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Dodici mesi dopo, la regina di Coppa è rimasta la stessa: un gol su calcio di punizione di Leandro Cuzzolino a 2’50’’ dalla fine ha regalato all’AcquaeSapone Unigross la sua seconda Coppa Italia consecutiva. Lo scorso anno, gli abruzzesi vinsero a Pesaro; stavolta, invece, è stata proprio l’Italservice Pesaro a inchinarsi in un PalaCattani straordinario.
Eccezionale, la risposta di pubblico di Faenza: oltre 4.000 persone hanno riempito il palazzetto nella giornata conclusiva dell’evento organizzato dalla Divisione Calcio a cinque e patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna (al PalaCattani, anche il presidente Stefano Bonaccini) e con la collaborazione del Comitato Regionale emiliano-romagnolo della Lega Nazionale Dilettanti (presente il presidente Paolo Braiati) e del Settore Giovanile e Scolastico della Figc (al PalaCattani con il coordinatore regionale Massimiliano Rizzello). A premiare le squadre, il vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti Nuccio Caridi e, ovviamente, il presidente della Divisione Calcio a cinque Andrea Montemurro. L’intero incasso della manifestazione è stato devoluto alla donazione di un mezzo di trasporto per lo svolgimento dell’attività alla sezione di Faenza dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili). A dare il calcio d’inizio della finale è stato Francesco Messori, capitano della Nazionale italiana amputati.

E’ stata una finale equilibratissima, quella tra Italservice Pesaro e AcquaeSapone Unigross. Quando sembrava sempre più vicino l’epilogo ai tempi supplementari, però, la punizione di Leandro Cuzzolino ha “bucato” la barriera pesarese e si è infilata nella porta di Miarelli, scatenando la gioia dei tantissimi tifosi arrivati dall’Abruzzo. Inutile l’assalto finale dell’Italservice, comunque applaudita dai 300 sostenitori marchigiani. In Serie A femminile, trionfo del Kick Off, squadra di San Donato Milanese, che non vinceva la Coppa Italia dal 2012. Le ragazze di Riccardo Russo hanno travolto 10-2 la Lazio. Nell’Under 19, è stata la Roma ad alzare il trofeo, grazie al 4-2 sulla Fenice Veneziamestre.

Per il futsal italiano è stata una giornata di festa: in mattinata, il Commissario Tecnico della Nazionale italiana, Alessio Musti, e l’allenatore de ElPozo Murcia, Diego Giustozzi (campione del mondo con l’Argentina al Mondiale di Colombia 2016) avevano incontrato gli allenatori arrivati da tutta Italia in un Clinic sul tema  gestione del gruppo. Un successo incredibile, con oltre 300 adesioni.

Le parole di Andrea Montemurro, presidente Calcio a cinque:

E’ stata una giornata emozionante, memorabile con la finale maschile tra Italservice Pesaro e AcquaeSapone Unigross, seguita al PalaCattani da oltre 4mila spettatori e trasmessa in diretta tv da Sky Sport Serie A con una produzione di un livello qualitativo impressionante, questa Final Eight di Coppa Italia itinerante in Emilia-Romagna ha trovato la sua consacrazione assoluta. Complimenti alle due squadre e congratulazioni a tutte le partecipanti che hanno confermato che questa manifestazione rappresenta il momento centrale del futsal italiano. Un grazie alla regione Emilia-Romagna, al suo presidente Stefano Bonaccini e alle istituzioni cittadine di Faenza per il loro prezioso contributo; e grazie anche a FIGC, LND, al Settore Giovanile e Scolastico, al CR Emilia-Romagna e alle società che sul territorio hanno consentito che questo evento riuscisse. Adesso si riparte verso nuovi obiettivi

 

SERIE A MASCHILE | FINALE (nei link, cronaca e tabellino)

ITALSERVICE PESARO-ACQUAESAPONE UNIGROSS 0-1

ALBO D’ORO 1985-86 Circolo Canottieri Aniene, 1986-87 Circolo Canottieri Aniene, 1987-88 Eur Olimpia Roma, 1988-89 Roma RCB, 1989-90 Roma RCB, 1990-91 Torrino, 1991-92 Torrino, 1992-93 Torrino, 1993-94 Torrino, 1994-95 Torrino, 1995-96 ITCA Torino, 1996-97 ITCA Torino, 1997-98 Lazio, 1998-99 Lazio, 1999-00 Intercart Genzano, 2000-01 Augusta, 2001-02 Prato, 2002-03 Lazio

