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Subito dopo la Champions, segue a ruota l’ex Coppa UEFA e le sfide di Europa League del 21 Ottobre, valide per il terzo turno, saranno importanti per delineare meglio le gerarchie dei gironi. Parlando delle due squadre italiane, il Napoli di Spalletti se la deve vedere con i primi del girone C, il Legia Varsavia, che hanno riportato due vittorie in altrettante partite.

I partenopei, invece, dopo un buon pareggio in rimonta in casa del Leicester, hanno buttato via una buona occasione per fare punti perdendo in casa contro lo Spartak Mosca; la gara, condizionata dall’espulsione di Mario Rui, è stata un brutto passo falso che non dovrà più ripetersi, altrimenti il passaggio del turno diventerà molto difficile.

La Lazio, invece, ha conquistato tre punti, vincendo contro il Lokomotiv Mosca e perdendo in casa del Galatasaray. Vincere la sfida casalinga contro il Marsiglia sarebbe veramente un gran bel passo verso la qualificazione agli ottavi e per farlo serve una grande prestazione.

Europa League 21 Ottobre – Big Match Napoli vs Legia Varsavia

Per l’importante gara di Europa League, Spalletti dovrà cambiare qualcosa nella formazione. In porta ci sarà il ritorno di Meret e Juan Jesus sarà il terzino sinistro, vista l’indisponibilità di Mario Rui per squalifica. Elmas sarà, molto probabilmente, il sostituto dell’infortunato Zielinski, e in attacco sembra che ci sarà Mertens come prima punta, che farà riposare Osimhen.

Il Legia Varsavia si schiererà, invece, con il 3-5-1-1, abbastanza coperto, con l’obiettivo di sfruttare gli spazi per i contropiedi e le transizioni positive. In attacco, i polacchi si affidano a Emreli, con Josue ad agire da seconda punta dietro di lui.

Le Probabili Formazioni

Napoli(4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rahmani, Zanoli, Koulibaly; Elmas, Anguissa, Demme; Mertens, Insigne, Lozano;

Legia Varsavia(3-5-1-1): Miszta; Nawrocki, Jedrzejczyk, Wieteska; Slisz, Kharatin, Mladenovic, Johansson, Martins; Josue; Emreli.

Confronta le Quote

                                         Napoli vs Legia Varsavia 

 

Le Altre Partite

Squadra 1Squadra 2
Spartak MoscaLeicester
BetisLeverkusen
FenerbaceAntwerp
LazioMarsiglia
LugodoretsBraga
MidtjyallandStella Rossa
Rapid ViennaDinamo Zagabria
FrancoforteOlympiakos
Lokomotiv MoscaGalatasaray
NapoliLegia
PSVMonaco
RangersBrondby
Sparta PragaLione
Sturm GrazReal Sociedad
West HamGenk

Il Napoli di Maradona e Careca si sta giocando lo scudetto contro il Milan degli olandesi. E’ la trentesima giornata di campionato, ne mancano quattro alla fine. Classifica: Milan 44, Napoli 43. I rossoneri di Sacchi sono impegnati a Bologna in una sfida tutta a zona contro i rossoblù di Maifredi. Gli azzurri di Bigon vanno a Bergamo. Entrambe le partite sono tirate e nervose, lo 0-0 non si schioda. E’ l’8 aprile 1990, è Atalanta contro Napoli, passato alla storia come la monetina di Alemao.

Al “Dall’Ara”, con Lucio Dalla in tribuna, la difesa milanista combina un pasticcio con Filippo Galli e il portiere Andrea Pazzagli. Mancano pochi minuti al 90’. La palla tirata da Marronaro sembra entrata in porta. Ma la Var e la Goal Line Technology sono ancora lontanissime e l’arbitro Tullio Lanese non convalida la rete. Il guardalinee è Marcello Nicchi. Maifredi guarda le immagini nel pullman della Rai nel post partita con Giampero Galeazzi. Berlusconi preferisce non commentare, la gara finisce 0-0.

A Bergamo il risultato è il medesimo. Al 75’ piovono oggetti dagli spalti, il centrocampista partenopeo brasiliano Alemao viene colpito in testa da una monetina, sembra una 100 lire (dal peso di 8 grammi). Salvatore Carmando, massaggiatore azzurro, si precipita in campo per soccorrere il giocatore. Le telecamere inquadrano la scena e intercettano l’audio, inequivocabile, rivolto ad Alemao. “Buttati, buttati a terra”. In quegli anni, per casi del genere, lo 0-2 a tavolino era scontato e Carmando lo sa. Il numero 5 napoletano esce dal campo e viene sostituito da Zola. La partita termina 0-0, il Napoli fa ricorso e lo vince. Il Milan incarica, invano, esperti di labiali per intuire le parole dette dal massaggiatore.

I due punti della vittoria finiscono a Maradona e compagni che agguantano in classifica i rossoneri. Si dirà che la federazione ha voluto risarcire la società di Ferlaino per il gol fantasma di Bologna. Lo scudetto sarà azzurro tre settimane dopo, complice la sconfitta del Milan a Verona per 2-1. Ma quel campionato dei miliardi fu deciso da una semplice monetina da 100 lire.

