Cosa è successo mercoledì 20 giugno
Settimo giorno di Mondiali russi e primi fatali verdetti. Nel Gruppo A, già fortemente indirizzato dalla vittoria della Russia sull’Egitto, ci pensa Suarez a mettere la parola fine. Il suo gol basta per piegare le resistenze dell’Arabia Saudita e portare l’Uruguay a sei punti in vetta assieme ai padroni di casa. Arabi e Salah a casa dopo due partite.
E, a braccetto, chiude i bagagli anche il Marocco che, dopo l’inattesa sconfitta all’esordio contro l’Iran, cade nuovamente con un colpo di testa, manco a dirsi, di Cristiano Ronaldo. I “Leoni dell’Atlante” condannati all’eliminazione. CR7 è sufficiente a questo Portogallo per portarsi a casa un risicato e sofferto 1-0 e a conquistare il quarto punto nel Gruppo B.
In serata altrettanto sofferta vittoria per la Spagna che, con il medesimo risultato di 1-0, ha la meglio su un volenteroso Iran che, nonostante il modulo iperprotetto, ha più volte spaventato De Gea e compagni. Simbolo di questa partita contorta è la rete rocambolesca di Diego Costa che segna su rimpallo in azione di disimpegno della formazione iraniana.
Tre partite, tre risultati terminati 1-0.
Portogallo – Marocco 1-0
Il Portogallo è 4 alla terza. O meglio Cristiano Ronaldo. Quarto gol dell’attaccante, al minuto 4 di Portogallo – Marocco e quattro punti per la nazionale lusitana inserita nel Gruppo B. Decisivo ancora una volta, l’asso del Real Madrid in due partite completa il suo repertorio: rigore, di destra su punizione, di sinistro e ora di testa. E’ bravo a farsi trovare libero in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d’angolo battendo El Kajoui di testa. La reazione del Marocco è stata veemente con diverse occasioni per Benatia e compagni, senza però infilare la porta di Rui Patricio. Il massimo risultato, ma non con il minimo sforzo: gli uomini di Renard non sono stati abili a capitalizzare con un gol il predominio territoriale in campo. Dopo il vantaggio al 4′ sugli sviluppi di un corner, il Portogallo si è limitato a difendersi con ordine e tanto è bastato a portare a termine la missione.
Uruguay – Arabia Saudita 1-0
Nel Gruppo A, l’Uruguay di Tabarez dimostra pragmatismo e ermeticità battendo l’Arabia Saudita ancora per 1-0 come nel match d’esordio contro l’Egitto. Cavani sciupa tanto quanto Suarez nel primo incontro, a questo giro l’attaccante ex Liverpool segna, festeggiava le 100 presenze con la Celeste, diventa il pichichi della nazionale con 52 gol e il primo uruguaiano a segnare in tre diversi Mondiali. È finita solo 1-0 per alcuni errori di mira e con la formazione saudita creativa fino alla trequarti avversaria (il possesso palla finale dice 53% a 47% per i sauditi) e l’Uruguay solido, cinico e sprecone in contropiede: nella ripresa notevoli gli errori di Carlos Sanchez servito da Cavani e dello stesso Matador che si è fatto fermare dal portiere.
Iran – Spagna 0-1
La sfida serale che mette di fronte “Furie Rosse” e Iran dimostra che l’avvio di questo Mondiale per la Spagna non è per nulla semplice. Le vicissitudini causa esonero Lopetegui e arrivo di Hierro come ct. si fanno sentire così ci pensa ancora Diego Costa a togliere le castagne dal fuoco. Quello che è considerato un po’ il pesce fuor d’acqua, il meno aggraziato in una squadra di prestigiatori. Ma al 54’ è lui a insaccare su carambola dopo che il rilancio di Rezaeian incoccia sul ginocchio dell’attaccante dell’Atletico Madrid. Con un po’ di fortuna, insacca il suo terzo centro nel torneo e firma l’1-0 all’Iran, che vale l’aggancio al Portogallo in vetta al gruppo B. Gli iraniani masticano amaro, perché avevano appena sfiorato il gol con Ansarifard in una rara sortita offensiva. E perché si vedono annullare, poco dopo, il pari di Taremi per fuorigioco di Ezatolahi. Taremi sarà fino alla fine l’incubo di De Gea: l’occasione ghiottissima gli capita sulla testa a dieci minuti dalla fine, ma non inquadra la porta.
Cosa aspettarci giovedì 21 giugno
Gruppo C | Danimarca – Australia | ore 14.00
Dentro o fuori per l’Australia, chiamata a battere la Danimarca per giocarsi poi la qualificazione all’ultima giornata della fase a gironi. I risultati della prima gara non lasciano alternative, per la nazionale del c.t. olandese van Marwijk: la sconfitta con la Francia obbliga gli oceanici a vincere per poi sperare in un altro risultato positivo col Perù. D’altro canto, i danesi blinderebbero di fatto la qualificazione in caso di successo, dopo la vittoria ottenuta contro i sudamericani nella precedente uscita.
Probabili formazioni:
Danimarca (4-2-3-1): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Larsen; Kvist, Delaney; Poulsen, Eriksen, Sisto; Jorgensen. All. Hareide.
Australia (4-3-3): Ryan; Behich, Milligan, Sainsbury, Risdon; Mooy, Rogic, Jedinak; Leckie, Nabbout, Kruse. All. van Marwijk.
Gruppo C | Francia – Perù | ore 17.00
Francia-Perù può già dire molto del futuro del Girone C dei Mondiali. In caso di successo dei francesi e allo stesso tempo della Danimarca (contro l’Australia), infatti, sarebbe già archiviata con una giornata di anticipo la questione relativa al passaggio del turno. Per questo motivo la squadra del ct. Deschamps non vuole commettere errori contro i biancorossi di Gareca, sfortunati nella sfida di esordio proprio contro i danesi (0-1 finale).
Probabili formazioni:
Francia (4-3-1-2): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, L. Hernandez; Matuidi, Kantè, Pogba; Mbappè, Griezmann, Dembelé. All. Deschamps.
Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez, Ramos, Trauco; Tapia, Yotun; Flores, Cueva, Farfan; Carrillo. All. Gareca.
Gruppo D | Argentina – Croazia | ore 20.00
Argentina-Croazia è la partita che aprirà il secondo turno del Girone D. In campo le due iniziali candidate per il passaggio del turno, che però stanno da subito attraversando momenti diversi: la vittoria contro la Nigeria per 2-0 all’esordio permette alla squadra di Dalić di vivere con meno apprensione il big match (in caso di vittoria, l’accesso agli ottavi sarebbe assicurato); il pareggio 1-1 con l’Islanda mette invece ulteriore pressione sulle spalle di Messi e compagni, chiamati immediatamente a reagire per evitare brutte sorprese. In casa croata da registrare la decisione del ct di rispedire a casa Nikola Kalinic, che nella prima sfida, fingendo un mal di schiena, si è rifiutato di entrare in campo nei minuti finali.
Probabili formazioni:
Argentina (3-4-3): Caballero; Tagliafico, Otamendi, Mercado; Salvio, Mascherano, Lo Celso, Acuna; Pavon, Aguero, Messi. All. Sanpaoli.
Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Vida, Lovren, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic, Kramaric, Perisic; Mandzukic. All. Dalić.