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Sono in corso, in questi giorni, i Mondiali di Tiro a volo in Russia, 37esima edizione iridata.
Ultimi colpi ancora in canna per gli atleti, ma sulle pedane Mondiali del Foxlodge Shooting Range di Mosca, per i colori azzurri, le emozioni non sono di certo mancate.

Jessica Rossi torna a dominare il Trap femminile e si mette al collo, con classe e coraggio da fuoriclasse, il terzo titolo iridato della carriera. Dopo tre serie di qualifica chiuse con l’ottimo punteggio di 73 su 75, la poliziotta di Crevalcore ha raccolto tutta la concentrazione e le energie per affrontare la manche decisiva al meglio.
Ad attenderla sul campo di finale tiratrici del calibro della Campionessa Olimpica di Rio 2016, Catherine Skinner, e della due volte medaglia d’argento olimpica, Zuzana Stefecekova (Pechino 2008 e Londra 2012). Ed è proprio con queste due tiratrici che l’olimpionica di Londra 2012 si è giocata le medaglie in palio, mettendole in riga, una dopo l’altra. Dopo quello di Maribor nel 2009 e quelli di Lima del 2013, questo è il terzo titolo iridato per lei.

Ma il Trap parla ancora italiano, anzi emiliano: dopo l’oro di Jessica Rossi, medaglia preziosa anche per Daniele Resca, classe 1986 di Pieve di Cento, conquista l’oro con una finale da brividi. Meritatosi il pass per il round decisivo con un ottimo 122/125, il talentuoso carabiniere solo nello scontro finale con l’inglese Edward Ling, medaglia di Bronzo lo scorso anno a Rio, ha dato qualche cenno di cedimento, ma si è ripreso immediatamente ed ha regolato il britannico con 42 a 40.

Gioie tra i Senior, dunque, ma grandissimi sorrisi anche nella categoria Junior perché nella finale femminile, il tricolore invade il podio. A diplomarsi Campionessa del Mondo è stata Maria Lucia Palmitesssa, diciottenne di Monopoli, provincia di Bari, che dopo il bronzo nell’Europeo Juniores dello scorso anno a Lonato, ha confermato di avere nelle canne risultati importanti. Poco meno di un mese fa, infatti, la portacolori delle Fiamme Oro era salita sul secondo gradino del podio della Coppa del Mondo Juniores di Porpetto, iniziando la rincorsa che oggi l’ha portata fino alla vetta.

Sul podio anche Diana Ghilarducci. Dopo uno spareggio di ingresso alla finale con il punteggio di 65/75, la viareggina del Gruppo Sportivo dei Carabinieri ha messo nel suo mirino il podio e con 26/40 si è assicurata il bronzo. Ma le emozioni non finiscono per le due atlete perché, assieme a Greta Luppi di Crevalcore, undicesima con 64, è arrivato anche l’oro ed il titolo di Campionesse del Mondo a squadre con il totale di 200/225, davanti alle padrone di casa russe ed alle statunitensi, rispettivamente argento con 191 e bronzo con 187.

Medaglia d’argento, invece, per Matteo Marongiu nella categoria Junior. Dopo essersi qualificato alla finale con il punteggio di 117 su 125, il diciassettenne di Sassari è arrivato a contendersi il titolo iridato con il francese Clement Bourgue negli ultimi 10 piattelli della serie decisiva.
Pur mantenendo una pressione costante sull’avversario, l’azzurrino non è riuscito a recuperare tutto lo svantaggio accumulato nelle prime fasi e con lo score finale di 43 a 42 si è dovuto accontentare dell’argento. Per lui, già medaglia d’argento all’Europeo di Lonato 2016, è comunque una gran bella soddisfazione che lo conferma tra le giovai promesse di questa specialità.

Sono in corso, in questi giorni, i Mondiali di Tiro a volo in Russia, 37esima edizione iridata.
Ultimi colpi ancora in canna per gli atleti, ma sulle pedane Mondiali del Foxlodge Shooting Range di Mosca, per i colori azzurri, le emozioni non sono di certo mancate.

Jessica Rossi torna a dominare il Trap femminile e si mette al collo, con classe e coraggio da fuoriclasse, il terzo titolo iridato della carriera. Dopo tre serie di qualifica chiuse con l’ottimo punteggio di 73 su 75, la poliziotta di Crevalcore ha raccolto tutta la concentrazione e le energie per affrontare la manche decisiva al meglio.
Ad attenderla sul campo di finale tiratrici del calibro della Campionessa Olimpica di Rio 2016, Catherine Skinner, e della due volte medaglia d’argento olimpica, Zuzana Stefecekova (Pechino 2008 e Londra 2012). Ed è proprio con queste due tiratrici che l’olimpionica di Londra 2012 si è giocata le medaglie in palio, mettendole in riga, una dopo l’altra. Dopo quello di Maribor nel 2009 e quelli di Lima del 2013, questo è il terzo titolo iridato per lei.

Ma il Trap parla ancora italiano, anzi emiliano: dopo l’oro di Jessica Rossi, medaglia preziosa anche per Daniele Resca, classe 1986 di Pieve di Cento, conquista l’oro con una finale da brividi. Meritatosi il pass per il round decisivo con un ottimo 122/125, il talentuoso carabiniere solo nello scontro finale con l’inglese Edward Ling, medaglia di Bronzo lo scorso anno a Rio, ha dato qualche cenno di cedimento, ma si è ripreso immediatamente ed ha regolato il britannico con 42 a 40.

Gioie tra i Senior, dunque, ma grandissimi sorrisi anche nella categoria Junior perché nella finale femminile, il tricolore invade il podio. A diplomarsi Campionessa del Mondo è stata Maria Lucia Palmitesssa, diciottenne di Monopoli, provincia di Bari, che dopo il bronzo nell’Europeo Juniores dello scorso anno a Lonato, ha confermato di avere nelle canne risultati importanti. Poco meno di un mese fa, infatti, la portacolori delle Fiamme Oro era salita sul secondo gradino del podio della Coppa del Mondo Juniores di Porpetto, iniziando la rincorsa che oggi l’ha portata fino alla vetta.

Sul podio anche Diana Ghilarducci. Dopo uno spareggio di ingresso alla finale con il punteggio di 65/75, la viareggina del Gruppo Sportivo dei Carabinieri ha messo nel suo mirino il podio e con 26/40 si è assicurata il bronzo. Ma le emozioni non finiscono per le due atlete perché, assieme a Greta Luppi di Crevalcore, undicesima con 64, è arrivato anche l’oro ed il titolo di Campionesse del Mondo a squadre con il totale di 200/225, davanti alle padrone di casa russe ed alle statunitensi, rispettivamente argento con 191 e bronzo con 187.

Medaglia d’argento, invece, per Matteo Marongiu nella categoria Junior. Dopo essersi qualificato alla finale con il punteggio di 117 su 125, il diciassettenne di Sassari è arrivato a contendersi il titolo iridato con il francese Clement Bourgue negli ultimi 10 piattelli della serie decisiva.
Pur mantenendo una pressione costante sull’avversario, l’azzurrino non è riuscito a recuperare tutto lo svantaggio accumulato nelle prime fasi e con lo score finale di 43 a 42 si è dovuto accontentare dell’argento. Per lui, già medaglia d’argento all’Europeo di Lonato 2016, è comunque una gran bella soddisfazione che lo conferma tra le giovai promesse di questa specialità.