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pattinaggio di figura

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Dal 21 al 25 marzo 2018 si sono svolti i Mondiali di pattinaggio artistico al Forum d’Assago. A conclusione della competizione iridata sono gli Stati Uniti a festeggiare un trionfo totale, primi nel medagliere, sia nello short program che nel free program.

Tra i suoi rappresentanti che hanno portato in alto la bandiera a stelle e strisce c’è soprattutto Nathan Chen, in grado di conquistare una medaglia dopo ben nove anni dalla vittoria di Evan Lysacek, oro nel 2009.

Già vincitore del bronzo nella gara a squadre delle Olimpiadi Invernali del 2018, Nathan Chen ha stupito tutti sia nel corto che nel secondo segmento di gara, diventando il secondo pattinatore più forte di sempre dopo Yuzuru Hanyū, plurimedagliato olimpico.

Anche la Francia merita di essere osannata per le sue performance ai Mondiali 2018, con i suoi protagonisti Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron, che hanno superato tutti i record finora registrati.

Il Canada si impone a sorpresa con Kaetlyn Osmond, che fino all’anno scorso era seconda e addirittura terza a Pyeongchang.

Delusione per la Russia, con la favorita Zagitova fuori dal podio e nessuna medaglia d’oro per gli altri pattinatori in gara.

La Germania esulta per l’ottima prestazione di Aliona Savchenko e Bruno Massot, di nuovo sul podio anche quest’anno. Un record soprattutto per la pattinatrice che si conferma campionessa mondiale per la sesta volta. Finora in dodici edizioni ha saltato la medaglia solo in un’edizione.

Per il Giappone tornano con la medaglia al collo le due giapponesi Wakaba Higuchi e Satoko Miyahara e il pattinatore Shoma Uno, ancora argento come nella competizione mondiale dell’anno scorso e in quella olimpica.

E l’Italia? Nonostante l’esibizione divina di Carolina Kostner nel programma corto e quella della coppia Cappellini-Lanotte che hanno estasiato il pubblico milanese, non si riesce a portare a casa nessun titolo iridato. Non bastano dunque l’oro della Kostner nello short program e neanche il bronzo della coppia azzurra nella free dance.

L’esperienza mondiale si conclude quindi con un medagliere a favore degli Stati Uniti per gli uomini e del Canada per le donne. Per quanto riguarda le coppie i tedeschi e i francesi hanno prevalso sugli altri paesi. 

 

Grazia, eleganza e tanta esperienza non sono bastate a Carolina Kostner per salire sul podio delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018. La corsa verso una medaglia leggendaria per lei finisce qua, ma non senza la soddisfazione di essere riuscita ancora una volta ad incantare tutti.

Quinto posto per la nostra azzurra che chiude la sua partecipazione ai Giochi Olimpici con il sorriso e con queste parole:

Questa mia Olimpiade è la metafora dello sport e della vita. Il punto non è trovare la perfezione, ma scoprire i propri limiti, rialzarsi quando si cade e superare gli ostacoli che man mano si palesano sulla propria strada. Quando due anni fa sono ripartita da zero, non sapevo nemmeno se il mio corpo avesse intenzione di partecipare al progetto. Oggi posso dire che rispetto a Sochi, al di là del risultato, mi sento più forte in tutto. Anche mentalmente. Ho trovato i giusti equilibri, che mi hanno aiutata a vivere questa avventura serenamente. Spero la mia storia possa essere di ispirazione a chi è in difficoltà

Sul primo gradino del podio troviamo un astro nascente del pattinaggio russo, Alina Zagitova, di appena quindici anni, che riesce a battere anche la connazionale Evgenia Medvedeva  che al termine della gara versa lacrime amare per un argento che non è abbastanza.

Carolina è stata battuta da quelle baby russe di cui si è tanto parlato ancora prima di intraprendere l’esperienza olimpica. Ma lei è comunque soddisfatta della sua esibizione e del suo risultato e si dice anche molto contenta di aver gareggiato con atlete in gamba e competitive, alle quale fa i suoi complimenti.

