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Ragnar Sigurdsson è nato il 19 giugno 1986 a Reykjavik. I media gli riservano poche attenzioni, ma è una delle colonne portanti dell’Islanda dei miracoli. In Russia sarà uno dei giocatori con la militanza più lunga in nazionale, il settimo nella classifica di tutti i tempi. Ha vinto coppe e campionati in Danimarca e Svezia, prima di approdare nel campionato russo.
Difensore granitico dotato di una buona tecnica, avrebbe meritato una carriera in campionati di prima fascia. In nazionale ha segnato due goal pesantissimi che hanno segnato la storia del calcio islandese: suo il primo goal contro l’Inghilterra agli ottavi di Euro 2016, suo il terzo goal al 96′ nel 3-2 di Islanda – Finlandia, passaggio fondamentale per la qualificazione ai Mondiali.
LA CARRIERA DI RAGNAR SIGURDSSON NEI CLUB
2004-2006: Fylkir Reykjavík 38 (2)
2007-2011: IFK Göteborg 132 (11)
2011-2014: FC Copenhague 76 (4)
2014-2016: FK Krasnodar 114 (6)
2016: Fulham 18 (1)
2017-2018 → (prestito) Rubin Kazan 18 (0)
2018- → (prestito) FK Rostov 9 (0)
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LA CARRIERA DI RAGNAR SIGURDSSON IN NAZIONALE
Presenze: 76
Goal: 3
Debutto: 22 agosto 2007, a Reykjavik, nell’amichevole fra Islanda e Canada terminata 1-1
CURIOSITÀ
Gli ottavi agli Europei di Francia contro l’Inghilterra hanno rappresentato il momento più alto della sua carriera. Oltre il suo goal, la sua prestazione era stata monumentale anche in fase difensiva. Ancora oggi abbiamo negli occhi l’intervento prodigioso con cui ha sradicato il pallone dai piedi di Jamie Vardy lanciato a rete.
Molti meno ricordano il suo goal contro la Finlandia nel pazzo 3-2 delle qualificazioni mondiali. Era una delle prime partite sulla strada di Russia 2018. Al 90′ l’Islanda era sotto per 1-2 e una sconfitta casalinga, in un girone competitivo, contro una delle squadre meno accreditate, avrebbe minato qualsiasi sogno di gloria. Il pareggio di Alfred Finnbogason al 91′ e soprattutto il suo colpo gobbo (ancora oggi dobbiamo capire con cosa abbia colpito la palla) al 95′, sono stati la chiave di volta di questo miracolo sportivo. Per chi soffre e gioisce per l’Islanda anche quando non attira le attenzioni del mainstream, è una piccola perla da custodire gelosamente in memoria.