuto a Città di Castello e ora residente a Lama con la sua famiglia, con la passione per la corsa.

Marianelli ha avuto la possibilità di correre alla maratona più importante e prestigiosa al mondo: quella di New York, ma la sorpresa non è stata la sua partecipazione quanto il risultato. Primo tra gli oltre 3mila italiani al via, 41esimo in assoluto e quinto tra gli Europei, con il tempo di 2 ore 28 minuti e 35 secondi.

È stata la tua prima volta a New York? Soddisfatto?

Si! È stata la mia prima esperienza a New York e certo non sarà l’ultima. Sinceramente sono arrivato al traguardo molto provato ma la notizia di essere stato il primo italiano mi ha dato una gioia indescrivibile, ripensando soprattutto a tutte le fatiche che ho provato per raggiungere questo importante traguardo. Direi supersoddisfatto per un’esperienza unica e indimenticabile della mia vita.

Cristian Marianelli in compagnia dell’amico atleta Federico Morini

Com’è nata l’idea di appassionarsi alla corsa?

Tutto è nato un po’ per gioco, però poi è diventata una vera e propria passione e uno stile di vita. Mi sono posto degli obiettivi importanti come quello di partecipare alle maratone e direi che ci sono riuscito.

Obiettivo più che raggiunto per chi come Cristian comunque sempre stato vicino allo sport, prima come ciclista e da dieci anni da corridore. Altri ottimi risultati ottenuti in manifestazioni italiane (tra cui la maratona di Rimini nel 2017), prima dell’exploit nella Grande Mela, con tanto di dedica alla sua famiglia.

Che cosa ti spinge nel migliorarti?

È la passione che ti spinge a fare tutto, non solo nello sport. Tuttavia per migliorarti c’è bisogno anche e soprattutto di avere dei confronti. La voglia di poter scambiare opinioni e  dettagli con i tuoi compagni è un altro punto cardine per migliorarti.
Non per ultimi, inoltre, la buona volontà e la voglia di puntare sempre a fare meglio senza mai sentirti sazio. La corsa è uno sport molto duro e faticoso. Se ti piace tutto questo allora lo si può praticare.
Ah! Proprio in riferimento a questo, avrei voluto chiudere in 2 ore e 25 minuti (sorride, ndr).

Cosa hai in mente per il futuro, altri progetti?

Vorrei poter correre la maratona di Berlino il primo anno a settembre e ci sono anche altre idee che sto valutando, ma non ho ancora deciso nulla. Ora mi godo il momento e il risultato ottenuto in America.