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La Nazionale di Hockey su Pista non smentisce la tradizione che la vede sempre in difficoltà nei Quarti di Finale, ma questa volta gli azzurri sono perfetti (6-3 ai rigori) e domani contenderanno alla Spagna l’accesso alla finalissima ai Mondiali di Hockey su pista

Una lunga e interminabile, sofferenza; un’incontenibile e irrefrenabile gioia. L’Italia di Massimo Mariotti non smentisce il suo carattere di squadra a corrente alternata: tanto sbarazzina e determinata contro Francia e Portogallo, tanto svagata e imprecisa contro l’Argentina e oggi contro il Cile.

Italia-Cile, Quarto di Finale di questo Mondiale cinese targato World Roller Games, avrebbe potuto e dovuto essere un’altra partita. Al di là del risultato finale, l’Italia ha mostrato in più frangenti la propria superiorità, ma anche la propria difficoltà a tradurre in risultato la grande mole di gioco costruita.

Contro un Cile che ha giocato per quasi tutta la partita con lo stesso schema tattico, allargando gli spazi e cercando ripetutamente il tiro dalla distanza, gli azzurri hanno sprecato troppo, soprattutto dal dischetto, e sono pure stati sfortunati, subendo due reti sulle ribattute successive a due tiri di rigore. Meno male che, alla fine, i rigori hanno rimesso le cose a posto, cancellando le incertezze dei 60′ di partita giocata: tre centri su quattro per gli azzurri (Cocco, Illuzzi e Malagoli) e tre parate di Barozzi, decisivo non solo nella coda della partita, ma nell’intero arco dell’incontro.

 

DOMANI SEMIFINALE CON LA SPAGNA

Anche dieci anni fa a Montreux, nell’ultima Semifinale Mondiale giocata dall’Italia, gli azzurri si trovarono di fronte la Spagna. Era la Nazionale iberica della “manita” che aveva già vinto a San Josè nel 2005, vinse a Montreux e poi ancora a Vigo 2009, San Juan 2011 e Luanda 2013.

Ora gli iberici stanno provando a ricostruire un gruppo vincente dopo quella generazione di fenomeni che ha dominato l’Europa e il mondo per oltre un decennio. Alejandro Dominguez, al primo mondiale da allenatore della “Roja”, ha portato in Cina alcuni giovani interessanti come Roca, Burgaya e Alabart, affiancandoli ad atleti esperti come Raul Marin, Jordi Adroher, Albert Casanovas, Edu Lamas e al capitano Pau Bargallo. Di vaglia entrambi i portieri: Xavi Malian del Liceo e Xavier Puigbi dell’Oliveirense. La Spagna non ha particolarmente brillato fin qui, anche se ha sempre vinto. Nel Gruppo B, dove non aveva rivali di livello, ha faticato sia contro il Cile che contro il Mozambico. Oggi, nei Quarti di Finale, è stata la prima squadra a non avere avuto bisogno dei supplementari per passare il turno; la partita contro la Colombia (proveniente dai gironi di Firs Cup) è finita 5-1

 

La Nazionale di Hockey su Pista non smentisce la tradizione che la vede sempre in difficoltà nei Quarti di Finale, ma questa volta gli azzurri sono perfetti (6-3 ai rigori) e domani contenderanno alla Spagna l’accesso alla finalissima ai Mondiali di Hockey su pista

Una lunga e interminabile, sofferenza; un’incontenibile e irrefrenabile gioia. L’Italia di Massimo Mariotti non smentisce il suo carattere di squadra a corrente alternata: tanto sbarazzina e determinata contro Francia e Portogallo, tanto svagata e imprecisa contro l’Argentina e oggi contro il Cile.

Italia-Cile, Quarto di Finale di questo Mondiale cinese targato World Roller Games, avrebbe potuto e dovuto essere un’altra partita. Al di là del risultato finale, l’Italia ha mostrato in più frangenti la propria superiorità, ma anche la propria difficoltà a tradurre in risultato la grande mole di gioco costruita.