 

Lunedì 3 febbraio il Napoli ha battuto la Sampdoria per 4-2 nel posticipo della 22^ giornata di Serie A. La squadra di Gattuso, dopo esser passata in vantaggio per 2-0 in 16 minuti con i gol di Milik ed Elmas si è fatta raggiungere dalle reti di Quagliarella prima e Gabbiadini dopo, su rigore, al minuto 73. Dieci minuti dopo è stato Diego Demme, subentrato all’ora di gioco al posto dell’altro neo arrivato Lobotka, a siglare la rete del nuovo vantaggio poi perfezionato dalla marcatura di Mertens al 98’.

Quella messa a segno allo stadio Ferraris dal giocatore ex-Lipsia è una piacevole coincidenza perché il Napoli vede nuovamente un giocatore di nome Diego andare in gol con la maglia azzurra: l’ultima volta fu, infatti, Diego Armando Maradona a firmare la sua ultima rete proprio contro la Sampdoria il 24 marzo del 1991, nello stesso stadio. Esattamente 10543 dopo un altro Diego va in gol. Gli unici due della storia partenopea.

Il centrocampista difensivo classe 1992 è di origini italiane, è nato in Germania a Herford, ma con il papà calabrese. Enzo, padre del calciatore, ha anche confidato:

Il nome dato a mio figlio? Mia moglie voleva chiamarlo Fabio, in onore di Cannavaro. Ma Diego ha prevalso in onore del grande Maradona

C’è un punteggio che ormai non si vede da 8.345 giorni al termine di un Napoli-Juventus di campionato. Si tratta del pareggio ad occhiali, vale a dire lo 0-0. L’ultima volta, al momento del calcio d’inizio della sfida valida per la 21esima giornata 2019/2020, sarà distante 22 anni, 10 mesi, 4 giorni. Era, infatti, il 23 marzo 1997 quando la sfida fra azzurri e bianconeri al San Paolo terminò a reti inviolate.

Nei successivi 15 scontri diretti di campionato una delle due squadre in campo ha sempre segnato almeno una rete. Il bilancio dei 74 scontri diretti fra Serie A e cadetteria è in quasi perfetto equilibrio. Napoli e Juventus vantano lo stesso numero di successi, 23, mentre i segni X ammontano a 28. L’unica differenza la riscontriamo nei gol marcati: 90-87 per i campani. E un pareggio è anche il risultato più ricorrente. Anzi, i pareggi sono i risultati più ricorrenti. Perché con 12 presenze ciascuno ci sono sia l’1-1 che lo 0-0.

Gli azzurri al San Paolo vantano 11 punti (3V – 2X – 5P, 11GF/13GS) e non colgono vittoria dallo scorso 19 ottobre, 2-0 sull’Hellas Verona. Poi hanno messo in fila 2 pareggi e, quindi, 4 ko. I bianconeri lontano dalla Stadium hanno raccolto 23 punti (7V – 2X – 1P; 15GF/9GS) e sono reduci da due successi per 2-1, contro Roma e Sampdoria. L’unica sconfitta è quella patita all’Olimpico dalla Lazio il 7 dicembre. In assoluto il Napoli cerca ancora di smuovere la classifica in questo 2020. È l’unica di Serie A che non ha fatto punti. La Juventus conta una serie di 5 trionfi di fila, con Sarri al timone mai è arrivata la ‘sestina’.

CONFRONTI DIRETTI NAPOLI-JUVENTUS (SERIE A E SERIE B)*

74 incontri disputati
23 (20) vittorie Napoli
28 (32) pareggi
23 (22) vittorie Juventus
90 (36) gol fatti Napoli
87 (41) gol fatti Juventus

ULTIME 5 SFIDE NAPOLI-JUVENTUS (SERIE A)

2014/2015, 18° giornata, Napoli-Juventus 1-3
2015/2016, 6° giornata, Napoli-Juventus 2-1
2016/2017, 30° giornata, Napoli-Juventus 1-1
2017/2018, 15° giornata, Napoli-Juventus 0-1
2018/2019, 26° giornata, Napoli-Juventus 1-2

RISULTATI PIU’ RICORRENTI IN SERIE A E SERIE B AL TERMINE DEI NAPOLI-JUVENTUS

1-1 comparso per 12 volte, l’ultima nel 2016/2017 (Khedira – Hamsik)
0-0 comparso per 12 volte, l’ultima nel 1996/1997
1-2 comparso per 9 volte, l’ultima nel 2018/2019 (Pjanic – Can – Callejon)

* Fra parentesi i dati dei precedenti Napoli-Juventus in Serie A e B dopo la prima frazione di gioco.

Sarri versus Gattuso

La prima volta fu decisivo Massimo Maccarone. Perché Maurizio Sarri ha sfidato  Gattuso già in 2 occasioni: nella cadetteria 2013/2014, seconda giornata, Palermo-Empoli e in Serie A 2017/2018, 32esimo turno, Milan-Napoli. In Sicilia i toscani si imposero per 2-1. La rete di Tavano fu pareggiata da Hernandez, ma al 68’ un colpo di testa di Big Mac consegnò il successo agli azzurri.

