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Ci siamo, le migliori otto dei Mondiali femminili di Francia si sfidano nei quarti di finale che iniziano questa sera. Alle 21 allo Stade Oceane di Le Havre Norvegia e Inghilterra si contenderanno il primo posto valido per le semifinali iridate. Domani sarà la volta di Francia-Usa mentre sabato Italia Olanda e Germania Svezia chiuderanno il programma dei quarti.

La vigilia

Norvegia e Inghilterra si scontrano stasera con umori diversi. Le norvegesi, tra le favorite del torneo, hanno chiuso il gruppo A al secondo posto, dietro la padrona di casa Francia. Contro le transalpine è finora arrivata l’unica sconfitta del torneo (1-2). Agli ottavi la squadra allenata da Martin Sjogren ha eliminato l’Australia solo ai calci di rigore dopo l’1-1 maturato dopo i tempi regolamentari e supplementari. La Norvegia, già campione del mondo nel 1995, si è presentata in Francia senza la sua giocatrice più forte e rappresentativa, Ada Hegerberg, probabilmente l’atleta oggi più forte al mondo. L’attaccante del Lione ha lasciato la Nazionale nel 2017 senza un motivo apparente, probabilmente in protesta verso le discriminazioni economiche e professionali che le calciatrici affrontano rispetto ai colleghi maschi.

L’Inghilterra è finora la grande sorpresa di Francia 2019. Arrivate con i riflettori spenti, senza grandi aspettative, le ragazze di Phil Neville (fratello di Gareth, coach degli uomini) hanno finora superato in scioltezza i vari ostacoli incontrati. Capolista a punteggio pieno del gruppo D contro Giappone, Argentina e Scozia le inglesi hanno poi abbattuto il Camerun a Valenciennes (3-0) negli ottavi di finale. Ora la sfida contro le norvegesi contro cui l’Inghilterra non si pone alcun limite e vuole continuare a stupire verso la strada che porta alle semifinali.

Probabili formazioni

Norvegia (4-4-2): Hjelmseth; Wold, Mjelde, Thorisdottir, Hegland-Minde; Saevik, Risa, Syrstad Engen, Reiten; Hansen, Herlovsen.

Inghilterra (4-3-3) : Bardsley; Bronze, Houghton, Bright, Greenwood; Walsh, Kirby, Scott; Parris, White, Duggan.

In tv

Dove vederla: diretta Sky/Rai Sport ore 21

 

Si giocherà sabato alle 15 il quarto di finale tra le nostre azzurre e l’Olanda.
Le orange hanno battuto 2-1, con molta difficoltà, il Giappone grazie a un rigore segnato a pochi minuti dal fischio finale da Lieke Martens.

L’attaccante del Barcellona ha trascinato le compagne grazie a una doppietta, ma sicuramente anche Sari van Veenendaal, tra i pali, ci ha messo del suo respingendo gli attacchi delle nipponiche e salvando il risultato.

 

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Roaaarrrrrr 🦁 Hello quarter finals! #onzejacht #fifawwc #daretoshine

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Le campionesse d’Europa (titolo vinto nel 2017) approdano ai quarti per la prima volta nella loro storia. Un risultato, dunque, importante che conferma il percorso iniziato da qualche anno e che prevede una crescita costante. Nel Mondiale 2015 sono state sconfitte proprio dal Giappone con lo stesso risultato. Rivincita ottenuta.

Allo stadio Hainaut di Valenciennes le #RagazzeMondiali dovranno tener d’occhio diverse calciatrici che hanno molta più esperienza, soprattutto internazionale.

Sicuramente esperta è van de Sanden, punta esterna del Lione campione d’Europa, anche se fin ad ora non è riuscita a segnare nemmeno una rete, ma ha fornito un assist alla compagna Miedema per il gol che ha sbloccato il match contro il Camerun nella fase a gironi.

Vivianne Miedema, invece, di gol ne ha fatti due proprio contro le africane. L’attaccante dell’Arsenal ha realizzato anche una doppietta nella finale dell’Europeo contro la Danimarca e, con la maglia dei Gunners, ha una media realizzativa altissima.

La doppietta più “fresca” è stata quella di Lieke Martens. La 26enne, contro le Samurai, ha stupito tutti sbloccando la partita con un colpo di tacco su assist da calcio d’angolo di Spitse. Il raddoppio è arrivato dal dischetto.

