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Dopo lo 0-0 nel match d’esordio contro l’Argentina, le nipponiche riescono a superare le scozzesi per 2-1. L’Inghilterra, invece, con un semplice 1-0 batte la Seleccion e vola al comando del gruppo D.

Giappone – Scozia 3-0

Le vicecampionesse del Mondo hanno voluto fare subito la voce grossa dopo lo scialbo pareggio nella prima partita del Mondiale in Francia. Al termine dei primi 45 minuti, le samurai conducevano per 2-0.
Al minuto 23 Iwabuchi castiga una poco reattiva Alexander con un destro dal limite dell’area che si infila sotto la traversa. Al 28esimo la formazione asiatica sfiora il raddoppio ancora con la Iwabuchi, che calcia a rete da pochi metri trovando l’opposizione di un’avversaria. Il 2-0 giunge al 37’ grazie alla Sugasawa, che subisce fallo in area scozzese e poi trasforma il conseguente rigore.
Il gol della bandiera da parte della Scozia arriva all’88esimo da una conoscenza del calcio femminile italiano: l’attaccante Clelland della Fiorentina. Il Giappone sale a quota 4, la Scozia resta a zero ed è addio Mondiale.

Inghilterra – Argentina 1-0

Punteggio pieno, invece, per l’Inghilterra che supera grazie al gol vittoria di Taylor l’Argentina. A Le Havre la rete è stata segnata al minuto 16 della ripresa. Argentina che deve assolutamente vincere l’ultimo match contro la Scozia se vorrà sperare in una qualificazione agli ottavi anche come una tra le migliori 4 terze.

Debutto in un Campionato del Mondo per il Cile che affronta la Svezia nel gruppo F, insieme a Usa e Thailandia.

Per le sudamericane sarà un esordio non semplice contro una nazionale che, invece, di Mondiali ne ha disputati ben otto, ossia tutti dal 1991.

La squadra cilena è guidata dal 2015 dal ct José Letelier, ex portiere del Colo Colo,  il quale ha spinto le ragazze a fare bene sin da subito, tanto da ottenere un ottimo secondo posto alla Copa América nel 2018 giocata in casa oltre alla prima storica qualificazione alla fase finale di un Mondiale. Nel torneo sudamericano le cilene sono state sconfitte solamente dal Brasile; il pass per Francia2019 l’hanno ottenuto dopo la netta vittoria (4-0) contro l’Argentina.

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L’esultanza di Camila Saez dopo il gol che ha sbloccato il match qualificazione contro l’Albiceleste

I punti di forza della Roja sono sicuramente la tecnica e la velocità: caratteristiche che potranno mettere in difficoltà le svedesi. D’altra parte i punti deboli sono sicuramente la fisicità e la poca esperienza, problemi riscontrati anche durante le amichevoli contro Usa e Olanda (un netto 7-0).

Le stelle

L’atleta più brillante e più famosa della formazione è sicuramente il portiere Christiane Endler in forza al Paris Saint Germain. La capitana 27enne ha vinto il premio come miglior portiere della Division 1 Féminine oltre a essersi piazzata al sesto posto nella classifica mondiale 2018 stipulata dall’Iffhs.

Nata il 23 luglio 1991, alta 180 cm, Christiane Endler è la leader della Roja

Dotata di ottimi riflessi oltre che una grande abilità ai rigori, prima dell’approdo in Francia ha giocato nel Colo-Colo, Chelsea e Valencia.

Il tecnico Letelier dovrà fare a meno del difensore Carla Guerrero, infortunatosi in maniera grave, e del terzino sinistro Geraldine Leyton che ha deciso di abbandonare la nazionale. Quest’ultima ha prima rescisso il contratto con il il club spagnolo Sporting Club Huelva a gennaio e in seguito ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale sul suo account Instagram qualche settimana fa

 

