Quando in estate Radja Nainggolan è passato all’Inter in molti pensavano che i nerazzurri avessero assestato un colpo decisivo per riavvicinarsi alla Juventus. Uno dei centrocampisti più forti della serie A, sottratto alla concorrenza (la Roma), per metterlo al servizio del suo mentore Spalletti. Sei mesi dopo quel 26 giugno il belga non giocherà la partita col Napoli nel giorno di Santo Stefano. Sospeso e multato dall’Inter per motivi disciplinari, ufficialmente per l’ennesimo ritardo agli allenamenti. E allora in quell’operazione di mercato estivo, alla fine potrebbe averci guadagnato la Roma. Oltre ai 38 milioni di euro della cessione, Di Francesco ha avuto anche Santon e Zaniolo. Se il primo va a corrente alternata, il secondo è diventato pedina fondamentale nello scacchiere capitolino a neanche 20 anni.
+++ #Nainggolan in ritardo ad allenamento, multa e sospensione Inter. Si allena ma non gioca contro il Napoli +++ @Sport_Mediaset
— Marco Barzaghi (@MarcoBarzaghi) 23 dicembre 2018
Il comunicato dell’Inter su Nainggolan ha interrotto la quiete dell’antivigilia di Natale, in mezzo tra la 17ma e la 18ma giornata di campionato. Il primo boxing day italiano prevede lo scontro diretto tra seconda e terza in campionato. Il belga non ci sarà, multato e sospeso in attesa di nuovi provvedimenti. Una decisione che, nella neonata Inter di Marotta, somiglia molto allo “sgabello” di Bonucci a Porto nel 2017. Secondo la Gazzetta dello Sport, la miccia sarebbe esplosa definitivamente dopo venti minuti di ritardo all’allenamento post Chievo. L’ennesima insubordinazione che segue una riunione tecnica saltata, di allenamenti effettuati non al top e di un comportamento non consono alla festa di Natale. Non sarebbe addirittura esclusa la cessione nel mercato di gennaio.
#Nainggolan si presenta in ritardo all’allenamento: sospeso e multato.
È stato accolto, aspettato, difeso e coccolato: adesso anche basta. pic.twitter.com/ivnFUiLtfx
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) 23 dicembre 2018
E così quel Nicolò Zaniolo, semisconosciuto ai più, entrato nell’operazione Nainggolan a giugno sta diventando il vero affare per la Roma. Centrocampista poliedrico, classe 1999 e originario di Massa, lo scorso anno ha trascinato la primavera dell’Inter allo scudetto con 13 gol. Mezz’ala, trequartista, all’occorrenza anche seconda punta o falso nueve. La poliedricità di Zaniolo è uno dei suoi punti di forza, assieme a un’esuberanza fisica non indifferente. Qualità che gli hanno permesso di emergere nella stagione poco fortunata della Roma finora. Non è un caso che Di Francesco l’abbia fatto esordire direttamente al Bernabeu a settembre contro il Real. Classe, carattere e muscoli. Zaniolo ha ben presto fatto dimenticare il ribelle Nainggolan alla Roma giallorossa. All’Inter si medita su uno scambio che, fino a oggi, è stato meno vantaggioso di quanto si pensasse.
💣 Il ritardo costato a #Nainggolan l’esclusione era di una ventina di minuti e non è stato il primo. Si parla anche di una riunione tecnica saltata, di lavoro approssimativo in allenamento e di comportamenti non consoni anche alla festa di Natale dell’#Inter (#gds)
— Giovanni Capuano (@capuanogio) 24 dicembre 2018
Nel giorno in cui scoppia il caso #Nainggolan all’#Inter, la #Roma si gode la crescita mostruosa di #Zaniolo, sempre più protagonista: con la #Juve, altra prova maiuscola per tattica, corsa e personalità#chilavrebbemaidetto#ASRoma
— Andrea Di Carlo (@Andrea_DiCarlo) 23 dicembre 2018
Pagato €24.000.000 + i cartellini di Santon (€9.500.000) e Zaniolo (€4.500.000).
Dopo sono tutti bravi, ma dati alla mano (PER ORA) forse era meglio non fare questo tipo di operazione: #Zaniolo si sta rivelando un prospetto interessante, #Nainggolan lontano da quello di Roma. pic.twitter.com/CiUVtFgbYS— Luca Fioretti (@LucaFioretti13) 23 dicembre 2018