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Mentre la Nazionale femminile svedese è impegnata in Francia per il Mondiale, sabato a Linköping, la statua del difensore Nilla Fischer è stata disarcionata dalla basa su cui si appoggiava. L’atto vandalico, secondo fonti locali, potrebbe essere legato alle posizioni della calciatrice a favore dei diritti delle donne, dei gay e più in generale a favore di maggiore uguaglianza.

Fischer è una delle giocatrici più esperte in Svezia e tra quelle con più presenze in Nazionale, essendo in prima squadra dal 2001 e avendo giocato 175 partite e segnato 23 gol. Tre reti sono rimaste impresse tra tifosi e connazionali, quelle messe a segno durante l’Europeo del 2013, ospitato proprio dal Paese scandinavo.
Nello stesso anno, Fischer ha sposato la sua fidanzata e nel 2014 è stata nominata persona dell’anno LGBTQ in Svezia. È stata anche tra le atlete che più ha alzato la voce nella discussione sul gap salariale che c’è nel calcio tra donne e uomini. In questo Mondiale gioca in difesa con la maglia numero 5 e viene da una Bundesliga vinta con il Wolfsburg, squadra tedesca in cui milita da sei stagioni.

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Prima dell’inizio della Coppa del Mondo, Coca-Cola e la Federcalcio svedese hanno collaborato per presentare le statue di quattro delle più grandi star della Nazionale con la speranza di dare maggiore visibilità alla squadra femminile. Oltre a Fischer sono state immortalate e onorate anche Kosovare Asllani, Hedvig Lindahl e Caroline Seger.

L’obiettivo dell’iniziativa “Football Forevher” è di influenzare positivamente le opinioni e aumentare l’impegno per il calcio femminile dando maggiore visibilità alle giocatrici, tra le più forti e preparate a livello globale, ma poco apprezzate in patria. Uno dei fattori chiave per raggiungere l’uguaglianza nel calcio svedese è mettere le stelle del calcio femminile sotto i riflettori che meriterebbero.

Caroline Seger, capitano della Svezia, ha così commentato:

L’atto vandalico dimostra come l’iniziativa sia stata completamente giusta perché solleva ancor di più domande sulla lotta all’uguaglianza: uno dei temi più importanti dell’agenda della Federcalcio svedese è l’aumento della parità. Tutte le donne e gli uomini, ragazze e ragazzi dovrebbero avere le stesse possibilità di giocare a calcio. Vediamo un cambiamento positivo, ma c’è molto da migliorare».