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Siempre estaré agradecida de haber tenido la oportunidad de haber sido parte de la selección chilena femenina y haber participado en la copa América el año 2018 y haber logrado esa anhelada clasificación al mundial. . Ser parte de ese proceso ha sido la mejor experiencia deportiva, de local , con tu gente a estadio lleno, se me llenan los ojos de lagrimas solo al recordarlo pero uno no vive del pasado y es momento de afrontar la situación actual, la que me tiene lejos de las canchas.Para quienes se preguntan y me preguntan a diario y agradezco por los mensajes de cariño y apoyo. . Estar en la selección requiere un compromiso personal y grupal,estar al 100% tanto física como psicológicamente. Lo intente,volví a entrenar pero no pude, la cabeza termina siendo tajante en ciertas ocasiones y si la cabeza está mal todo anda mal. Si se me diera la oportunidad de volver cuando me sienta al 100% la aprovecharé al máximo, si no se diera la oportunidad , apoyaré a mis compañeras siempre en cada partido y espero que cada uno lo haga desde sus casas. Muchas gracias por el cariño ❤️🇨🇱 #GL17

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Una calciatrice che potrà, invece, sorprendere è Karen Araya, centrocampista del Siviglia di 28 anni dalle doti sia offensive e difensive, cercando di avvicinare il suo metodo di gioco a quello di un altro grande cileno come Arturo Vidal.

Karen Araya, numero 8 del Cile proprio come Arturo Vidal

Accanto ad Araya c’è la compagna di squadra Francisca Lara, nota per i passaggi decisivi finalizzati al gol.
In attacco spicca la tecnica di Yanara Aedo, María José Rojas e Daniela Zamora.
L’attaccante del Valencia Aedo fornirà le manovre necessarie per trovare gli spazi davanti per l’attaccante Zamora.

Dove arriverà il Cile?

Il ct Letelier ha ribadito che l’obiettivo primario è cercare di giocarsela con le grandi proprio come Svezia e Usa. Passare il turno sarebbe un gran bel risultato dato che comunque per le cilene è la prima apparizione iridata.

È stata l’attrice protagonista azzurra della partita d’esordio contro l’Australia colei che, con una doppietta, ha regalato tre punti e la prima vittoria dell’Italia nel Mondiale femminile in Francia.

Barbara Bonansea è stata l’eroina indiscussa del match. Il gol di testa a pochi secondi dal fischio finale ha fatto urlare di gioia tutta l’Italia che ha seguito la gara. Un gol che è valso tanto e che può sancire l’inizio di un bel percorso azzurro a Francia2019.

Nel 1999 avevo 8 anni e non seguivo di certo il calcio, non ricordo nulla, sono sincera. Non so neppure se allora si vedessero le partite in tv, ma abbiamo spesso parlato con quella generazione e sono felice che non si sia più fermi lì.

Dal campo pulcini di Bricherasio dove inizia la Val Pellice, a 45 km da Torino, al Mondiale, l’attuale attaccante della Juventus dopo diverse stagioni al Torino, prima, e al Brescia poi, ha vissuto emozioni indimenticabili alla sua prima apparizione mondiale.  Quasi vent’anni dopo Paola Zanni, l’ultima azzurra ad andare a segno in un Campionato del mondo, era il 27 giugno 1999 Italia – Messico 2-0, le azzurre ritrovano il gol e la vittoria.

Il colpo di testa non mi appartiene e non so nemmeno come sia uscito, forse perché mi ero imposta di non lasciare nessun pallone. In più nemmeno dovevo essere lì!

Player of the match, la numero 11 ha festeggiato il gol del pareggio con il dito in bocca, scena simile e tanto cara agli italiani. Era il Mondiale di Germania 2006 e Francesco Totti, proprio contro l’Australia, festeggiò il gol vittoria a pochi secondi dalla fine.

Ho esultato così per la mia nipotina Benedetta appena nata. B&B, Barbara e Benedetta!

 

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L’Italia femminile batte all’ultimo minuto la favorita Australia ai Mondiali e Barbara #Bonansea esulta come #Totti nel 2006 😍🇮🇹

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È molto legata alla famiglia la goleador azzurra. I suoi genitori sono arrivati a Valenciennes in camper, perché suo padre ha paura dell’aereo.

Papà è in pensione, mia madre lavora in fabbrica e ha preso le ferie. Sono stati sempre fondamentali, in tutta la mia carriera. Ero una bimba tra i maschi, quando me lo hanno fatto notare mi sono messa a piangere, lei mi ha accompagnato in campo e non sono uscita più!