Contro un Cile che ha giocato per quasi tutta la partita con lo stesso schema tattico, allargando gli spazi e cercando ripetutamente il tiro dalla distanza, gli azzurri hanno sprecato troppo, soprattutto dal dischetto, e sono pure stati sfortunati, subendo due reti sulle ribattute successive a due tiri di rigore. Meno male che, alla fine, i rigori hanno rimesso le cose a posto, cancellando le incertezze dei 60′ di partita giocata: tre centri su quattro per gli azzurri (Cocco, Illuzzi e Malagoli) e tre parate di Barozzi, decisivo non solo nella coda della partita, ma nell’intero arco dell’incontro.

 

DOMANI SEMIFINALE CON LA SPAGNA

Anche dieci anni fa a Montreux, nell’ultima Semifinale Mondiale giocata dall’Italia, gli azzurri si trovarono di fronte la Spagna. Era la Nazionale iberica della “manita” che aveva già vinto a San Josè nel 2005, vinse a Montreux e poi ancora a Vigo 2009, San Juan 2011 e Luanda 2013.

Ora gli iberici stanno provando a ricostruire un gruppo vincente dopo quella generazione di fenomeni che ha dominato l’Europa e il mondo per oltre un decennio. Alejandro Dominguez, al primo mondiale da allenatore della “Roja”, ha portato in Cina alcuni giovani interessanti come Roca, Burgaya e Alabart, affiancandoli ad atleti esperti come Raul Marin, Jordi Adroher, Albert Casanovas, Edu Lamas e al capitano Pau Bargallo. Di vaglia entrambi i portieri: Xavi Malian del Liceo e Xavier Puigbi dell’Oliveirense. La Spagna non ha particolarmente brillato fin qui, anche se ha sempre vinto. Nel Gruppo B, dove non aveva rivali di livello, ha faticato sia contro il Cile che contro il Mozambico. Oggi, nei Quarti di Finale, è stata la prima squadra a non avere avuto bisogno dei supplementari per passare il turno; la partita contro la Colombia (proveniente dai gironi di Firs Cup) è finita 5-1

 

La Nazionale di Massimo Mariotti gioca con grande autorevolezza la prima gara ai Mondiali di Hockey su pista di Nanchino e porta a casa tre punti preziosissimi per il passaggio ai Quarti di Finale.

Una gran bella Italia si presenta a Nanchino con una sonante vittoria ai danni della Francia al termine di una partita che in molti giustamente temevano alla vigilia. In un girone di ferro infarcito di Campioni del Mondo e d’Europa in carica, quella contro i transalpini era la partita chiave per ridurre al minimo i rischi di finire al quarto posto e uscire dalla World Championship, l’elite di questo mondiale, per finire nella Firs Cup.

Gli azzurri hanno risposto alle difficoltà come meglio non avrebbero potuto, impostando una partita attenta, ma non rinunciataria ed esprimendosi al meglio sia sul piano individuale, sia nel gioco collettivo. Mariotti ha battezzato la sua quarta Nazionale mondiale mandando Barozzi tra i pali, Amato e Illuzzi in difesa, Cocco e Verona in attacco. La Francia ha risposto con Debrouver in porta e Le Roux a fare da quarto esterno a tutta la famiglia Di Benedetto: Carlo, Roberto e Bruno.

 

Archiviata la pratica francese, oggi  gli azzurri si troveranno davanti il Portogallo nella rivincita della Finale Europea dello scorso anno a Oliveira de Azemeis che consacrò i lusitani campioni d’Europa. La squadra di mister Senica arriva alla sfida dopo la sberla rimediata oggi nel big match contro l’Argentina: un 5-2 a favore dei Campioni del Mondo, in quella che potrebbe essere la Finale di questo mondiale, che ha visto il Portogallo in evidente difficoltà di fronte alla rapidità degli argentini.

Per certi aspetti, il Portogallo si trova di fronte alla necessità di vincere più di quanto non sia per l’Italia e questo potrebbe giocare a favore degli azzurri. I lusitani hanno un impianto decisamente più completo rispetto alla compagine di Mariotti e partono con i favori del pronostico. Oggi hanno sofferto in modo particolare le parate di Grimalt e, da questo punto di vista, l’Italia può stare tranquilla qualunque sia la scelta di Mariotti sul portiere da schierare.