Tag

qualificazione

Browsing

No, non è una metafora per sottintendere la forza straripante della Nazionale avversaria, né tanto meno il soprannome di un rugbista: incredibilmente gli organizzatori della Coppa del Mondo di rugby in corso in Giappone hanno deciso, in accordo con la federazione mondiale, di cancellare due partite dell’ultimo turno della fase a gironi del torneo, Inghilterra-Francia e Italia-Nuova Zelanda, in programma sabato mattina a Yokohama e Toyota, come precauzione in vista dell’arrivo del tifone Hagibis.

Nessun recupero, nessuna data posticipata, una decisione senza precedenti che estromette ufficialmente l’Italia dalla Coppa del Mondo. Per qualificarsi ai quarti avrebbe dovuto infatti battere gli All Blacks della Nuova Zelanda, sfida di per sé insormontabile, ma ora gli organizzatori considereranno le due partite come pareggiate 0-0 e assegneranno due punti a ciascuna squadra.

  1. 🇳🇿 Nuova Zelanda 16 ✅
  2. 🇿🇦 Sudafrica 15 ✅
  3. 🇮🇹 Italia 12
  4. 🇨🇦 Canada 0*
  5. 🇳🇦 Namibia 0*

* Una partita in meno

In questo modo le due nazionali del gruppo B qualificate ai quarti di finale sono Nuova Zelanda e Sudafrica, mentre Inghilterra e Francia erano già certe del passaggio del turno nel gruppo C. Il tifone Hagibis in arrivo dall’Oceano Pacifico potrebbe costringere gli organizzatori ad annullare anche la partita di domenica tra Giappone e Scozia: in quel caso la Scozia verrebbe eliminata dalla Coppa del Mondo.

Risultati immagini per rugby italia mondiale

Al Mapei Stadium gli Azzurrini avevano l’obbligo di battere il Belgio già eliminato per continuare a sperare nella qualificazione alle semifinali. Poco prima dell’intervallo la sblocca Barella, poi raddoppia Cutrone; per il Belgio accorcia Vershaeren, al minuto 87 Mancini colpisce il palo di testa sugli sviluppi di un corner, ma poi ci pensa Chiesa con un bellissimo gol a siglare il 3-1 finale. Il contemporaneo 5-0 della Spagna sulla Polonia, però, qualifica gli spagnoli come primi.

Ora, per la squadra del ct Di Biagio, il proseguo del cammino in Europa si complica tantissimo: di fatto, l’Italia può passare solo come migliore seconda. Ma con incastri quasi impossibili: le seconde degli altri gironi (Germania, Danimarca o Austria nel gruppo B, Francia e Romania nel gruppo C) devono chiudono a quota 6 punti (o meno) con una differenza reti inferiore a quella degli azzurri o, a parità di differenza reti, con meno gol segnati, o, in caso di ulteriore parità, con un punteggio disciplina più alto.

BELGIO-ITALIA 1-3 

44′ Barella, 53′ Cutrone, 79′ Vershaeren, 89′ Chiesa

BELGIO (4-4-2): De Wolf; Cools, Bornauw, Bushiri, Cobbaut; Omeonga (59′ Vershaeren), Schrijvers, Heynen, Bastien (59′ Mangala); Lukebakio, Saelemaekers (74′ Mbenza). All. Walem

ITALIA (4-3-1-2): Meret; Calabresi, G. Mancini, Bastoni, Pezzella; Barella, Mandragora, Locatelli (72′ Tonali); Lo. Pellegrini (80′ Bonazzoli); Chiesa, Cutrone. All. Di Biagio

Ammoniti: Saelemaekers (B), Cools (B), Bushiri (B), Mangala (B), Locatelli (I), Vershaeren (B), Mbenza (B)
Espulso: Mbenza (B)

L’Europeo dell’Italia è congelato. Serviranno quarantotto ore per capire se saremo su un aereo per Tokyo nell’estate 2020 ma soprattutto per sognare il titolo continentale. L’Italia fa il suo dovere, batte 3-1 il Belgio e chiude a sei punti, ma non basta per vincere il girone perché a Bologna la Spagna strapazza 5-0 la Polonia e arriva prima per la miglior differenza reti nella classifica avulsa. Siamo appesi a un filo nella corsa al posto di migliore seconda, ma Francia-Romania di lunedì sera spaventa non poco.

