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Paralimpiadi Invernali 2018

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Il 18 marzo si è conclusa l’esperienza paralimpica a Pyeongchang. In questa edizione del 2018 tante sono state le sorprese e le soddisfazioni che hanno coinvolto l’Italia in prima persona.

Sicuramente il dato più importante è aver riportato il nostro paese nuovamente all’interno del medagliere. La spedizione paralimpica di Sochi 2014, conclusa con zero medaglie azzurre, è ormai un lontano ricordo e si festeggiano le cinque medaglie conquistate dai nostri rappresentanti in Corea del Sud.

Il merito più grande va sicuramente a Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal, la sua guida, che hanno fatto poker di trofei iridati con due ori, un argento e un bronzo. Un successo così non si aveva dal 2006, quando l’atleta paralimpica Silvia Parente riuscì a conquistare 4 podi nella stessa edizione.

I due atleti sono ora l’orgoglio dell’Italia e del Comitato paralimpico e meritano un posto d’onore nella storia delle Paralimpiadi Invernali. 

 Durante la cerimonia di chiusura dei Giochi paralimpici di Pyeongchang il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli ha voluto che fosse proprio Giacomo Bertagnolli a portare il tricolore.  Fare da portabandiera è stata per lui una grande emozione che naturalmente ha condiviso con il suo compagno d’avventura Fabrizio Casal:

Ero davvero emozionato quando il presidente Pancalli mi aveva comunicato la scelta, ho paura di attorcigliare la bandiera ma Fabrizio mi ha detto che mi aiuterà lui. Di sicuro l’annoda ancora di più

La quinta medaglia arriva per l’Italia grazie a Manuel Pozzerle, argento nello snowboard che realizza il sogno di una vita. Sin da giovane ha sempre amato questo sport e nemmeno il suo incidente in moto e le sue conseguenze sono riuscite a distoglierlo da questa grande passione.

C’erano grandi aspettative anche per la performance della nazionale italiana di para ice hockey, che ha sfiorato il podio aggiudicandosi la quarta posizione. Anche senza medaglia, i giocatori della squadra meritano un applauso per gli enormi miglioramenti fatti e per essersi conquistati di diritto un posto tra i migliori.

In questa XII edizione per un’Italia tutta al maschile, l’assenza delle donne si è fatta sentire, soprattutto se si pensa che la nazionale azzurra avrebbe potuto sfruttare il talento e le capacità di Melania Corradini, medaglia argento nel supergigante di Vancouver 2010 e per quattro volte medagliata mondiale.

Ormai è tempo, però, di pensare al futuro e proiettarsi verso la prossima sfida paralimpica che andrà in scena nel 2022 a Pechino.

Un ottimo risultato quello ottenuto dai giocatori della nazionale azzurra di para ice hockey, che si è battuta con la padrona di casa per il terzo posto. 

Italia contro Corea del Sud è stata una sfida difficile dove i nostri rappresentanti alle Paralimpiadi Invernali 2018 hanno dato il massimo e per un soffio hanno sfiorato il podio e la medaglia olimpica.

Il match, che si è concluso per 1-0 a favore della Corea del Sud, è stato combattuto fino all’ultimo. Le due squadre hanno giocato a pari livello e la partita è rimasta a reti inviolate fino agli ultimi tre minuti di gioco. Proprio allora, infatti, è stato messo a segno quel tiro decisivo di Jang Dong-Shin che ha decretato la vittoria della squadra coreana. Ma gli azzurri non hanno nulla da rimpiangere: si sono battuti bene e complice anche un pizzico di sfortuna sono andati veramente molto vicini a quella medaglia che tanto desideravano.

Il loro percorso segna comunque un grande passo in avanti rispetto alle altre edizioni. A Pyeongchang hanno ottenuto infatti un ottimo quarto posto, un risultato che finora la squadra italiana paralimpica non era mai riuscita a raggiungere.