Detentrice di due Coppe del Mondo vinte nel quadriennio d’oro 2003 e 2007, la Germania sfida all’esordio la Cina a Lorient.

Prima partita del girone B in cui ci sono anche Spagna e Sudafrica. Sicuramente i favori sono tutti per le tedesche per la sua storia e per i tanti titoli vinti a livello europeo (8 titoli) e mondiale.

Durante l’edizione del 2007 la Germania ha fatto sin da subito la voce grossa, strapazzando al match inaugurale del torneo le malcapitate calciatrici dell’Argentina.

A Shanghai il 10 settembre 2007 la nazionale tedesca ha battuto 11-0 la Selección, realizzando la più ampia vittoria e il più alto numero di gol realizzati in una gara nella storia del Campionato mondiale di calcio femminile.

Da sottolineare che quella vittoria è un risultato storico proprio per il mondo del calcio. Sì perché nemmeno in un Mondiale di calcio maschile si è mai raggiunto un esito del genere.

Un festival del gol a cui hanno partecipato ben cinque calciatrici. Birgit Prinz e Sandra Smisek sono state protagoniste di due triplette. Renate Lingor e Melanie Behringer hanno segnato due doppiette, mentre la centrocampista Kerstin Garefrekes si è “limitata” a siglare un solo gol.

L’attaccante Prinz è poi diventata anche terza marcatrice del torneo con 5 reti.

Contro l’Argentina è stata una vera e propria goleada. Ad aprire le danze dopo soli 12 minuti la Behringer direttamente da calcio d’angolo su una grossa indecisione del portiere Correa. Quattro minuti dopo, però la Germania inizia a metterci del suo con la punta Garefrekes: è il là alla goleada.

Ci siamo! Finalmente oggi si alza il sipario del Mondiale di calcio femminile 2019. Un evento sportivo sentito in cui si sfideranno tante nazionali forti ricche di campionesse.

Una fuoriclasse, però, ha deciso di rinunciare alla chiamata della propria squadra con delle non poche polemiche.

Non si tratta di una calciatrice qualunque: è Ada Hegerberg, attaccante norvegese del Lione, vincitrice del primo Pallone d’oro femminile nel 2018 e della Champions League.

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Il sorriso di Ada Hegerberg con il suo Pallone d’oro

In realtà la campionessa ha deciso di allontanarsi dalla federazione norvegese  NFF già nel 2017, rifiutando varie  convocazioni. Ovviamente il no per il Mondiale ha fatto molto più scalpore.

Il motivo di questa rinuncia è legato alla netta differenza di condizioni e di opportunità tra uomini e donne in Norvegia. Molte calciatrici trovano difficoltà a inserirsi nel mondo del calcio e non vengono offerte le stesse opportunità che, invece, ci sono tra i maschi.

Anche se negli ultimi tempi dei grandi miglioramenti ci sono stati, per la Hegerberg è ancora poco . Esiste ancora un divario abissale dal punto di vista organizzativo oltre che economico.

A commentare questa decisione anche l’ex calciatrice azzurra Melania Gabbiadini, in una lunga intervista.
La lotta contro la NFF e la 23enne attaccante è iniziata già da diverso tempo e, finora, la federazione non è mai scesa a compromessi con la calciatrice scandinava, scalzando molte sue richieste.

In molti Paesi, tra cui anche l’Italia, da sempre le donne lottano per ottenere quelle attenzioni che meritano. Un’attenzione che significa diritti: diritto di essere ascoltate, diritto di poter giocare liberamente, diritto di avere le giuste attrezzature oltre a un equo compenso.

L’attaccante in un’intervista

La norvegese è una delle più pagate al mondo, con uno stipendio di circa 400mila euro all’anno. Secondo uno studio, nel 2017 la media della paghe nel campionato francese era di 42mila euro, nonostante la presenza di calciatrici famose. Inoltre sotto i campionati meno famosi c’è ancora lo status del “non professionistico” come nelle giovanili o nei club più piccoli, in cui le calciatrice pur di giocare si autofinanziano.

In molti casi, inoltre, ci sono ancora atteggiamenti sessisti contro le calciatrici, situazioni spiacevoli che anche in un evento ufficiale qual è stato la consegna del Pallone d’oro Ada Hegerberg è stata protagonista.