La punizione per il ritardo decisa per Kean rimescola le carte della formazione: Di Biagio conferma il 4-3-3 ma è costretto ad alzare Pellegrini largo a sinistra e a inserire Locatelli a centrocampo. L’Italia parte decisa e al 7’ va vicinissima al vantaggio con Barella, che arriva in tuffo di testa sul cross di Pezzella ma non inquadra la porta per centimetri. Sembra l’inizio di un arrembaggio e invece l’Italia va col freno a mano. Circolazione lenta e scolastica, che non sorprende il Belgio. Anzi è proprio il Belgio a spaventarci con un diagonale di Lukebakio respinto in tuffo da Meret. Come con la Polonia, gli azzurri faticano negli ultimi venti metri e allora provano da fuori, senza mai spaventare realmente De Wolf. Serve una scintilla, che arriva poco prima dell’intervallo dal giocatore più elettrico: Pezzella pesca ancora Barella sul secondo palo che stavolta calcia al volo, la respinta del portiere belga torna verso il centrocampista del Cagliari che di sinistro trova il palo lungo. La gioia azzurra è però contenuta: la Spagna è già 3-0 con la Polonia.

Senza pensare a ciò che accade a Bologna, l’Italia inizia la ripresa all’assalto perché comunque serve una buona differenza reti per sperare ancora in un eventuale piazzamento come migliore seconda. E all’8’ arriva subito il 2-0 con una bella girata di testa di Cutrone. Al 20’ Locatelli ha un’occasionissima in spaccata a pochi metri dalla porta, ma manda a lato. Poi Mandragora e Cutrone sbattono sul muro De Wolf. Però è un bel segnale: l’Italia vuole fare il massimo per sperare ancora.

Le notizie che arrivano da Bologna però non sono confortanti e il 4-0 di Ceballos gela anche il Mapei Stadium. Di riflesso l’Italia sembra perdere foga e permette al Belgio di rientrare in partita con una perla da fuori a giro di Verschaeren, che infila Meret all’incrocio dei pali. Il palo di Mancini al 43’ sembra un segnale sinistro per il futuro, ma il gol di Chiesa al 44’ alimenta la fiamma della speranza. L’Italia chiude seconda con sei punti e con un più 3 di differenza reti: non è male, ma l’incubo biscotto tra Romania e Francia è dietro l’angolo. E i romeni potrebbero anche perdere 2-0 e passare ugualmente: avrebbero la stessa differenza-gol dell’Italia, ma con 8 reti realizzate.

Va in archivio la sesta giornata del Mondiale femminile che si sta disputando in Francia con le padrone di casa che vincono 2-1 contro la Norvegia e staccano il pass per il turno successivo in virtù dei 6 punti fatti in due partite. Nello stesso girone A torna in corsa la Nigeria che vince 2-0 contro la Corea del Sud e si piazza a 3 punti. Nell’altra gara di giornata, nel pomeriggio, la Germania, nuovamente con un tirato 1-0, batte la Spagna e vola a 6 punti.

NIGERIA-COREA DEL SUD 2-0

Un gol per tempo basta alle africane per avere la meglio sulle avversarie. Alla mezz’ora Kim do-yeon sbaglia il rinvio ed infila la propria porta, regalando il vantaggio alla Nigeria, mentre nella ripresa Oshoala scarta l’estremo difensore avversario e segna da posizione defilata.

 

GERMANIA-SPAGNA 1-0

Partita tirata con le teutoniche che vincono grazie a un gol di Dabritz, aiutata da un clamoroso errore di Marta che non sente il suo arrivo alle spalle. Le iberiche giocano meglio ma non riescono mai ad impensierire il portiere avversario Schult, molto attenta sui palloni alti.

 

FRANCIA-NORVEGIA 2-1

La Francia sblocca il risultato dopo meno di un minuto dall’inizio della ripresa di gioco: Majri, lanciata in profondità sulla sinistra, crossa per Gauvin, che realizza il tap-in. Ma il vantaggio dura poco, perché dopo appena otto minuti Renard sbaglia porta e realizza un autogol beffardo che vale il pareggio della Norvegia. Al 72′ le transalpine tornano in vantaggio con la rete su rigore di Le Sommer.

 

Si sono appena concluse le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, ma si pensa ancora alle squadre che rimarranno a casa, deluse e amareggiate per non essere riuscite a passare il turno.

