Di questi tempi, un anno fa, era su un letto d’ospedale, rischiando la vita per una difficile gravidanza e le successive complicazioni: un ematoma per un grumo di sangue, embolia polmonare e i punti del cesareo che si riaprono. La vita di Serena Williams era a un bivio, la sua stessa vita (e di riflesso, quella sportiva) erano compromesse. Oggi però, la tennista quasi 37enne statunitense avanti, nell’immediato futuro che dice trentunesima finale in un Major, l’epilogo degli Us Open, sabato 8 settembre (ore 22 italiane) contro Naomi Osaka, prima giapponese a qualificarsi per una finale dello Slam.
Dodici mesi indietro non riusciva a camminare, adesso si gioca la seconda finale del 2018 di uno Slam, pur sapendo di non essere al meglio, pur ammettendo di essere al 50-60 per cento delle sue forze: come nei quarti contro la Pliskova, anche contro la Sevastova, la ex numero uno, ora 26, era andata sotto di 0-2. Quest’anno è arrivata fino in fondo a Wimbledon, perdendo; ora prova a cambiare la storia a Flushing: sarà la nona finale, con sei trionfi e due sconfitte, a New York. E oltre al possibile successo, potrebbe inanellare svariati record: raggiungerebbe Margaret Court a quota 24 Slam e potrebbe staccare Chris Evert per numero di vittorie in questo torneo.
Il viale del tramonto sembra essere distante ed è un messaggio diretto a chi, quasi dal nulla, vorrebbe vestire i panni del guastafeste. A marzo, a Miami, nel loro unico incrocio, l’aveva spuntata proprio Naomi Osaka. Ha vent’anni e dimostra una freddezza atipica, sangue haitiano del papà e sangue giapponese della mamma, nata in Giappone e trasferita negli Usa all’età di tre anni. E il suo idolo femminile? Proprio lei, Serena Williams. «Se ho salvato 13 palle break su 13 è perché volevo giocare a ogni costo contro di lei – ha detto al termine della semifinale – ma quando ce l’avrò davanti la tratterò da rivale, non da idolo».
Alexis Ohanian, co-fondatore del social network Reddit e marito della tennista Serena Williams, ha pubblicato un video celebrativo realizzato da lui con alcune immagini di un anno fa, quando Williams partorì la sua prima figlia, montate insieme ad altre realizzate nell’ultima settimana durante gli US Open.
She fought for her life, for our child, for recognition, for equal pay, for women’s rights. She never gives up.
I had this made for @serenawilliams last night after her match with some home videos from 1 year ago this week. Help me make sure she sees it!#iloveyouserena pic.twitter.com/OV6Zo1DBxZ
— Alexis Ohanian Sr. ? (@alexisohanian) 7 settembre 2018