Certo è palpabile la delusione nel team azzurro, che conclude questa esperienza paralimpica proprio ad un passo dal podio. Florian Planker, giocatore della nazionale italiana e portabandiera nella cerimonia d’apertura, così commenta l’esito del match:

Fa male perdere per un gol fortuito. Fa male perchè ce l’abbiamo messa tutta ma andiamo avanti. Ci sono molti giovani che ci fanno ben sperare nel futuro

Ma le parole del Presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli spronano l’intera squadra a vedere l’ottima performance complessiva ottenuta a Pyeongchang e ribadisce il suo orgoglio verso tutta la rappresentanza azzurra alle paralimpiadi del 2018:

Un quarto posto che brucia ma che non toglie nulla a questo grande gruppo. Abbiamo vinto l’oro del cuore, della tenacia, della perseveranza. Dobbiamo continuare su questa strada cercando di trovare nuovi talenti che possano integrare questo straordinario gruppo. Ricordiamoci comunque che siamo la prima squadra in Europa. Siamo comunque di fronte a un grande risultato

Nessuna medaglia di bronzo, quindi, ma un paese fiero dei suoi rappresentati in Corea del Sud che hanno portato in alto la bandiera tricolore con un percorso degno di ammirazione.

Inarrestabili e inseparabili ci sono di nuovo loro sul podio a festeggiare il secondo oro nel giro di pochi giorni: la coppia formata da Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal è l’indiscussa protagonista azzurra dei XII Giochi Olimpici a Pyeongchang.

Nello slalom speciale riescono ad imporsi ancora una volta e superare i temibili slovacchi Jakub Krako e Branislav Brozman, già vincitori del SuperG, e tagliare il traguardo in un tempo di 1:36.12.

Nella categoria visually impaired conquistano la loro quarta medaglia paralimpica, che si aggiunge all’oro dello slalom gigante, all’argento del Superg e al bronzo della discesa libera.

I due campioni, che qualche giorno prima della gara dicevano di non avere grandi aspettative per quest’ultima prova, ora si ritrovano a fare i conti con una gioia quasi inaspettata, soprattutto per gli imprevisti che hanno dovuto affrontare nel percorso:

Eravamo più agitati alla seconda manche. Anche perché è successo di tutto: io avevo gli scarponi molli perché col caldo che è venuto fuori, avevo gli scarponi molli. Fabrizio che si è dimenticato di caricare l’auricolare che si è spento appena prima di partire. Un casino. Quando abbiamo visto che Haraus ci stava dietro, poi quando è uscito. Ciao proprio…

Queste le parole di Bertagnolli a fine gara, a cui fanno seguito quelle del suo compagno d’avventura:

E’ più del gigante, chiudere questa Paralimpiade con Giacomo che vince due medaglie d’oro è una grandissima soddisfazione. Sono felice per me anche, per noi, per i sacrifici che ho fatto. Porto a casa questa Paralimpiade e me la tengo stretta

Come non essere orgogliosi di questi due giovani trentini che hanno fatto brillare l’Italia in Corea del Sud? Per merito del loro talento e della loro grinta il nostro paese ha collezionato ben 4 medaglie olimpiche, che raggiungono quota cinque se si aggiunge anche quella d’argento di Pozzerle nello snowboard.

L’Italia chiude questa competizione paralimpica con soddisfazione, certa di aver dimostrato il talento dei propri ragazzi e aver superato definitivamente la delusione dovuta alla mancanza di podi nell’edizione di Sochi 2014.

Giacomo Bertagnolli e la sua guida Fabrizio Casal, dopo il bronzo e l’argento, ce l’hanno fatta a salire in cima al podio e conquistare la tanto desiderata medaglia d’oro.

È un trionfo a Pyeongchang, tra commozione e adrenalina, per i due giovani azzurri che nella categoria visually impared sono arrivati primi, portando l’Italia in vetta dopo ben otto anni. L’ultima volta che in una competizione paralimpica invernale si festeggiava un oro è stato nel 2010 a Vancouver con Francesca Porcellato nello sci di fondo.

Ma oggi sono loro i protagonisti di un successo che arriva dopo la delusione della gara di Super Combinata e che quindi viene accolto con maggiore entusiasmo.