La sua performance non era perfetta e aveva dettagli tecnici inferiori, ma l’espressività e l’interpretazione di Carolina non hanno eguali e anche alla sua quarta partecipazione ad un’Olimpiade è riuscita a emozionare tutti col suo talento.

Sara stata la sua ultima esibizione olimpica?

A chi le chiede se così finisce un’era, ecco cosa risponde l’atleta delle Fiamme Azzurre:

Se si chiude un’era? Non credo proprio, c’è il mondiale in Italia adesso. Mi riposo un po’ e poi al lavoro per vivere un’altra bella esperienza a Milano. Certe decisioni non si prendono mai a caldo

Il suo futuro immediato per ora prevede la partecipazione ai Campionati Mondiali di pattinaggio a Milano e poi si vedrà. Anche se più “anziana” delle sue colleghe, Carolina si sente ancora in gran forma e sente di potere ancora competere allo stesso livello delle giovanissime.

E lo ha dimostrato con la sua esibizione sulle note di L’apres midi d’un faune di Debussy, che le ha fatto conquistare la quinta posizione nella gara di pattinaggio di figura, entrando nella top five delle migliori.

Che ci fa Winnie the Pooh a Pyeongchang?

La protagonista delle olimpiadi in Corea del Sud, Soohorang, la tigre bianca donata ai vincitori delle medaglie, per un po’ è stata messa da parte per lasciare il palcoscenico a Winnie The Pooh, che ha colorato la Gangneung Ice Arena di Pyeongchang in onore di Yuzuru Hanyu.

Il pattinatore, battezzato da poco come il più grande della storia, ha vinto ai XXIII Giochi olimpici invernali la sua seconda medaglia d’oro. Un record che lo fa entrare nella storia insieme ai grandi come Gillis Grafstrom, Karl Schafer e Dick Button, per aver vinto ben due titoli due titoli consecutivi nel singolo negli ultimi 66 anni.

Un fenomeno che all’età di soli 23 anni è già entrato negli annali di questa disciplina sul ghiaccio e naturalmente in quelli delle Olimpiadi invernali.

E la sua storia personale rende ancora più avvincente questo grande traguardo, raggiunto con impegno, determinazione e il sostegno di tante persone che hanno seguito il suo percorso e reso ancora più memorabile questi momenti a Pyeongchang.

Proprio il pubblico è stato capace di emozionare il pattinatore giapponese più del trofeo stesso, con una pioggia di Winnie the Pooh che sono stati lanciati sulla pista da pattinaggio dopo la sua esibizione.

Ma perché hanno scelto di festeggiarlo in questo modo così bizzarro?

Pare che Yuzuru Hanyu sia molto legato a questo noto pupazzo e lo porti sempre con sé. Che sia per scaramanzia o per ragioni affettive non lo sappiamo, ma quel che è certo è che è il suo portafortuna in ogni gara.

Ma in Corea del Sud anche Winnie the Pooh ha avuto qualche problema a circolare liberamente nell’arena, complice anche l’antagonismo con la mascotte ufficiale dei Giochi olimpici.

Così il pattinatore si è dovuto esibire senza il suo fedele amico di stoffa accanto, lasciato a malincuore in albergo. Ma i suoi sostenitori, che conoscono bene il loro beniamino, non hanno voluto fargli sentire questa mancanza in uno dei momenti più importanti della sua vita e hanno invaso con decine di Winnie the Pooh l’intera pista, dimostrandogli affetto e ammirazione.

Un gesto che ha commosso Yuzuru Hanyu, che per poter partecipare a questa competizione olimpica ha dovuto affrontare un grave infortunio e che nel corso della sua carriera ha fatto i conti anche con i disagi del sisma che ha colpito il suo paese.

Chi non ricorda il forte terremoto del 2011 che, data la forte intensità (ben magnitudo 9!) ha generato anche uno tsunami e causato migliaia di vittime? Yuzuru Hanyu ha vissuto in prima persona la paura e le conseguenze di questa tragedia e quei momenti di panico sono ancora impressi nella sua mente:

Mi stavo allenando sulla pista di casa, a Sendai, e d’istinto sono scappato fuori dall’edificio coi pattini ai piedi. Ho passato tre giorni al centro di accoglienza, poi sono tornato a casa con la mia famiglia. Il sisma però aveva rotto le tubature della pista, sono stato due settimane senza pattinare

Ma la sua voglia di stare sui pattini non si è mai spenta e appena gli è stato possibile ha ripreso gli allenamenti e ha conquistato una serie di successi, senza mai voltarsi indietro.