Pareggio ad occhiali, vale a dire 0-0, invece, l’esito dello scontro diretto al Meazza. Curiosamente in campionato non c’è ancora stato un Sarri-Gattuso. Il mister bianconero è un ex. I partenopei li ha sfidati già in 4 occasioni. Positivo il bilancio, con 2 vittorie e 2 segni X, ma colpisce soprattutto il valore dei gol per match, superiore a 5. I due pareggi, con l’Arezzo in B e l’Empoli in A, sono arrivati con un 2-2. I due successi, con la Juventus qualche mese fa e con l’Empoli in A, marcando 4 reti e subendone non meno di 2 (a Torino furono addirittura 3, con una rimonta che sapeva dell’incredibile).

Negativo, invece, il bilancio degli scontri diretti fra Gattuso e la Vecchia Signora. In 3 incroci di campionato ha rimediato altrettante sconfitte. Non solo. Sul curriculum del giovane allenatore pesano anche le due finali perse proprio contro Madama: in Coppa Italia e Supercoppa Italiana fra le stagioni 2017/2018 e 2018/2019.

TUTTI I PRECEDENTI FRA GATTUSO E SARRI IN CAMPIONATO

0 vittorie Gattuso
1 pareggio
1 vittoria Sarri
1 gol fatto squadre di Gattuso
2 gol fatti squadre di Sarri

TUTTI I PRECEDENTI FRA GATTUSO E LA JUVENTUS IN CAMPIONATO

0 vittorie Gattuso
0 pareggi
3 vittorie Juventus
2 gol fatti squadre di Gattuso
7 gol fatti Juventus

TUTTI I PRECEDENTI FRA SARRI E IL NAPOLI IN CAMPIONATO

2 vittorie Sarri
2 pareggi
0 vittorie Napoli
12 gol fatti squadre di Sarri
9 gol fatti Napoli

I NUMERI DI GATTUSO IN SERIE A

67 panchine
32 vittorie
19 pareggi
16 sconfitte
51 gare a punti

I NUMERI DI SARRI IN SERIE A

172 panchine
103 vittorie
43 pareggi
26 sconfitte
146 gare a punti

A dispetto dell’esito del match dell’Olimpico, la Lazio chiuderà il girone d’andata della Serie A 2019/2020 davanti al Napoli. Un evento che non accadeva dalla stagione 2011/2012, quando dopo 19 giornate la classifica vedeva i biancocelesti a quota 33 e gli azzurri qualche gradino sotto a 29. E proprio al torneo appena ricordato risale l’ultimo segno 1 in schedina al termine di un Lazio-Napoli di campionato. La sfida si concluse col punteggio di 3-1: Candreva al 9’, Pandev al 34’, Mauri al 68’, Ledesma all’81’ (rigore).

E l’anno successivo, 2012/2013, ecco entrambi i club con 39 punti (non tenendo conto della penalizzazione, poi revocata, che gravava sui campani) secondi a -5 dalla capolista Juventus, per poi fare 1-1 nello scontro diretto al 24esimo turno, Floccari all’11’ e Campagnaro all’87’. Scritto ciò non possiamo scordare che i partenopei hanno in corso una serie fatta di 6 successi senza soluzione di continuità nelle trasferte con vista sul Tevere. Un filotto cominciato nel 2013/2014, quando alla 14esima giornata fu 2-4: Higuain al 24’, autorete di Behrami al 25’, Pandev al 50’, Higuain al 72’, Keita all’80’ e Callejon al 91’.

Fra l’altro se non teniamo conto del fattore campo scopriamo che il Napoli viene da 5 vittorie e 8 gare a punti contro la Lazio. Un bel biglietto da visita per chi dovrà vedersela contro una squadra che a Brescia ha centrato per la nona volta di seguito i tre punti, mentre smuove la graduatoria da 12 impegni. Al contrario i campani dopo aver chiuso l’anno col blitz di Reggio Emilia, hanno aperto il 2020 andando ko al San Paolo contro l’Inter.

Concludiamo ricordando che nessuno in questa Serie A marca quanto la Lazio nei recuperi dei secondi tempi, già 6 centri, e che la difesa di Gattuso dovrà vedersela contro il capocannoniere e l’uomo più decisivo del torneo, 8 gol che hanno modificato il risultato, Immobile.

