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L’Italia del beach soccer è in finale mondiale, per la seconda volta nella sua storia, al termine di un’autentica battaglia sotto il nubifragio di Asuncion. 39 minuti di agonia, la Russia si inginocchia 8-7, esplode la Nazionale di Del Duca. Ma onore delle armi agli avversari: se la squadra di Likhachev ha eliminato i campioni del mondo in carica del Brasile ci sono tutte le ragioni: quadrata, tecnica, fa valere il fisico e i calci piazzati.

Così la pioggia battente tradisce presto Del Mestre, che buca l’intervento sulla punizione centrale di Novikov per il primo vantaggio russo. Dall’altra parte si instaura un bel duello tra Palmacci e Chuzkhov, con il portiere che si esalta due volte sulle rovesciate dell’attaccante. L’Italia rischia, poi colpisce. Del Mestre stavolta è provvidenziale, deviando sulla traversa il piazzato di Skharin: sul ribaltamento di fronte arriva il corner e lo stacco perfetto di Corosiniti per il pareggio. Azzurri in fiducia, la Russia accusa il colpo. Il caparbio pressing di Ramacciotti su Makarov, ultimo uomo, vale il micidiale uno-due Italia con cui si chiude la prima frazione.

Fedor Zemskov of Russia celebrates a goal 

Partita senza padroni, i russi fanno valere chili e centimetri, lo stesso Makarov si riscatta insaccando sotto misura il gol del 2-2. Ma è ancora Ramacciotti, a riportare avanti l’Italia deviando di petto il tiro dalla distanza di Josep Jr. Reazione Russia: solo il palo salva Del Mestre dalla conclusione di Shishin, poi c’è l’esterno della rete mosso da Poporotnyi. Il gol però è nell’aria e arriva al 22′ con una bella rovesciata di Zemskov, che poi firma la beffa del 3-4, in mischia, sul gong del secondo periodo.

Si riparte, e succede di tutto. Gori, a mezzo servizio dopo l’infortunio contro la Svizzera, impatta subito in rovesciata, poi Romanov ripaga con la stessa moneta. Il capocannoniere del mondiale non ci sta e insacca il diagonale vincente dalla destra: sono passati appena 45 secondi. Il diluvio rende tutto più imprevedibile, ogni azione è un potenziale pericolo e ad approfittarne è ancora l’Italia, ancora con Ramacciotti dopo l’azione insistita di Josep Jr. La Russia non molla: altro palo di Shishin. La tripletta di Tin Tin Gori su punizione illude gli azzurri sul +2, perché Romanov in contropiede riporta subito a contatto la squadra di Likhachev. L’Italia si chiude, regge fino al 34′ quando ancora Makarov indovina la giocata vincente dalla destra.

Francesco Corosiniti of Italy celebrates a goal

7-7, tempi supplementari e forse è giusto così. Nell’extra time, Zurlo diventa ancora l’uomo della provvidenza azzurra: rigore guadagnato e trasformato, 8-7 Italia. Sarà la giocata decisiva, perché nei due minuti rimanenti la Russia tenta il tutto per tutto con il portiere volante ma non riesce più a battere Del Mestre. Avanzano gli azzurri, a un passo dal tetto del mondo: stasera, contro il Portogallo, in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Collection e su RaiSport alle 22.

Da giovedì 21 novembre, a Luque, nell’area metropolitana di Asunción, in Paraguay, si sta disputando la decima edizione del Mondiale di beach soccer. Organizzato dalla Fifa, il torneo si conclude il 1° dicembre e vede 16 squadre, suddivise in quattro gironi, contendersi il trofeo.