E se non fosse proprio finita? L’idea arriva direttamente dagli Usa che propone un torneo alternativo ma complementare che comprende proprio le grandi escluse dai mondiali. Forse non avrebbe la stessa valenza di una competizione mondiale, ma avrebbe comunque il suo prestigio e la sua importanza anche a livello economico.

L’Usa rientra proprio tra le nazionali che non sono riuscite a guadagnarsi un pass per la Russia e uno dei suoi concittadini, il giornalista statunitense Andrew Joseph, ha lanciato questa iniziativa per “consolare” le nazioni tagliate fuori come la sua. La sua idea non è nuova nel mondo dello sport, ma viene ripresa dal basket universitario statunitense, dove esiste già un torneo organizzato con queste modalità.

Usa, insieme a Italia, Olanda, Ghana, Cile e altri paesi non ammessi ai mondiali potrebbero quindi tornare a giocare nel 2018, dopo le recentissime delusioni subite.

Ma alla base di questa proposta non c’è solo la voglia di riscattarsi dalla mancata qualificazione, ma subentrano anche interessi di tipo economico. Attorno ai mondiali, com’è noto, ruotano moltissimi soldi e le nazioni non ammesse hanno subito delle grosse perdite. Prima fra tutte l’Usa che aveva investito nelle televisioni oltre 200 milioni di dollari!

Adesso cerca di colmare le perdite proponendo questo torneo delle grandi deluse, in modo da compensare il budget impiegato. L’idea sarebbe quella di trasmettere su Fox (la televisione con i diritti sui mondiali) le partite di Russia 2018 per tutta la giornata e in serata lasciare spazio alle nazionali partecipanti al nuovo torneo.

Come giustifica il giornalista questa sua iniziativa? Ecco le sue parole:

Sarebbe un’opportunità per promuovere una nuova era calcistica negli Stati Uniti e permettere agli investitori di non perdere soldi; in fondo, queste nazionali sono tutte sulla stessa barca: sono deluse e hanno l’estate libera

Cosa ne pensano gli azzurri e gli altri paesi chiamati in causa ancora non lo sappiamo, ma seppure una magrissima consolazione, potrebbe essere un buon modo per mantenersi in allenamento e dimostrare che l’Italia sta reagendo direttamente in campo a questo periodo nero che sta attraversando.

Il triplice fischio dell’arbitro Coelho. Poi una sfrenata corsa ad abbracciare chi si ha accanto, in campo o sugli spalti. L’ultimo frame che abbiamo in mente è Dino Zoff che solleva in cielo la Coppa del Mondo. Nel cielo spagnolo, nel cielo di Madrid.
Il Santiago Bernabeu diventa l’altare della gloria azzurra: 11 luglio 1982. Rossi, Tardelli e Altobelli stendono la Germania Ovest nel 3-1 reso forse più beffardo e amaro per i teutonici per la rete di Breitner al minuto 83.

Contro la Spagna, nella partita decisiva nel girone G delle qualificazioni mondiali di cui fanno parte sia la Roja che gli azzurri, l’Italia torna nuovamente al Bernabeu 35 anni dopo l’ultima volta. Insomma l’accesso diretto al Mondiale di Russia, passa da Madrid, in una sera di fine estate. Estate che è la stagione più bella per il calcio nazionale.

Quella volta, sulla terra madrilena, c’era Zoff, Bergomi, Cabrini, Gentile, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Oriali, Graziani che si infortunò al settimo, e poi Altobelli e Causio. A guardarli e a dirigerli c’era Bearzot. Fu nel secondo tempo, dopo un’occasione sciupata da Cabrini nel primo tempo, che gli azzurri modellarono il loro trionfo: segnò Rossi di testa, poi Tardelli fece urlare la Penisola con una rete da cineteca. A “Spillo” Altobelli, la gioia del 3-0 per gentile concessione di uno straripante Conti. In tribuna, il presidente Pertini esultava come tutti i tifosi italiani.

Le Furire rosse, invece, non giocano una partita ufficiale nel tempio del Real Madrid dal 28 marzo 2009, quando incontrò la Turchia. La Nazionale italiana in realtà manca da Madrid da molto meno: il 5 marzo 2014, perse 1-0 l’amichevole contro la Spagna, ma si giocò allo stadio Vicente Calderon.