CONFRONTI DIRETTI LAZIO-NAPOLI (SERIE A E SERIE B)*

64 incontri disputati
26 (19) vittorie Lazio
20 (30) pareggi
18 (15) vittorie Napoli
86 (41) gol fatti Lazio
71 (34) gol fatti Napoli

ULTIME 5 SFIDE LAZIO-NAPOLI (SERIE A)

2014/2015, 19° giornata, Lazio-Napoli 0-1
2015/2016, 23° giornata, Lazio-Napoli 0-2
2016/2017, 31° giornata, Lazio-Napoli 0-3
2017/2018, 5° giornata, Lazio-Napoli 1-4
2018/2019, 1° giornata, Lazio-Napoli 1-2

RISULTATI PIU’ RICORRENTI IN SERIE A E SERIE B AL TERMINE DEI LAZIO-NAPOLI

1-1 comparso per 11 volte, l’ultima nel 2012/2013 (Floccari – Campagnaro)
0-0 comparso per 8 volte, l’ultima nel 1976/1977
0-2 comparso per 6 volte, l’ultima nel 2015/2016 (Higuain – Callejon)
2-1 comparso per 6 volte, l’ultima nel 2007/2008 (Rocchi – Firmani – Domizzi)

* Fra parentesi i dati dei precedenti Lazio-Napoli in Serie A e Serie B dopo la prima frazione di gioco

Simone Inzaghi da allenatore non ha mai battuto il Napoli

Simone Inzaghi conta il doppio di gare a punti in Serie A rispetto a Gennaro Gattuso. È pur vero che anche il curriculum del primo è più corposo di quello che vanta il secondo. L’ex bomber ha iniziato a sedersi sulle panchine del massimo campionato italiano sul finire della stagione 2015/2016. Al contrario l’ex mediano, che comunque già allenava fra i ‘grandi’, nel corso della stagione 2017/2018.

Nonostante questa differenza d’esperienza è proprio l’attuale partenopeo ad avere avuto la meglio nei 3 scontri diretti fino a oggi disputati in Serie A: 2 vittorie, alla guida del Milan, intervallate dal pareggio, all’Olimpico, nel girone d’andata dello scorso campionato. Poco più di un anno fa, difatti, Lazio-Milan terminò col punteggio di 1-1.

Se a questi numeri ci aggiungiamo il tabù Napoli… perché il vincitore dell’ultima Supercoppa non è mai riuscito a battere i campani in campionato: 6 incroci con un bilancio di 0 vittorie, 1 pareggio, 5 sconfitte. Numeri piuttosto facili da pronosticare se le tue squadre subiscono sempre almeno un gol dagli avversari. Curiosamente dopo il pareggio per 1-1 nel primo scontro diretto, 12esima giornata 2016/2017, ecco 5 ko senza soluzione di continuità e una media di 3 reti al passivo ogni 90’.

E i testa a testa in serie A fra Gattuso e la Lazio? Coincidono con quelli contro Inzaghi… d’altronde il piacentino è dal 2010 che, fra giovanili e prima squadra, indossa sempre e solo i colori biancocelesti.

TUTTI I PRECEDENTI FRA INZAGHI E GATTUSO IN CAMPIONATO

0 vittorie Inzaghi
1 pareggio
2 vittorie Gattuso
2 gol fatti squadre di Inzaghi
4 gol fatti squadre di Gattuso

TUTTI I PRECEDENTI FRA INZAGHI E IL NAPOLI IN CAMPIONATO

0 vittorie Inzaghi
1 pareggio
5 vittorie Napoli
5 gol fatti squadre di Inzaghi
16 gol fatti Napoli

TUTTI I PRECEDENTI FRA GATTUSO E LA LAZIO IN CAMPIONATO

2 vittorie Gattuso
1 pareggio
0 vittorie Lazio
4 gol fatti squadre di Gattuso
2 gol fatti Lazio

I NUMERI DI INZAGHI IN SERIE A

138 panchine
75 vittorie
27 pareggi
36 sconfitte
102 gare a punti

I NUMERI DI GATTUSO IN SERIE A

65 panchine
32 vittorie
19 pareggi
14 sconfitte
51 gare a punti

Negli anni Duemila mai l’Inter ha conquistato in campionato il San Paolo. Da 13 sfide di fila, infatti, il Napoli fa punti quando ospita i nerazzurri: 9 successi più 4 pareggi con 23 marcature all’attivo contro 8 incassate. Una serie che ha preso avvio con l’1-0 alla 19esima giornata del torneo 2000/2001 (Matuzalem man of the match) e arrivata al 4-1 della passata stagione (Zielinski, Mertens, doppietta di Fabian Ruiz, Icardi su rigore).

Così per rintracciare un segno 2 in schedina dobbiamo scartabellare gli almanacchi di calcio fino al campionato 1997/1998, quando al sesto turno prima Galante e poi un autogol di Turrini fissarono il punteggio sullo 0-2. E proprio dando uno sguardo agli archivi della Serie A scopriamo che di precedenti Napoli-Inter alla 18esima giornata ce ne sono 3. Nel 1939/1940 finì 0-1 con Guarnieri in rete al 78’. Nel 1973/1974 fu 2-1, gol di Clerici al 5’, Mazzola al 61’, Bruscolotti al 68’. Per ultimo, nel 1977/1978, ecco un 2-2 firmato Chiarugi al 21’, Oriali al 26’, Muraro al 62’, Facchetti autorete all’83’. Bilancio quindi in perfetto equilibrio.