Nel 2014 e nel 2017 si aggiudica il titolo di campione del mondo. È andato oltre i suoi limiti in più di un’occasione, registrando ben dodici record del mondo di punteggio e al momento sono suoi i record mondiali per programma corto, libero e punteggio finale.

Insomma, un fuoriclasse come pochi che, nonostante tutto, rimane un leader e oggi festeggia insieme al suo Winnie the Pooh l’ennesimo successo. E a chi si chiede cosa ne farà di tutti quei pupazzi che il pubblico ha lanciato sulla pista, ecco cosa risponde Yuzuru Hanyu:

Gli orsetti gialli che mi hanno lanciato i tifosi? Li regalerò ai bambini poveri

Perché oltre al talento c’è anche un cuore grande in questo giovanissimo campione olimpico che ha emozionato tutti con la sua storia.

Il quadro degli sport invernali rappresentati dai nostri azzurri alle prossime Olimpiadi di Pyeongchang si fa sempre più chiaro. Molti di questi possiedono già il pass per accedere alla competizione olimpica, mentre per altri si deve ancora aspettare almeno circa un mese.

Al momento in Corea del Sud voleranno 34 atleti azzurri nelle discipline sportive del curling, pattinaggio di figura, short track e biathlon.

Gli sport azzurri già qualificati

La qualificazione del curling è avvenuta nel fine settimana con la grande impresa storica della squadra maschile. Saranno presenti a Pyeongchang quattro atleti più l’alternate.

Nel pattinaggio di figura i posti occupati dai nostri azzurri sono sette. Oltre alla possibilità di schierare i propri rappresentanti migliori nelle diverse specialità, l’Italia ha conquistato la possibilità di partecipare al team event, una competizione esclusiva per le dieci migliori nazionali delle ultime due stagioni.

Il team tutto al femminile dello short track, con la portabandiera Arianna Fontana in testa, è composto da 5 pattinatrici. Ancora da decidere gli uomini che svolgeranno le prove individuali.

Undici atleti, divisi in 5 uomini e sei donne, sono i rappresentanti del biathlon alle Olimpiadi di febbraio.

Gli sport ancora da definire

Tra gli altri sport invernali le partecipazioni si devono ancora decidere nel prossimo mese di gennaio.

Sci alpino, sci di fondo, combinata nordica, salto con gli sci, freestyle, snowboard daranno le loro adesioni il prossimo mese, come bob e skeleton, la cui data è fissata per il 14 gennaio.

Entro la fine dell’anno invece sapremo quanti atleti schiereranno le discipline dello speed skating e dello slittino.

Non resta dunque che aspettare che il quadro sia completo e conoscere poi i nomi degli atleti ufficialmente convocati a rappresentare l’Italia ognuno nel proprio sport di riferimento.

Una prestazione di grande livello e carica di emozioni ha portato la coppia azzurra formata da Anna Cappellini e Luca Lanotte sul podio, al terzo posto.

Sulle note della musica di Nicola Piovani “La vita è bella” hanno incantato tutti e conquistato 110.69 punti (56.19 di valutazione tecnica e 54.50 per i components).

L’ultimo giorno dell’Nhk Trophy di Osaka, quarta tappa del Grand Prix del pattinaggio di figura, i due giovani azzurri hanno raggiunto la terza posizione con un punteggio totale di 186.56, dopo Canada e Stati Uniti.

In cima al podio troviamo la coppia canadese Tessa Virtue e Scott Moir che si confermano finalisti con un punteggio totale di 198.64.

Al secondo posto la coppia statunitense Madison Hubbel e Zachary Donohue supera l’Italia con un punteggio di 188.35.

Grande soddisfazione per Cappellini e Lanotte che rispetto alla precedente performances della tappa delle ISU Challenger Series a Minsk (Bielorussia) riescono a migliorare il loro punteggio che allora era di 183.49.

