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Il corridore spagnolo Mikel Landa Meana (Team Sky) ha vinto in solitaria la diciannovesima tappa del 100º Giro d’Italia, San Candido/Innichen-Piancavallo di 191 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates) e Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team).

La 19esima e terz’ultima tappa del Giro del Centenario, la San Candido-Piancavallo di 191 chilometri, regala al basco del Team Sky il terzo centro della sua carriera nel ricordo del suo ex compagno di squadra Michele Scarponi. E, in chiave classifica, registra la ‘crisetta’ di Dumoulin, che dopo aver superato l’inconveniente di una foratura, rimbalza all’indietro per lasciare le luci della ribalta a Quintana, colombiano della Movistar che può replicare il trionfo del 2014. Landa è tra i 18 battistrada che condizionano l’esito della corsa e che, in pratica, spezzano in due il capitolo tappa: quello rilevante alla vittoria parziale e quello inerente ai big della graduatoria.

Nairo Quintana (Movistar Team) è la nuova Maglia Rosa di leader della classifica generale della corsa.

RISULTATO FINALE
1 – Mikel Landa Meana (Team Sky) – 191 km in 4h53’00”, media 39,112 km/h
2 – Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates) a 1’49”
3 – Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) a 1’54”

CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 38″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 43″
4 – Thibaut Pinot (FDJ) a 53″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’21”
Il vincitore di tappa Mikel Landa, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato:

“Ero davvero emozionato sulla linea d’arrivo perché ho avuto momenti difficili negli ultimi mesi, oltre che qui al Giro con la caduta. Non è stata la corsa che ci aspettavamo. Ora sono davvero felice ed orgoglioso. Ho fatto la scelta giusta nell’andare in fuga e attaccare dietro a Luis Leon Sanchez grazie al lavoro del mio compagno di squadra Sebastian Henao.”

La nuova Maglia Rosa, Nairo Quintana, ha dichiarato:

“Stavo bene ma è stata una giornata durissima ed una tappa molto combattuta sin dalla partenza. I miei compagni di squadra mi hanno portato nella posizione migliore e sono felice di indossare la Maglia Rosa. La Classifica Generale è abbastanza complicata. Dovremo adattare la nostra strategia giorno per giorno. Domani ci sarà un’altra tappa importante, poi darò tutto nella cronometro.”

Il corridore americano Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) ha vinto la diciottesima tappa del 100º Giro d’Italia, Moena (Val di Fassa)-Ortisei/St. Ulrich di 137 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Mikel Landa Meana (Team Sky) e Thibaut Pinot (FDJ).

Tom Dumoulin (Team Sunweb) indossa ancora Maglia Rosa di leader della classifica generale della corsa.

RISULTATO FINALE

1 – Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) – 137 km in 3h54’04”, media 35,118 km/h
2 – Mikel Landa Meana (Team Sky) s.t.
3 – Thibaut Pinot (FDJ) a 8″
4 – Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) s.t.
5 – Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice) a 11″

CLASSIFICA GENERALE

1 – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 31″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’12”
4 – Thibaut Pinot (FDJ) a 1”36″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’58”

Il corridore francese Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) ha vinto in solitaria la diciassettesima tappa del 100º Giro d’Italia, Tirano-Canazei (Val di Fassa) di 219 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates) e Gorka Izaguirre (Movistar Team).

Tom Dumoulin indossa ancora la Maglia Rosa di leader della classifica generale della corsa.

RISULTATO FINALE

1 – Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) – 219 km in 5h42’56”, media 38,316 km/h
2 – Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates) a 24″
3 – Gorka Izaguirre (Movistar Team) s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 31″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’12”
4 – Thibaut Pinot (FDJ) a 2’38”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 2’40”

Rolland

“Sono felicissimo, abbiamo atteso questo momento per così tanto tempo… Ho avuto una stagione complicata l’anno scorso. Avevo provato a vincere tantissime volte, ci avevo creduto sempre. Ero nella prima fuga di giornata oggi, ma alla fine aspettare quella successiva è stata una buona decisione, mi ha permesso di attaccare dopo due salite. Alla fine è stata una questione di coraggio. Ho scelto il momento giusto, è un gran sollievo.”

dumoulin

“Ho virtualmente perso la Maglia Rosa ad un certo punto oggi ma non mi sono mai preoccupato. Abbiamo solo dovuto inseguire più duramente di quanto programmato. Sapevo che altre squadre avrebbero dovuto difendere le loro maglie e ci avrebbero aiutato, solo che prima di cominciare a tirare hanno aspettato a lungo. È stata una loro scelta. Polanc ha scavalcato un bel po’ di corridori in Generale. La mia squadra ha fatto un lavoro fantastico per tenere la mia Maglia Rosa al sicuro.”