L’Italia, inserita nel raggruppamento B, si è qualificata ai quarti di finale grazie alle due vittorie centrate contro Tahiti, 12-4 ne match d’apertura e contro il Messico, 6-2 nell’ultima sfida. La sconfitta di misura per 3-4 contro l’Uruguay è stata pressoché indolore perché, complici gli altri risultati, gli Azzurri ha conquistato il primo posto del girone B e saranno chiamati ad affrontare la Svizzera nel primo match a eliminazione diretta. La sfida contro gli elvetici è in calendario giovedì 28 novembre alle ore 23.25. I ragazzi del ct Emiliano Del Duca hanno tutte le carte in regola per avere la meglio contro gli elvetici e regalarsi una scoppiettante semifinale in programma per la serata di domenica. L’Italia potrebbe infatti trovarsi di fronte il Brasile detentore del trofeo, la grande favorita della vigilia che sulla carta sembra imbattibile.

Gli Azzurri hanno centrato il traguardo dei quarti di finale per la sesta volta nella storia, la terza consecutiva dopo le edizioni del 2015 e del 2017. La migliore avventura mondiale resta quella del 2008: undici anni fa, a Marsiglia, l’Italia fu sconfitta in finale dal Brasile per 5-3. Da allora, gli Azzurri hanno raggiunto due volte il quarto posto, proprio nelle ultime due edizioni: nel 2015, in Portogallo, l’eliminazione in semifinale è arrivata per mano di Tahiti; due anni fa, alle Bahamas, è stato ancora il Brasile (poi campione del Mondo) a battere l’Italia.

L’uomo simbolo di questa nuova Italia è Gabriele Gori: contro il Messico, il 32enne numero 10 degli Azzurri ha realizzato cinque gol, la stessa cifra del match d’apertura contro Tahiti, mentre contro l’Uruguay ha piazzato una tripletta. Queste 13 marcature (attuale capocannoniere del torneo) portano il suo score totale in Nazionale a 289, di cui 39 nella competizione iridata.

In campo ha regalato prestazioni difficili da dimenticare con parate decisive e anche parecchi gol da calcio piazzato. José Luis Chilavert, portiere paraguaiano tra gli anni 90 e 2000, ha fatto un’uscita particolare un po’ come spesso accadeva in campo.

In una delle sue tante interviste in cui ora è protagonista sul canale tv del Velez Sarsfield, El Buldog ha lasciato una dichiarazione post mortem.

Il giorno che morirò, e non si sa mai quando può accadere, ho già detto a mia moglie che voglio essere cremato!

Con queste parole, poco piacevoli a dire il vero, nulla di particolare, tuttavia è la destinazione delle ceneri che ha destato scalpore mediatico.

Voglio che le mie ceneri vengano sparse nello stadio del Velez, al José Amalfitani!

Una pratica singolare per chi dal calcio ha avuto e ha dato tanto, in venti anni di carriera. La squadra argentina di Buenos Aires è rimasta nel cuore di Chilavert. Il numero uno ha avuto due esperienze con il Fortin: prima per dieci anni dal 1991 al 2001 e poi in chiusura di carriera nel 2004 (con diversi gol all’attivo).  

Qualche settimana fa, inoltre, è anche saltata fuori la notizia di uan sua possibile candidatura alla presidenza del Paraguay, dati gli enormi consensi che ha nel suo Paese.

Il legame con lo stadio Amalfitani e con le curve è talmente forte che Buldog ha preso questa decisione dopo la sua morte.

Voglio che vengano divise. Una metà deve andare in una curva e l’altra in quella opposta. Così una volta ogni quindici giorni potrò essere con la mia gente, con i tifosi del Velez!

Una dichiarazione d’amore forte, che durerà per sempre.

Il 25 gennaio 2010 è stata una data che ha completamente stravolto la vita di Salvador Cabanas, ex calciatore paraguaiano sopravvissuto alla morte.

A quasi otto anni da quella bruttissima giornata Cabanas piano piano si è ripreso la sua vita ed è nuovamente entrato nel mondo del calcio anche se non più sul rettangolo verde.

Il paraguaiano era un attaccante promettente e, a 29 anni, aveva il sogno di giocare in Europa. In Sudamerica stava cercando di tutto per mettersi in mostra a suon di gol e di belle prestazioni con i messicani dell’América. Con i gialloblù riesce ad avere una gran bella media gol: 66 reti in campionato in 115 presenze.