Final Eight: 2003-04 Prato, 2004-05 Nepi, 2005-06 Luparense, 2006-07 Montesilvano, 2007-08 Luparense, 2008-09 Arzignano Grifo, 2009-10 Marca Futsal, 2010-11 Lazio, 2011-12 Asti, 2012-13 Alter Ego Luparense, 2013-14 Acqua&Sapone Emmegross, 2014-15 Asti, 2015-16 Pescara, 2016-17 Pescara, 2017-2018 AcquaeSapone Unigross, 2018-19 AcquaeSapone Unigross

 

SERIE A FEMMINILE | FINALE (nel link, cronaca e tabellino)

LAZIO-KICK OFF 2-10

ALBO D’ORO (dal 2011-12 Serie A) 2000-01 Acli Lazio, 2001-02 Non disputata, 2002-03 As Roma 2000, 2003-04 Sc Due Ponti Roma, 2004-05 Sc Due Ponti Roma, 2005-06 Virtus Roma calcio a 5, 2006-07 Imolese Giovanile, 2007-08 Real Statte, 2008-09 Real Statte, 2009-10 Sporting Torrino, 2010-11 Real Statte, 2011-12 Kick Off Milano, 2012-13 Sinnai, 2013-14 Lazio Bcc Roma, 2014-15 Italcave Real Statte, 2015-16 Isolotto Firenze, 2016-17 Olimpus Key Partner Roma, 2017-18 Montesilvano, 2018-19 Kick Off

UNDER 19 MASCHILE | FINALE (nel link, cronaca e tabellino)

ROMA C5-FENICE VENEZIAMESTRE 4-2

ALBO D’ORO (fino al 2016-17 Under 21) 2000-01 Pescara, 2001-02 Augusta, 2002-03 San Paolo Pisa, 2003-04 BNL Roma, 2004-05 Arzignano, 2005-06 CLT Terni, 2006-07 CLT Terni, 2007-08 CLT Terni, 2008-09 Bisceglie, 2009-10 Kaos, 2010-11 LCF Martina, 2011-12 Kaos, 2012-13 Asti, 2013-14 Kaos, 2014-15 Lazio, 2015-16 Aosta, 2016-17 Pescara, 2017-18 Maritime Augusta, 2018-19 Roma
Fonte: comunicato stampa Divisione Calcio a 5

Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri concludono l’All around del 35° Campionato del Mondo di Ginnastica Ritmica di Pesaro rispettivamente in 8ª e 9ª posizione.

Le due ginnaste azzurre convocate dalla Direttrice Tecnica Nazionale Marina Piazza, al loro esordio iridato, dopo essere entrate in quattro finali per attrezzo (impresa storica per la Ritmica individuale italiana) nei giorni precedenti e aver dimostrato tutta la loro bravura, non si sono accontentate, anzi.

L’ottava e la nona meraviglia mondiale, alla presenza del Ministro dello Sport Luca Lotti e del Presidente del CONI Giovanni Malagò, sono riuscite a conquistare un altro record: accedere nel primo gruppo di 12 atlete che oggi si sono ritrovate sul quadrato pesarese per l’ultima sfida, quella decisiva.

La ginnasta allenata nell’ASU di Udine da Spela Dragas e Magda Pigano mette insieme 67.450 punti (CE 17.600 – PA 17.800 – CV 16.700 – NA 15.350) mentre la ravennate, cresciuta nella palestra di Fabriano alla corte di Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, totalizza 66.475 punti (CE 17.425 – PA 15.550 – CV 17.000 – NA 16.550), davanti a Katrin Taseva, decima con 66.400. La russa Dina Averina raccoglie l’eredità della sua connazionale Yana Kudryavtseva diventando la regina indiscussa del Campionato del Mondo 2017. A pochi decimi di distanza sua sorella gemella, Averina, argento a quota 73.450.