Vincenzo Nibali ha vinto la sedicesima tappa del Giro d’Italia, la Rovetta-Bormio di 223 km e ha riaperto la corsa rosa. Il siciliano del team Bahrain-Merida si è imposto in una volata a due sul compagno di fuga lo spagnolo Mikel Landa Meana (Sky). Terzo posto per il colombiano Nairo Quintana (Movistar) staccato di 12″. Giornata difficile per l’olandese della Sunweb Tom Dumoulin arrivato ad oltre 2′ da Nibali ma che è riuscito a conservare la maglia rosa con 31″ su Quintana e 1’12” su Nibali. Domani 17esima frazione, la Tirano-Canazei di 219 km.

Quella dello ‘squalo dello stretto’ è stata la prima vittoria italiana al Giro arrivata grazie a un attacco in discesa al termine di una frazione con tre salite durissime. Il colpo di scena di giornata è stato un attacco intestinale accusato da Dumoulin, costretto a fermarsi prima dell’ascesa finale e affrontare l’ultima salita da solo, perdendo secondi importanti dai rivali.

Nelle prime fasi della corsa forte emozione per Luis Leon Sanchez dell’Astana, compagno di squadra di Michele Scarponi al quale era dedicata la scalata del Mortirolo. Lo spagnolo, in fuga con altri corridori, è stato lasciato transitare primo nella salita che quest’anno portava il nome dell’aquila di Filottrano scomparso in un incidente stradale alla vigilia del Giro.

“È la vittoria di un corridore completo -ha detto Nibali al traguardo-. Dovevo essere solido dall’inizio alla fine in una tappa lunga e difficile. Ho dovuto correre da scalatore aggressivo, buon discesista ed anche da sprinter. Non pensavo di essere io a conquistare la prima vittoria di tappa per l’Italia. Sapevo che sarebbe stato molto difficile farlo oggi. Sono molto felice di aver vinto con l’aiuto della squadra. Sono arrivato veramente stanco. Adesso sono più vicino a Dumoulin nella generale. Ci sono ancora tappe molto difficili da affrontare, ma Dumoulin ha dalla sua la cronometro di Milano”.

“Ho avuto qualche problema -le parole di Dumoulin-, ho dovuto prendere una pausa per un bisogno fisico. Ho iniziato a sentirmi male nella discesa dello Stelvio e ho dovuto fermarmi. Tornando in sella ho deciso di combattere e di trarre le conclusioni dopo l’arrivo. Sono ancora in Maglia Rosa ma sono soprattutto molto deluso”.

La 16/a tappa del 100/o Giro d’Italia, in programma domani, è la più attesa e temuta. Da Rovetta (Bergamo), i corridori si trasferiranno a Bormio (Sondrio), facendo un salto nel territorio di Bolzano e uno sconfinamento in Svizzera: la frazione misura 222 chilometri. E’ un tappone alpino che prevede la doppia scalata dello Stelvio (dal versante di Bormio e da quello svizzero, assolutamente inedito), ma anche il temutissimo Mortirolo (versante sud, affrontato già nel 1990, a quota 1.854 metri, Gpm di 1/a Categoria, dopo 84,5 chilometri, da quest’anno salita dedicata a Michele Scarponi), da superare dopo una prima parte in leggera salita lungo la Val Camonica.

Intanto Nairo Quintana, nel terzo e ultimo giorno di riposo del 100/o Giro d’Italia di ciclismo, ha detto che è convinto di poter recuperare in classifica ed insidiare la maglia rosa Dumouline

giro

“Io e la squadra stiamo bene, siamo convinti di poter recuperare terreno. Spero solo che i postumi della caduta non si facciano sentire e non intacchino la mia condizione, che è ottimale”, conclude il colombiano, alla vigilia del tappone alpino.

Ha parlato anche lo squalo dello stresso”, Vincenzo Nibali alla vigilia dell’ultima settimana che potrebbe regalargi ancora qualche soddsfazione:

“Si riparte con una tappa durissima, vediamo come affrontare queste giornate che saranno decisive. Ci sono stati arrivi con salite secche, ho pagato, sono andato in difficoltà, il mio svantaggio è considerevole. E’ stato un Giro molto duro, io ho l’esperienza dalla mia e vedremo come risponde il mio fisico.
Mortirolo e Stelvio due volte, dopo il giorno di riposo per tanti può essere pericoloso, ma in tanti possono recuperare”.