Bertagnolli e Casal tagliano il traguardo in un tempo record di 2’10″51 e si lasciano alle spalle gli slovacchi Jakub Krako e Branizlav Brozman (+5″08) e i canadesi Mac Marcoux e Jack Leitch (+7″). 

Una gara quasi perfetta, con una sola caduta appena sfiorata per Bertagnolli, che però non altera il risultato finale e nemmeno la gioia incontenibile dei due campioni:

È stata una magnifica giornata. Volevo l’oro, ci credevo, ci ho creduto fino alla fine, anche nel momento in cui mi stavo schiantando contro una porta e ho dovuto improvvisare al volo: è andata bene e abbiamo finito con più di 5 secondi di vantaggio. Domani sera, dopo aver preso la medaglia, festeggeremo con tutta la squadra a Casa Italia e una birretta o due me le concederò, tanto il giorno dopo c’è pausa e penso che il presidente della Fisip Tiziana Nasi me lo permetterà 

Ecco come commenta il campione paralimpico che regala un’altra medaglia al suo paese, con grande orgoglio.

Fabrizio Casal, inseparabile guida, non riesce a nascondere l’emozione subito dopo la vittoria:

Mai provata questa tensione in vita mia tra le due manches. Un’emozione difficile da esprimere. Quando siamo arrivati ho gridato a Jack in cuffia: Vai vecio!

 

Sarà finita? Talento e grinta non mancano e c’è ancora una gara in programma per sabato che coinvolge i due giovani prima di salutare queste Paralimpiadi Invernali che hanno regalato loro tante soddisfazioni.

Nel frattempo Bertagnolli e Casal si godono qualche giorno di meritato riposo, mentre l’Italia continua ad esultare per la sua quarta medaglia paralimpica di questa edizione 2018.

Ormai l’esperienza paralimpica di Sochi 2014 è solo un lontano ricordo. In questa XII edizione dei Giochi Paralimpici Invernali 2018 gli italiani si stanno facendo notare da subito e stanno dimostrando tutto il loro valore.

Dopo le due medaglie conquistate da Bertagnolli e la sua guida Casal, bronzo nella discesa libera e argento nel SuperG, arriva un altro splendido risultato nello snowboard. Il protagonista che stavolta sale sul podio è Manuel Pozzerle, medaglia d’argento dopo l’australiano Simon Patmore.

Il campione azzurro, che compete nella categoria con disabilità agli arti superiori, era uno più quotati in questa competizione, dato il titolo di campione mondiale di snowboard cross nel 2015.

Il veronese ha sempre avuto la passione per lo snowboard, ancora prima di avere quel brutto incidente con la moto che gli ha causato l’amputazione della mano sinistra. Con grande forza di volontà ha deciso di continuare a coltivare la sua passione e nel 2013 è entrato nella nazionale, cominciando ad accumulare i suoi primi successi.

Ai Mondiali Paralimpici del 2015 conquista ben due medaglie, uno d’oro nella snowboardcross e una di bronzo nel banked slalom.

Adesso a Pyeongchang arriva anche un altro importante riconoscimento, con questo secondo posto sul podio che aggiunge al Medagliere 2018 un altro trofeo, raggiungendo quota tre (due argenti e un bronzo).

Al momento l’Italia si trova al 14esimo posto. Resta in vetta l’Usa con 10 medaglie, seguita da Francia e Ucraina.

Che la vittoria precedente li aveva caricati lo sapevamo bene, ma vederli nuovamente sul podio è una soddisfazione senza eguali: Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal vincono di nuovo e stavolta è argento.

Alle Paralimpiadi Invernali 2018 il giovane ipovedente e la sua guida arrivano secondi nel SuperG e sfiorano la medaglia d’oro davvero per pochissimo. Solo 18 centesimi li separano dai vincitori, gli slovacchi Krako e Brozman che tagliano il traguardo in 1’26″11 contro il tempo degli azzurri che è di ‘1’26″29.