Bronzo per l’isrealiana Linoy Ashram con 70.025. Concludono la classifica Katsiaryna Halkina (BLR – 69.000), Kaho Minagawa (JPN – 68.425), Laura Zeng (USA – 68.250) e Neviana Vladinova (BUL – 67.550).

La classe delle nostre azzurre, non è passata inosservata alla commissione prescelta per proclamare la vincitrice del premio “Longines”. Il trofeo dedicato alla ginnasta più elegante, infatti, è stato vinto da Alexandra Agiurgiuculese ed è stato consegnato nelle mani della ginnasta di Iași direttamente da Alina Kabaeva, ambasciatrice della 35ª Rassegna iridata, che ha premiato, con un trofeo a lei dedicato, anche Milena Baldassarri come miglior ginnasta italiana.

Hanno preso il via i Mondiali di ritmica di Pesaro, la prima rassegna iridata mai organizzata in Italia nei 148 anni di storia della Federazione Ginnastica d’Italia. Da ieri mattina 98 ginnaste provenienti da tutto il Mondo si sono alternate nelle gare di qualificazione con il cerchio e con la palla.

Al termine delle fasi preliminari di ciascun attrezzo si è passato alle rispettive finali. Sulle note di “Hallelujah” di Leonard Cohen – cantata da Susan Boyle – Alexandra Agiurgiuculese, classe 2001 allenata nell’ASU di Udine da Spela Dragas e Magda Pigano, dopo un emozionante esercizio con la palla in qualifica (pt. 16.950) lascia tutti con il fiato sospeso conquistando un 17 tondo (D 8.3 – E 8.75) e la settima posizione in classifica finale davanti alla giapponese Kaho Minagawa.

È stato bellissimo poter gareggiare in una finale mondiale – ci dice la ginnasta di origini romene al termine della gara – Non sono stata perfetta in questo secondo esercizio ma sono contenta della mia performance. Ora mi concentro sulla competizione di domani perché dovrò fare ancora meglio. Cercherò di guadagnarmi un’altra finale”.

Dominio russo delle gemelle Averina. Arina e Dina conquistano il primo e secondo gradino del podio rispettivamente con 18.950 e 18.700. Bronzo per la bulgara Neviana Vladinova con 17.950.

Erano quattordici anni che una ginnasta azzurra non centrava una finale per attrezzo in una Rassegna iridata. Ci riuscì Laura Zacchilli al Mondiale di Budapest del 2003 entrando in quella con il nastro. Al cerchio, invece, la ginnasta di Iași ha conquistato 15.600 punti (D 7.6 – E 8) non sufficienti purtroppo per entrare tra le migliori otto di questa specialità. Come per la palla sul podio del cerchio troviamo le sorelle Averina, ma invertite di posto. Oro per Dina con 19.100 punti. Argento per Arina con un 19 tondo e bronzo per la giapponese Kaho Minagawa (pt. 17.700).

L’altra azzurra in gara Milena Baldassarri, a causa di qualche piccolo errore, non è riuscita a qualificarsi alla fase finale dei primi due esercizi in programma. La punta di diamante della Ginnastica Fabriano, classe 2001 e cresciuta alla corte di Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, mette insieme 15.800 punti (D 7.6 – E 8.2) alla palla e 14.950 (D 7.2 – E 7.75) al cerchio.

Si è conclusa la mia prima prova qui al Mondiale di Pesaro – ci dice in Mixed Zone la ravennate – Le emozioni sono state tantissime sia per l’importanza della competizione sia per il folto pubblico presente. Il cerchio e la palla non sono andati proprio come speravo, ci sono stati dei piccoli errori. Questa esperienza, però, mi sarà sicuramente utile per trovare la grinta necessaria per affrontare al meglio la gara di domani con le clavette e il nastro”.

Cominciano oggi a Pesaro, e andranno avanti fino a domenica, i campionati Mondiali di ginnastica ritmica. E’ la prima volta che l’Italia ospita la competizione.
Vi partecipano 260 atlete provenienti da 54 nazioni. Si comincia con le prove individuali agli attrezzi, mentre gli ultimi due giorni di gara saranno riservati alle prove a squadra.

