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Sergio Pellissier e il Chievo Verona, un rapporto simbiotico in cui parli del giocatore e pensi alla squadra. E viceversa. Un po’ come accade con Totti e la Roma, Del Piero e la Juventus, Puyol e il Barcellona, Raul e il Real Madrid, Giggs e il Manchester United, Lahm e il Bayern Monaco.

Il capitano del Chievo ha vestito la maglia clivense in modo stabile dal 2002 fino all’età di 40 anni. E’ l’ultimo baluardo della squadra dei miracoli targata Delneri all’inizio degli anni Duemila. Una particolarità: è stato l’ultimo giocatore in attività a inserirsi nella speciale classifica dei marcatori più anziani in Serie A, piazzandosi al quinto posto: l’ultimo gol per i clivensi arrivò il 27 gennaio del 2019, nel match contro la Fiorentina valido per la 21^ giornata di campionato, all’età di 39 anni e 290 giorni. Può vantare il titolo di miglior marcatore in Serie A del Chievo, con 112 reti. È inoltre il calciatore con più gol nel derby di Verona, ben quattro.

6° posto – In questa speciale classifica ha scalzato Paolo Maldini, ora al sesto posto. Ben 29 gol in campionato, di cui l’ultimo risale al 30 marzo 2008 nella gara contro l’Atalanta all’età di 39 anni e 278 giorni.

4° posto – Francesco Totti può vantare diversi record, tanto per restare in tema e citarne uno: è il marcatore più anziano nella storia della Champions League, con l’ultimo gol segnato a 38 anni e 59 giorni. È inoltre il secondo miglior marcatore di sempre della Serie A, con l’ultimo gol che arrivò il 25 settembre del 2016, nella partita contro il Torino, due giorni prima del suo quarantesimo compleanno, nella trasferta allo stadio “Olimpico Grande Torino” contro i granata. Aveva 39 anni e 364 giorni.

3° posto – Medaglia di bronzo per lo zar, Pietro Vierchowod. L’ultimo gol nel campionato italiano lo segnò a 40 anni e 47 giorni con la maglia del Piacenza, squadra con la quale chiuse la carriera, nell’ultima giornata del campionato 1998/99, il 23 maggio del 1999, nella partita pareggiata 1-1 contro la Salernitana.

2° posto – Al secondo posto il leggendario Silvio Piola: è il miglior marcatore di sempre nella storia del campionato italiano con 274 reti; è il calciatore con più gol in una singola partita nel campionato italiano, addirittura 6; ed è anche il miglior marcatore nella storia della Lazio con 149 gol. Possiede anche il terzo posto tra i migliori marcatori con la maglia della Nazionale italiana. L’ultimo gol lo segnò all’età di 40 anni e 131 giorni, il 7 febbraio del 1954 in un Novara-Milan valido per la 19^ giornata di campionato, terminato sul risultato di 1-1.

1° posto – Questa speciale classifica è vinta da Alessandro Costacurta che segnò l’ultima rete della sua carriera nel giorno del suo ritiro. Il 19 maggio 2007 timbrò su rigore il gol che gli permette di essere il calciatore più anziano ad aver mai segnato nella massima serie: 41 anni e 25 giorni.

Quando si dice “gallina vecchia fa buon brodo!”. Sergio Pellissier, attaccante classe 1979 del Chievo Verona, è l’esempio lampante di questo classico proverbio della lingua italiana.

Bomber di razza che, nonostante le 39 primavere, riesce ancora a essere decisivo per le sorti della squadra in cui milita dal 2002, di cui è capitano e miglior marcatore della storia.

Il prossimo 12 aprile la punta valdostana compirà 40 anni e per giugno ha la missione (quasi) impossibile di salvare il Chievo dalla retrocessione.

Pellissier, tuttavia, non ha paura. Ha visto passare tanti allenatori da Veronello ma lui è rimasto sempre lì a guidare il gruppo gialloblu in tutti questi anni di Serie A. Quella di quest’anno non può che essere un’altra sfida da provare a vincere.

Con la rete messa segno al Bentegodi contro la Lazio, è salito a quota due (raggiunto il bottino dello scorso anno), ma soprattutto sono 110 reti nella massima serie, tutti con la stessa maglia. Ai biancocelesti è il suo ottavo centro, è la sua vittima preferita.
Attualmente in campionato è il quarto attaccante più prolifico in attività alle spalle di Quagliarella, Icardi e Higuain, oltre ad essere il calciatore con la più lunga anzianità di servizio in un club di Serie A, eredità raccolta da Gigi Buffon, emigrato in Ligue 1 al Psg dopo diciassette anni di Juventus.

L’abbraccio col figlio raccattapalle Matteo a bordo campo è il simbolo della quattordicesima giornata di campionato. Sergio subito dopo la rete del momentaneo 1-0 è corso verso suo figlio, per uno scatto fotografico bellissimo.

I clivensi, con l’arrivo di Mimmo Di Carlo, sono riusciti a uscire indenni contro Napoli e Lazio per due punti che valgono oro data la bruttissima partenza in campionato e i 3 punti di penalizzazione. Con il mister di Cassino, inoltre, il Pelli ha ritrovato il posto al centro dell’attacco. Il capitano, che è sempre stato un leader silenzioso, ha voluto esternare la propria indignazione contro l’ex ct della nazionale, Gian Piero ventura, dimessosi dalla panchina gialloblu dopo poche settimane.

Ora si è caricato sulle spalle i clivensi di cui è il simbolo e, a vero highlander, sicuramente sarà l’ultimo a mollare fino alla fine del campionato.

Proprio grazie alle gioie col Chievo si è tolto la soddisfazione di esordire anche con la maglia della nazionale il 6 giugno 2009 in amichevole contro l’Irlanda del Nord. Ovviamente è andato in rete anche in quell’occasione: una presenza un gol con l’Italia, mica male.