 

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Matchwinner-Selfie! #OnzeJacht

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Il punto forte della nazionale guidata dal ct Sarina Wiegman è l’attacco anche se fino a qualche giorno fa dalla stampa olandese sono piovute critiche per il gioco espresso. Otto le reti segnate finora (con 6 marcatori diversi, da ogni reparto); tre quelle incassate da una difesa solita ma che, contro il Giappone, ha traballato. Le nostre azzurre, appunto, dovranno puntare sull’intensità e cercare di affondare i colpi proprio per cercare di mettere in difficoltà la loro retroguardia.

Eventualmente in semifinale una tra le azzurre e orange sfideranno la vincente tra Germania – Svezia.

Il Mondiale femminile in Francia è una questione tra Europa e Stati Uniti. Gli ottavi di finale hanno consegnato un tabellone in cui 7 squadre su 8 appartengono al vecchio continente. Il nuovo mondo è rappresentato solo dalle campionesse uscenti americane, grandi favorite però del torneo. Sono state via via eliminate la Nigeria (0-3 con la Germania), l’Australia (1-4 contro la Norvegia dopo i calci di rigore), il Camerun (0-3 contro l’Inghilterra), il Brasile (1-2 per mano delle padroni di casa francesi ai tempi supplementari). A casa sono finiti anche il Canada (0-1 Svezia), la Cina battuta 0-2 dall’Italia e infine il Giappone (1-2 contro l’Olanda).

Il programma

Il quadro dei quarti di finale è così completo. Il prossimo turno a eliminazione diretta inizierà domani 27 giugno. L’Italia è attesa sabato dalla sfida contro le olandesi campionesse europee in carica. Ecco nel dettaglio il programma dei quarti di finale e gli eventuali accoppiamenti in semifinale.

27 giugno, Le Havre, ore 21: Norvegia Inghilterra

28 giugno, Parigi, ore 21: Francia Usa

Le vincenti di questi due quarti si incontreranno in semifinale (2 luglio alle 21).

29 giugno, Valenciennes, ore 15: Italia Olanda

29 giugno, Rennes, ore 18.30: Germania Svezia

Le squadre vincitrici giocherebbero la seconda semifinale il 3 luglio alle 21.

La finale si disputerà domenica 7 luglio alle 17, quella per il terzo – quarto posto sabato 6 alle 17.

L’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere le partite. Elena Linari deve aver letto da qualche parte questo noto aforisma sullo sport americano del telecronista John Madden. L’ex allenatore della Nfl si riferiva al football a stelle e strisce, ma è un’analisi concisa che si applica bene anche alla pallacanestro e al calcio. Basti pensare che la Nazionale femminile ai Mondiali di Francia ha vinto il suo girone grazie alla differenza reti. A pari punti con Brasile e Australia le ragazze di Milena Bertolini hanno ottenuto il pass da capolista per via delle sole 2 reti subite. E se i titoli di giornale se li prendono Barbara Bonansea e Cristiana Girelli, è la retroguardia però a rasserenare gli animi dei tifosi.

La coppia centrale è composta dalla capitana Sara Gama e Elena Linari, che gioca in difesa nell’Atletico Madrid. La calciatrice ha parlato ai microfoni dei sito ufficiale della Fifa:

Sapevamo che la differenza reti avrebbe potuto fare davvero la differenza. Non ero solo io però. Abbiamo rivisto le nostre partite e con i nostri attaccanti correre fino a 50 metri per aiutare la difesa. Questo dimostra davvero lo spirito della nostra squadra.

Venticinque anni, nata a Fiesole, cresce nella Fiorentina da buona tifosa viola. Poi passa a Brescia, il ritorno a casa prima della chiamata da Madrid, sponda Atletico.

Non mi è mai venuto in mente di dire no a un club così grande, potendo avere un’incredibile opportunità di crescere come persona e come giocatore. Ho superato molte difficoltà legate allo spostamento all’estero, ma l’ho fatto e si è concluso con l’Atleti che ha vinto il titolo nella mia prima stagione (…)

Giocare una partita importante come Atletico Madrid-Barcellona, ​​con oltre 60.000 persone è qualcosa di indescrivibile. Sentire i tifosi cantare l’inno a squarciagola, sentirlo sulla propria pelle, vedere con i propri occhi molte persone venire lì solo per noi, che urlano i nostri nomi…C’è solo una cosa che può superare tutto ciò. Essere ai Mondiali con la propria Nazionale, giocare la Coppa, fare la storia del mio Paese e rendere gli italiani orgogliosi del calcio femminile.

Ci siamo il Mondiale dell’Italia entra veramente nel vivo con gli ottavi di finale da affrontare contro la Cina.

Alle 18 le azzurre scenderanno in campo allo stadio La Mosson di Montpellier. Si presume un altro boom di spettatori come contro il Brasile. La partita sarà trasmessa in diretta tv su Rai Uno e su Sky Sport Mondiali o in streaming sulle piattaforme RaiPlay e Sky Go.