Un argento che ha un po’ il sapore amaro, ma su tutto prevale sicuramente la gioia di conquistare una seconda medaglia a Pyeongchang in soli due giorni. Giacomo Bertagnolli commenta così la sua performance:

Sicuramente dispiace arrivare secondi con cosi poco distacco ma siamo comunque soddisfatti. Sopra la neve aveva mollato un po’ ma sotto siamo stati bravi a riprendere. Abbiamo fatto una rimonta pazzesca ma succede quando prendi coraggio e ti lasci andare. Purtroppo in queste gare se commetti anche solo un errore di linea rischi di perdere 30 o 40 centesimi ma devo dire che oggi non abbiamo fatto grandi errori

Anche Casal è pienamente soddisfatto del risultato ottenuto:

Mi sentivo più tranquillo rispetto a ieri, in gara non abbiamo sentito l’emozione. Sono contento perché questo argento ripaga dei tanti sforzi fatti 

E dopo la medaglia di bronzo vinta nella discesa libera è tempo di festeggiare questa seconda conquista, prima di gareggiare martedì per la Super Combinata.

Le aspettative nei confronti del paralimpico ipovedente sono alte e ben riposte, visti i risultati finora ottenuti. Del resto il suo passato da campione premiato con l’oro ai Campionati Mondiali nella combinata alpina, con l’argento nel Gigante e con il bronzo nel Supergigante, la dicono lunga sul suo talento come sciatore.

Nella categoria sci viasually impared, Bertagnolli e Casal stanno dimostrando di essere tra i migliori e non importa se non sono riusciti a conquistare la vetta, i due protagonisti di un incredibile argento si dicono soddisfatti della prova e non hanno rimpianti di alcun tipo.

E non sono gli unici che gongolano per questa seconda medaglia che fa dimenticare completamente l’insuccesso di Sochi 2014. Anche Luca Pancalli è fiero dei suoi ragazzi, ancora una volta:

Fabrizio e Giacomo si confermano una coppia vincente, sono orgoglioso di questi straordinari giovani atleti. Oggi ci hanno regalato un’altra grande gioia

Il bis firmato Bertagnolli-Casal sono un ottimo inizio per l’Italia in questa competizione paralimpica che è iniziata in Corea del Sud il 9 marzo e chiuderà i battenti il 18 marzo.

 

La tanto attesa medaglia rincorsa sin dalle scorse Paralimpiadi di Sochi nel 2014 finalmente è arrivata. Durante una delle prime gare della competizione sportiva cominciata proprio ieri con la Cerimonia d’apertura a Pyeongchang, è un azzurro che sale sul podio a conquistare una meritata medaglia di bronzo nelle Paralimpiadi 2018.

Si tratta di Giacomo Bertagnolli, che vince nella discesa libera categoria visually impaired, ipovedenti. Insieme alla sua guida Fabrizio Casal chiude la gara al terzo posto, preceduto dall’oro del canadese Marc Marcoux e dall’argento dello slovacco Jakub Krako.

Grande gioia e soddisfazione per tutto il team azzurro in Corea del Sud, che con questo primo traguardo non soltanto comincia il suo riscatto da Sochi ma carica ciascuno di ottimismo e adrenalina anche per le prossime competizioni.

Luca Pancalli, il presidente del Comitato paralimpico, esulta insieme ai suoi ragazzi, orgoglioso dei talenti che ha voluto con sé a Pyeongchang:

Sono emozionato. Un inizio così lo avevamo solo sognato. Giacomo e Fabrizio hanno dimostrato grande maturità nel gestire la pressione e oggi ci hanno regalato una medaglia che aspettavamo da tanto. Sono certo che il risultato di oggi rappresenti il viatico migliore per affrontare le altre gare, a cominciare dal Super G di domani. Siamo solo all’inizio di questa avventura

Anche i protagonisti di questo incredibile risultato non riescono a contenere l’emozione alla fine della gara e così Giacomo Bertagnolli commenta la medaglia:

Meglio di così non poteva andare. Sapevamo che potevamo fare bene ma non speravamo in un risultato così importante. Ora speriamo di fare ancora meglio e di migliorare questa medaglia: noi daremo il massimo 

L’ultima medaglia azzurra risale al lontano 2010, nell’edizione di Vancouver. È comprensibile dunque l’entusiasmo per questo primo riconoscimento che, date le aspettative, potrebbe non rimanere isolato in queste Paralimpiadi invernali del 2018, per tentare di bissare il successo delle Olimpiadi di Pyeongchang che si sono concluse con 10 medaglia per l’Italia e un’ottima posizione nel medagliere. 