In una notte di gennaio, però, qualcosa gli cambia la vita. Un delinquente messicano provoca l’attaccante Cabanas dopo la sconfitta subita contro il Morelia. Il bomber paraguaiano reagisce, ma di colpo cade a terra in una pozza di sangue: il delinquente messicano gli spara un colpo di pistola a distanza ravvicinata. Intervento d’urgenza, ma i medici non gli asportano il proiettile, incastratosi in una zona troppo delicata.

Salvador Cabanas attraversa una lunga riabilitazione in cui viene assistito dal suo club, sogna di tornare in campo un giorno, per sdebitarsi, ma infine deve arrendersi all’evidenza: i danni causati da quel maledetto proiettile sono stati troppo estesi.

Miracolosamente è riuscito a salvarsi e ha anche provato a ritornare in campo, ma vanamente.

Il grande sogno di giocare in Europa è stato infranto, ma ora è più vivo che mai.

Il Presidente della Fifa Gianni Infantino si è recato mercoledì a Buenos Aires, dove si è tenuta una riunione tra le Federcalcio di Argentina, Paraguay ed Uruguay, in vista dei Mondiali 2030. Le tre nazioni, infatti, hanno ufficialmente presentato la loro candidatura ad ospitare la rassegna iridata, che cade nel centenario della prima edizione, nella cui finale si affrontarono proprio l’Albiceleste e la Celeste.

‘‘Siamo qui per annunciarvi che abbiamo ratificato questo compromesso, lo abbiamo presentato al Presidente della Fifa e speriamo nel sostegno della CONMEBOL’‘, ha dichiarato in conferenza stampa il Presidente argentino Mauricio Macri. “Credo che la regione meriti di ospitare un Mondiale, perché è passato tanto tempo dall’ultima volta’‘.

Il processo di candidatura inizierà solo nel 2021.

“Se ci sarà data l’opportunità, saremo grandi padroni di casa”, ha detto il presidente argentino Mauricio Macri, affiancato dall’uruguaiano Tabare Vazquez e dal leader paraguayo Horacio Cartes. “Questa regione merita di ospitare la Coppa del Mondo, è una passione condivisa da uruguayani paraguayani e argentini”.

Uruguay Paraguay metterebbero a disposizione della rassegna uno o due stadi ciascuno, mentre l’Argentina ne potrebbe fornire fino a sei. Il torneo del 2030 si svolgerà 100 anni dopo che l’Uruguay ha vinto la prima Coppa del Mondo come paese ospitante. «Sappiamo che altri paesi sono interessati, ma penso che il 100esimo anniversario della prima Coppa del Mondo in Uruguay renda questa regione particolarmente attraente», ha dichiarato Cartes.

L’Argentina e l’Uruguay, vincitori della Coppa del Mondo per due volte, hanno annunciato i loro piani per una candidatura congiunta all’inizio di quest’anno, prima che si aggiungesse anche il Paraguay il mese scorso. «L’idea della candidatura congiunta è venuta dall’Uruguay e ci sono voluti 40 secondi per dire di sì», ha detto Macri

L’esito delle prime due sfide degli Ottavi di finale ai Mondiali di calcio a 5

Russia e Paraguay sono le prime qualificate ai quarti del Mondiale. Due partite completamente differenti, stesso risultato finale.

Gli highlights

I vice campioni d’Europa passeggiano a Medellin contro il malcapitato Vietnam: match senza storia, doppio Abramovich, 4-0 all’intervallo. Finisce 7-0, nonostante bomber Eder Lima resti all’asciutto per la seconda gara di fila. Ora la nazionale di Skorovich aspetta la Spagna, Kazakhstan permettendo.

Anche il Paraguay (in foto, credit: fifa.com) avrebbe potuto vincere 7-0 con una pessima Colombia: il Cholito Salas dispensa magie e assist, ma suo fratello Juan e Falcaozinho Ayala hanno le polveri bagnate.

