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In Italia siamo stati costretti a mandar giù bocconi amari per via di “biscotti” calcistici che ci hanno tagliato fuori. Un esempio è stato sicuramente il 2-2 tra Svezia e Danimarca all’Europeo 2004 in Portogallo. Una partita che prevedeva il passaggio di entrambe le nazionali scandinave alla fase ad eliminazione diretta solamente con il pareggio, e così è stato, e Italia a casa.

In Sudamerica si passa dal “biscotto” alla “marmellata”, cambia il sapore del dolce, ma il senso di nausea è lo stesso.
Argentina, Mondiali 1978. Il 21 giugno a Rosario va in scena Argentina – Perù valida per la seconda fase a gironi. Il Brasile conduce il girone con 5 punti mentre l’Albiceleste per poter volare in finale doveva vincere contro i peruviani con almeno 4 reti di scarto.

Opportunamente, i brasiliani li si era fatti giocare nel pomeriggio, così che ogni dettaglio era ben preparato. La nazionale carioca vinse 3-1 contro la Polonia.
Il match tra Argentina – Perù, al primo tempo, segnava 1-0 con l’unica rete realizzata da Kempes al 21esimo minuto.
Di rientro dagli spogliatoi, qualcosa accadde. I peruviani si sciolsero come neve al sole e per cinque volte la porta difesa dal portiere Ramon Quiroga fu bucata.

Le 5 marcature subite dal portiere suscitarono molti dubbi. In primis molti fecero notare con quanta superficialità il portiere fu battuto, in più nei suoi confronti ricaddero quelle accuse legate al suo passato. In effetti Ramon Quiroga (soprannominato El Loco, il matto) era un portiere argentino, natio proprio di Rosario, che nel 1977 ottenne la cittadinanza peruviana, con cui decise di disputare il Mondiale del ’78.

Al termine del Mondiale si venne a sapere che il governo argentino aveva mandato via nave, a titolo completamente gratuito, 35mila tonnellate di grano in Perù, oltre a un elevato quantitativo di armi. Inoltre, la banca centrale d’Argentina autorizzò lo sblocco d’una linea di credito di 50 milioni di dollari. Insomma piovvero aiuti come le cinque reti (Tarantini, doppietta di Luque e Houseman) subite nella seconda frazione di gioco.

L’esultanza di Luque dopo il gol

In più alcune testimonianze di quei giorni confermarono che circolavano bustarelle per tre nazionali peruviani, così come lo stesso Quiroga, in uno dei non rari momenti di ubriachezza, fece delle mezze ammissioni poi ritrattate.
Oggi più nessuno contesta che la partita fu comprata. La vicenda e passata alle cronache come la “marmelada peruana”.