La danza dei due giovani si prepara ad affascinare anche lo Skate America in programma per il 24-25 novembre. Nel frattempo godiamoci l’esibizione che si è meritata un posto nel podio:

Meraviglie azzurre nella seconda giornata dell’NHK Trophy 2017 di Osaka, quarta tappa stagionale del Grand Prix di pattinaggio di figura. Sul ghiaccio giapponese del Municipal Central Gymnasium, Carolina Kostner (Fiamme Azzurre) conferma il secondo posto conquistato ieri nel corto dietro soltanto alla campionessa del mondo Evgenia Medvedeva, replicando così lo strepitoso piazzamento di tre settimane fa alla Rostelecom Cup di Mosca, in Russia, e guadagnandosi così l’accesso alle Finali di Grand Prix in programma a dicembre sempre in Giappone, a Nagoya.

Sulle musiche del “Preludio al pomeriggio di un fauno” di Debussy, la gardenese realizza un bel libero da 137.67 punti (62.96 di valutazione tecnica e 75.71 per i components; -1 di deduzione) con un punteggio complessivo che recita 212.24 punti e che consente a Carolina di lasciarsi alle spalle un’ottima Polina Tsurskaya, sedicenne russa terza con 210.19 punti.

E strepitosi sono stati anche Anna Cappellini e Luca Lanotte, scesi sul ghiaccio del Municipal Central Gymnasium nella notte italiana per il loro primo segmento di gara. La coppia lombarda delle Fiamme Azzurre ha firmato un programma corto da 75.87 punti (39.45 di valutazione tecnica e 36.42 per i components) che vale il primato personale e record italiano, 22 centesimi meglio di quanto realizzato proprio da Anna e Luca agli scorsi Europei di Ostrava, in Repubblica Ceca.

Un punteggio che vale a Cappellini-Lanotte la terza posizione parziale alle spalle della coppia americana Hubbel-Donohue, seconda e vicinissima a quota 76.31, oltre ai campioni del mondo canadesi Virtue-Moir, primi con 80.92 punti. Prestazione davvero convincente per gli azzurri, in crescita rispetto alla prima uscita stagionale nella tappa delle ISU Challenger Series di Minsk, con il tandem italiano che tornerà sul ghiaccio per il programma libero questa notte dalle 3.45 ora italiana (11.45 locali).Pattinagg

Una serata di festa e di bilanci ieri sera a Palazzo delle Stelline, a poco più di 5 mesi dai Campionati Mondiali di Milano di pattinaggio di figura in programma dal 21 al 25 marzo prossimi. Un appuntamento per celebrare l’avvicinamento della rassegna iridata che torna nel capoluogo lombardo a 67 anni dall’ultima volta, ma soprattutto per fare un po’ il punto su quella che è già una manifestazione attesissima.

Presentato il video ufficiale della rassegna, con tutta l’essenza di questo meraviglioso sport combinata alle splendide immagini di una Milano capitale della moda ma anche dell’arte, dello stile, del food e del Made in Italy, Stefano Abram, direttore del comitato organizzatore, ha comunicato che la vendita prosegue ottimamente con già 25.000 biglietti venduti.

Tantissime richieste dall’estero e in particolar modo dal Giappone per una prima fase commerciale che ha riguardato i pacchetti legati all’intera manifestazione e uniti a offerte relative al mondo della moda, del cibo e del turismo. Fra due settimane invece verranno anche messi in vendita i tagliandi per le singole sessioni, mentre sono circa 700, al momento, le richieste arrivate per fare il volontario durante i Mondiali: per questo aspetto c’è tempo fino al 15 novembre, dopo di che verranno selezionati i 500 finali.

Presenti all’evento, oltre al segretario generale della Fisg Ippolito Sanfratello e gran parte dei vertici della Federghiaccio, anche l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia Antonio Rossi e alcuni dei nostri azzurri più conosciuti come Anna Cappellini e Luca Lanotte, Nicole Della Monica e Matteo Guarise e pure Valentina Marchei e Ondrej Hotarek.