Ci vogliono i rigori per decidere il match di Cali: Gary Ayala realizza il penalty decisivo, passaggio del turno strameritato per i Guaranies. Che ora aspettano il Brasile per un altro derby sudamericano, oppure (sarebbe un’impresa) il deludente Iran.

Il programma di oggi con BRasile, Spagna e Portogallo

Oggi tre quarti in programma. A Bucaramanga Falcao e soci prenotano i quarti. La Spagna perde José Ruiz per tutto il Mondiale, ma gode comunque del favore del pronostico col Kazakhstan (diretta Eurosport ore 0.15 italiane). A Cali, Ricardinho (del Portogallo, star del calcio a 5 mondiale) chiede strada a Costa Rica. Guardatevi qui sotto qualche sua magia direttamente dal suo profilo Instagram.

Un video pubblicato da Ricardinho10 (@ricardinho10oficial) in data:


Italfutsal, Lima e Leggiero suonano la carica

La Nazionale di Menichelli continua, intanto, a preparare la sfida contro l’Egitto, in programma fra il 22 e 23 settembre, alle 3 nel Belpaese, senza particolari problemi.

Gabriel Lima si accoda al coro: “Nessuno pensa all’Argentina, dobbiamo vincere gli ottavi”.

 

Leggiero pensa positivo: “Per arrivare fino in fondo bisogna pensare partita per partita”.

Battuto il Vietnam e conquistato il primo posto nel girone C

La Nazionale di Menichelli entra agli ottavi del Mondiale dalla porta grande. Traguardo intermedio tagliato per primi.

Gli Azzurri regolano 2-0 Vietnam nella terza e conclusiva giornata del girone C, accedendo alla fase successiva, dove incontreranno presumibilmente l’Egitto, una delle quattro migliori terze ripescate.

Al debutto a Bucaramanga l’Italfutsal conferma di essere una squadra solida, equilibrata, a cui è molto difficile segnare.

La proposta offensiva non manca. Il gol poi non è certo un problema, con la specialità della casa, le palle inattive: su fallo laterale apre Lima, alla 50esima rete in Azzurro (il capitano nella foto di copertina, credit: Paolo Cassella).

Il raddoppio è di Murilo, rimessosi a tempo di record dalla contrattura lombare.

Le parole del ct Menichelli e di CAPITAN lima

“Faccio i complimenti ai ragazzi”. Menichelli se la gode, concedendo l’onore delle armi al Vietnam: “Ci ha chiuso tutti gli spazi”.

 

 

Gabriel Lima si gode le nozze d’oro: “ Una rete emozionante – dice il capitano – ma firmerei per non segnare più e arrivare in finale”.

L’italia nel gruppo c

L’esito del girone qualificazione di Colombia 2016 che ha visto protagonista l’Italfutsal:

11/09 Vietnam-Guatemala 4-2
11/09 Paraguay-ITALIA 2-4
14/09 Guatemala-ITALIA 1-5
14/09 Paraguay-Vietnam 7-1
17/09 Guatemala-Paraguay 4-8
17/09 ITALIA-Vietnam 2-0

CLASSIFICAITALIA 9 punti, Paraguay 6, Vietnam 3, Guatemala 0.

 

FALCAO DA LEGGENDA

Una foto pubblicata da falcao12oficial (@falcao12oficial) in data:


L’ ottava giornata del Mondiale verrà ricordata con un altro record battuto da Falcao (Brasile), giocatore con più gare (33) in una kermesse iridata.

Il craque brasiliano segna 3 reti nel 15-3 al Mozambico, vola a 45, superando il connazionale Tobias.

Agli ottavi anche l’Ucraina (3-1 all’Australia) e il Paraguay di Chilavert, che doppia Guatemala (8-4) con tre reti di Falcaozinho Ayala (tanti anni in A con Luparense, Pescara e Fiumicino) chiudendo il girone alle spalle dell’Italia.

Salas e soci se la vedranno con la Colombia.