Nonostante le asiatiche si siano qualificate come migliore terza, alle spalle di Germania e Spagna, per le #RagazzeMondiali sarà una partita difficile dal punto di vista mentale e tecnico.
La Cina è una squadra organizzata soprattutto difensivamente, lascia giocare poco e sanno chiudere gli spazi. Ciò spiega il solo gol subito nelle tre gare del gruppo. Al contrario hanno avuto grosse difficoltà nel segnare. Una sola rete insaccata al Sudafrica nell’1-0 che sono valsi i tre punti.

Le azzurre affronteranno questa partita con uno spirito positivo, convinte di aver fatto fin qui un bellissimo percorso. Non bisogna fare l’errore di sottovalutare l’avversario, ma si deve mettere in mostra le doti migliori che sono la tecnica, l’organizzazione e lo spirito di gruppo. I numeri del percorso dell’Italia sono confortanti: ben 7 i gol segnati nel girone C, di cui 5 solo nella partita contro la Giamaica, mentre sono stati solo 2 i gol subiti, sintomo di un’organizzazione difensiva efficace.

Smaltiti i festeggiamenti per il 53esimo compleanno la ct Bertolini vorrebbe solamente un dono

Il regalo che vorrei è lo stesso che vorrebbero tutte le ragazze: il passaggio del turno. In questi due anni abbiamo lavorato tanto, duro, non ci siamo mai risparmiate.

La capitana Sara Gama sa che si potrebbe fare qualcosa di grande ma è altrettanto convinta che si deve restare concentrate per raggiungere un bel risultato

Se metteremo tutto in campo potremo toglierci ancora delle soddisfazioni. Siamo curiose di cimentarci in questo ottavo di finale, giocheremo a viso aperto come abbiamo sempre fatto!

Le undici che sfideranno le asiatiche non sono ancora definite, ma il probabile schieramento sarà un 4-3-1-2.

ITALIA (4-3-1-2):
Giuliani; Guagni, Gama, Linari, Bartoli; Galli, Cernoia, Giugliano; Girelli; Giacinti, Bonansea.

CINA (4-4-2):
Shimeng; Han Peng, Wu, Lin, Liu Shanshan; Wang, Zhang, Wang Yan, Yasha; Shanshan Wang, Li Ying.

Quella tra Spagna – Stati Uniti sarà un ottavo di finale in cui i pronostici sono tutti dalla parte delle campionesse in carica delle americane.

La Spagna, dal canto suo, ha la possibilità però di sorprendere Morgan e compagne e centrare un imprevisto quarto di finale.

Sotto la lente d’ingrandimento e dovrà avere il peso dell’attacco della Roja è Alexia Putellas. L’attaccante del Barcellona non ha ancora gonfiato la rete in questo Mondiale e ha evidenziato i problemi della nazionale spagnola sotto porta (gli unici tre gol realizzati sono stati nel match inaugurale contro il Sudafrica).

 

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Vamos #FIFAWWC

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Contro gli Stati Uniti le ragazze del ct Jorge Vilda, invece, devono cercare di sfruttare al meglio le poche occasioni da gol che le americane concederanno.

Vogliamo giocare contro la nazionale migliore al mondo: è una grande opportunità e bisogna coglierla. Desideriamo che in questo mondiale femminile ognuno abbia la possibilità di parlare di noi!

La Roja ha sfidato in amichevole gli Usa lo scorso gennaio. Una sconfitta di misura (1-0) che lascia buone speranze per la partita di oggi.

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Alexia Putellas in azione durante l’amichevole Spagna – Usa

La medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 non le bastava, Stephanie Labbé stava perdendo motivazioni e aveva un disperato bisogno di ritrovarle per dare una scossa alla sua carriera, già vincente. Il portiere della Nazionale canadese, l’anno scorso ha quindi convinto un club a ingaggiarla nella propria formazione maschile. Labbé ha così cominciato ad allenarsi con la squadra di Calgary, nella quarta divisione canadese, ma dopo essersi confrontata con una tipologia di allenamento diversa a quella a cui era abituata, ha dovuto però abbandonare bruscamente l’idea di poter scendere in campo quando la Federazione canadese ha fatto notare alla società che il regolamento limitava la partecipazione ai soli calciatori maschi.