C’è grande attesa per le prove delle farfalle azzurre, fra le quali oggi sono subito in pedana la sedicenne Alexandra Agiurgiuculese, già più volte sul podio nelle prove di coppa del mondo e la 15enne Milena Baldassarri, entrambe con un grande futuro.

Largamente rinnovata la squadra azzurra, allenata da Emanuela Maccarani, di cui fanno parte la capitana Alessia Maurelli, la veterana Martina Centofanti, e le giovani Martina Santandrea, Anna Basta, Agnese Duranti e Beatrice Tornatore.

Arrivano per la prima volta in Italia, dal 30 agosto al 3 settembre all’Adriatic Arena di Pesaro, i Mondiali di Ginnastica Ritmica

Il Campionato del mondo vedrà la partecipazione di 54 nazioni e sarà trasmesso, in diretta televisiva, in tutti i paesi partecipanti. Sarà l’Adriatic Arena di Pesaro, già teatro di nove edizioni della “Coppa del Mondo di ginnastica ritmica”, ad ospitare una delle più importanti competizioni sportive a livello internazionale.

Alla manifestazione prenderanno parte 54 nazioni: 177 ginnaste per la gara a squadra, 98 per le gare individuali. Ci saranno tutte. Dalla Bielorussia, alla Bulgaria, dalla Cina alla Russia fino alla Spagna, a Israele, l’Ucraina, gli Stati Uniti, l’Australia e ovviamente l’Italia. Ci saranno, per la prima volta, anche Capo Verde e Sri Lanka.

Dopo il podio mancato di un soffio alle Olimpiadi di Rio de Janeiro le farfalle azzurre allenate da Emanuela Maccarani, anche grazie al sostegno del pubblico “di casa”, vogliono giocare un ruolo da protagonista al Mondiale di Pesaro. Anche a livello individuale le azzurre stanno vivendo una stagione importante e dunque le attese non mancano.

I Mondiali saranno trasmessi da RAI Sport e in diretta streaming pay per view su www.volare.tv, la nuova web tv della Federazione Ginnastica d’Italia che, oltre alle finali, interviste e contenuti inediti commentati da Marta Pagnini e Camilla Patriarca, manderà in onda, in esclusiva, tutte le qualificazioni individuali del 30 e 31 agosto. Circa 32 ore live con 9 telecamere e una regia internazionale comodamente sul proprio smartphone.

Arrivano per la prima volta in Italia, dal 30 agosto al 3 settembre all’Adriatic Arena di Pesaro, i Mondiali di Ginnastica Ritmica

Il Campionato del mondo vedrà la partecipazione di 54 nazioni e sarà trasmesso, in diretta televisiva, in tutti i paesi partecipanti. Sarà l’Adriatic Arena di Pesaro, già teatro di nove edizioni della “Coppa del Mondo di ginnastica ritmica”, ad ospitare una delle più importanti competizioni sportive a livello internazionale.

Alla manifestazione prenderanno parte 54 nazioni: 177 ginnaste per la gara a squadra, 98 per le gare individuali. Ci saranno tutte. Dalla Bielorussia, alla Bulgaria, dalla Cina alla Russia fino alla Spagna, a Israele, l’Ucraina, gli Stati Uniti, l’Australia e ovviamente l’Italia. Ci saranno, per la prima volta, anche Capo Verde e Sri Lanka.

Dopo il podio mancato di un soffio alle Olimpiadi di Rio de Janeiro le farfalle azzurre allenate da Emanuela Maccarani, anche grazie al sostegno del pubblico “di casa”, vogliono giocare un ruolo da protagonista al Mondiale di Pesaro. Anche a livello individuale le azzurre stanno vivendo una stagione importante e dunque le attese non mancano.

I Mondiali saranno trasmessi da RAI Sport e in diretta streaming pay per view su www.volare.tv, la nuova web tv della Federazione Ginnastica d’Italia che, oltre alle finali, interviste e contenuti inediti commentati da Marta Pagnini e Camilla Patriarca, manderà in onda, in esclusiva, tutte le qualificazioni individuali del 30 e 31 agosto. Circa 32 ore live con 9 telecamere e una regia internazionale comodamente sul proprio smartphone.