 

In attesa del nuovo grande evento offerto da Pyeongchang per domani, con l’inizio delle Paralimpiadi Invernali 2018, volgiamo uno sguardo al passato e ricordiamo la prima medagliata italiana della storia in una gara paralimpica.

Si tratta di Dorothea Agetle, vincitrice di diverse medaglie nell’arco della sua carriera, che nonostante non abbia mai svolto questo lavoro da professionista, dedicando anche la sua vita al lavoro da impiegata, è considerata la più grande fondista della storia.

L’atleta paralimpica di Bolzano ha fatto i conti la sua disabilità sin dall’età di 3 anni, ma la passione per lo sport l’ha aiutata a non mollare mai e al suo esordio, nel 1988, sfiora il podio per soli 11 secondi.  

Ai Giochi di Innsbruck, in Austria, dove lo sport è un obbligo, si è piazzata in quarta posizione, assaporando quasi l’idea della medaglia, mancata per pochi secondi: 

Arrivai quarta nella gara di 2.5 km, non presi la medaglia per soli 11 secondi. E c’è ancora qualcuno che, con una simpatia che vi lascio immaginare, mi chiede se, nel frattempo, io sia riuscita a ritrovarli quegli 11 secondi o se ancora li stia cercando. Un vero peccato, me lo ricordo bene

Ma Dorothea non si è persa d’animo e i suoi sacrifici e il grande impegno le hanno permesso di ottenere finalmente quella medaglia che tanto desiderava. Ma non fu una soltanto: una dopo l’altra arrivarono quelle medaglie che più che un premio per la gara erano un riconoscimento per essere riuscita a farcela nonostante la sua disabilità, vista non come un limite ma una possibilità. 

Il primo successo è datato 1992 ad Albertville, in Francia, dove per la categoria sitting vinse due bronzi, uno sulla 2.5 km e uno sulla 5 km. Poi nel 1994 fu argento sui 10 km a Lillehammer, dove fece anche il bis di bronzi. Un altra medaglia d’argento arrivò poi a Nagano, in Giappone, sui 10 km.

Ecco una delle pochissime foto che ritraggono la grande atleta, emozionata mentre riceve un riconoscimento per le sue performances ottenute nel 1992 come atleta plurimedagliata ad Albertville. 

A dimostrazione del suo modo di vedere lo sport come una passione e un divertimento, se le si chiede di ricordare uno dei momenti più significativi della sua carriera da sportiva paralimpica non si avrà una risposta scontata, legata ad uno dei suoi successi, ma un aneddoto che ancora racconta con grande emozione:

Mi ricordo di quando la norvegese, una che batteva anche i maschi, mi diede dei consigli per non farmi male alla spalla. Poteva non dirmi niente, fregarsene e, invece, mentre gareggiavamo e ci giocavano le medaglie, mi chiamò per nome e mi disse di non alzare troppo il braccio per non farmi male, per non rovinarmi l’articolazione. Sono le dolcezze dello sport che ricordo con maggior affetto

Del resto, oltre alle soddisfazioni, Dorothea Agetle ha anche vissuto attimi di sconforto e tristezza, come nel 2002 quando fu portabandiera alle Paralimpiadi di Salt Lake City. Di quell’edizione non conserva un bel ricordo, come racconta in queste parole:

Avrei potuto fare benissimo, ma fu una Paralimpiade sciagurata a livello emotivo e di squadra. Fui portabandiera e questo attirò su di me odio e invidie che mi rovinarono i Giochi. A pensarci, ancora mi dispiace tantissimo

Oggi, alla vigilia delle Paralimpiadi in Corea del Sud, ecco cosa si sente di dire ai giovani che da domani affronteranno questo percorso e a chi, dopo di loro, vorrà intraprendere la stessa strada: 

