Ci sono tante curiosità attorno ai Giochi Olimpici Invernali.
Piccoli dettagli che ora sembrano anche passati ma che fino a qualche anno fa erano di routine. Ma ci sono anche medagli assegnate mezzo secolo più tardi o i vari medaglieri più ricchi.
IL MEDAGLIERE E IL PIÙ MEDAGLIATO
Ad avere più medaglie in bacheca è la Norvegia. Il paese scandinavo domina con ben 329 medaglie ottenute di cui 118 ori, 111 argenti e 100 bronzi. Mica male per un Paese con non molti abitanti. Ovviamente è norvegese anche l’atleta più vincente della storia delle Olimpiadi. Si tratta di Ole Einar Bjørndalen, fuoriclasse del Biathlon che, fra le edizioni del 1998 e del 2014, ha vinto ben 13 medaglie (8 ori, 4 argenti e 1 bronzo).
Al secondo posto del medagliere ci sono gli Usa con 281 (96 ori; 106 argenti e 83 bronzi) e al terzo la Germania con 208 (78; 78; 53). L’Italia è 13esima con 114 medaglie (37 ori, 34 argenti e 43 bronzi).
OLIMPIADI ESTIVE E INVERNALI
Dalla prima edizione del 1924 fino a quella di Albertville 1992 la cadenza dei Giochi Olimpici invernale era la stessa di quelle Estive: quasi sempre a febbraio le prime; fra il luglio e l’agosto successivo le seconde. Nel 1944 l’edizione di Cortina d’Ampezzo non fu disputata a causa del secondo conflitto mondiale.
Dal 1994, però, con l’edizione XVII di Lillehammer, in Norvegia, si decise di dividere le due edizioni. Mantenendo sempre una cadenza quadriennale.
Tuttavia seppur gli sport siano completamente differenti, ci sono stati quattro atleti che sono riusciti a ottenere una medaglia sia nelle edizioni dei giochi invernali che in quelli estivi. Tra questi atleti c’è la tedesca Christa Luding-Rothenburger che è la sola ad aver vinto tre medaglie in Olimpiadi disputate nello stesso anno nel 1988: un oro e un argento alle invernali di Calgary (rispettivamente 1000 metri e 500 metri nello speed skating) e un argento a Seul nella velocità su pista di ciclismo.

LA DISCIPLINA INESISTENTE E SPORT DIMOSTRATIVI
Si tratta della “Pattuglia Militare”, disciplina antenata dell’attuale Biathlon. Era composta da militari e fu ammessa fino all’edizione di Saint Moritz 1948.
Disciplina prima inserita, poi tolta e poi reinserita è stata lo Skeleton. Attualmente è presente nel programma olimpico e ricordiamo che il grande Nino Bibbia è stato il primo azzurro a ottenere una medaglia proprio nello Skeleton.
sono svariate le discipline ammesse come “dimostrative” nella storia dei Giochi invernali.
Nel 1952 a Oslo c’è il “Bandy”, sorta di hockey su ghiaccio con la palla, popolare nei paesi nordici; nel 1936 e nel 1964 c’è stato lo “Stock”, tradizionale gioco delle bocce bavaresi sul ghiaccio; quindi lo “Skijöring”: sci dietro ai cavalli a Saint Moritz 1928. E poi ancora: la corsa con i cani da slitta, in mostra a Lake Placid 1932 e a Oslo nel 1952; lo sci di velocità, dimostrativo nel 1992 e il pentathlon invernale nel 1948.
BRONZO 50 ANNI DOPO
Nel 1924 il bronzo della gara di salto con gli sci è assegnato al norvegese Thorleif Haug, ma nel 1974, giusto 50 anni dopo, si scopre che è stato commesso un errore di misurazione. Così il bronzo viene riassegnato allo statunitense Anders Haugen, che all’età di 83 anni riceve il riconoscimento.