È estate ed è tempo di mercato in Nba. Nel campionato di basket più famoso al mondo sinora sono stati una serie di trasferimenti di cestisti nelle varie squadre che fanno parte del campionato Usa.

Tra i nomi, non sono mancati gli italiani che giocano oltreoceano. Di poche ore è la notizia del cambio maglia di Danilo Gallinari che dai Nuggets di Denver è passato a Los Angeles nei Clippers. Contratto faraonico da 65 milioni in tre anni per il 28enne azzurro che diventa così lo sportivo italiano più pagato.

Prima di lui anche un’altra stella del basket italiano in Nba ha deciso di cambiare aria. Si tratta di Marco Belinelli che, dopo la vittoria del campionato con i San Antonio Spurs nel 2014 e l’ultima avventura a Charlotte, la prossima stagione giocherà ad Atlanta per gli Hawks.

Tuttavia i due giganti azzurri non sono stati certo i primi cestisti italiani a volare in America. Infatti certamente prima di loro, a emigrare nel basket che conta è stato Vincenzo Esposito, attuale coach dell’Olimpia Pistoia.

Classe ’69, Vincenzo Esposito vola negli States a 26 anni nella stagione 1995/96. A ingaggiare la guardia italiana sono i Toronto Raptors, i quali, stregati dalle belle prestazioni del cestista casertano prima nella sua Juvecaserta e poi a Bologna nella Fortitudo, hanno subito cercato di portarlo in Canada per sottoscrivere il contratto.

In quei giorni anche un altro italiano era in procinto di firmare per una compagine americana: Stefano Rusconi. Il cestista veneto si trasferì a Phoenix nei Suns. Seppur fu il secondo a sottoscrivere un contratto, fu il primo a esordire e a mettere a segno un punto.

Il team canadese dei Raptors era fresco di fondazione e con una gran voglia di fare bene. Il giovane Esposito si trova catapultato in una realtà ben diversa da quella italiana.

L’arrivo, la firma e la presentazione furono un momento bello ma anche un po’ stressante. Ero un po’ come un oggetto strano, tanto più in una città che viveva di hockey su ghiaccio e non conosceva l’Nba.

A farlo sentire meno solo, i tanti italiani che vivevano a Toronto. Proprio il cognome Esposito era uno dei più diffusi in Canada.

L’esordio stagionale avviene il 15 novembre 1995 contro gli Houston Rockets campioni Nba in carica. Il primo punto a segno è un tiro libero. Un paio di settimane dopo, il 5 dicembre, arrivarono i primi canestri su azione, contro Seattle: in 18 minuti, 7 punti ma anche 6 palle perse.

El Diablo, così era chiamato in quei tempi, ha vissuto la sua serata indimenticabile a New York in cui ha siglato 18 punti in mezz’ora di gioco.
Tuttavia, nonostante il bell’impatto iniziale, Enzino (era chiamato anche così) dopo averci pensato su decide di rinunciare ad altri due anni di contratto per tornare in Italia dove ad aspettarlo c’era la Scavolini Pesaro.

In una sola stagione nel campionato americano El Diablo disputa una trentina di partite alla media di 9,4 minuti e 3,9 punti per gara.

Ma se un po’ di amarezza sicuramente c’è per aver giocato solo una stagione in America, Esposito ha intrapreso una grande carriera da allenatore tanto da essere premiato come miglior coach della scorsa stagione.

Dario Sette

Seconda sconfitta nella World League per la nazionale italiana maschile, superata 3-1 (25-15, 17-25, 25-23, 25-22) dai Campioni olimpici. Rispetto al match contro la Polonia gli azzurri hanno mostrato segnali di crescita, che però non sono bastati per avere la meglio sulla nazionale verdeoro.

Nel primo set i ragazzi di Blengini hanno faticato ad ingranare, mentre nel secondo hanno risposto alla grande. I rimpianti maggiori sono per il terzo parziale, quando gli azzurri dopo un lungo inseguimento erano riusciti a superare gli avversari, prima di bloccarsi sul più bello. Nella quarta frazione il Brasile è stato sempre al comando e nonostante gli sforzi di rientrare dell’Italia ha chiuso la gara.

Conclusa la tre giorni di Pesaro l’Italia martedì si trasferirà a Pau (Francia) per il secondo week end della World League dove affronterà Francia, Russia e Stati Uniti.

