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Spal – Fiorentina storicamente è partita sentita e che ha segnato il destino soprattutto dei ferraresi.

Oggi le due squadre si incontrano al Paolo Mazza per un match che per la Viola significa avvicinarsi alla zona Europa e per gli estensi allontanarsi sempre di più dalla zona calda della retrocessione.

Partita che per certi versi richiama quella del 5 maggio 1968 giocatasi al Comunale di Campo di Marte (l’attuale Artemio Franchi) che decretò la retrocessione in Serie B per la Spal dopo essere stata grande protagonista da dopoguerra fino proprio al ’68. Una condanna per il calcio spallino anche perché da quell’anno in poi c’è stata la debacle fino al fallimento del 2004. Solamente nel 2017, grazie all’attuale allenatore Leonardo Semplici, la squadra è tornata nella massima serie.

Nella storica partita del 1968 ci sono diversi spunti attuali. Su tutti c’è quello legato al cognome Petagna. Sulla panchina degli estensi, in quel famoso match, sedeva l’allenatore Francesco Petagna, nonno di Andrea l’attuale attaccante dei biancazzurri. Sì ben cinquant’anni dopo, un nuovo Petagna è entrato a fare parte della società estense.

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Francesco Petagna ai tempi della Spal con il presidente Mazza

Andrea Petagna ora è uno degli attaccanti principali della squadra allenata da Semplici, ma suo nonno è stato l’allenatore spallino che ha fatto vincere un torneo alla società. Infatti, sempre in quel 1968 ancora contro la Fiorentina, a Salsomaggiore la squadra vinse la Coppa “De Martino”, competizione riservata alle “seconde” squadre (che sopravvisse fino al 1971). Il match terminò 1-1 ma a decretare la vittoria per gli estensi fu la monetina.

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I giornali del 25 aprile 1968 che raccontavano la vittoria della Spal grazie alla moneta

In quell’occasione infatti, così com’era successo nella finale dell’Europeo 1970 tra Italia – Urss, la squadra vinse il torneo grazie proprio al lancio della moneta.  Quel giorno a Salsomaggiore, però, la fortuna voltò le spalle ai viola e la Spal mise in bacheca il prezioso titolo, l’anno successivo, però, la Fiorentina vincerà lo Scudetto.

Mattia Caldara e Alex Ferrari hanno lasciato il ritiro della Nazionale maggiore per raggiungere i compagni della Nazionale Under 21, che a Trigoria prosegue la preparazione in vista del Campionato Europeo di categoria in programma dal 16 giugno in Polonia.

In mattinata si era aggregato al gruppo il difensore della Juventus Daniele Rugani, mentre gli infortuni da sovraccarico rimediati con i rispettivi club di appartenenza hanno costretto al forfait il difensore del Brescia Arturo Calabresi e l’attaccante del Sassuolo Federico Ricci.

Sotto lo sguardo attento del tecnico Luigi Di Biagio, che nella serata di oggi ufficializzerà alla UEFA la lista dei 23 convocati per l‘Europeo, gli Azzurrini si sono allenati nel pomeriggio sul campo del Centro Sportivo ‘Fulvio Bernardini’ per circa un’ora e mezzo, mentre hanno lavorato a parte Nicola Murru e Federico Di Francesco.

L’elenco dei convocati


Portieri:
Pierluigi Gollini (Atalanta), Gabriele Marchegiani (Spal), Lorenzo Montipò (Novara);
Difensori: Antonio Barreca (Torino), Davide Biraschi (Genoa), Kevin Bonifazi (Spal), Davide Calabria (Milan), Mattia Caldara (Atalanta), Lorenzo Dickmann (Novara), Alex Ferrari (Verona), Adam Masina (Bologna), Nicola Murru (Cagliari), Daniele Rugani (Juventus);
Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Danilo Cataldi (Genoa), Roberto Gagliardini (Inter), Alberto Grassi (Atalanta), Manuel Locatelli (Milan), Luca Mazzitelli (Sassuolo);
Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Alberto Cerri (Pescara), Federico Chiesa (Fiorentina), Federico Di Francesco (Bologna), Luca Garritano (Cesena), Andrea Petagna (Atalanta), Daniele Verde (Avellino).