Nel posticipo di lunedì saranno faccia a faccia due squadre distanziate da 18 lunghezze in classifica. Nel corso dell’anno solare 2019 i campani hanno raccolto 59 punti (16V – 11X – 9P; 64GF/41GS), i lombardi 72 (21V – 9X – 6P; 62GF/33GS). E pensare che gli azzurri avevano cominciato l’anno con un 2-1 sulla Lazio (primo marcatore Callejon), mentre i nerazzurri non erano andati oltre il pareggio ad occhiali, vale a dire 0-0, col Sassuolo.

A battezzare il 2020 dell’impianto di Fuorigrotta sarà l’unica imbattuta in trasferta dell’attuale Serie A. La compagine di mister Conte con 22 punti (7V – 1X; 19GF/8GS) ha fatto meglio di chiunque altro e mette in mostra il secondo attacco più prolifico e la seconda difesa meno battuta in esterna. Però l’ultimo ko fuori dal Meazza arrivò il 19 maggio scorso proprio nel capoluogo campano, Napoli-Inter 4-1.

CONFRONTI DIRETTI NAPOLI-INTER (SERIE A)*

73 incontri disputati
37 (26) vittorie Napoli
19 (36) pareggi
17 (11) vittorie Inter
95 (48) gol fatti Napoli
70 (29) gol fatti Inter

ULTIME 5 SFIDE NAPOLI-INTER (SERIE A)

2014/2015, 26° giornata, Napoli-Inter 2-2
2015/2016, 14° giornata, Napoli-Inter 2-1
2016/2017, 15° giornata, Napoli-Inter 3-0
2017/2018, 9° giornata, Napoli-Inter 0-0
2018/2019, 37° giornata, Napoli-Inter 4-1

RISULTATI PIU’ RICORRENTI IN SERIE A AL TERMINE DEI NAPOLI-INTER

1-0 comparso per 13 volte, l’ultima nel 2011/2012 (Lavezzi 59’)
0-0 comparso per 10 volte, l’ultima nel 2017/2018
2-1 comparso per 8 volte, l’ultima nel 2015/2016 (Higuain 2’ e 62’ – Ljajic 67’)

* Fra parentesi i dati dei precedenti Napoli-Inter in Serie A dopo la prima frazione di gioco.

Risultati immagini per gattuso napoli

Fra Gennaro Gattuso, Napoli, e Antonio Conte, Inter, non si sono precedenti in campionato. Piuttosto prevedibile se consideriamo che quando l’ex centrocampista del Milan iniziava la carriera di mister in Italia, l’ex centrocampista della Juventus si apprestava a cominciare l’ultimo anno sulla panchina bianconera prima dell’esperienza come CT e dell’avventura in Inghilterra. Entrambi, tuttavia, hanno dei testa a testa con le squadre che dovranno affrontare lunedì sera nel posticipo della 18esima giornata di Serie A 2019/2020.

Per il partenopeo sono già 3 in campionato, tutti in occasione dei derby alla Scala del calcio. Il bilancio racconta di zero vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte. Neppure quando i suoi giocatori hanno marcato 2 gol, infatti, Gattuso ha messo le mani sull’intera posta in palio. Un po’ di più sono gli incroci per l’interista, 8. Il primo avvenne in cadetteria, dalla panchina dell’Arezzo. Poi ecco quelli con Atalanta e Juventus. Fra l’altro nel torneo 2009/2010 Atalanta-Napoli andò in scena il 6 gennaio in occasione della 18esima giornata. Il punteggio finale fu di 0-2 e il giorno dopo il ko Conte rassegnò le proprie dimissioni da mister degli orobici.

Attenzione: con la Vecchia Signora ha sì vinto 3 scudetti in altrettante stagioni fiaccando la resistenza dei campani, ma allo stadio San Paolo non ha mai vinto. Due segni X, 3-3 nel 2011/2012 e 1-1 nel 2012/2013, poi la sconfitta per 0-2 nel 2013/2014. Concludiamo ricordando che i successi del mister leccese in Serie A sono arrivati a quota 99.

Risultati immagini per conte inter

TUTTI I PRECEDENTI FRA GATTUSO E L’INTER IN CAMPIONATO

0 vittorie Gattuso
1 pareggio
2 vittorie Inter
2 gol fatti squadre di Gattuso
4 gol fatti Inter

TUTTI I PRECEDENTI FRA CONTE E IL NAPOLI IN CAMPIONATO

3 vittorie Conte
3 pareggi
2 vittorie Napoli
12 gol fatti squadre di Conte
8 gol fatti Napoli

I NUMERI DI GATTUSO IN SERIE A

64 panchine
32 vittorie
19 pareggi
13 sconfitte
51 gare a punti

I NUMERI DI CONTE IN SERIE A

144 panchine
99 vittorie
31 pareggi
14 sconfitte
130 gare a punti

Dopo la sosta invernale la Serie A riprenderà giocando la 18esima giornata in calendario. Già in sette occasioni dall’introduzione dei tre punti a vittoria, stagione 1994/1995, il massimo campionato ha ripreso la corsa allo scudetto da questo particolare turno, l’ultima volta fu nel 2015/2016. Dando uno sguardo all’esito del primo match del nuovo anno per le big del campionato scopriamo che è il Napoli il club che ha in corso la striscia positiva più lunga: viene infatti da 8 vittorie senza soluzione di continuità. Alle spalle degli azzurri ecco la Juventus che è in serie OK da 6 stagioni (5V + 1X), l’Inter da 5 (2V + 3X), il Milan da 3 (3V), quindi la Roma che dopo il KO del 2017/2018 dodici mesi fa ha ritrovato il successo (1V).