Nairo Quintana (Movistar Team) ha vinto la nona tappa del 100º Giro d’Italia, Montenero di Bisaccia-Blockhaus di 149 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Thibaut Pinot (FDJ) e Tom Dumoulin (Team Sunweb).

Il 27enne scalatore della Movistar, già vincitore della maglia rosa nel 2014, si presenta sul traguardo della nona tappa in perfetta solitudine, dopo aver dato spettacolo e costretto alla resa due rivali dal giusto pedigree come il francese Thibaut Pinot (Fdj), che comunque si piazza secondo con soli 24″ di ritardo, ed il messinese e campione in carica Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), quinto a 1’00” e appena davanti al lucano Domenico Pozzovivo (Ag2R). Lo show di Quintana comincia a circa 6,7 Km dalla conclusione, sulle rampe del Blockhaus, giustamente temuto da chi non si trova a suo agio quando la strada si impenna.

Uno scatto, un secondo, senza scalfire apparentemente Nibali, che nemmeno si alza sui pedali per rispondere. Un terzo e infine un quarto, quello giusto, che lascia di sasso Nibali e anche Pinot, che pare reagire per poi cedere alla pedalata agile del sudamericano. Non c’è storia: il capitano della Movistar, autentico ‘squadrone’, si concede la parata, seguito a debita distanza da Pinot e dall’olandese Tom Dumoulin (Sunweb), terzo anche nella generale a 30″, indiziato numero uno a vestire di rosa dopo la cronometro di martedì.

Nairo Quintana è la nuova Maglia Rosa di leader della classifica generale della corsa.

Il vincitore di tappa e nuova Maglia Rosa subito dopo l’arrivo, ha dichiarato:

Sul traguardo ho dimostrato che sto bene. Oggi tutta la squadra è andata forte. Sono contento di questa vittoria. C’è ancora tanta strada fa fare in questo Giro. Nei prossimi giorni scopriremo se i trenta secondi di vantaggio che ho su Tom Dumoulin sono tanti o pochi, ma mi sento bene, e questa è l’unica cosa importante al momento”.

 

 

Domani, lunedì, la seconda giornata di riposo, si riprende martedì con la decima tappa, una cronometro individuale di 39,8 chilometri con partenza da Foligno ed arrivo a Montefalco. Dumoulin ha le carte in regola per strappare il primato a Quintana, Nibali potrebbe ridurre lo scarto e rilanciare le sue ambizioni, che restano comunque immutate.

Tutto è iniziato nel Golfo Persico in un piccolo paese che ha sostenuto e creduto dal primo momento nel progetto di questo team.

Da quel momento la Bahrain Merida si è focalizzata da subito sul Giro d’Italia 100, assicurandosi il vincitore in carica Vincenzo Nibali. Con un team di  27 corridori e 45 collaboratori provenienti da 12 paesi diversi, il team è ambasciatore nel mondo dei valori e dell’immagine del Bahrain, uno stato in forte crescita.

“Siamo orgogliosi di avere un vincitore di due edizioni del Giro d’Italia come Vincenzo Nibali. La gara ha un significato particolare per lui, non solo per le due vittorie, ma anche perché passeremo dalla sua città natale Messina..

Il team si è preparato per mesi al Giro con due sessioni in altura a  Tenerife di 14 giorni e con  la partecipazione al Tour della Croazia con ottimi risultati. A fianco del capitano Vincenzo Nibali ci saranno Manuele Boaro, Kanstantsin Siutsou, Javier Moreno, Valerio Agnoli, Luka Pibernik, Franco Pellizotti e Enrico Gasparotto. Una squadra forte e completa per la grande sfida del Giro d’italia 100.

vincenzo nibali

Intervistato dal Corriere della Sera, il 32enne siciliano racconta di arrivare alla Corsa Rosa in buona condizione e lascia presagire qualche attacco sin dalle prime tappe:

“Fisicamente sto bene. Sono uscito dal Giro di Croazia con il morale piuttosto alto. Il lavoro con Paolo Slongo è stato intenso, in linea con quello che abbiamo sempre fatto. A questa età, con la mia esperienza, cambiano i dettagli: si toglie, si aggiunge, si perfeziona. So che i tifosi mi aspettano sull’Etna, però non prometto nulla. Certo è la mia terra, è la mia gente, sono le mie strade…Magari, lì per lì, qualcosa mi invento“.

Inevitabile una riflessione sui possibili rivali: Kruijswijk, Landa, Pinot, tutti sono pericolosi, ma l’uomo da battere è Quintana. L’ultima volta lo avevo visto alla Tirreno, ma se dico che scompare e ricompare, poi si arrabbia. La verità è che al Giro non so cosa aspettarmi“.