Il match d’esordio delle azzurre è previsto per domenica 9 giugno alle 13 contro l’Australia e una tifosa che sicuramente seguirà la partita sarà Melania Gabbiadini, ex stella della nazionale femminile italiana.

Dal 2004 al 2017 ha indossato la maglia azzurra 114 volte, realizzando ben 45 gol e con cui ha disputato quattro Europei (2005, 2009, 2013 e 2017). Per anni è stata il simbolo del calcio femminile in Italia.
Dopo il suo ritiro nell’agosto 2017, dal calcio a 11 ha deciso di iniziare un’avventura nel futsal con la Noalese 2013, squadra militante in A2. Terminata la parentesi nel calcio a 5, l’ex capitana ora siede in panchina e allena le giovani calciatrici della Lady Granata Cittadella.

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Il nuovo ruolo nella Lady Granata Cittadella

In esclusiva per Mondiali.it l’ex punta ha voluto dire la sua su quella che è la situazione attuale del calcio femminile, di quelle che sono le sue sensazioni del percorso che faranno le ragazze guidate dalla ct Bertolini in Francia e di ciò che è e ciò che è stata la sua esperienza professionale nel mondo del pallone.

Dopo anni da protagonista in campo, ora sei allenatrice. Ti manca il calcio giocato?

Sì e no! Sono contentissima di aver fatto il percorso che ho sempre sognato e, dopo tanti anni, ho deciso di lasciare e di intraprendere l’attività da allenatrice. Ne sono felice! Mi sento appagata di quello che è stato e di quello che sarà.

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L’ex capitana Melania Gabbiadini in azione durante un match con la maglia azzurra

C’è entusiasmo e interesse tra le ragazze che alleni?

Certo! Rispetto a qualche anno fa c’è un altro tipo di interesse, grazie all’evoluzione negli ultimi due anni. Ora come ora, finalmente, c’è molta più visibilità e una maggiore importanza com’è giusto che sia. Sicuramente la vetrina del Mondiale aiuterà ancora di più questa crescita.
Siamo sulla buona strada e sarà un bene fare un bel campionato del Mondo per cercare di recuperare il gap con gli altri Paesi.  Ovviamente bisognerà dare la giusta attenzione anche dopo la fine della competizione.

Che cos’è cambiato rispetto a quando giocavi tu?

Sicuramente grazie all’ingresso delle squadre femminili in molti club maschili l’organizzazione è migliorata. Tra gli aspetti positivi c’è quello di utilizzare strutture e impianti adeguati oltre ad avere molto più notorietà. Ciò lo possiamo constatare con i club attuali come la Juve, il Milan ecc… Si deve continuare così!

Credi che ci sia ancora un netto divario rispetto ad altre nazioni?

Siamo ancora indietro a molti altri Paesi, perché siamo stati abituati ad associare il calcio come una disciplina solamente maschile. Per troppo tempo vedere una ragazzina avvicinarsi a questo sport è stato visto in maniera diffidente.
Tuttavia  tanto è stato fatto nell’ultimo periodo e, pertanto, credo che nel medio termine ci saranno ulteriori sviluppi.

La calciatrice Ana Hederberg (Pallone d’oro 2018) non sarà presente in Francia. Condividi la sua scelta di saltare una competizione così importante?

Sono convinta che sono lotte che vanno fatte! In Italia l’abbiamo fatto anche noi in passato per ottenere quello che ci spetta. Sappiamo benissimo che spesso bisogna puntare i piedi. Certo quello della Hederberg è stato un gesto forte, ma comunque condivisibile e comprensibile.

Passiamo a te. Cos’è stato per te vestire la maglia azzurra?

Il massimo! Quando sei giovane l’obiettivo primario è giocare e divertirsi, crescendo poi ti poni degli obiettivi cercando di puntare sempre a qualcosa di grande. La nazionale è quel qualcosa di grande, è il sogno a cui tutti gli atleti ambiscono. Difendere i colori del nostro Paese è stata una bella emozione: non soltanto la prima volta che l’ho indossata.

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L’esultanza della Gabbiadini in nazionale

Credi che le ragazze possano fare bene al Mondiale?