E la Lazio? Nel gennaio del 2019 perse lo scontro diretto col Napoli. Poiché bianconeri e azzurri hanno disputato meno tornei di Serie A rispetto a Inter, Lazio, Milan e Roma dal 1994/1995 in poi, per stilare una graduatoria è necessario affidarci alle media punti/match. E le sorprese non mancano perché la miglior squadra nel primo match dell’anno risulta il Milan che viaggia a una media di 2,32 punti/match e si piazza davanti a Napoli (2,17), Juventus (2,08), Inter (1,88) e, appaiate, Lazio e Roma (1,56).

Concludiamo ricordando che nel 2016/2017, unica volta nel periodo da noi preso in considerazione, tutte e sei le squadre esaminate aprirono l’anno con un successo. Evento che, per causa del calendario che ha messo in programma Napoli-Inter, fra qualche giorno non potrà ripetersi.

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Gli ultimi scudetti lontano da Torino, a cavallo tra il 2009 e il 2010 spartiti da Inter e Milan. Poi un predominio assoluto e mai visto in Italia con la Juventus in grado di vincere otto volte la Serie A consecutivamente. Gli anni Dieci post Duemila si stanno per chiudere e Opta, società specializzata nell’elaborazione di dati afferenti al calcio, ha stilato il Best XI del decennio. Unendo tutti i dati collezionati, facendo una media sulle stagioni giocate e sulle presenze, ecco la formazione ideale:

Nessun giocatore del Milan se non Pirlo che proprio nell’estate del 2011 è passato a vestire la maglia dei bianconeri. Un solo giocatore dell’Inter, il terzino sinistro Maicon; il Napoli è rappresentato da Koulibaly, Hamsik e Higuain che ha vestito la casacca dei partenopei dal 2013 al 2016 prima di passare alla Juventus e alla parentesi scialba milanista.

Due menzioni specifiche: Antonio Di Natale, che completa il tridente ideale con Higuain e Gomez, è stato il miglior cannoniere dell’ultima decade con 125 reti realizzate davanti allo stesso Gonzalo e Icardi. Leonardo Bonucci, invece, è stato il calciatore che ha vinto più partite, ben 212.

Al termine della prima frazione di gioco il bilancio dei Milan-Napoli di Serie A racconta di 22 successi per i rossoneri, 36 pareggi, 13 vittorie degli azzurri. Quarantacinque minuti (con eventuali recuperi) più tardi i trionfi della squadra di casa sono saliti a 32, i segni X calati a 25, le affermazioni degli ospiti passate a 14.

Chissà se questa statistica troverà conferma sabato pomeriggio? Anche perché entrambe le compagini in questo torneo hanno perso rispettivamente uno e due punti nel passaggio da un tempo all’altro. Il Milan se stiliamo una classifica con i risultati parziali al 45’ avrebbe 15 punti, il Napoli addirittura 20. Ma la graduatoria in corso di validità vede i rossoneri a quota 13, mentre gli azzurri sono a 19. Negli ultimi due anni Milan-Napoli è terminata 0-0. L’ultimo successo dei giocatori di casa è il 2-0 (Ménez, Bonaventura) del 2014/2015. La più recente vittoria degli ospiti è il 2-1 (Insigne, Callejon, Kucka) del 2016/2017.

Scartabellando gli almanacchi di calcio rintracciamo già 3 Milan-Napoli alla 13esima giornata di Serie A. Nel 1930/1931 fu 2-3 (1-1 all’intervallo): Santagostino (M), Innocenti (N), Santagostino (M), Vojak (N), Tansini (N). A fine torneo rossoneri 12esimi, mentre gli azzurri chiusero sesti. Oltre mezzo secolo più tardi, annata 1987/1988, ecco un 4-1 (2-1 il primo tempo): Careca (N), Colombo (M), Virdis (M), Gullit (M), Donadoni (M). Qualche mese più tardi Diavolo col tricolore e campani medaglia d’argento. Per ultimo, nel 1995/1996, fu 0-0. Meneghini al primo posto nella classifica finale, partenopei al decimo.

La squadra di Pioli fra le mura amiche vanta 7 punti (2V – 1X – 3P con 6GF/9GS), mentre quella dell’ex Ancelotti in esterna 8 (2V – 2X – 2P con 13GF/11GS). PS: fra casa e fuori i gol marcati dal Milan al Napoli nei campionati di serie A col girone unico ammontano a 199.

