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Rafa Nadal è il primo finalista degli Australian Open, Slam di apertura del 2019. Il maiorchino ha battuto in semifinale 6-2, 6-4, 6-0  il Next Gen greco Stefanos Tsitsipas, vincitore ai quarti di Roger Federer, 14a testa di serie. Per il numero due del mondo si tratta della quinta finale a Melbourne (la prima senza cedere nemmeno un set, la 25a negli Slam), la seconda negli ultimi tre anni nel torneo del Down Under, vinto solo nel 2009.

Venerdì 25 gennaio, invece, è il turno di Novak Djokovic, numero uno del ranking Atp e del draw che ha superato il giapponese Kei Nishikori apparso sin dai primi scambi in grande difficoltà fisiche per stanchezza dei turni precedenti. Dopo appena 52 minuti di partita, e con il il punteggio di 6-1/4-1 in favore del serbo, il giapponese ha deciso di ritirarsi. Per Nole, dunque, si concretizza la possibilità di rimanere sullo scalino più alto del podio mondiale e cercare di raggiungere Roger Federer nella scalata di record su record.
Nel frattempo uno lo ha eguagliato centrando l’ennesimo quarto di finale Slam: Nole ha infatti centrato i quarti almeno 10 volte in tutti e quattro i Major, raggiungendo un record che prima apparteneva solo a Roger Federer.

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Ad affrontarlo in semifinale c’è Lucas Pouille e per il francese è già un successo personale: nelle cinque partecipazioni precedenti non aveva mai vinto nemmeno un match. E così il numero 31 Atp sta stupendo tutti e dopo poco più di tre ore di gioco ha sconfitto il canadese Milos Raonic, numero 17, con il punteggio di 7-6(4)/6-3/6-7(2)/6-4. Quasi certa la vittoria di Djokovic, le quote Replatz propongono combinazioni interessanti con 3.90 se si indovina il 6-3 del parziale del primo set oppure un 3.45 per la vittoria finale del serbo per 3-1.

Sabato 26, invece, è in programma la finale femminile: la tennista giapponese Naomi Osaka ha battuto la ceca Karolina Pliskova nell’ultima semifinale degli Australian Open di Melbourne e si è qualificata per la finale nella quale incontra contro un’altra tennista ceca, Petra Kvitova, che nella sua semifinale ha eliminato la statunitense Danielle Collins. Nella finale di sabato, in programma alle 9.30 italiane, Osaka e Kvitova si giocheranno il titolo del primo Slam dell’anno e anche la prima posizione nel ranking mondiale. Uno stimolo in più per attenderci un match emozionante. Per Replatz è leggermente favorita Kvitova, si può anche puntare sulla vittoria del primo set e trionfo finale a 2.10.

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In conferenza stampa, Jürgen Klopp l’ha definita “the hardest game in the world”, la partita più difficile al mondo. Il suo Liverpool, capolista in Premier League con 54 punti e zero sconfitte, è chiamato a tenere botta all’Etihad Stadium dove, nel posticipo della 21esima giornata in programma giovedì sera 3 gennaio (qui le quote Replatz), affronta il Manchester City di Guardiola che ha un unico obiettivo in testa: vincere per ridurre il gap con la squadra di Liverpool. Una sfida che dirà tanto tantissimo di questa Premier League 2018-2019 con il City, indietro di sette punti, che ha visto perdere terreno dopo un dicembre orribile in cui è incappato in tre sconfitte.

E che metterà Aguero, Sterling, Mahrez e tutta la ciurma offensiva dei City dinanzi ai solo 8 gol subiti dai Reds quest’anno. E’ la classica sfida tra miglior attacco (54 reti in 20 giornate, 2.7 di media) contro la miglior difesa, ma  non solo, perché duello nel duello sarà provare a dribblare Virgil van Dijk, qualcosa di rimasto intentato nel 2018. Tra i numeri formidabili del roccioso difensore olandese, infatti, c’è anche questa curiosità: nessun avversario è riuscito a saltarlo in dribbling.

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Chiude le gambe, abbassa la saracinesca e la chiude con doppia mandata, dalle sue parti non si passa. Nell’uno contro uno, il 27enne di Breda è praticamente insuperabile come rivelano i dati del portale specializzato Whoscored.com: un record senza pari nelle cinque principali leghe europee che oltre all’Inghilterra, include Italia, Spagna, Germania e Francia. Merito delle qualità fisiche e del senso tattico del difensore olandese, quasi sempre in grado di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.

Arrivato ad Anfield Road per 85 milioni di euro nello scorso gennaio dal Southampton e spesso etichettato come lento e sopravvalutato, il gigante olandese sta facendo ricredere a suon di prestazioni i suoi detrattori e più di qualcuno in Inghilterra ora lo considera il miglior difensore al mondo. Dalle parti di Liverpool, in realtà, è stato amore (quasi) a prima vista grazie al gol al suo esordio, in FA Cup, nei minuti finali, nel derby sentito contro l’Everton.

Ora van Dijk indossa anche la fascia da capitano, primeggia nei duelli vinti e nelle intercettazioni difensive, e in 34 presenze con la maglia del Liverpool, l’olandese si è dimostrato una garanzia per i suoi compagni di reparto: 19 clean sheets e appena 18 gol concessi agli avversari. Il muro è pronto a proteggere Alisson e il primo posto dei Klopp e compagni.

I suoi 195 centimetri imporrebbero una forzatura di ruolo, quasi scontata: il difensore centrale. Invece ci si accorge che ha anche corsa, che segue i movimenti e le sovrapposizioni. E che è in grado di segnare. E non solo di testa, una bella incornata proprio come ha fatto contro la Spal; no, sa segnare gol fantastici, come contro il Chievo Verona alla prima giornata di Serie A.

Nikola Milenkovic è uno dei tanti volti positivi di questo inizio di stagione tra le fila della Fiorentina. Nel club viola che sa esprimere talento e offre ogni anno nuovi interessanti giocatori, tra Chiesa e Simeone, tra Veretout, Pjaca ed Eysseric, c’è anche il difensore numero 4. Che con i suoi 195 centimetri non ha iniziato la stagione come centrale di difesa, ma come terzino destro.

Un ottimo Mondiale giocato con la Serbia nonostante Brasile e Svizzera a complicare la vita, poi il rientro a Firenze e alla Fiorentina che nell’estate del 2017 l’ha prelevato dal Partizan Belgrado, puntando su di lui e spendendo una cifra attorno ai cinque milioni di euro. Ma gli occhi dei club europei sono su di lui, quelli dell’Atletico Madrid in particolar modo, ma non spostano le convinzioni dei Della Valle: tutti i giocatori sono confermati, non va via nessuno.

 

 

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Altra giornata fantastica si vola per sognare tutti insieme!! Davide sempre con noi!!! Grande Viola!! 💜💜💜💜💜💜💜💜

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Così Milenkovic, che compie 21 anni ad ottobre, accetta le indicazioni di Pioli, a testa bassa inizia a pedalare. Non solo perché manca un terzino davvero tale, ma anche perché la coppia dei due centrali sta dimostrando affiatamento e buon rendimento: il capitano German Pezzella, e la sorpresa Vitor Hugo che dall’anno scorso ha fatto un miglioramento esponenziale diventando una vera e propria sicurezza per la retroguardia viola.

Cinque partite questa stagione in Serie A, due gol e diverse discese. Qualche bonus tra +3 di gol e +1 di assist: Milenkovic può essere la sorpresa del Fantacalcio.