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L’Atalanta fa l’impresa vincendo per 3-0 sul campo dello Shakhtar Donetsk, all’ultima giornata della fase a gruppi della Champions League, e stacca un incredibile pass per gli ottavi di finale con sette punti totalizzati. Ma a rendere ancor più epica l’impresa degli uomini di Gasperini è un dato: è infatti la seconda squadra a centrare la qualificazione del turno nonostante zero punti collezionati nelle prime tre gare del girone. L’ultima, e unica, a farlo era stata il Newcastle di Shearer nel 2002, nello stesso girone della Juventus. E se estendiamo lo sguardo dopo le prime quattro giornate, con l’1-1 dell’Atalanta sul Manchester City, solo la Lokomotiv Mosca sempre nel 2002-2003 riuscì ad andare oltre pur avendo un solo punto nelle prime quattro.

 

Era la stagione 2002-2003: tre ko all’andata e tre vittorie al ritorno, con i magpies a qualificarsi come secondi nel Gruppo E alle spalle della Juventus e davanti a Dynamo Kiev e Feyenoord. Era il Newcastle United di Alan Shearer con Bobby Robson in panchina. Dopo le sconfitte contro Dynamo Kiev (2-0 fuori), Feyenoord (1-0 in casa) e Juventus (2-0 fuori), sembrava impossibile poter pensare di accedere alla seconda fase a gironi (quella era l’ultima stagione con i doppi gironi prima dei quarti di finale).

E invece, arrivarono tre vittorie consecutive: proprio contro la Juventus la prima della clamorosa rimonta con la rete di Andry Griffin al St James’ Park (1-0). Poi il 2-1 casalingo contro la Dynamo Kiev, e l’impossibile successo in casa del Feyenoord per 3-2. Impossibile perché il gol qualificazione venne realizzato da Craig Bellamy all’89’: e dire che in quella stessa partita, gli olandesi erano riusciti a rimontare dallo 0-2 iniziale. Una rimonta sulla rimonta. Quel Newcastle si qualificò quindi alla fase successiva, ma non riuscì ad approdare ai quarti venendo eliminati nel girone con Inter, Barcellona e Bayer Leverkusen.

Non ci sarebbe calcio senza tifo e non ci sarebbe calcio senza sfottò, che è poi il rovescio della medaglia del primo. E non accade solo in Italia, dove, ad esempio, Juve Atletico Madrid è una partita importante per tutti. Per un quarto del paese che tifa bianconero e per la parte restante che tifa per l’avversario di turno. Pensiamo a quanto accade in Spagna con Barcellona, Real Madrid e gli stessi colchoneros. O in Germania con Bayern Monaco e Borussia Dortmund. O in Inghilterra tra le squadre di Manchester, Londra e Liverpool. E proprio da Oltremanica arriva una storia di sano sfottò e rivalità.

Il ribaltone di Newcastle Everton

Sabato scorso, al St. James’ Park di Newcastle, la squadra di Benitez ha trionfato con una clamorosa rimonta per 3-2 sull’Everton. I Toffees al 32’ del primo tempo erano avanti 0-2 con le reti di Calvert-Lewin D. e Richarlison. Il ribaltone dei Magpies è arrivato nella ripresa: prima Rondon al 65’ ha accorciato le distanze, poi in tre minuti Peres ha capovolto la situazione (dall’81’ al 84’). L’impianto di casa è esploso al fischio finale dell’arbitro, celebrando l’eroica impresa del Newcastle. I cugini poveri del Liverpool hanno molto recriminato, con il manager Marco Silva, per una direzione di gara a loro dire discutibile.


Ma l’esultanza non è finita a sabato pomeriggio. Dane, tifoso di casa, ha pensato bene di prendere la macchina e di farsi 110 miglia, circa 170 km. Arrivato a Liverpool si è diretto verso l’abitazione di un suo amico, supporter dell’Everton. Non una visita di piacere, ma solo un breve saluto per ricordare l’esito del match del St. James’ Park. La scena è stata immortalata da uno smartphone ed è diventata virale sui social network. Cosa non si fa per un simpatico sfottò dopo un match da ricordare (o dimenticare).