CONFRONTI DIRETTI MILAN-NAPOLI (SERIE A)*

71 incontri disputati
32 (22) vittorie Milan
25 (36) pareggi
14 (13) vittorie Napoli
117 (52) gol fatti Milan
71 (39) gol fatti Napoli

ULTIME 5 SFIDE MILAN-NAPOLI (SERIE A)

2014/2015, 15° giornata, Milan-Napoli 2-0
2015/2016, 7° giornata, Milan-Napoli 0-4
2016/2017, 21° giornata, Milan-Napoli 1-2
2017/2018, 32° giornata, Milan-Napoli 0-0
2018/2019, 21° giornata, Milan-Napoli 0-0

RISULTATI PIU’ RICORRENTI IN SERIE A AL TERMINE DEI MILAN-NAPOLI

0-0 comparso per 12 volte, l’ultima nel 2018/2019
1-1 comparso per 8 volte, l’ultima nel 2012/2013 (Flamini 30’ – Pandev 33’)
1-0 comparso per 6 volte, l’ultima nel 2008/2009 (Ronaldinho 86’)

* Fra parentesi i dati dei precedenti Milan-Napoli in Serie A dopo la prima frazione di gioco

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Ancelotti ritorna nel “suo” San Siro

È il secondo allenatore più longevo per numero di partite ufficiali sulla panchina rossonera, alle spalle del solo e irraggiungibile Nereo Rocco. Carlo Ancelotti tornerà sabato pomeriggio in quello che è stato il suo stadio prima da giocatore e quindi da allenatore. Non sarà un inedito. La compagine rossonera l’ha già sfidata guidando il Parma, la Juventus e, l’anno scorso, il Napoli. E dagli 11 testa a testa in campionato emerge comunque un bilancio positivo, con le uniche 2 sconfitte maturate nel periodo in bianconero, 1998/1999 e 1999/2000, entrambe per 0-2.

Molti di più gli incroci fra Stefano Pioli e il Napoli, con i primissimi che rappresentarono un derby in cadetteria. L’attuale rossonero guidava infatti la Salernitana. Il resoconto che emerge dai 19 match non strizza l’occhio al tecnico originario di Parma che però in un primo tempo… Perché dopo 7 sfide l’attuale mister del Milan aveva sempre raccolto punti, 4 vittorie più 3 segni X, mentre nelle restanti 12, dal girone di ritorno del 2012/2013, ha rimediato ben 8 KO. Naturale, verrebbe da scrivere, se le tue squadre non segnano. E in effetti gli undici di Pioli hanno trovato il modo di bucare la porta partenopea solamente in 2 delle ultime 10 gare.

Un problema di ‘produttività’ che ritroviamo anche negli scontri diretti fra i due mister. Dopo 4 match di campionato, tutti in Serie A, le compagini di Pioli ancora non hanno trovato il primo gol contro quelle di Ancelotti. Nel 2006/2007 alla guida del Parma perse 0-2 in casa e 0-1 fuori; la stagione scorsa con la Fiorentina ha pareggiato per 0-0 al Franchi e rimediato un KO per 0-1 al San Paolo.

TUTTI I PRECEDENTI FRA PIOLI E ANCELOTTI IN CAMPIONATO

0 vittorie Pioli
1 pareggio
3 vittorie Ancelotti
0 gol fatti squadre di Pioli
4 gol fatti squadre di Ancelotti

TUTTI I PRECEDENTI FRA PIOLI E IL NAPOLI IN CAMPIONATO

6 vittorie Pioli
5 pareggi
8 vittorie Napoli
18 gol fatti squadre di Pioli
25 gol fatti Napoli

TUTTI I PRECEDENTI FRA ANCELOTTI E IL MILAN IN CAMPIONATO

5 vittorie Ancelotti
4 pareggi
2 vittorie Milan
17 gol fatti squadre di Ancelotti
12 gol fatti Milan

I NUMERI DI PIOLI IN SERIE A

315 panchine
110 vittorie
90 pareggi
115 sconfitte
200 gare a punti

I NUMERI DI ANCELOTTI IN SERIE A

485 panchine
275 vittorie
123 pareggi
87 sconfitte
398 gare a punti

Fischietto a Daniele Orsato: primo Milan-Napoli per lui

Per Daniele Orsato, arbitro della sezione AIA di Schio, sarà il primo scontro diretto fra Milan e Napoli in Serie A. Il fischietto non ha mai diretto un testa a testa fra i due club: né al Meazza, né al San Paolo.In questo torneo, però, vanta già una presenza sia con i rossoneri che con gli azzurri. Roma-Milan 2-1 è l’ultimo precedente con i lombardi. La più recente gara casalinga è rappresentata, invece, dal pareggio ad occhiali, vale a dire 0-0, col Torino dello scorso campionato. Piuttosto datato l’ultimo trionfo interno del Diavolo: 5-2 col Genoa nel torneo 2009/2010. Successivamente nel Meazza a tinte rossonere 2 pareggi e 3 sconfitte per i proprietari di casa.