Lo sport è bello perché è divertimento, ma ricordatevi che ci vuole anche coscienza e costanza. Aiuta a inserirsi nella società e, vi dirò di più, è bello anche arrangiarsi, trovare delle difficoltà logistiche da superare, come le ho spesso superate io, è bello non avere tutto. Perché così facendo non si è debitori di nessuno e questa, per me, è una cosa importante

Fonte: Gazzetta dello Sport

 

Tutto è pronto a Pyeongchang per ospitare le Paralimpiadi invernali 2018 che si terranno dal 9 al 18 marzo in Corea del Sud.

Come e dove seguire le gare e tifare i nostri convocati azzurri?

Sarà la Rai a trasmettere durante la notte le gare, a partire dalla Cerimonia d’Apertura che invece sarà trasmessa di mattina, alle ore 12 di venerdì 9 marzo. Sono previste più di 92 ore di trasmissione di cui 57 di diretta, soprattutto relative alle prove degli azzurri. Oltre allo streaming sui canali Rai ci saranno diversi aggiornamenti durante l’arco di ogni giornata.

Rai Sport, su RaiPlay, in tv su Rai2 e Rai Sport (canale 57 – 58 Digitale Terrestre) oppure su piattaforma satellitare Tivùsat sono i canali dedicati all’evento sportivo di Pyeongchang.

Ecco un resoconto completo dei canali che seguono gli sport e gli orari:

Venerdì 9 marzo
Ore 12:00 Cerimonia di apertura Rai Sport + HD

Sabato 10 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Discesa F/M Rai 2
Ore 2:00 Biathlon 7,5km M / 6km F Rai 2
Ore 4:00 Hockey Norvegia – Italia fase a gruppi Rai2
Ore 6:35 Curling Norvegia – Gran Bretagna, Svizzera – Canada, Usa – Corea del Sud, Germania – NPA Rai Sport + HD
Ore 7:30 Hockey Corea del Sud – Giappone Rai Sport + HD
Ore 11:00 Hockey Canada – Svizzera Rai Sport + HD
Ore 11:35 Curling Svezia – Cina, Corea del Sud – NPA, Slovacchia – Finlandia, Canada – Norvegia Rai Sport + HD

Domenica 11 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Super G F/M Rai 2
Ore 2:00 Sci Fondo 15km sitting M Rai 2
Ore 4:30 Sci Fondo 12km sitting F Rai 2

Lunedì 12 marzo
Ore 2:00 Sci Fondo 20km M/15km F  Rai 2
Ore 4:00 Snowboard Cross F/M Rai 2

Martedì 13 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Super G Combinata F/M Rai 2
Ore 2:00 Biathlon 12,5km M / 10km F Rai 2
Ore 7:00 Sci Alpino Slalom Combinata F/M Rai Sport + HD

Mercoledì 14 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Slalom Gigante M 1a m. Rai 2
Ore 4:30 Sci Fondo Sprint F/M Rai 2
Ore 6:00 Sci Alpino Slalom Gigante M 2a m. Rai 2

Giovedì 15 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Slalom Gigante F 1a Rai 2
Ore 4:30 Sci Alpino Slalom Gigante F 2a Rai 2

Venerdì 16 marzo
Ore 2:00 Biathlon 15km M / 12,5km F Rai 2
Ore 4:00 Snowboard Banked Slalom F/M Rai 2

Sabato 17 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Slalom M 1a m. Rai 2
Ore 1:35 Curling finale 3° posto Rai 2
Ore 2:00 Sci Fondo 10km M / 7,5km F Rai 2
Ore 4:00 Hockey finale 3° posto Rai 2
Ore 4:30 Sci Fondo 7,5km M/5km F sitting Rai 2
Ore 6:00 Sci Alpino Slalom M 2a m. Rai 2
Ore 6:35 Curling finale Rai 2

Domenica 18 marzo
Ore 1:30 Sci Alpino Slalom F 1a m. Rai 2
Ore 2:00 Sci Fondo staffetta mista 4×2,5 km Rai 2
Ore 4:00 Hockey finale Rai 2
Ore 4:00 Sci Fondo staffetta open 4×2,5 km Rai 2
Ore 4:30 Sci Alpino Slalom F 2a m. Rai 2
Ore 12:00 Cerimonia di chiusura Rai Sport + HD

Mancano solo tre giorni all’apertura dei Giochi paralimpici invernali 2018 che si terranno in Corea del Sud e Pyeongchang è nuovamente pronta ad ospitare la manifestazione sportiva che coinvolge atleti provenienti da diversi paesi nel mondo.