Un tentativo che, però, testimonia la tenacia e le ambizioni di un’atleta che non smette mai di allargare i suoi orizzonti e che l’hanno portata in Francia, a 32 anni, ai Mondiali femminili dove, finalmente, può difendere i pali del Canada da titolare e protagonista. Limitata a un ruolo di supporto sia in Germania 2011 che nel 2015 proprio in Canada , Labbé ha dovuto attendere il suo tempo. Centra la sfortuna (non sua) con l’infortunio di Erin McLeod che le ha ceduto i guantoni per il ruolo di portiere numero 1 della Nazionale canadese: «È stato un momento incredibile – ha detto Labbé alla Fifa, raccontando il match d’esordio contro il Camerun – Era qualcosa che non vedevo l’ora di vivere da oltre dieci anni. Ho lavorato duramente dietro le quinte, facendo gruppo al di là della possibilità di giocare o meno. All’inizio della partita ero un po’ nervosa, ma più ho giocato, più mi sono rilassata».

 


L’estremo difensore del North Carolina Courage ha mantenuto una lunga striscia d’imbattibilità durante l’anno che si è conclusa nell’ultima partita del Canada contro un’Olanda molto aggressiva e, nonostante la sua attenzione a mantenere inviolata la porta, Labbé ragiona da portiere moderno, primo giocatore a impostare l’azione offensiva ed essere pronta a ricevere i passaggi dalle sue compagne: «Voglio portare qualcosa in più alla squadra, devo essere in grado di giocare passaggi brevi o condurre l’azione da dietro, comunicare alla linea difensiva».

Labbé contro la Svezia, negli ottavi, in programma lunedì 24 giugno, gioca la sua 65esima con la maglia canadese e proprio in terra scandinava ha costruito la sua carriera giocando per diversi anni: di certo, dopo aver atteso così tanto per giocare un Mondiale da titolare, Stephanie Labbé farà di tutto per restarci più a lungo possibile.

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Hanno circondato l’arbitro per ben due volte, rifiutandosi di continuare in protesta con il Var. Ma in quel momento le calciatrici africane del Camerun, forse, stavano anche pensando alla maledizione mondiale che perseguita il continente nero nei tornei maschili e femminili. La vittoria senza appello (3-0) dell’Inghilterra cancella ogni traccia d’Africa nei mondiali francesi. E se pensiamo agli uomini non si è mai andati oltre i quarti di finale, nonostante in diverse edizioni ci sia stata la concreta possibilità di proseguire oltre.

La protesta delle calciatrici africane contro l’arbitro

La Nigeria femminile nel 1999

E così, mentre gli uomini in Egitto disputano la Coppa d’Africa, le donne in Francia assisteranno da spettatrici al prosieguo del torneo. Il risultato ottenuto dal Camerun, dopo la rocambolesca qualificazione agli ottavi ai danni della Nuova Zelanda, si avvicina al miglior risultato conseguito da un’africana a un Mondiale. Nel 1999, infatti, la Nigeria raggiunse i quarti di finale nell’edizione disputatasi negli USA. Il 1° luglio di 20 anni fa, a Landover, le ragazze biancoverdi furono sconfitte dal Brasile solo ai tempi supplementari per 4-3 dopo una clamorosa rimonta dallo 0-3.

Le illusioni maschili

Non va meglio neanche ai maschietti. Più volte si è detto di un calcio africano in ascesa, in procinto di contendersi il trofeo con le squadre più forti, ma il definitivo salto di qualità è stato finora sempre fallito. Basti pensare che nell’ultimo mondiale in Russia nessuna squadra del continente si è qualificata almeno agli ottavi di finale. Tutte fuori già dopo la fase ai gironi. Così i risultati migliori restano i quarti centrati per la prima volta dal meraviglioso Camerun di Omam Biyik e Roger Milla a Italia ’90, battuti dall’Inghilterra al San Paolo di Napoli. Risultato eguagliato dal Senegal di Bruno Metsu e Diouf a Corea e Giappone 2002, ko per mano della Turchia. Infine l’ultima grande illusione giocando “in casa”. Sudafrica 2010, quarti di finale, il Ghana sconfitto ai rigori dall’Uruguay dopo una partita drammatica.

Successo per 2-1 ai supplementari per le padrone di casa sulla formazione sudamericana che deve dire addio al Mondiale. Le britanniche battono 3-0 il Camerun, disperato e in lacrime per due decisioni Var.

