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Ha bruciato Koulibaly con uno scatto nello stretto, e scusate già se è poco, si è portato sul destro, non il suo piede, e ha battuto Ospina con un tiro rasoterra, infimo, che è passato sotto le gambe del portiere del Napoli. Momo Salah è stato ancora una volta devastante e trascinatore del Liverpool in Champions League: il suo gol al 34’ del primo tempo ha tenuto fino alla fine, grazie anche alla prodezza dell’altro ex-Roma, Alisson, decisivo al 92’ su Milik. E’ l’1-0 che ha dato alla squadra inglese il passaggio del turno agli ottavi, castigando la squadra di Ancelotti a una cocente eliminazione e al terzo posto che vuol dire Europa Leauge.

Ad Anfield erano presenti 52.015 tifosi, la maggior parte dei quali ovviamente fedeli ai colori “reds” e tra questi, mentre lo stadio esulta all’unisono al gol dell’egiziano, ce n’è uno sui cui le telecamere indugiano: è un ragazzo non vedente venuto allo stadio col cugino. Quest’ultimo lo abbraccia e non la smette di urlare per la felicità.

Poi gli si avvicina all’orecchio e gli racconta l’azione che ha portato al gol dell’1-0, l’assolo travolgente di Mohamed Salah. E’ la passione che supera i confini, si incunea nel sangue di chi vive per serate magiche come queste.

 

La fama di Mohamed Salah non accenna a diminuire, anzi si accresce fino a diventare parte integrante degli illustri cimeli egiziani esposti al British Museum.

Ed è così che per qualche giorno sarà possibile ammirare le sue scarpe tra un sarcofago e l’altro, insieme a mummie e sfingi dell’Antico Egitto. Un grande onore per il giocatore del Liverpool che chiude una stagione davvero eccezionale, coronata da un successo dopo l’altro.

Capocannoniere della Premiere League con 44 reti su 51 partite e premio come giocatore dell’anno ricevuto dalla PFA, la Professional Footballers Association e dalla Football Writers Association (l’associazione dei giornalisti sportivi inglesi) sono riconoscimenti che lo rendono un leader nella stagione calcistica che sta per concludersi e che lo vedrà ancora protagonista nell’ultima grande sfida di Champions League contro il Real Madrid.

La finalissima, che avrà luogo sabato 26 maggio alle ore 20.45 nella capitale ucraina, lo vedrà scendere in campo contro un’avversaria non facile che farà di tutto per mantenere il titolo.

Ma nel frattempo, tra un allenamento e l’altro, Salah si gode il suo momento di popolarità, non solo con la maglia dei Reds, ma anche a Londra dentro uno dei musei più famosi della storia.

Neal Spencer, curatore degli oggetti egiziani nel museo londinese, spiega le ragioni di questa decisione:

Per celebrare il titolo di capocannoniere in Premier League conquistato da Salah, i suoi scarpini saranno esposti accanto a oggetti provenienti dall’antico Egitto fino alla finale di Champions League. Raccontano la storia di un’icona dell’Egitto moderno che si esibisce nel Regno Unito con un impatto veramente globale

Il calciatore di origini egiziane, quindi, entra nella storia, accanto a oggetti sacri che hanno caratterizzato il passato del suo paese. Un onore che Salah, insieme ai suoi ormai celebri scarpini, vuole di certo onorare nell’imminente partita contro la squadra di Ronaldo.

Appuntamento all’Olimpiyskiy Stadium di Kiev, in Ucraina, per l’evento più atteso dell’anno che deciderà la regina d’Europa tra le due squadre più forti, Liverpool e Real Madrid.

A poche ore dallo scontro decisivo che segna il passaggio della seconda finalista di Champions League, Roma e Liverpool si ritrovano concordi nel lanciare un messaggio di solidarietà a Sean Cox, il tifoso accoltellato ad Anfield. Entrambe le squadre, con gesti simbolici, vogliono infondere coraggio all’uomo che al momento si trova in uno stato di coma indotto. 

Sono ancora vive le immagini di quei tragici momenti che hanno lasciato un’ombra sulla partita di andata tra Liverpool e Roma, quando due teppisti romani, in trasferta per seguire la squadra, hanno aggredito violentemente Sean Cox, tifoso dei Reds, che da allora lotta tra la vita e la morte.

La Roma, pur non avendo alcuna colpa per l’accaduto, ha voluto rendere omaggio al tifoso della squadra avversaria indossando una maglia con la scritta “Forza Sean”, che è stata utilizzata durante gli allenamenti a Trigoria. 

La scelta dei giallorossi è stata apprezzata anche dal Liverpool. Il tecnico Jurgen Klopp ha infatti dichiarato:

Sean Cox? Gesto di grande rispetto da parte della Roma

Da parte loro, anche i Reds hanno voluto far sentire la propria vicinanza al tifoso irlandese con un gesto altrettanto importante.

Dopo essere venuti a conoscenza che Sean Cox è il dirigente sportivo di una squadra di football gaelico a Dunboyne, nella contea di Meath, hanno richiesto una maglia del suo team, St Peters, e hanno deciso di appenderla nello spogliatoio di Anfield prima della gara di Premiere League con lo Stoke City. In bella vista, la maglia di Cox spicca proprio tra quelle di Salah e Firmino.

Anche in occasione del match di ritorno contro la Roma la maglia sarà esposta nello spogliatoio dell’Olimpico, sede della semifinale di Champions League.

Il messaggio è forte e chiaro: i due club si allontanano da ogni forma di tifo violento che intacca la sportività dell’evento e si trovano concordi nel dare forza al tifoso vittima dell’aggressione. Nonostante l’importanza del match e la tensione per l’esito finale che deciderà la squadra che si scontrerà con il Real Madrid nella finalissima, Roma e Liverpool, insieme, voglio dire: “Forza Sean Cox”.

All’affetto di parenti e amici si unisce quindi anche quello di tutto il mondo del calcio. Per le sue cure la raccolta fondi ha raggiunto le 50.000 sterline e, nonostante la gravità dell’emorragia cerebrale, è ancora viva la speranza che l’uomo si risvegli al più presto.