Per l’Italia sono pronti a combattere per la medaglia 26 azzurri, convocati per cercare un riscatto dalle scorse paralimpiadi, dove il nostro paese non ha vinto nulla. Sochi 2014 è stata una delusione e l’obiettivo per l’attuale competizione è quello di arricchire il medagliere con conquiste che portino i colori dell’Italia.

Gli atleti azzurri sono perlopiù giovani e un dato salta subito all’occhio: ci sono solo nomi maschili. Infatti, nessuna donna parteciperà alle Paralimpiadi di Pyeongchang.

Una scelta piuttosto bizzarra e non accettata da tutti di buon grado che deriva da un’accurata valutazione delle qualità tecniche di ogni possibile partecipante.  E se alle Olimpiadi invernali sono state le donne a fare da protagoniste portando ben 3 medaglie d’oro tutte rosa, nell’imminente evento paralimpico saranno gli uomini a dovere portare alto il nome dell’Italia. 

Conosciamo più da vicino i convocati azzurri che dal 9 al 18 marzo gareggeranno a Pyeongchang. Si tratta di 26 atleti, di cui 17 appartenenti alla squadra di para hockey, 4 di snowboard, 4 di sci alpino e solo uno per lo sci nordico. 

Gabriele Araudo, Alessandro Andreoni, Eusebiu Antochi, Bruno Balossetti, Gianluca Cavaliere, Valerio Corvino, Cristoph Depaoli, Sandro Kalegaris, Stephan Kafmann, Nils Larch, Gregory Leperdi, Andrea Macrì, Florian Planker, Roberto Radice, Gianluigi Rosa, Santino Stillitano, Werner Winkler sono i nostri rappresentanti nell’ice hockey.

Tra di loro c’è il nostro portabandiera, Florian Planker, vincitore del bronzo a Salt Lake City 2002, campione europeo nel 2011 e argento nel 2016, alla sua sesta partecipazione olimpica.

Planker ha ancora impresso nella mente quel momento in cui ha ricevuto il tricolore dal Presidente della Repubblica:

Uno dei momenti più emozionanti della mia vita è stato ricevere la bandiera dal presidente Mattarella. Sono fiero della mia carriera e per me è un onore immenso

Per lo snowboard saranno Roberto Cavicchi, Jacopo Luchini, Manuel Pozzerle, Paolo Priolo a innalzare il tricolore, mentre per lo sci alpino ci saranno in gara Davide Bendotti, Renè De Silvestro, Giacomo Bertagnolli/Fabrizio Casal.

Un solo atleta gareggia per lo sci alpino, Cristian Toninelli, al suo esordio ad una competizione olimpica.

Molti di loro sono giovani e alla prima esperienza paralimpica, ma il presidente del comitato paralimpico Luca Pancalli è sicuro che sono i più talentuosi e faranno fare bella figura al nostro paese dimenticando la triste esperienza di Sochi 2014.

Ecco come commenta la loro convocazione:

Per la nazionale italiana la parola d’ordine di questa edizione dei Giochi Paralimpici invernali è ‘riscatto’. Il nostro obiettivo è, infatti, l’inversione di rotta rispetto ai Giochi del 2014 dove non riuscimmo a conquistare nemmeno una medaglia. Si tratta di una squadra con molti giovani e molti talenti, composta da ragazzi che hanno lavorato duramente e che ce la metteranno tutta per onorare il nostro Paese. Grazie al lavoro fatto dalla Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici e dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio ci presenteremo con un gruppo unito e desideroso di fare il meglio