Io sono positiva perciò dico che le azzurre potranno giocare un buon torneo. C’è un bello spirito di gruppo e c’è entusiasmo. Inoltre, i risultati positivi nel girone di qualificazione e nelle ultime amichevoli hanno trasmesso ottime sensazioni. Penso che passare il girone sia alla nostra portata.

In che calciatrice attuale ti rivedi?

Domanda difficile (ride, ndr) perché ognuno ha una propria caratteristica. Però potrei dire Barbara Bonansea (centrocampista offensiva della Juve).

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Barbara Bonansea durante i festeggiamenti per la qualificazione Mondiale ottenuta

Pronostico Australia – Italia?

Non dico il risultato e non vorrei portar sfortuna (ride, ndr). L’Australia è una buonissima squadra ma credo che si possa fare bene, così da poter partire col piede giusto.

Una frase ad effetto che significa tanto e che segna la strada per il futuro delle donne.

Non abbandonare i propri sogni significa: lottare per loro, non farsi condizionare e cercare di cambiare il mondo. Ciò sottolinea quanto è importante per le donne il Mondiale di calcio che sta per iniziare in Francia. Questa competizione deve essere la prova che anche l’universo femminile può realizzare ciò che nel genere maschile è oramai abitudine.

Lo spot della Nike ha come protagonista la giovanissima calciatrice Makena Cook. Nei tre minuti di video, l’azienda, grazie alla ragazzina, cerca di raccontare come i sogni di qualsiasi persona possono diventare realtà. Un altro aspetto importante è quello, appunto, di non cambiare i tuoi desideri ma cercare di cambiare il mondo pur di farli avverare.

Dai primi secondi di spot, Makena è nel tunnel degli spogliatoi prima del match tra Olanda e Nigeria, tenuta per mano dalla centrocampista orange Lieke Martens. Dopo aver accompagnato sul campo la sua beniamina, Martens dice alla bambina che “non ha ancora finito”. Così Makena si ritrova a giocare al suo fianco, e poi a saltare da un campo all’altro al fianco delle giocatrici più famose, da Fran Kirby a Ji So-Yun.

Dopodiché la ragazzina si ritrova in uno shooting fotografico con l’attaccante brasiliana e del Barcellona, Andressa Alves, riuscendo a conquistare la copertina del videogame Fifa. Makena la rivediamo poi al fianco di Alex Scott, ex giocatrice dell’Inghilterra e dell’Arsenal che viene personificata come prima allenatrice donna Barcellona maschile.

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La scena dello shooting fotografico

Al termine del video la ragazzina calcia una punizione decisiva prima di rientrane nel tunnel dello spogliatoio ed è lei a prendere la mano di Lieke Martens dicendole “Are you ready?”.

Oramai non si fa altro che contare i giorni per il debutto delle azzurre al Mondiale femminile in Francia. Le ragazze sono già a Valenciennes e sono state abbracciate in maniera affettuosa dagli abitanti della cittadina, sede del ritiro.


Tuttavia, prima della partenza, hanno avuto anche l’onore di essere accolte dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, a Palazzo Madama oltre a essere salutate dai tifosi all’aeroporto di Fiumicino.

Un grande weekend, quindi, per la squadra della ct Milena Bertolini, che rappresenterà la nazione intera al prossimo Campionato del Mondo dopo 20 anni.

L’invito in Senato è stato un gesto importante che sottolinea quanto sia cresciuto il calcio femminile negli ultimi tempi, tanto da regalare molte più soddisfazioni di quello maschile, così come ha sottolineato la seconda carica dello Stato.

Potrete ridare entusiasmo ai tifosi italiani che hanno subito lo smacco della mancata qualificazione al Mondiale da parte della Nazionale maschile. Il calcio italiano rinascerà attraverso le donne. L’augurio è che questa partecipazione ai Mondiali rappresenti un punto di partenza e non di arrivo per il movimento calcistico femminile.

Una vera e propria svolta per l’Italia che da sempre è conosciuta come la patria del calcio. Finalmente, ora non è più considerato un sport solamente di uomini.

Prima di imbarcarsi per il volo diretto in Francia, un’altra sorpresa per Sara Gama e compagne: il saluto in aeroporto.

Una torta è stata taglia per l’occasione nello scalo romano

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