Un’indomita Italia lotta con tanta grinta per oltre 57’ contro la Danimarca ma sono gli ultimissimi minuti a decidere il match in favore degli avversari che approfittano di un powerplay e di un autogoal per portare a casa la partita. La Danimarca vince per 2-0 e condanna l’Italia all’ultimo posto del Girone A di Colonia. Cala così il sipario sul torneo degli Azzurri che chiudono con un punto ottenuto nella gara d’esordio contro la Slovacchia.
Serviva un’impresa, o forse qualcosa di più, per restare con i più forti. Serviva questa Italia, con qualcosa in più. Gli Azzurri finiscono in Prima Divisione, la serie B dell’Hockey mondiale per capirci, dopo un Mondiale giocato da giganti contro i giganti di questo sport.
La partita contro la Danimarca, ultima per calendario e per speranze azzurre, ne è il manifesto. Cuore, grinta, gambe e disciplina ci tengono sullo 0-0 per 55 minuti su 60. Andreas Bernard – strepitoso per tutto il Mondiale – con i danesi diventa monumentale. Para con il 97%. Mostruoso. Con lui ci sono tutti gli altri. 55 minuti giocati come l’aveva preparata il nostro ct.
Stefan Mair, allenatore della Nazionale:
“Devo fare i complimenti ai ragazzi per l’impegno, la dedizione e la disponibilità a mettersi in gioco e seguire anche un metodo ed un’impostazione non solo ai Mondiali ma anche per tutto l’arco della lunga preparazione. Hanno giocato fino all’ultimo con tanta passione. Abbiamo preso pochissime penalità per la durata del torneo, cosa molto rara per una formazione italiana segno che abbiamo pattinato tantissimo. Avremmo sicuramente dovuto osare di più contro la Slovacchia per come si era messa la gara. Ma nessuno deve criticare i ragazzi per quanto fatto e per questo risultato. Certo a posteriori, devo dire che la fortuna non ci ha mai aiutato nelle singole partite. Abbiamo ricevuto i sinceri complimenti di molti degli allenatori avversari che abbiamo incontrato sul nostro percorso.”