Il ventunenne romano e romanista doc , Daniele Paolucci, è il vincitore del campionato europeo di Fifa 17 Ultimate team disputatosi in Spagna a Madrid. Il Prinsipe, è il suo nome da player, ha sbaragliato la concorrenza raggiungendo prima una storica finale e poi battendo proprio nell’ultimo atto il favoritissimo Spencer Gorilla, dall’Inghilterra.
Per poter partecipare al torneo di Madrid, Daniele ha raggiunto la top 12 mensile di gennaio ottenendo 118 vittorie su 120; mentre in Spagna il torneo si è disputato prima con una fase a gironi da 4 e poi fasi a eliminazione dirette, come un vero e proprio torneo di calcio mondiale.
Un ragazzo dalla vita normale che ha saputo cogliere al meglio il proprio talento davanti a un video games. La soddisfazione per la vittoria è enorme, ma ora sotto al Mondiale in Germania. Con il sogno di ripetere la vittoria del campionato Mondiale di calcio 2006 proprio in terra tedesca.
Com’è stato l’Europeo di Fifa 17?
Il torneo è stato bellissimo, organizzato tutto perfettamente e nei piccoli dettagli. Ci sono stati molti avversari forti e duri da battere. In particolare due sono stati i momenti in cui ho avuto più difficoltà, entrambi relativi allo stesso avversario, il tedesco The Strxnger : contro di lui sono andato due volte in svantaggio però in entrambe le occasioni ho ribaltato il risultato.
La finale invece l’ho disputata contro l’inglese Gorilla, un player fenomenale. Sapevo di giocarmi tutto su Xbox One perché lui era sicuramente più portato sulla console di Microsoft. In effetti sono riuscito a strappare un ottimo 2-2 e poi ho vinto su PlayStation 4.
Qual è stata la tua reazione appena dopo la vittoria?
È stata una grande emozione, perché non mi aspettavo di arrivare in finale ne tantomeno di vincere proprio il torneo europeo a Madrid, dato che è stata la mia prima vera apparizione in un torneo ufficiale. Spero di potermi ripetere a questi livelli anche al Mondiale di Berlino.
Come hai festeggiato il trionfo del torneo?
Non appena sono rientrato in Italia a Roma, ho brindato con i miei amici anche se in realtà non ho avuto molto tempo per i festeggiamenti dato che mi sono rimesso subito a lavoro per prepararmi in vista del torneo in Germania del prossimo 19 maggio.
Qual è stata la tua formazione che ti ha permesso di vincere?
Posso ribadire che la mia formazione è stata un po’ diversa dalle altre. La maggior parte dei giocatori inseriva in difesa Sergio Ramos e Boateng.
Io ho optato per un 4-3-3 con Manolas e David Luiz centrali. Sugli esterni Florenzi e Marcos Alonso; a centrocampo Nainggolan, Kanté e Modric; mentre in attacco Suarez, Ronaldo e Messi. Una formazione che i miei avversari pensavano fosse meno competitiva, ma in realtà ho potuto dimostrare il contrario.
Hai un calciatore fedele e hai degli schemi specifici?
Sicuramente il “Ninja” Radja Nainggolan è un giocatore che non deve mancare nel mio team. Sicuramente l’utilizzo del centrocampista belga della Roma è stato un degli artefici della mia vittoria a Madrid. Per quanto riguarda gli schemi, preferisco puntare su una solida difesa e un asfissiante pressing.
Da quanto tempo ti sei appassionato a Fifa? Hai avuto anche modo di subire sconfitte che ti hanno fatto riflettere?
In realtà a Fifa gioco da tantissimi anni, da quando il gioco è passato su PlayStation 3. A livello competitivo gioco solamente dal 2015 dalle versione di Fifa 15.
Ovviamente le sconfitte ci sono state ed è proprio da quelle che nascono e crescono gli stimoli per fare meglio sia come giocatore che come player.
Immagino tu sia cresciuto giocando con i tuoi amici. Come loro hanno reagito alla tua vittoria?
Sicuramente tutti i miei amici sono stati più che contenti per la mia vittoria. Anzi devo ammettere che poiché è imminente il Mondiale, sono stati più felici loro per la conquista del titolo che io (ride ndr), proprio perché ho subito concentrato i miei pensieri per il prossimo torneo a Berlino.
E i tuoi genitori invece? Come hanno preso questa tua passione?
L’hanno presa bene anche perché posso ribadire che sono sempre riuscito ad alternare le partite alla Play allo studio e alle altre attività che ogni ragazzo fa nella sua vita. Per quanto riguardo la soddisfazione, sì sono rimasti anche loro piacevolmente sorpresi della mia vittoria.
Per te questa attività è un hobby o una professione?
È stato un hobby fino a qualche tempo fa, da poco è diventata una professione anche perché ho firmato un contratto con la società professionistica Mkers e quindi sarò stipendiato per giocare.
Preferisci la disco o una partita alla play? Una pizza o una partita alla play? Un’uscita con amici o la play?
Beh essendo un ragazzo tranquillo ma che comunque piace stare in compagnia, preferisco andare in disco in serate particolari mentre sicuramente preferisco pizza e uscita con gli amici alla Play. Ovviamente riesco ad organizzarmi al fine di riuscire a fare tutto.
Cosa prevedi per il futuro?
Il mio futuro, almeno per come la vedo ora, è giocare a Fifa. Ovviamente non so per quanto tempo però per ora il mio pensiero è giocare. E ora sotto per Berlino.
Dario Sette