INGHILTERRA-CAMERUN 3-0 

14′ Noughton, 49′ White, 58′ Greenwood

INGHILTERRA (4-3-3): Bardsley; Bronze, Greenwood, Bright, Houghton; Walsh, Kirby, Scott; Parris, White (64’ Taylor), Duggan. Ct. Neville

CAMERUN (4-5-1): Ndom; Ejangue (64′ Sonkeng), Awona, Johnson, Leuko; Yango, Onguene, Feudjio, Nchout, Abam (68′ Abena), Enganamouit (53′ Takounda). Ct. Alain Djeumfa

L’Inghilterra di Phil Neville è la terza squadra del Moindiale femminile a qualificarsi per i quarti di finale. La nazionale allenata dall’ex giocatore del Manchester United, Phil Neville, ha battuto 3-0 il Camerun. Le britanniche affronteranno il prossimo 27 giugno la Norvegia, ieri uscita vittoriosa ai calci di rigore contro l’Australia di Sam Kerr. Una partita subito in discesa per le inglesi, in vantaggio al 14′ con la perfetta punizione a due da dentro l’area di rigore di Noughton. Il raddoppio arriva nel finale di primo tempo a firma White, al suo terzo centro consecutivo. Rete convalidata con l’ausilio del Var e che scatena la rabbia delle africane: la nazionale di Djemfa minaccia di abbandonare il campo, poi rientra nel secondo tempo con grande determinazione. Al minuto 50 Ajara Nchout accorcia le distanze ma l’arbitro annulla dopo il controllo del Var. Le camerunensi non si capacitano della decisione e giù altre proteste. Il Camerun sfiora il gol del 2-1, prima del tris di Greenwood che chiude definitivamente la partita.

 

FRANCIA-BRASILE 2-1

52’ Gauvin (F), 62’ Thaisa (B), 107′ Henry (F)

FRANCIA (4-4-2): Bouhaddi; Torrent, Renard, Mbock-Bathy, Majri; Diani, Henry, Bussaglia, Assevi; Gauvin, Le Sommer. Ct. Diacre

BRASILE (4-3-3): Barbara; Santos, Kathellen, Monica, Tamires; Formiga, Thaisa, Marta; Debinha, Cristiane, Ludmila (71′ Zaneratti). Ct. Vadao

I padroni di casa sono ancora in corsa e la salvatrice della Patria fa Henry di cognome. Non è Thierry ma Amandine, 29enne centrocampista dell’Olympique Lione. E’ lei a decidere Francia-Brasile con un colpo di testa a inizio secondo tempo supplementare che regala alle transalpine il pass per i quarti di finale dei Mondiali femminili. Allo Stade Oceane di Le Havre, le francesi vanno in vantaggio con Gauvin al 52’: tocco da due passi dopo una grande azione sulla destra di Diani. Dieci minuti dopo pareggia il Brasile: la centrocampista del Milan Thaisa segna da fuori area e il check del Var conferma la regolarità dell’azione. Poi ai supplementari, dopo il salvataggio miracoloso di Mbock-Bathy su Debinha, è Henry a deciderla. La Francia tornerà in campo il 28 giugno contro la vincente di Spagna-Stati Uniti (di scena lunedì 24 giugno alle 18).

Martedì 25 giugno, ore 18, Montpellier. Prendete carta e penna e segnatevi Italia Cina sul calendario appeso al muro del vostro ufficio o su quello virtuale del vostro smartphone. Le ragazze di Milena Bertolini hanno così conosciuto il nome del prossimo avversario negli ottavi di finale del Mondiale. Le asiatiche si sono qualificate alla fase a eliminazione diretta tra le migliori terze. Hanno concluso il gruppo B con Germania, Spagna e Sudafrica a quota 4 punti. Squadra quadrata, compatta tra le linee di gioco, segna poco ma subisce anche poco.

La Cina

Le ragazze allenate dall’ex calciatore cinese Jia Xiuquan hanno perso di misura all’esordio contro la Germania (0-1), vinto alla stessa maniera contro il Sudafrica (1-0) e impattato a reti bianche con la Spagna. Un gol fatto e uno subito. Il massimo risultato col minimo sforzo. Primo Paese a ospitare la competizione iridata nel 1991, la Cina ha poi conseguito un argento nella finale persa ai rigori contro gli Usa nel 1999, autentica bestia nera delle ragazze di Pechino. Contro le americane hanno perso anche i quarti di finale nel 2015 e la finale olimpica di Atlanta 1996. Sette i precedenti, di cui 4 amichevoli, tra Italia e Cina: 3 vittorie azzurre, 2 pareggi e 2 vittorie cinesi.

Il tabellone

Il tabellone degli ottavi di finale è così completato:

22 giugno, 17.30, Grenoble: Norvegia Australia

22 giugno, 21, Nizza: Germania Nigeria

23 giugno, 17.30, Valenciennes: Inghilterra Camerun

23 giugno, 21, Le Havre: Francia Brasile

24 giugno, 18, Reims: Spagna Usa

24 giugno, 21, Parigi: Svezia Canada

25 giugno, 18, Montpellier: Italia Cina