In avvio di gara il Ct tricolore ha schierato Giannelli in palleggio, opposto Vettori, Lanza e Randazzo schiacciatori, Buti e Piano centrali, libero Colaci.
Tutto in salita l’inizio dell’Italia che ha sofferto il ritmo dei brasiliani, non riuscendo a contenere l’opposto Evandro. I ragazzi di Blengini hanno commesso troppi errori, perdendo sempre più terreno dai Campioni Olimpici che hanno chiuso velocemente (15-25).
Molto diverso l’atteggiamento degli azzurri al rientro in campo con Antonov che ha preso il posto di Randazzo. Lanza e compagni sono partiti a mille, mentre i sudamericani hanno faticato ad ingranare. Un Vettori molto ispirato, più una serie di muri e difese spettacolari, incredibile quella di Lanza volato tra i tifosi, hanno dato la spinta decisiva all’Italia che ha fatto proprio il parziale (25-17).

Nella terza frazione i campioni olimpici sono tornati al comando, ma l’Italia non gli ha lasciati scappare ed è sempre a rimasta sempre a contatto. Grazie gli attacchi di Antonov e a un muro efficace gli azzurri hanno anche superato i brasiliani, ma nel finale due aces di Lucarelli hanno condannato i ragazzi di Blengini (23-25).
Simile l’andamento della quarta frazione con il Brasile avanti e gli azzurri costretti a recuperare. Giannelli e compagni ce l’hanno messa tutta per rientrare, ma una volta riportate le cose in parità l’ennesima accelerata del Brasile ha chiuso l’incontro (22-25).

Seconda sconfitta nella World League per la nazionale italiana maschile, superata 3-1 (25-15, 17-25, 25-23, 25-22) dai Campioni olimpici. Rispetto al match contro la Polonia gli azzurri hanno mostrato segnali di crescita, che però non sono bastati per avere la meglio sulla nazionale verdeoro.

Nel primo set i ragazzi di Blengini hanno faticato ad ingranare, mentre nel secondo hanno risposto alla grande. I rimpianti maggiori sono per il terzo parziale, quando gli azzurri dopo un lungo inseguimento erano riusciti a superare gli avversari, prima di bloccarsi sul più bello. Nella quarta frazione il Brasile è stato sempre al comando e nonostante gli sforzi di rientrare dell’Italia ha chiuso la gara.

Conclusa la tre giorni di Pesaro l’Italia martedì si trasferirà a Pau (Francia) per il secondo week end della World League dove affronterà Francia, Russia e Stati Uniti.

In avvio di gara il Ct tricolore ha schierato Giannelli in palleggio, opposto Vettori, Lanza e Randazzo schiacciatori, Buti e Piano centrali, libero Colaci.
Tutto in salita l’inizio dell’Italia che ha sofferto il ritmo dei brasiliani, non riuscendo a contenere l’opposto Evandro. I ragazzi di Blengini hanno commesso troppi errori, perdendo sempre più terreno dai Campioni Olimpici che hanno chiuso velocemente (15-25).
Molto diverso l’atteggiamento degli azzurri al rientro in campo con Antonov che ha preso il posto di Randazzo. Lanza e compagni sono partiti a mille, mentre i sudamericani hanno faticato ad ingranare. Un Vettori molto ispirato, più una serie di muri e difese spettacolari, incredibile quella di Lanza volato tra i tifosi, hanno dato la spinta decisiva all’Italia che ha fatto proprio il parziale (25-17).

Nella terza frazione i campioni olimpici sono tornati al comando, ma l’Italia non gli ha lasciati scappare ed è sempre a rimasta sempre a contatto. Grazie gli attacchi di Antonov e a un muro efficace gli azzurri hanno anche superato i brasiliani, ma nel finale due aces di Lucarelli hanno condannato i ragazzi di Blengini (23-25).
Simile l’andamento della quarta frazione con il Brasile avanti e gli azzurri costretti a recuperare. Giannelli e compagni ce l’hanno messa tutta per rientrare, ma una volta riportate le cose in parità l’ennesima accelerata del Brasile ha chiuso l’incontro (22-25).