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Sono le gambe di Paweł Poljański, ciclista polacco della squadra Bora-Hansgrohe, che in questi giorni sta partecipando al Tour de France, tra i più celebri, storici e importanti giri di ciclismo su strada.
Paweł, dopo 16 tappe, è 75esimo nella classifica generale e dall’inizio della competizione ha percorso più di 2000 chilometri.

E per capire il livello di stress, fatica agonistica e sforzi in cui sono sottoposti i ciclisti, Poljański ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto che mostra i suoi arti inferiori assieme al commento ironico:

Dopo 16 tappe penso che le mie gambe siano un po’ stanche

After sixteen stages I think my legs look little tired ? #tourdefrance

Un post condiviso da Paweł Poljański (@p.poljanski) in data:

Il Tour de France 2017 è la centoquattresima edizione della Grande Boucle e si svolge in 21 tappe dal 1° al 23 luglio, su un percorso totale di 3.540 chilometri. Partito da Düsseldorf, in Germania, il gruppo sta tagliando la Francia prima dell’arrivo previsto, come da tradizione, a Parigi sugli Champs-Élysées.

Poljański ha pubblicato la foto al termine della 16esima tappa, quella del 18 luglio, lunga 165 chilometri e vinta dall’australiano Michael Matthews. L’inglese Chris Froome ha, invece, mantenuto la maglia gialla dopo averla ceduta per due tappe all’italiano Fabio Aru.

Le gambe del ciclista polacco sono la testimonianza di come questo sport, affascinante e leggendario, porti gli atleti al limite delle loro possibilità.
Una vascolarità così definita che può impressionare, ma c’è una spiegazione alle spalle. Il dottore Bradley Launikonis della University of Queensland’s School of Biomedical Science spiega che in un uomo, normalmente, circolano nelle gambe circa cinque litri di sangue al minuto, mentre per un atleta mediamente allenato e in fase di sforzo, il livello dei litri può salire fino a 20. Ma in un ciclista professionista alle prese con una tappa estenuante come il Tour de France si può toccare anche 40 litri al minuto. Così il sangue che arriva negli arti inferiori non viene immediatamente assorbito, ma ristagna per un breve tempo, lasciando le vene così definite.