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In principio è stato il 2 luglio 2016, calci di rigore tra Germania – Italia ai quarti di finale degli Europei di calcio: l’azzurro Graziano Pellè di fronte al tedesco Manuel Neuer e un beffardo rigore dopo le scenetta del famoso “Mo ti faccio il cucchiaio!”.

Beh di tempo ne è passato da quel giorno e i desti dei due calciatori sono un po’ cambiati: l’attaccante salentino è in pianta stabile in Cina con uno stipendio da paperone e continua a fare gol; l’estremo difensore del Bayern Monaco ha subito un’involuzione rispetto a qualche anno fa e, stavolta, un tocco sotto (quello di Mané in Champions League) lo ha beffato, dopo un’uscita azzardata.

Partendo da Neuer, il portiere non sta vivendo la sua miglior stagione in realtà il pregresso è iniziato già da qualche tempo. Lo dicono i numeri: la difesa bavarese non è più imperforabile e lo si può notare sia in Europa che in Bundesliga. A questo punto del campionato il Bayern ha già subito 27 reti, una in meno rispetto alle 28 totali della scorsa stagione e nettamente superiori a quelle incassate nelle annate precedenti (22 nel 2016/ 17 e 17 nel 2015/16).

Il continuo movimento del portiere/libero Neuer ha mandato un po’ in difficoltà la retroguardia tedesca, com’è successo contro il Liverpool sotto il segno di Sadio Mané.

Dal cucchiaio nello stadio Matmut-Atlantique di Bordeaux qualcosa è cambiato anche per l’attaccante pugliese Pellè. Il leccese classe ‘85 è oramai al terzo anno in Cina nella squadra dello Shandong Luneng, con cui ha realizzato più di trenta reti in 70 presenze.
Le ultime due sono state realizzate nella Champions asiatica durante il match giocato in casa contro i campioni in carica del Kashima Antlers. Dopo il doppio vantaggio nipponico, i cinesi hanno agguantato il pareggio proprio grazie alla doppietta dell’italiano, prima su rigore (stavolta la palla non è andata fuori) e poi con un sinistro sotto l’incrocio all’altezza del dischetto del rigore.

La stagione è iniziata benissimo con cinque gol in quattro partite. L’anno scorso, alla fine del campionato, sono stati 16 in totale. Nel dicembre scorso è arrivato il rinnovo a 15 milioni di euro netti a stagione, che lo ha reso l’italiano più pagato al mondo, davanti all’altro Italians: Sebastian Giovinco.

Ci sono gol che avremmo fatto anche noi. E ci sono parate che, invece, ci chiediamo ancora come sia stato possibile effettuarle. Le ultime, in ordine di tempo, sono nel martedì di Champions League. Wojciech Szczęsny contro il Valencia e Marc Ter Stegen di fronte allo Young Boys. Due guizzi decisivi per le qualificazioni di Juventus e Manchester United. Il primo si sta scrollando di dosso la pesante eredità di Buffon. Il secondo, a giudicare dalle parole di Mourinho, è oggi il numero 1 dei numeri 1.

I due estremi difensori entrano a pieno titolo nella classifica delle migliori parate di sempre. Ne abbiamo fatto una top ten in rigoroso ordine cronologico, a voi la scelta della migliore.

1970, Brasile Inghilterra: Gordon Banks

1982, Italia Brasile: Dino Zoff

2001, Barcellona Lione: Gregory Coupet

2003, Arsenal Sheffield United: David Seaman

2003, Nelson Dida: Milan Ajax

2003, Gianluigi Buffon: Milan Juventus

2006, Gianluigi Buffon: Italia Francia

2010, Barcellona Inter: Julio Cesar

2015, Arsenal Bayern Monaco: Manuel Neuer

2018, Barcellona Siviglia: Marc-André ter Stegen

 

Il gioco del calcio non riserva solo competizione e antagonismo: gli episodi di solidarietà fra giocatori sono quelli che fanno più notizia.
Ed ecco che non si può non parlare della solidarietà che Gigi Buffon ha dimostrato nelle scorse ore verso l’omologo del Bayern Monaco, Manuel Neuer, infortunatosi di recente al piede.

La sfortuna sembra proprio accanirsi contro il portiere tedesco che nei giorni scorsi ha subito un grave infortunio proprio nello stesso piede che era stato operato nel mese di aprile. Le sue condizioni sono apparse subito abbastanza serie e il verdetto, frattura del metatarso, non lascia spazio alla speranza di un recupero veloce.

I dottori sono stati irremovibili: quattro mesi di sosta forzata. Ma la sua situazione non ha lasciato indifferenti alcuni dei suoi compagni, come il nostro connazionale Gigi Buffon, che ha ritenuto importante fargli sentire tutto il suo affetto.

Sulle pagine di Twitter si leggono dunque le sue parole di pronta guarigione: «Voglio vederti presto in campo». Un augurio sincero che esprime un grande rispetto fra due persone che si sono spesso scontrate sul campo nemico.

 

Cosa rende così simili i due giocatori? Oltre ad essere due ottimi portieri della Nazionale, italiana e tedesca, Buffon e Neuer hanno in comune un’esperienza simile, che ha visto rimanere in standby il nostro italiano nel 2006.
Era la vigilia dei mondiali 2006 e per Buffon, a causa di un infortunio serio, furono attimi di panico all’idea di rischiare di non potere giocare con la sua squadra per gareggiare contro le altre potenze mondiali.

Quindi il campione del mondo sa bene cosa si prova in queste situazioni e non ha esitato un momento per dare il suo sostegno morale ad un compagno di avventura, lasciandosi alle spalle pregiudizi e false credenze sull’odio che nutrono i calciatori verso gli avversari.
Neuer avrà sicuramente apprezzato le parole del portiere della nazionale italiana e probabilmente nei prossimi giorni assisteremo ad una replica sullo stesso canale. Nel frattempo, dovrà dedicarsi esclusivamente al suo recupero.

L’intervento pare sia riuscito bene e senza alcuna complicazione. Non si può dire lo stesso del suo stato emotivo, purtroppo. Il capitano del Bayern Monaco è molto provato dalla situazione, che gli crea dei disagi non soltanto fisici.

Vorrebbe tornare subito in campo con i suoi compagni, ma non potrà farlo prima di gennaio. La solidarietà nei suoi confronti non arriva solo da Gigi Buffon, ma anche da altri nomi illustri del calcio internazionale, come Robert Lewandowski e Franck Ribery.

Attraverso i social ci tengono a fare un grosso in bocca al lupo a Manuel Neuer e noi del team di Mondiali.it gli facciamo lo stesso augurio di tornare presto a giocare.