Orsato non dirige il Napoli dalla trasferta all’Allianz Stadium: 4-3 per i bianconeri in un match dalle mille emozioni. L’ultima vittoria dei partenopei fuori casa risale al 2017/2018, 1-0 a Bergamo. Quindi ecco il pareggio a reti inviolate proprio a San Siro… ma con i colori nerazzurri dell’Inter. Dando uno sguardo ai numeri complessivi, il Milan vanta comunque un bilancio positivo, mentre il Napoli si ritrova in territorio negativo.

Quella di sabato pomeriggio, fischio d’inizio alle ore 18, sarà la 218esima presenza di Orsato in Serie A, dove arbitra ormai da 14 stagioni (l’esordio risale al 2006/2007, Siena-Atalanta 1-1). Il suo curriculum racconta di 92 successi per le squadre di casa, 67 pareggi, 59 vittorie per chi era in trasferta. Ma se osserviamo il parziale di quest’anno ci accorgiamo che le squadre ospiti sono ancora alla ricerca del primo exploit da tre punti: 3 trionfi interni e 2 segni X.

TUTTI I PRECEDENTI FRA ORSATO E IL MILAN IN CAMPIONATO*

9 (3) vittorie Milan

9 (3) pareggi

7 (4) sconfitte

34 (14) gol fatti Milan

23 (11) gol subiti

TUTTI I PRECEDENTI FRA ORSATO E IL NAPOLI IN CAMPIONATO**

9 (5) vittorie Napoli

11 (6) pareggi

12 (8) sconfitte

36 (21) gol fatti Napoli

38 (24) gol subiti

* Fra parentesi i numeri degli incontri casalinghi.

** Fra parentesi i numeri degli incontri esterni.

 

Il campionato di Serie A è fermo per la sosta imposta dagli impegni delle Nazionali maggiori e giovanili, e i tempi sono maturi per tirare un bilancio provvisorio sulla stagione del Napoli. La squadra di Carlo Ancelotti, data alla vigilia del campionato come una delle possibili protagoniste nella lotta scudetto, sta faticando e non poco ad ingranare la marcia giusta, ma ciò che preoccupa maggiormente è la situazione difficile che si è venuta a creare nello spogliatoio dei partenopei.

La crisi non è solo di risultati

Sebbene il 4-4-2 scelto da Carlo Ancelotti non riesca a mettere i calciatori in condizione di rendere al proprio meglio, le difficoltà dei partenopei sembrano derivare principalmente dalla mentalità con cui gli azzurri affrontano le partite. Anche nell’ultima gara casalinga contro il Genoa, come possiamo vedere nell’articolo di Sky Sport, il Napoli è apparso quasi svogliato, incapace di imporre il proprio gioco e di reagire alle difficoltà incontrate sul proprio percorso. Rispetto al passato, la squadra del tecnico emiliano pare non riuscire ad assumere il controllo della gara, a non dominare gli avversari dal punto di vista emotivo ancor prima che tecnico e tutte queste difficoltà si stanno ripercuotendo sulle prestazioni e sui risultati del partenopei. Se è vero che, come detto, alla vigilia della stagione il Napoli era considerato tra le favorite assolute per la vittoria dello scudetto, è altrettanto vero che ad oggi, dando anche un’occhiata a https://www.betfair.it/sport/inplay, per i partenopei il discorso titolo sembra essersi definitivamente chiuso e, anzi, gli azzurri dovranno lottare duramente per riconquistare una posizione che garantirebbe loro l’accesso alla prossima edizione della Champions League.

È la fine di un’era?

Da quando Aurelio De Laurentiis ha assunto la carica di presidente del club partenopeo, il Napoli è cresciuto costantemente di anno in anno. Stagione dopo stagione, competizione dopo competizione, le ambizioni ed i risultati degli azzurri erano stati sempre superiori rispetto a quelli dell’anno precedente. Quest’anno, invece, per la prima volta, pare che il progetto del club napoletano sia giunto ad un punto morto ed è forte la sensazione che già a partire dalla prossima sessione di mercato qualcosa dovrà cambiare. Insigne e Mertens, due dei protagonisti principali delle ultime stagioni, non sembrano essere più felici di vestire la maglia napoletana e, stando a quanto riportato da Calciomercato.com,  sono tra coloro i quali hanno guidato il recente ammutinamento nei confronti della presidenza. All’esito della partita di Champions contro il Salisburgo, i calciatori avevano infatti criticato aspramente la decisione della presidenza di continuare il ritiro ed avevano deciso di fare ritorno a casa, lanciando su tutte le furie Aurelio De Laurentiis che, come ci racconta la Gazzetta dello Sport, aveva prontamente minacciato in fare causa a tutti i propri dipendenti.

Nelle ultime ore la situazione pare stia lentamente tornando alla normalità ma in città c’è la forte impressione che questa possa essere l’ultima stagione del blocco che aveva caratterizzato le esperienze di Benítez e di Sarri e che, dall’anno prossimo, prenderà forma il nuovo Napoli, chissà se più forte e vincente di quello precedente.